Redazione Notizie D'Abruzzo

Crognaleto, inaugurata la scuola donata dall’Ikea

Una struttura ecosostenibile e totalmente antisismica, nel cuore del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga: e' la nuova scuola 'Alfredo Quaranta' di Crognaleto, piccolo comune abruzzese duramente colpito dal terremoto e dal maltempo. Realizzato e donato da Ikea, il nuovo complesso comprende scuola dell' infanzia, primaria e secondaria di primo grado ed ospitera' gli oltre 60 studenti del territorio comunale. Le due scuole del paese, infatti, sono entrambi inagibili in seguito ai terremoti di agosto e gennaio. Oggi il taglio del nastro del nuovo istituto. Alla cerimonia inaugurale hanno preso parte, tra gli altri, il sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei ministri, Maria Elena Boschi, il sottosegretario all'Istruzione, Vito De Filippo, l'amministratore delegato di Ikea Italia, Be'len Frau, il consigliere d'Ambasciata di Svezia, Cristina Kvist, il sindaco Giuseppe D'Alonzo. A tagliare il nastro i bambini e i ragazzi di Crognaleto che, con il lancio di palloncini gialli e blu, hanno aperto ufficialmente le nuove aule, accompagnati dall'Inno di Mameli eseguito dal coro dell'istituto comprensivo. La scuola, 325 metri quadrati, costata mezzo milione di euro, e' stata costruita in tempi record a Nerito di Crognaleto, comune che conta 21 frazioni e ospita 1.325 abitanti. Il sisma e l'emergenza maltempo di gennaio hanno determinato un danno al patrimonio pubblico e privato che va ben oltre il 60% degli edifici. Il nuovo complesso e' stato costruito non solo grazie al contributo di Inter Ikea System, ma anche grazie ai circa 7.000 collaboratori di Ikea in Italia, che hanno richiesto all'azienda di investire le risorse destinate al regalo di Natale per dare un aiuto alle popolazioni colpite dal terremoto. Due i volumi della struttura che si distinguono per colori e dimensioni, entrambi raccolti da una recinzione pensata come icona del progetto: il primo, in legno a vista, si apre con due grandi vetrate sul parco e il giardino d'inverno; il secondo, piu' raccolto, e' interamente intonacato. L'edificio richiama nello stile le strutture svedesi.

"Vogliamo dare un segnale di speranza e fiducia nel futuro con un progetto a carattere definitivo, come la ricostruzione di una scuola per i bambini e i ragazzi abruzzesi. Oggi e' un giorno di grande gioia e di grande responsabilita'. Siamo qui per scrivere una bella pagina del dopo terremoto". Cosi' l'amministratore delegato di Ikea Italia, Belen Frau, in occasione del taglio del nastro del nuovo complesso scolastico realizzato e donato dall'azienda svedese a Crognaleto, paesino abruzzese, in provincia di Teramo e in pieno parco del Gran Sasso, duramente colpito dal terremoto del centro Italia.

"Ikea - ha aggiunto - e' da sempre attenta ai bisogni dei territori in cui opera e per questo abbiamo deciso di impegnarci in maniera concreta al fianco di chi e' stato colpito dai drammatici eventi sismici degli scorsi mesi. Grazie al dialogo con le istituzioni locali e nazionali abbiamo pensato ad un progetto che fosse adeguato alla nostra filosofia. Da sempre Ikea promuove iniziative a sostegno dei bambini. Oggi inauguriamo una scuola non solo bella ed efficiente, ma anche solida e sicura. L'augurio e' che sia un luogo di crescita, speranza e gioia per tutti". "Anima di questo progetto - ha concluso - sono i nostri settemila collaboratori, secondo i quali non si poteva ignorare la gravita' di quanto accaduto. Cosi' hanno deciso di donare una parte del loro regalo di Natale e ci siamo messi al lavoro. Oggi ci sono i dipendenti del negozio di Chieti e collaboratori da tutta Italia: c'e' almeno un rappresentante per punto vendita. In 500 avevano chiesto di poter venire qui".

