Individuati e denunciati dalla Digos di Pescara i due giovani ritenuti responsabili dell'aggressione a sfondo neofascista avvenuta nella notte tra il 20 e il 21 maggio davanti ad un circolo Arci di Pescara Vecchia: si tratta di un 24enne ed un 25enne che vivono rispettivamente nel capoluogo adriatico e a Silvi . I due, che al momento sono indagati per lesioni, secondo gli accertamenti appartengono all'area di estrema destra. A loro gli uomini della Digos di Pescara, diretti da Leila Di Giulio, sono arrivati dopo le indagini del caso. Quanto accaduto e' stato ricostruito non solo grazie alla visione delle immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza della zona, ma anche attraverso l'ascolto delle due vittime e dei testimoni presenti.
Stamani, su delega del procuratore aggiunto Gennaro Varone, la Digos ha eseguito una perquisizione domiciliare in casa dei due giovani, a Pescara e a Silvi. Si e' proceduto al sequestro di materiale d'area e di una mazza. I due giovani, uno studente e un lavoratore, nella notte tra il 20 e il 21 maggio, secondo la ricostruzione, erano entrati nel circolo Arci definendosi razzisti e fascisti. Invitati ad uscire, all'esterno del locale avrebbero aggredito due persone, entrambe finite in ospedale, una con prognosi di 20 giorni. Sull'episodio proseguono gli accertamenti della Digos.
Si e' costituito a Montesilvano, presso la sala del Grand Hotel Adriatico, il Comitato Regionale Movimento federalista europeo (Mfe): sono stati eletti all'unanimita' a presidente onorario il Prof. Lino Venturelli, a presidente la Prof. Damiana Guarascio, componente del comitato centrale Mfe, a segretario e delegato al comitato centrale il giornalista Donato Fioriti, a tesoriere e corrispondente dell'ufficio del Dibattito il giornalista Ugo Iezzi, presidente della sezione teatina Mfe. Il Movimento Federalista Europeo e' stato fondato a Milano nel 1943 da Altiero Spinelli per la creazione della Federazione Europea, cioe' degli Stati Uniti d'Europa. "Il Movimento Federativo Europeo - spiega la Presidente Guarascio - non e' ne' un partito ne' un semplice gruppo di pressione. La sua lotta segue la linea tracciata dal Manifesto di Ventotene (1941). Il Mfe vuole unire e non dividere le forze favorevoli all'unita' europea. Nella nostra fase costituiva abruzzese abbiamo avuto la fortuna di avere come relatore d'eccellenza il prof. Raimondo Cagiano de Acevedo, della 'Sapienza' di Roma, che ha dissertato con ampio dibattito in sala su: l'Unione Federale Europea per affermare la pace, la democrazia e la giustizia nel mondo". "Mfe - aggiunge il tesoriere Iezzi - rivendica un ruolo costituente del popolo federale europeo e conduce la sua lotta per la federazione europea, o per il suo primo nucleo aperto a tutti gli Stati che non abbiano partecipato alla sua costituzione, nel quadro dell'Unione Europea dei Federalisti (Uef), di cui costituisce la sezione italiana. Attualmente conta piu' di 90 sezioni distribuite su tutto il territorio nazionale". "In rappresentanza della sezione abruzzese - conclude il Segretario Fioriti - il prossimo 10 giugno, unitamente a Guarascio e Iezzi, saro' per la prima volta al Consiglio Nazionale Mfe, dove potremo da subito portare il nostro contributo, di idee ed iniziative. Posso anticipare che da settembre, a livello comunicativo, partiremo con due trasmissioni radiofoniche settimanali su Pescara e Chieti, in collaborazione con Aede (Ass Europea Insegnanti) ed alcuni plessi scolastici, come anche con uno speciale mensile televisivo sull'Europa ed una serie di incontri e convegni su Montesilvano, Pescara, Lanciano, Chieti, Francavilla al Mare, Avezzano, Sulmona e la zona teramana".
Cepagatti: il 1 giugno incontro con gli autori di “Terra di libertà.
Storie di uomini e donne nell’Abruzzo della seconda guerra mondiale”.
Il sindaco Rapattoni: “Un'iniziativa organizzataper dare un senso alla Festa della Repubblica”.
