Redazione Notizie D'Abruzzo

Giulianova, cade in acqua nel porto e muore

Tragedia nel pomeriggio di oggi nel porto di Giulianova dove un architetto di 67 anni, Roberto Zecca, originario della Liguria ma residente da  tempo a Bellante, piccolo centro della provincia teramana, è morto dopo essere caduto nelle acque gelide del mare. Secondo le prime ricostruzioni il professionista, appassionato di imbarcazioni, stava cercando di rafforzare gli ormeggi della sua barca attraccata presso il molo  quando deve aver perso l'equilibrio, o forse scivolato, ed è finito  nelle acque gelide. E' scattata subito un'operazione di soccorsi anche con la collaborazione del personale sanitario del 118 e quando l'uomo è stato recuperato era ancora in vita è stato trasportato velocemente verso l'ospedale di Giulianova ma di lì a poco è morto

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Terna, squadre al lavoro per ridurre i disagi

In merito ai disservizi in corso in Abruzzo, con oltre settanta comuni dove si sono avute interruzioni dell'erogazione di energia elettrica a seguito dell'ondata di maltempo, "l'attivita' tempestiva delle squadre di Terna, che ha messo in campo oltre cento persone e mezzi, ha consentito sin dal tardo pomeriggio di rialimentare progressivamente, lato Alta Tensione, le cabine primarie di Gissi, Casoli, Lama dei Peligni, Atessa, Vasto e Lanciano (Chieti). Le linee in queste localita' sono regolarmente rientrate in servizio. E' operativa la sala di crisi per la gestione delle criticita' legate al maltempo". E' quanto si legge in una nota diffusa in serata da Terna Spa

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Studio Arta sulle contaminazioni di acqua e piante a Bussi

Valori delle sostanze tossiche e cancerogene nelle acque sotterranee vicina alla mega discarica di Bussi sul Tirino aumentati anche di 14 volte in un anno. Piante che contengono fino a cinque sostanze potenzialmente portatrici di cancro. Questi gli allarmanti verdetti dello studio svolto nell'estate 2015 dall'Agenzia regionale per la tutela dell'ambiente (Arta) dopo la chiamata di alcuni privati cittadini che abitano a valle del sito Montedison oggetto del processo di Appello in corso all'Aquila in queste settimane, con sentenza in arrivo a fine gennaio, dopo le 19 assoluzioni in primo grado del 2014. Il documento, secondo quanto si e' appreso, e' stato presentato da tempo alla procura della Repubblica di Pescara. Inoltre, pur non facendo parte degli atti processuali, e' stato citato nell'udienza di oggi dall'avvocato dello Stato Cristina Gerardis, attualmente direttore generale della Regione Abruzzo, nel suo lungo intervento. Le difese degli imputati sono insorte, ma il collegio giudicante ha invitato a spiegare il riferimento e ora si attende di sapere se lo studio entrera' nel processo. L'udienza si e' conclusa con la richiesta record di risarcimenti per 1,8 miliardi di euro agli imputati. Si tratta di analisi integrative e che mostrano dati aggravati su diverse sostanze nocive rispetto a quelle che la stessa Arta aveva svolto proprio nel 2014 commissionate dall'allora commissario straordinario, Adriano Goio, poi deceduto. In definitiva, si denuncia un rischio sanitario-ambientale "superato, sia per la salute umana, sia per la protezione della risorsa idrica sotterranea" e un sistema di messa in sicurezza di emergenza che "non e' in grado di contenere la contaminazione all'interno dei confini del sito e pertanto deve essere integrato". 

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Processo Bussi, chiesti quasi 2 miliardi di danni

Poco piu' di 1,8 miliardi di euro: e' questa la richiesta di risarcimento record per danni ambientali e di immagine formulata nei confronti degli imputati dall'avvocatura dello Stato nel processo per la mega discarica dei veleni di Bussi sul Tirino (Pescara) della Montedison che oggi ha celebrato la terza udienza in Corte d'Assise d'Appello all'Aquila. Di questa somma ingente, gia' chiesta in primo grado, 1,376 miliardi sono per conto del ministero dell'Ambiente, 500 milioni della Regione Abruzzo, 1 milione della presidenza del Consiglio dei ministri e 3,155 milioni del commissario delegato dal governo per il bacino Aterno-Pescara. La richiesta e' stata formulata dall'avvocato dello Stato Generoso Di Leo. "A Bussi sono state create discariche abusive - ha spiegato Di Leo - c'e' una sostanziale distinzione tra inquinamento e creazione di discariche che sono vive e continuano a fare danni fino a quando non chiudono. A Bussi c'e' un disastro che prosegue nel presente". La prossima udienza e' fissata per il 19 gennaio. La sentenza e' prevista per il prossimo 31 gennaio.