"Ci siamo trovati subito d'accordo, Governo, Regioni e Comuni, nell'individuare nelle case e nelle scuole le priorita' per la ricostruzione, perche' la scuola e' un po' la casa della comunita': e' li' che si custodisce il bene piu' prezioso che abbiamo: i nostri ragazzi, i nostri figli, il nostro futuro". Cosi' il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Elena Boschi, a Crognaleto, nel Teramano, in occasione dell'inaugurazione della scuola realizzata e donata da Ikea. "Il sindaco di Crognaleto - ha aggiunto Boschi nel suo intervento - ha definito i ragazzi e gli studenti come perle. Un'immagine molto bella sia perche' le perle sono preziose e hanno bisogno di uno scrigno, sia perche' nascono dalla capacita' di resistere a una ferita". "E' un lavoro di squadra - ha aggiunto il sottosegretario - quello che ha portato all'inaugurazione di questa nuova scuola. Il lavoro del Governo, dell'amministrazione locale, della Regione, ma anche il lavoro straordinario di Ikea. Ringrazio l' amministratrice delegata, Belen Frau, e tutti i lavoratori e le lavoratrici che lo hanno reso possibile. Un progetto in linea con la politica di Ikea. Attenzione al territorio, sostenibilita' ambientale e vicinanza ai cittadini"

"Dobbiamo lavorare non solo perche' le popolazioni non lascino i territori, ma anche perche' da tutta Italia e dal mondo si venga a visitare questa regione e le altre colpite dal terremoto". Il sottosegretario ha parlato di "territori in grado di accogliere i turisti, in grado di mostrare le bellezze della natura, quelle artistiche, quelle della montagna e del mare. Visitate queste terre bellissime - ha concluso - e' anche un modo per stare accanto alle popolazioni".

Leggi Tutto »

Toto Holding: chiediamo vengano rispettate le sentenze della Magistratura

 Strada dei Parchi esprime "sconcerto sul testo approvato dalla commissione Bilancio della Camera sulla Manovra-bis per la parte che interessa i lavori di messa in sicurezza urgente di A24 e A25" che "per come formulato rischia di far ricadere i costi dell'intervento di messa in sicurezza, sulle spalle degli utenti Lazio e Abruzzo. Visto che assegna risorse prodotte dalla gestione di A24 e A25 all'Anas per sostenerne il bilancio. Dal 2011 con la trasformazione in societa' di diritto privato, l'Anas non ha nessuna competenza su A24 e A25, neanche di controllo o ispettivo. Sdp vuole essere chiara nel ribadire quale sia la posta in gioco in questa vicenda". Questo quanto afferma la concessionaria delle due arterie in una nota in merito al provvedimento che ha avuto oggi il via libera in Commissione alla Camera. "Il sub emendamento Catalano - afferma Strada dei Parchi - contraddice quello che gia' il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha deciso. In data 14 aprile infatti il Mit, con la direzione per la vigilanza delle concessionarie autostradali, ha gia' approvato il progetto esecutivo della messa in sicurezza urgente dell'A24 e A25" per la prevenzione della scalinatura degli impalcati. Inoltre, riferisce ancora la concessionaria, "con una nota del 3 maggio lo stesso Mit ha sollecitato Sdp ad avviare immediatamente i lavori. Fissando anche l'ammontare dell'investimento in circa 200 milioni di euro". "La societa' Concessionaria Sdp, dando seguito al Decreto - si legge ancora nella nota - ha gia' consegnato e dato il via a questi lavori di messa in sicurezza urgente. Quindi, non si capisce a questo punto, nel caso in cui il testo venga approvato definitivamente dal Parlamento, quale piano debba presentare entro 20 giorni la Concessionaria, visto che ha gia' avviato le attivita' individuate dal ministero con il proprio decreto. E sopratutto - si chiede Strada dei Parchi - qual e' l'importo". Strada dei Parchi fa anche presente che ci sono due sentenze del Tribunale civile di Roma in cui si ribadisce che le rate spettavano al Mit.