Testimonianze di vita di persone che hanno segnato la storia dell’Abruzzo e del Paese, accogliendo i prigionieri in fuga dai campi di concentramento. Si ritrovano nelle pagine di "Terra di libertà. Storie di uomini e donne nell’Abruzzo della seconda guerra mondiale”, il libro scritto da Maria Rosaria La Morgia e Mario Setta, che sarà presentato giovedì 1 giugno, alle ore 10, nella sala consiliare del Comune di Cepagatti, su iniziativa dell’Amministrazione comunale. Parteciperanno gli autori, il sindaco Sirena Rapattoni e gli alunni delle classi terze della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo di Cepagatti. “Il libro cerca di presentare storie di uomini e donne che hanno lasciato impronte indelebili sulla terra d’Abruzzo - spiegano gli autori - Terra di libertà perché aspirazione e traguardo di ogni protagonista, in un tempo in cui la libertà era perseguitata, martoriata, assassinata”. Attraverso numerose testimonianze, il libro racconta della straordinaria generosità mostrata dalle gente abruzzese nel 1943, al momento dell’Armistizio, quando più di 40mila prigionieri riuscirono a fuggire dai campi di concentramento. I tedeschi ne ripresero circa la metà. Molti si rifugiarono tra la popolazione, dove trovarono persone che li aiutarono a varcare le linee nemiche o a nascondersi.
"Con questo incontro culturale ho voluto dare senso alla giornata del 2 giugno, che non è solo l’anniversario di una scelta, monarchia o repubblica, ma rappresenta tanti fatti legati indissolubilmente: la Repubblica, il voto alle donne, la Costituente - aggiunge il sindaco Rapattoni - Tutto, poi, è riconducibile a un’unica matrice, la Resistenza, e alla volontà di riscatto del popolo italiano. Alla presenza degli alunni, dei docenti, delle associazioni e dei cittadini che vorranno partecipare, la giornalista Maria Rosaria La Morgia e il professor Mario Letta, daranno un contributo alla conoscenza di fatti di storia locale e uno spunto di riflessione per capire meglio chi siamo e da dove veniamo. Con i giovani, che devono conoscere la storia per migliorare la società, gli autori del libro parleranno di Resistenza Umanitaria, quella fatta in modo semplice e spontaneo, da uomini e donne della nostra terra, che accolsero, con amore fraterno, fuggiaschi italiani e stranieri, e divisero con loro 'il pane che non c’era'. Spero che l'iniziativa possa aiutare a restituire la dovuta importanza ai principi di giustizia, libertà, solidarietà e dignità, affinché possano essere il faro che guiderà i nostri giovani a diventare cittadini attivi e responsabili".
Invasione di bici al Parco Villa de Riseis: domani vi si riuniscono le
scuole che hanno puntato sulla mobilità sostenibile.
Nel Parco di Villa de Riseis, tra via Leopardi e via Puccini, mercoledì 31 maggio 2017 dalle 9,30 in poi, si terrà la prima “Festa delle scuole in bici", un incontro di fine anno cui parteciperanno tutte le scuole che hanno svolto, con riferimento agli ultimi due anni scolastici, un progetto inerente la mobilità ciclistica e, più in generale, la mobilità sostenibile.
I progetti riguardano diversi ambiti di attività: dai viaggi di studio in bicicletta ai progetti di ricerca sulle piste ciclabili, dagli eventi in bici destinati agli studenti, alle indagini e ricerche sul territorio. Le scuole che hanno aderito alla giornata sono oltre dieci, calcolando interi circoli scolastici, che raggruppono anche scuole primarie e d’infanzia.
L'idea è partita in seguito ad una proposta del Liceo Scientifico di Montesilvano "Corradino D'Ascanio" che ha interesse a rendere pubblici i risultati del progetto "A scuola di Open coesione" che lo ha visto protagonista nell'analisi del finanziamento europeo (Bike to Coast) per la costruzione di nuove piste ciclabili a Montesilvano. Da quello spunto è nata l'idea di un progetto più approfondito sulla cultura della mobilità sostenibile e di come essa sia generatrice di un cambiamento della organizzazione e della qualità della vita dei cittadini. Proposta che è stata accolta con entusiasmo dal Centro Scolastico Provinciale, che ha coinvolto tutte le scuole di ogni ordine e grado.
Sono diverse, infatti, le scuole primarie e secondarie che si sono distinte per aver realizzato progetti legati alla mobilità sostenibile e ciclistica in particolare.
Ad es. l'istituto comprensivo Pescara 1 ha svolto nel corso dell'anno il laboratorio-ricerca "Cittadini in erba 3.0", proponendo a tutti gli alunni delle scuole dell'obbligo della periferia meridionale della città un percorso di scoperta dei principali beni comuni dei quartieri attraversati. Il liceo classico"G. D'Annunzio" organizza da due anni dei viaggi di studi in bicicletta, alla scoperta delle grandi ciclovie italiane ed europee.