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Rapina all’ufficio postale di Campli, presi i malviventi

E' di due misure cautelari, un'ordinanza di custodia in carcere e un'ordinanza di obbligo di dimora a Teramo, il bilancio dell'ultima operazione condotta dagli uomini della squadra mobile di Teramo che al termine di una lunga attivita' di indagine sono riusciti ad identificare i due autori della rapina commessa lo scorso 22 novembre ai danni dell'ufficio postale di Campovalano, frazione di Campli. Ad essere colpiti dai due provvedimenti restrittivi un 36enne ed un 35enne di Teramo,che secondo quanto emerso nel corso delle indagini, lo scorso 22 novembre avrebbero portato via dall'ufficio postale un bottino di appena 300 euro.

Secondo quanto ricostruito questa mattina nel corso di una conferenza stampa in Procura i due avrebbero atteso l'orario di chiusura per agire. A quel punto mentre uno dei due sarebbe rimasto fuori a fare da "palo", l'altro sarebbe entrato nell'ufficio e dopo aver puntato un coltello alla gola dell'unica dipendente presente si sarebbe fatto consegnare i soldi presenti in cassa. Ad indirizzare la mobile verso i due rapinatori alcuni testimoni che erano riusciti a fornire modello e colore dell'auto e parte della targa, con gli agenti che in breve tempo sono riusciti a risalire al proprietario dell'auto, un tossicodipendente teramano, che chiamato in questura ha ammesso subito le proprie responsabilita'. Le successive indagini e la confessione dell'uomo hanno poi permesso di risalire anche al complice e portato alle due misure emesse dal gip. Domani i due compariranno davanti al giudice per l'interrogatorio di garanzia.

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Il nuovo consiglio provinciale di Chieti

Il Consiglio provinciale di Chieti conferma la maggioranza di centro sinistra nelle elezioni che si sono svolte ieri e che hanno fatto registrare un'affluenza del 70 con 810 al voto su 1.158 aventi diritto. In base a dati ancora ufficiosi ma che provengono dai partiti, la lista di area centro sinistra ''Provincia Unita'' ha conquistato sette dei dodici seggi: entrano in Consiglio Chiara Zappalorto, capogruppo del Pd al Comune di Chieti e segretario provinciale del partito, Arturo Scopino, sindaco di Montebello, Vincenzo Sputore, capogruppo del Pd nonche' consigliere a Vasto, Antonio Tamburrino, sindaco di Montenerodomo che nel consiglio uscente era vice presidente con delega alla viabilita', Rocco Paolini, consigliere comunale a Francavilla al Mare, il sindaco di Frasagrandinaria Giovanni Di Stefano ed Egisto Rossetti, capogruppo di minoranza al Comune di Perano. La lista ''Insieme per la Provincia'', autodefinitasi il partito dei sindaci poiche' ha candidato ben otto primi cittadini su dodici aspiranti consiglieri, porta in Consiglio provinciale Luciano Marinucci, sindaco di San Giovanni Teatino, il consigliere comunale di Chieti Graziano Marino, e Gabriele Di Bucchianico, consigliere comunale a Lanciano. Due i consiglieri eletti dalla lista ''Obiettivo Provincia'', sostenuta da Fi e Udc: si tratta di Emiliano Vitale, consigliere comunale a Chieti e Di Tonino Marcello di San Salvo che alla Provincia era stato assessore. La Provincia di Chieti continua ad essere guidata da Mario Pupillo, attuale sindaco di Lanciano.

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Un milione per l’ammodernamento della funivia di Pescocostanzo

La Regione Abruzzo concederà un finanziamento di un milione di euro al Comune di Pescocostanzo per il potenziamento e l'efficientamento della seggiovia "Valle Fura". Del progetto si è discusso questa mattina a Pescara, nel corso di una riunione convocata dal presidente della giunta regionale Luciano D'Alfonso, a cui ha partecipato il sindaco di Pescocostanzo Roberto Sciullo. L'intervento sarà finanziato con le economie (pari a circa 3 milioni e mezzo) del fondo regionale per l'innovazione degli impianti a fune, regolato dalla legge 140 del 1999. "L'ammodernamento di questa infrastruttura - ha commentato il presidente D'Alfonso - ha una capacità di collocazione turistica che va ben al di là dell'importo stanziato, perché consentirà il rilancio di un servizio fondamentale e apprezzato per coloro che scelgono di trascorrere le proprie vacanze in uno degli angoli più incantevoli della nostra regione"

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Miglialia di persone senza energia elettrica in Abruzzo

Sono circa 200 mila persone senza energia elettrica in Abruzzo. Lo fa sapere l'assessore alla Protezione Civile della Regione Mario Mazzocca. L'assessore conferma che le utenze disattivate sono quasi 90 mila.