********

"Nessun regalo e nessun abbuono a Strada dei Parchi. Chiediamo solo che vengano rispettate le leggi e le sentenze della magistratura". E' quanto si legge in una nota di Toto Holding a proposito degli emendamenti presentati alla manovra in corso di approvazione in commissione Bilancio alla Camera, in merito alle autostrade A24 e A25 che collegano Lazio e Abruzzo. "Con il Decreto Legge n.98 del 2011, poi convertito nella legge n.101/2011, come successivamente modificato, e' stato stabilito che il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti subentra ad Anas come concedente in tutte le concessioni autostradali ed assume le situazioni creditorie e debitorie relative alle funzioni di concedente gia' spettanti ad Anas nonche' il relativo contenzioso sorti a far data dal 1 ottobre 2012". "Per effetto di tale norma - prosegue Toto Holding - le rate del corrispettivo di concessione dovute precedentemente dalla concessionaria Strada dei Parchi (Sdp) ad Anas in forza della convenzione unica stipulata il 18 novembre 2009 sono attualmente dovuti al Mit". 

"Alcuni emendamenti al provvedimento oggi in discussione - spiega la nota di Toto Holding - prevedono invece di regolamentare l'attribuzione ad Anas dei canoni di concessione, con l'evidente scopo di modificare l'attuale normativa sopra citata, in presenza peraltro di una causa civile sulla questione che coinvolge un privato (Sdp) e una Societa' pubblica, e in aperto dispregio alla normativa europea". "A cio' si aggiunga che il Tribunale Civile di Roma ha chiaramente ribadito che il Concedente e' il ministero, e ad esso e' dovuto il pagamento dei canoni" sottolinea ancora la Toto Holding che aggiunge: "Nessuno abbuono e' stato fatto alla concessionaria, che ad oggi ha depositato in un conto bancario dedicato e vincolato le somme relative ai canoni 2015 e 2016 a disposizione del concedente. In precedenza, dal 2003 ad oggi, per la concessione dell'A24 e A25 Strada dei Parchi ha versato al Concedente, come da convenzione, 672 milioni di euro in rate annue da 56 milioni". Al centro la questione sicurezza post sisma.

"E' necessario ora avviare immediatamente i lavori per la messa in sicurezza urgente delle autostrade A24 e A25, i cui interventi e relativi costi il Mit ha gia' approvato per una prima tranche di circa 200 milioni su un totale di 240. Si tratta di investimenti resi necessari dai ripetuti terremoti degli ultimi anni e non previsti in concessione: Strada dei Parchi non puo' attivare i necessari nuovi investimenti perche' il piano economico finanziario che regola la concessione e' scaduto sin dal 2013, e mai rinnovato dal Mit nonostante i ripetuti solleciti di Sdp". "Per superare il problema, il ministero - conclude Toto Holding - prevede l'utilizzo di due rate del finanziamento per consentire l'avvio urgente dei lavori ma evidentemente insufficienti per il loro completamento per cui sono necessarie quattro annualita': chiaramente, non si tratta di un regalo, poiche' e' previsto l'obbligo di restituzione di tali somme". 

Leggi Tutto »

Coldiretti L’Aquila: a rischio le lenticchie di Santo Stefano di Sessanio

Anche le coltivazioni delle lenticchie di Santo Stefano di Sessanio sono state prese d’assalto dai cinghiali che, con l’arrivo della stagione calda, sono sempre più affamati. L’allarme arriva da Coldiretti L’Aquila in seguito a numerose segnalazioni da parte di imprenditori agricoli circa le incursioni notturne di branchi di selvatici in cerca di cibo. “La situazione è ormai fuori controllo – dice Massimiliano Volpone direttore di Coldiretti L’Aquila – purtroppo i provvedimenti emanati dalle istituzioni preposte si stanno dimostrando inefficaci rispetto alla gravità del fenomeno, che tende a peggiorare giorno dopo giorno e con l’arrivo del caldo sarà difficilmente affrontabile. Abbiamo ricevuto segnalazione da parte di numerosi agricoltori locali soprattutto della zona di Santo Stefano. I raccolti sono persi e in queste situazioni ci sono aziende che rischiano di buttare al vento il lavoro di mesi. I cinghiali si cibano principalmente di legumi e cereali ma anche di tartufi e zafferano che in certe zone dell’aquilano sono produzioni preziose su cui si basa l’economia e l’immagine di tante aziende. La situazione è gravissima – conclude Volpone - I terreni destinati alla  coltivazione del prezioso legume, oggi , sono divenuti  luoghi per alimentare la fauna selvatica che si rifugia  nelle riserve e nelle aree protette. Il diritto di fare impresa è venuto meno”.