Contestualmente, su input del Comune di Pescara, sono stati nominati i mobility manager scolastici, cui è stato dedicato un corso di formazione appena concluso, che dovrà portare ogni istituto ad assumere iniziative a favore dello sviluppo della mobilità sostenibile. Insomma c'è un mondo che si sta scoprendo, e che ha un alto valore educativo, in materia di cultura dell'ambiente e della sostenibilità. Per questo si ritiene che gli "esempi virtuosi" vadano conosciuti e condivisi, affinché dalle singole attività nasca una rete di progettualità che possa effettivamente incidere sull'educazione dei nostri futuri cittadini.
“Su questi progetti la Fiab di Pescara è in prima linea, ritenendo che la cultura della mobilità vada profondamente rivista, studiata e comunicata, partendo dai giovani, che sono il nostro futuro” .
Un pino dedicato alla piccola Asia, la prima nata nel comune di Pineto nel 2017. È stato celebrato così compleanno numero 87 della città, alla presenza del sindaco Robert Verrocchio, dell’assessora all’Ambiente Laura Traini e di più di cento bambini della scuola primaria dell’Istituto “Giovanni XXIII”. “Anche quest’anno abbiamo voluto celebrare la ricorrenza della nascita della nostra città con una piantumazione, dedicata al primo nato di Pineto, che quest’anno è stata la piccola Asia”, ha dichiarato l’assessora Traini.
Il pino è stato piantato presso il Parco giochi di Corfù, e nel corso della cerimonia è stata ricordata la figura di Luigi Corrado Filiani. “Dobbiamo sempre ricordarci della bellezza che è stato capace di donare alla nostra città, ed ognuno di noi deve proseguire nello spirito della sua opera”, ha aggiunto l’assessora.
Oltre alla piantumazione simbolica del pino, prosegue sul territorio la messa a dimora di numerose piante, in base alla delibera di giunta che prevede la sistemazione di una nuova pianta per ogni nuovo nato di Pineto.
Il premier belga Charles Michel ha subito una parziale perdita di udito a causa del colpo sparato dalla principessa Astrid per dare il via a una gara di corsa a Bruxelles.
La sorella più giovane del Re Filippo di Belgio non ha alzato il braccio a sufficienza e ha sparato il colpo di via vicino all'orecchio del primo ministro. Michel è stato ricoverato in ospedale per accertamenti e ha dovuto posticipare o annullare alcuni appuntamenti istituzionali, tra i quali la presentazione del piano di investimenti nazionale al parlamento. L'incidente ha causato una "sordità parziale" e un "ronzio auricolare" al premier, ha spiegato il suo portavoce Frederic Cauderlier, senza entrare nei dettagli per rispetto della privacy, "il primo ministro deve seguire una serie di trattamenti entro 48 ore dopo l'incidente".
E' di sei persone leggermente intossicate il bilancio di un incendio doloso che la notte scorsa, intorno alle tre, ha interessato il vano ascensore di uno stabile di via Rio Sparto 15, nel quartiere S. Donato a Pescara. Una volta scattato l'allarme, sul posto sono arrivati i vigili del fuoco del vicino Comando di viale Pindaro che, unitamente agli agenti della Polizia di Stato hanno prontamente provveduto a domare il rogo e a far uscire le persone dalle case, e in particolare alcuni anziani con problemi di deambulazione. Anche quattro agenti sono stati medicati sul posto per una leggera intossicazione, mentre un vigile del fuoco ha riportato un trauma ad un ginocchio. Personale della Misericordia ha poi allestito un tendone di primo soccorso. Secondo le prime indagini l'incendio sarebbe di origine dolosa. Due settimane fa in via Lago Di Capestrano il black out della cabina elettrica aveva provocato, sempre a Pescara, un incendio in una palazzina dove rimasero leggermente intossicati alcuni inquilini
"Il richiamo del presidente Draghi sull'evasione fiscale che in Italia ha toccato livelli record e per la quale ci sono ampi margini per contrastarla è più che corretto: è giusto sottolineare che la lotta ai furbetti delle tasse deve compiere ancora passi in avanti significativi". Lo dichiara il vicepresidente di Unimpresa, Claudio Pucci, commentando le dichiarazioni del presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, secondo il quale "le autorità nazionali hanno ampi margini per trovare e combattere l'evasione fiscale e anche le istituzioni europee sono attive su questo punto"