 «L'emergenza che permane concerne la fornitura di energia elettrica ad opera di Enel. Sono 74 i Comuni con interruzione del servizio, a seguito di un controllo frontale, territorio per territorio», lo dichiara in una nota il Presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso. «Adesso siamo impegnati per assicurare la conferma della copertura elettrica al Consorzio Acquedottistico della Sasi di Lanciano e per recuperare l'erogazione del servizio a Lanciano. Enel ha appena comunicato che due gruppi elettrogeni sono in corso di consegna per le esigenze della Sasi di Lanciano che eroga acqua a 220mila persone».

 Questo l'elenco, diffuso dalla Regione Abruzzo, dei Comuni che hanno problemi con la fornitura di energia elettrica: in provincia di Pescara: Abbateggio, Cappelle sul Tavo, Castiglione a Casauria, Cepagatti, Collecorvino, Elice, Lettomanoppello, Manoppello, Pianella, Roccamorice, Scafa, Spoltore, Tocco da Casauria, Turrivalignani; in provincia de L'Aquila Prezza e Tornimparte; in provincia di Teramo: Ancarano, Arsita, Atri, Basciano, Bellante, Bisenti, Campli, Castellalto, Castiglione Messer Raimondo, Castilenti, Cellino Attanasio, Civitella del Tronto, Crognaleto, Giulianova, Isola del Gran Sasso, Montefino, Montorio al Vomano, Morro d'Oro Mosciano Sant'Angelo, Notaresco, Penna Sant'Andrea, Roseto degli Abruzzi, Sant'Omero, Silvi, Teramo, Torricella Sicura; in provincia di Chieti: Archi, Ari, Atessa, Bucchianico, Canosa Sannita, Carpineto Sinello, Casacanditella, Casalanguida, Casalbordino, Casalincontrada, Chieti, Crecchio, Filetto, Fossacesia, Fraine, Francavilla al Mare, Gissi, Guilmi, Lanciano, Lentella, Lettopalena, Pennadomo, Poggiofiorito, Rapino, Roccamontepiano, Roccascalegna, San Giovanni Teatino, S. Martino sulla Marrucina, Taranta Peligna, Torino di Sangro, Tornareccio, Torricella Peligna. Ai 74 Comuni dell'elenco della Regione vanno aggiunti quelli in cui vaste zone risultano senza energia elettrica come Miglianico - da oltre 12 ore - e Orsogna, da questo pomeriggio, entrambi in provincia di Chieti. 

Oltre duemila persone senz'acqua nel Pescarese e nel Chietino a causa del maltempo. Le stime sono dell'Azienda comprensoriale acquedottistica (Aca). Per i tecnici e' impossibile intervenire sui guasti a causa della neve e della viabilita' in tilt. Problemi si riscontrano a Rapino (Chieti) dove, a causa del fermo dell'impianto di pompaggio di Pretoro (Chieti) per un blackout elettrico, i serbatoi probabilmente si svuoteranno, con carenza idrica su tutto il territorio comunale. Situazione analoga a Ripa Teatina (Chieti) per un blackout all'impianto di pompaggio Santo Stefano. Disagi anche nel Pescarese, a Pianella (contrade Colle Cinciero, Vicenne Nord, Nora e zone limitrofe) e a Loreto Aprutino (frazione Passo Cordone e zone limitrofe): carenza idrica e cali di pressione a causa dei disservizi dovuti a un blackout all'impianto di sollevamento del serbatoio Velone

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Riaperta l’autostrada A14, disagi per il trasporto pubblico