Coldiretti sottolinea che, tra le regioni produttrici di legumi, l’Abruzzo vanta una piccola ma importante nicchia di riferimento per qualità e prestigio delle produzioni:  non solo lenticchie ma anche ceci e fagioli sono sempre più gettonati e al centro delle ricette più prelibate e richieste nei ristoranti stellati e negli agriturismi più accreditati.

Leggi Tutto »

Lavoro, Coldiretti: sos in campagna senza alternative a voucher

Anche in Abruzzo e’ sos senza alternativa voucher.

Anche in Abruzzo con l’inizio della piena attività primaverile per frutta e ortaggi è SOS nelle campagne dove servono alternative ai voucher per garantire i raccolti e non perdere opportunità di lavoro per centinaia di giovani studenti, pensionati e cassa integrati impiegati in agricoltura nell’attività stagionale. Coldiretti Abruzzo sottolinea la necessità di individuare una valida alternativa che possa rispondere alle stesse esigenze delle imprese e dei lavoratori per non perdere opportunità occupazionali e compromettere l’intero percorso di emersione intrapreso dal 2008 ad oggi. L’impiego dei voucher in agricoltura – sottolinea la Coldiretti - è praticamente stabile da cinque anni perché è l’unico settore rimasto praticamente “incatenato” all’originaria disciplina “sperimentale” con tutte le iniziali limitazioni, solo lavoro stagionale e solo pensionati, studenti e percettori di integrazioni al reddito. In agricoltura - conclude la Coldiretti - sono stati venduti nel 2016 solo 2.210.440 voucher, addirittura in calo rispetto all’anno precedente e piu’ o meno gli stessi del 2012, per un totale di oltre 380mila giornate di lavoro che hanno aiutato ad avvicinare al mondo dell’agricoltura giovani studenti e a mantenere attivi molti anziani pensionati nelle campagne senza gli abusi che si sono verificati in altri settori.

“Ricordiamo – spiega Coldiretti Abruzzo – che i buoni lavoro sono stati introdotti inizialmente proprio in agricoltura per la vendemmia nel 2008 e con il tempo hanno consentito di coniugare gli interessi dell’impresa agricola per il basso livello di burocrazia con quelli di pensionati, studenti e disoccupati”.

 

Leggi Tutto »

Parco della Libertà a Montesilvano, bando aperto per altri 14 giorni

«Ci sono ancora 14 giorni di tempo per presentare la domanda di partecipazione al bando per la gestione del Parco della Libertà». Lo ricorda l’assessore al verde Ernesto De Vincentiis che spiega: «Entro il 12 giugno, le cooperative, associazioni, gli operatori economici che vogliono prendersi cura di questo angolo verde della nostra città possono presentare la propria candidatura. Intanto nei prossimi giorni procederemo alla bonifica del lago all’interno del parco». Il nuovo gestore dovrà occuparsi di apertura e chiusura cancelli del parco negli orari risultanti dal progetto di gestione; gestione imprenditoriale del chiosco all’interno del parco; ripristino delle strutture e degli arredi del parco, del lago e del chiosco, come risultanti al momento dello stato di consegna al concessionario, compresa la ridefinizione dell’area uso sgambettamento, con idoneo ed autonomo accesso; manutenzione ordinaria e straordinaria, pulizia e sorveglianza del parco e del chiosco, delle attrezzature, delle istallazioni e degli impianti nonché custodia durante gli orari di apertura al pubblico; nelle incombenze di manutenzione ordinaria sono comprese le operazioni di sfalcio dell’erba, di manutenzione delle aiuole, di annaffiatura del prato e delle aiuole, di potatura delle siepi e degli arbusti, il tutto come risultante dal progetto di servizio oggetto di valutazione; manutenzione ordinaria e straordinaria dei locali igienici annessi; verifica del corretto utilizzo delle strutture poste all’interno del parco ed eventuale intervento per impedire utilizzazioni anomale o pericolose; manutenzione della illuminazione pubblica, inerente la sola sostituzione delle lampade illuminanti; garanzia della costante presenza di addetti durante l’apertura del parco; mantenimento del carattere pubblico e della funzione pubblica del sito e degli impianti oggetto di gestione, che avrà una durata di 9 anni dalla stipula del contratto.