Nel nostro Paese resta da affrontare anche il problema del recupero delle somme evase. Negli ultimi 10 anni l'attività di riscossione tributaria ha portato nelle casse dello Stato quasi 120 miliardi di euro, ma lo stock di arretrati delle 'esattorie' fiscali ammonta a 730 miliardi. Sul totale di 850 miliardi, dunque, è stato recuperato solo il 14%. Del totale di incassi da riscossione, 85 miliardi sono il frutto di attività ordinaria, mentre 35 miliardi sono legati a misure una tantum approvate dai vari governi. Il 'record' di gettito dariscossione è stato raggiunto nel 2016 con 19 miliardi: di questi, però, 8 miliardi sono derivanti da interventi occasionali e, nel dettaglio, 4 miliardi dalla regolarizzazione dei capitali illegalmente detenuti all'estero. Al netto della voluntary disclosure e di altri interventi non strutturali, l'incasso si è attestato a quota 11 miliardi, in linea con il trend degli anni precedenti. Secondo una analisi del Centro studi di Unimpresa sulla riscossione delle tasse dal 2007 al 2016, nel magazzino delle esattorie risultano iscritti molti crediti inesigibili (da contribuenti deceduti a poste
Lo stress da lavoro aumenta il 78% il rischio di infarto del miocardio. Questi dati sono emersi nel corso della settima Conferenza Internazionale di ICOH (International Commission on Occupational Health) sull'ambiente di lavoro e le malattie cardiovascolari, per la prima volta ospitata in Italia, all'Universita' degli Studi dell'Insubria, a Varese, dopo le edizioni di Tokyo (2013), Cracovia (2009), Newport Beach (2005), Dusseldorf (2002), Tel Aviv (1998) e Copenaghen (1994). "Grazie alla collaborazione tra il Centro Epimed (Epidemiologia e Medicina preventiva) dell'Universita' degli Studi dell'Insubria e la struttura complessa di Medicina del Lavoro dell'Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi di Varese, abbiamo portato a termine uno studio ventennale su un campione di popolazione formato da oltre 4.100 lavoratori della Brianza, uomini appartenenti alle categorie dei colletti bianchi e colletti blu", spiega il professor Ferrario in una nota. È emerso "che esiste il 78% in piu' di rischio di infarto del miocardio tra coloro considerati ad alto stress da lavoro percepito; basato sulla rilevazione del metodo proposto da Karasek (uno dei partecipanti al Congresso), che individua 4 livelli di stress: il livello maggiore, cosiddetto appunto di 'alto stress', che si riferisce a coloro che hanno carichi di lavoro molto alto, scarso potere decisionale e scarse risorse (ossia basse skills e poca possibilita' di ripartire il lavoro). In questa categoria di lavoratori, indipendentemente dal fatto di essere colletti blu o bianchi, l'incidenza del rischio di infarto del miocardio e' molto piu' alta rispetto ai 'colleghi'" conclude Ferrario.
L’agricoltura italiana è diventata la più green d’Europa con il maggior numero di certificazioni alimentari a livello comunitario per prodotti a denominazione di origine Dop/Igp, la leadership nel numero di imprese che coltivano biologico, ma anche la minor incidenza di prodotti agroalimentari con residui chimici fuori norma e la decisione di non coltivare organismi geneticamente modificati e proibire gli ormoni negli allevamenti per al carne. È quanto afferma la Coldiretti in occasione del G7 ambiente. "L’Italia - sottolinea Coldiretti in un comunicato - è l’unico Paese al mondo con 4.965 prodotti alimentari tradizionali censiti, 291 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, ma è anche leader in Europa con quasi 60mila aziende agricole biologiche"
Sul territorio nazionale, spiega la Coldiretti, ci sono 504 varietà iscritte al registro viti contro le 278 dei cugini francesi e su 533 varietà di olive contro le 70 spagnole ma nel Belpaese si trovano ben 40mila aziende agricole impegnare nel custodire semi o piante a rischio di estinzione. "Un bene prezioso che non ha solo un fine naturalistico ma è anche il vero valore aggiunto delle produzioni agricole Made in Italy" ha affermato il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, nel sottolineare che "investire sulla distintività è una condizione necessaria per le imprese agricole di distinguersi in termini di qualità delle produzioni ed affrontare così il mercato globalizzato, salvaguardando, difendendo e creando sistemi economici locali attorno al valore del cibo”. In Italia grazie alla Coldiretti è nata anche la più vasta rete di aziende agricole e mercati di vendita a chilometri zero dove acquistare lungo tutta la Penisola prodotti alimentari locali con una azione di sostegno della biodiversità e un impegno contro l’inquinamento ambientale per i trasporti che non ha eguali negli altri Paesi dell’Unione e nel mondo.
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.