Paralisi del trasporto pubblico in Abruzzo a causa della eccezionale ondata di maltempo che sta interessando l'intero territorio regionale e che ha mandato in tilt la viabilita', soprattutto nell'entroterra. Tua, societa' unica del trasporto regionale, parla di una situazione "generalmente critica a causa dell'impraticabilita' di moltissime strade e anche delle autostrade della regione Abruzzo". In provincia di Chieti, servizi sospesi da e per il capoluogo teatino. Stop ai bus anche a Lanciano, ad eccezione di quelli per San Vito; molto problematici i collegamenti con la costa. Nel Teramano servizi fermi a Isola del Gran Sasso, Bisenti, Atri e da Giulianova a Morro d'Oro. Ritardi nella Val Vibrata. Nel Pescarese, fa sapere sempre Tua, servizi sospesi da Spoltore, Moscufo, Citta' S.Angelo, Pianella, Caramanico, Pietranico, Farindola, Arsita e Villa Celiera. Servizi ridotti per Chieti Scalo, Ortona, Cepagatti. Nel capoluogo adriatico linea 4 limitata a Colle Marino. Non e' partito il primo autobus per Roma (3.50) e quello dalla Capitale (7.00) per chiusura autostrada. Nell'Aquilano ritardi sulla Pescara-L'Aquila e sulla Campotosto-L'Aquila. Non effettuata la corsa Castel del Monte-Sulmona. Ad Avezzano servizi in ritardo. Problematiche legate alla viabilita' per Sulmona e Pescara. A Sulmona non effettuate le corse per Pacentro, Campo di Giove. Ritardi per Bugnara, Introdacqua e Pratola Peligna. Tua ha istituito un Centro Operativo Divisione Gomma ad hoc coordinato dal direttore divisione gomma Antonio Montanaro. Attivato anche un Centro Operativo Divisione Ferroviaria ad hoc coordinato dal Direttore di Esercizio Luigi Di Diego. Al momento, comunque, non si registrano criticita' per i servizi ferroviari. Gli aggiornamenti sui servizi Tua Spa anche su twitter.

Autostrade per l'Italia comunica che alle 15.30 circa, sull'A14 Bologna Taranto è stato riaperto il tratto tra Vasto nord e Vasto sud in entrambe le direzioni, che era stato chiuso a causa della caduta in carreggiata di un ulteriore cavo di media tensione che ha ceduto per il peso delle abbondanti nevicate che stanno interessando la zona dalla notte di ieri. Sul luogo dell'evento, avvenuto al km 447,700, il cavo è stato rimosso con la supervisione delle squadre di intervento del gestore di competenza.

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Cade cavo sulla carreggiata della A14, chiuso un tratto dell’autostrada

 

 

A causa della caduta in carreggiata di un cavo elettrico che ha ceduto sotto al peso delle abbondanti nevicate delle ultime ore, chiuso sull'autostrada A14 il tratto tra Val di Sangro e Pescara Ovest, in direzione Nord, e tra Pescara Nord e Pescara Sud, in direzione Sud. Sul posto, al chilometro 384, sono intervenute le squadre di emergenza dell'Enel, la Polizia Stradale e personale della Direzione 7 Tronco di Pescara per la rimozione, in sicurezza, del cavo caduto. Agli utenti che devono attraversare il tratto interessato dalle chiusure Autostrade per l'Italia consiglia di uscire a Val di Sangro e di rientrare a Pescara ovest in direzione nord percorrendo la SS16 adriatica; mentre agli utenti diretti verso sud si consiglia di uscire a Pescara nord per rientrare in A14 a Pescara sud, attraverso la stessa Ss16.

Fino a mezzo metro di neve nei quartieri alti del capoluogo, quasi un metro ad Atri, anche piu' abbondante la nevicata che ha coperto i centri montani: nel Teramano le nuove nevicate stanno creando difficolta' alla viabilita' ma soprattutto ai tralicci Enel. Quartieri e intere frazioni sono senza energia elettrica, molti addirittura da ieri sera, e la concomitanza con la chiusura delle scuole sta creando disagi soprattutto in quelle abitazioni dove il riscaldamento risente di questa condizione. Secondo il punto della situazione fatto dal sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, l'Enel e' al lavoro su 17 tralicci e anche la difficolta' di raggiungerli aggrava la soluzione del problema. Lo stesso primo cittadino ha annunciato di aver richiesto la disponibilita' di gruppi elettrogeni anche alla Protezione Civile regionale. Sulle strade provinciali, tutte percorribili con gomme termiche e con catene, nevica incessantemente da stanotte e sulla viabilita' locale c'e' il riflesso della chiusura al traffico pesante delle autostrade A14 e A24. Molti tir senza la dotazione antineve stanno creando difficolta' al traffico. Decine gli interventi di soccorso: a Villa Piomba, a Castilenti, un Tir che trasporta tacchini e' affondato in tratto di strada fangoso e sono rimasti incagliati anche i Vigili del Fuoco arrivati in soccorso: sul posto i mezzi della Provincia che stanno cercando di liberare i mezzi e rimetterli in carreggiata. Situazioni simili, anche se meno gravi, si sono registrati in tutta la fascia pedemontana - dalla Vibrata ad Atri passando per Bellante - dove al momento ci sono i maggiori problemi: particolarmente critica la situazione ad Atri e sulla 553. Da ieri sera sono al lavoro 120 mezzi sgombraneve.

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