«Questo parco - dice ancora l’assessore - deve diventare una risorsa per il nostro territorio, un luogo di aggregazione sociale importante. La cattiva gestione che il precedente affidatario ha condotto non lo ha permesso, ma con il nuovo affidamento potrà iniziare una stagione diversa».

L’aggiudicazione avverrà alla migliore offerta economicamente più vantaggiosa determinata da una commissione giudicatrice e sulla base del progetto proposto. Gli operatori economici interessati dovranno fare pervenire al protocollo dell’ente, pena l’esclusione dalla gara, entro e non oltre il termine perentorio delle ore 12,00 del giorno 12 giugno 2017, i plichi contenenti al loro interno la documentazione amministrativa (busta A), l’offerta tecnica (busta B) e l’offerta economica (busta C), a mezzo raccomandata del servizio postale, o mediante agenzia di recapito autorizzata o anche mediante la consegna a mano, al seguente indirizzo: Comune di Montesilvano – Settore Ingegneria territoriale e Mobilità, piazza Diaz, 1, 65015 Montesilvano. Possono partecipare al bando operatori economici singoli, riuniti o consorziati o che intendono farlo, ma anche persone fisiche non ancora organizzate in forma di impresa, alla condizione che la regolarizzazione della posizione avvenga nel termine di 60 giorni dall’avvenuto affidamento.

La gara pubblica verrà eseguita il 14 giugno. L’avviso integrale, lo schema di convenzione, gli schemi del Parco e del Chiosco e le domande da compilare sono disponibili sul sito istituzionale.

Leggi Tutto »

Luci nuove al museo Cascella col taglio dell’indennita’ dell’assessore comunale

"Mi sono resa conto della scarsa attenzione che c'era nei confronti del Museo Cascella, osservando le persone che passavano incuranti davanti alla struttura e dunque mi sono chiesta se non fosse stato possibile evidenziare maggiormente il fascino di questo luogo che continua a vivere grazie all'impegno di cinque generazioni di artisti appartenenti alla famiglia Cascella". Cosi' l'assessore comunale alle Tradizioni cittadine Paola Marchegiani, in conferenza stampa a Pescara, spiega la genesi del progetto che, attraverso il taglio della propria indennita', ha portato alla realizzazione del nuovo impianto di illuminazione esterna del Museo Cascella. Un'opera costata circa 4mila euro, che interessa anche l'atrio interno del museo e che e' stata realizzata dall'Accademia delle Belle arti dell'Aquila.

Umberto Di Nino e Alessandro Zicoschi sono i docenti dell'Accademia delle Belle arti che hanno seguito il progetto. "Il sistema d'illuminazione - spiega Di Nino - e' stato realizzato con luci al led, che garantiscono un effetto ottimale, bassi consumi e nessun impatto sui manufatti artistici in esposizione". Zicoschi sottolinea l'importanza, "per gli studenti dell'Accademia, non solo di elaborare un progetto scenografico, ma di vederlo poi realizzato sul loro territorio". E a tal proposito i due docenti fanno sapere "che alla luce delle proposte avanzate dagli allievi dell'Accademia, e' allo studio anche un progetto per la valorizzazione degli ambienti interni del Museo Cascella".

Leggi Tutto »

Crollo hotel Rigopiano, ascoltato dal Pm il dirigente della Protezione civile

Dopo la richiesta dei legali del sindaco di Farindola Ilario Lacchetta e del tecnico comunale Enrico Colangeli (entrambi indagati), è stato sentito dal Pm della Procura di Pescara Andrea Papalia, il dirigente del Servizio Prevenzione dei Rischi di Protezione Civile, nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Pescara sul disastro dell'Hotel Rigopiano nel quale morirono 29 persone in seguito alla valanga dello scorso gennaio. Secondo la tesi dei legali del sindaco 'Se la Regione Abruzzo, come previsto avesse realizzato la Carta di Localizzazione dei Pericoli da valanga (Clpv), oggi le 29 persone morte a Rigopiano sarebbero vive. Nel marzo del 2014 la Regione diede l'ordine alla Protezione civile di redigere la Clpv, essenziale per applicare la norma. La legge avrebbe imposto vincoli edilizi e ordini di sgombero per tutte le strutture situate in aree vanghe e dunque non ci sarebbe stato il disastro dell'Hotel Rigopiano'.

Leggi Tutto »

Wwf e Salviamo l’Orso, no a nuova seggiovia a Gamberale

Il 30 maggio il Comitato regionale per la Valutazione di incidenza ambientale (VIA) esaminera' il progetto di una nuova seggiovia a Gamberale, un impianto che Wwf e Salviamo l'Orso "giudicano estremamente dannoso per l'ambiente e sostanzialmente inutile per l'economia locale: un progetto destinato a sprecare risorse pubbliche e che sembra non voler tenere conto del fatto che l'impianto precedente era fallito ed e' ormai dismesso da circa 15 anni".

"Davvero non si comprende - scrivono le due associazioni in una nota - quali possano essere ora le aspettative di utilizzo della struttura, soprattutto alla luce dei cambiamenti climatici in atto, che hanno accorciato il periodo di innevamento e alzato la quota neve rendendo la pratica dello sci improponibile a queste quote in Appennino. Sarebbe infatti assurdo anche solo ipotizzare l'uso massiccio dei cosiddetti 'cannoni da neve' che, al di la' delle gravi conseguenze ambientali, aumenterebbero a dismisura i costi rendendo ancor piu' improponibile l'ipotesi di costruire questa nuova seggiovia".

L'area in esame, situata all'interno del Parco Nazionale della Majella, e' soggetta al vincolo paesaggistico; ricade in una Zona di Protezione Speciale; fa parte dell'IBA (Important Bird Area) Majella, Monti Pizzi e Monti Frentani; e' posta sul confine del SIC "Monti Pizzi-Monte Secine"; rientra nella core area del PATOM e in una delle due Macrozone (A-B) designate dalla Regione Abruzzo per non compromettere l'habitat dell'orso. Pochi giorni fa il WWF e Salviamo l'Orso hanno intanto contattato uno studio legale e hanno scritto, attraverso l'avvocato Michele Pezone, una lettera al Comitato VIA e ai competenti uffici della Regione Abruzzo, al Comune di Gamberale e al Ministero dell'Ambiente in cui si richiama in primis al rispetto della Delibera Regionale n. 877 del 27/12/2016 (Misure generali di conservazione per la tutela dei siti della Rete Natura 2000 della Regione Abruzzo) che vieta esplicitamente la costruzione di nuovi impianti da sci nelle aree della Rete Natura 2000, in questo caso all'interno di un Parco nazionale il cui compito principale e' preservare la natura dei luoghi.

 

Leggi Tutto »

Legnini: lotta alla mafia più incisiva con gli insegnamenti del pool di Palermo

"Questo venticinquesimo anniversario dalla strage di Capaci, dalla barbara uccisione di Falcone, con tantissimi giovani in Abruzzo e con tantissime manifestazioni in Italia, si sta rivelando un momento di assoluto rilievo". Cosi' il vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Giovanni Legnini, a magine dell'incontro, a Pescara , "Palermo chiama Italia...#PescaraRisponde", sulle figure dei magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino in occasione del XXV anniversario delle stragi di Capaci e di via D'Amelio" . Presenti anche il sottosegretario alla Giustizia, Federica Chiavaroli, il presidente nazionale dell'A.I.G.A (Associazione italiana giovani avvocati) Michele Vaira e il sindaco di Pescara Marco Alessandrini. "Un momento di rilievo - ha proseguito Legnini - anche in virtu' delle iniziative che il Csm ha assunto non soltanto nel rievocare Giovanni Falcone, ma anche nel diffondere appunto questo messaggio forte proveniente della sua eredita': quello della diffusione della legalita' in funzione di lotta alla mafie, tutte le mafie"

"L'eredita' del pool di Palermo, del lavoro di Falcone e Borsellino e dei tanti magistrati che composero sia il pool che la procura, ha proiettato fino ai giorni nostri la consapevolezza che la lotta alla mafia va condotta utilizzando strumenti importanti come la Procura nazionale antimafia e la Dia, ma anche considerando i fenomeni mafiosi nella loro globalita', non perseguendo i singoli reati ma seguendo le tracce di organizzazioni verticistiche, unitarie e capaci, purtroppo, di penetrare ampi settori della nostra economia e anche dell'organizzazione sociale". Cosi' il vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Giovanni Legnini. "Quell'insegnamento, quelle intuizioni, quelle idee e quegli strumenti si proiettano appunto all'oggi e - ha proseguito Legnini - rendono la lotta alla mafia piu' incisiva certo, ma anche bisognosa di ulteriore aggiornamento perche' oggi la mafia utilizza nuovi strumenti, per esempio la corruzione, e tende a penetrare l'economia legale". Secondo Legnini, ci si trova a dover affrontare "non piu' organizzazioni stragistiche, non piu' solo sangue, non piu' lupara, ma finanza, strumenti sofisticati, internet e nuovi business". Infine, per il presidente del Csm "la lotta alla mafia oggi poggia su solide basi grazie all'insegnamento di Falcone, Borsellino e gli altri, ma necessita di ulteriori strumenti che il Csm e anche l'intera magistratura valutano e vagliano quotidianamente".

"Dalla desecretazione e pubblicazione, da parte del Csm, di tutti gli atti, quelli piu' difficili sul rapporto sofferto tra Falcone e il Csm, emerge l'eredita' piu' forte e autentica di Giovanni Falcone". Lo ha detto a Pescara il vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Giovanni Legnini. "Quelle sue intuizioni - ha proseguito Legnini - quelle sue idee, quelle sue proposte, quelle sue sofferenze, quel suo isolamento, furono alla base delle scelte ed anche degli eventi cosi' tragici che nel corso di alcuni anni costituirono una vera e propria strettoia della storia del nostro Paese, che cambiarono la storia del nostro Paese"

"La ricostruzione in Abruzzo si svolge in un contesto di rispetto delle regole e della legge, certo con illeciti che vengono per fortuna individuati, colpiti e repressi in modo efficace e tempestivo". Lo ha detto aPescara il vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Giovanni Legnini. "Dobbiamo essere grati alla magistratura aquilana e abruzzese - ha aggiunto Legnini - perche' il lavoro che ha fatto in questi anni di prevenzione e repressione rispetto ai tentativi di infiltrazione nella ricostruzione, e' stato assolutamente efficace e prezioso".

Leggi Tutto »

Sono 44 le discariche a rischio multe Ue, 11 in Abruzzo

Undici in Abruzzo, 23 in Basilicata, 2 in Campania, 3 in Friuli Venezia Giulia e 5 in Puglia. Questa la mappa delle 44 discariche messe sotto accusa dall'Unione europea con il deferimento dell'Italia alla Corte di Giustizia Ue il 17 maggio scorso. Si tratta di 44 discariche che - come riferisce il servizio studi del Senato - costituiscono "un grave rischio per la salute umana e per l'ambiente". La decisione dell'Ue si riferisce alla procedura di infrazione aperta nel 2011 per violazione della direttiva Ue sulle discariche (Direttiva 1999/31/CE) che imponeva agli Stati membri di bonificare o chiudere entro il 16 luglio 2009 le discariche gia' autorizzate o in funzione prima del 16 luglio 2001, le cosi' dette 'discariche preesistenti'. Il ricorso alla corte di Giustizia Ue - spiega ancora la nota del servizio studi del Senato - potrebbe comportare "per il nostro Paese una condanna al pagamento di sanzioni pecuniarie" (composte da una somma forfettaria e da penalita' giornaliere); e sentenze di condanna sono gia' state pronunciate "nei confronti di Bulgaria, Cipro e Spagna". In effetti l'Italia nel 2014 e' stata gia' condannata al pagamento di sanzioni nell'ambito della procedura sulle 'discariche abusive': 40 milioni di euro forfettari, piu' una penalita' semestrale decrescente in base al numero di siti messi a norma adeguati.

Leggi Tutto »