Redazione Notizie D'Abruzzo

Bimba resta chiusa accidentalmente in auto, intervengono i vigili del fuoco

Una bimba di 20 mesi rimasta chiusa accidentalmente nell'auto che la nonna non riusciva piu' ad aprire, e' stata salvata dall'intervento dei vigili del fuoco avvisati subito dalla stessa donna, che aveva dato l'allarme. Nel pomeriggio di oggi, una squadra del Comando di Teramo, e' intervenuta nel centro di Montorio, nel Teramano, per soccorrere la bimba rimasta chiusa all'interno dell'auto in sosta. La piccola era rimasta accidentalmente all'interno di un Opel Agila, quando la nonna era scesa dalla macchina. La piccola, era seduta sull'apposito seggiolino collocato sul sedile posteriore lato passeggero e piangeva, ma e' stata subito tranquillizzata dal Caposquadra dei Vigili del Fuoco, che per calmarla l'ha distratta mostrandole una caramella. Nel frattempo gli altri componenti della squadra sono riusciti ad aprire la portiera del conducente, utilizzando le attrezzature in dotazione e una volta all'interno hanno soccorso la bambina, che e' stata poi riconsegnata alla nonna.

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Messa in sicurezza delle autostrade abruzzesi, Tar accoglie la richiesta di Strada dei Parchi

''I lavori per la messa in sicurezza urgente gia' avviati da SdP devono andare avanti velocemente. Non si possono frapporre ulteriori ostacoli e rallentamenti burocratici, visto il carattere di urgenza e i tempi stretti per portarli a conclusione: 550 giorni. E' questa la decisione del Tar del Lazio che ieri, con un'ordinanza cautelare, ha accolto le richieste di Strada dei Parchi che chiedeva chiarezza, proprio sui lavori di messa in sicurezza urgente che serviranno ad impedire, in caso di sisma, fenomeni come lo "scalinamento" sui viadotti delle autostrade A24 e A25''. Lo scrive Strada dei Parchi in una nota. ''Il Giudice amministrativo - prosegue - ha preso atto che si tratta di "lavori gia' autorizzati dal MIT", ordinati e sollecitati alla concessionaria SdP, "i cui cantieri sono gia' stati avviati". E, visto che il Ministero nel suo "ordine" non aveva previsto come finanziarli, il TAR indica la strada. Il giudice amministrativo ha disposto che le somme da utilizzare siano quelle delle "due rate del prezzo di concessione". Somme accantonate per le annualita' 2015 e 2016 da SdP in un fondo speciale vincolato e destinato al Ministero, per un ammontare di circa 111 milioni di euro. Nel provvedimento, il tribunale amministrativo ha ritenuto "sussistente il grave pericolo" "in merito alla mancata tempestiva realizzazione degli interventi per il cosiddetto antiscalinamento nelle tratte autostradali A24 e A25". E poi nel dispositivo rileva come "il Ministero ha autorizzato gli interventi per prevenire il fenomeno dello scalinamento degli impalcati, ma nulla ha predisposto in ordine al finanziamento degli interventi progettati". Da qui la decisione di utilizzare le somme gia' accantonate da SdP''. ''Ma soprattutto l'ordinanza del TAR ha ribadito che i canoni del prezzo di concessione, pari a 56 milioni l'anno, devono essere pagati al Ministero e non all'Anas. Proprio il pronunciamento del TAR su questo punto e' decisivo e chiarificatore, visto che con un sub-emendamento alla Manovra di bilancio, la scorsa settimana, si e' fatta passare l'idea che il canone delle autostrade A24 e A25 debba essere appannaggio dell'Anas. Quest'ultima infatti non e' piu' l'ente concedente, in quanto tutte le relative competenze sono state trasferite al Ministero, a partire dal 1 ottobre del 2012'', conclude.

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Inchiesta Soget, rinvio a giudizio per gli indagati eccellenti

 Il gup del tribunale di Pescara, Antonella Di Carlo, su richiesta del pm Gennaro Varone, ha rinviato a giudizio il sottosegretario alla presidenza della giunta regionale Mario Mazzocca, il capogruppo regionale di Forza Italia, Lorenzo Sospiri, il direttore generale della Soget, Gaetano Monaco e il responsabile del settore esecutivo della stessa, Domenico Ludovico, nell'ambito del procedimento relativo all'inchiesta Soget, sui presunti crediti inesigibili, tra tasse, multe e affitti delle case popolari, del Comune di Pescara. Mazzocca deve rispondere di abuso d'ufficio in concorso, Sospiri di abuso d'ufficio in concorso e falsa attestazione o dichiarazione a pubblico ufficiale sull'identita' o su qualita' personali proprie o di altri, Monaco e Ludovico di abuso d'ufficio e falso ideologico in concorso. Secondo l'accusa, Mazzocca avrebbe indebitamente beneficiato della mancata riscossione di un debito di 22.300 euro nei confronti della societa' acquedottistica, attraverso una condotta illecita "da lui consapevolmente promossa". Per quanto riguarda Sospiri, sempre secondo l'accusa, Monaco e Ludovico avrebbero acconsentito "immotivate rateizzazioni del debito di Sospiri", riguardante sanzioni per violazioni del codice della strada e tributi comunali, con l'unico scopo di consentire a Sospiri "di non pagare alcunche' e di restare inadempiente". L'udienza e' stata fissata per il prossimo 24 ottobre.

"Prendo atto della decisione assunta dal Gup del Tribunale di Pescara di disporre il mio rinvio a giudizio nell'inchiesta inerente la vicenda Soget sulle presunte multe non pagate, e invece da me tutte puntualmente saldate prima dell'inizio dell'inchiesta. Non ho pero' timore di dire che ritengo l'accusa a mio carico assolutamente immotivata: non sono io che mi sono attribuito una rateizzazione per il pagamento delle sanzioni, rateizzazione peraltro gravata da interessi e che, ancor piu', non ho mai utilizzato, visto che ho deciso di saldare l'intero importo dovuto in un'unica soluzione, con more e interessi compresi, e molto prima che si parlasse dell'indagine. Attendero', a questo punto, la prima udienza con grande serenita', ma anche con l'amarezza di dover ascoltare un'accusa che fatico a comprendere". E' il commento del Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri non appena raggiunto dalla notizia del rinvio a giudizio per la vicenda Soget.

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Forum congiunto delle citta’ e delle Camere di commercio di Adriatico Ionio

 "La Camera di Commercio di Ancona ha sempre creduto e continuera' a credere in questo progetto strategico, come continuera' a fare la sua parte". Cosi' Rodolfo Giampieri, presidente del Forum delle Camere di Commercio dell'Adriatico e dello Ionio, giunto al termine del suo mandato, intervenendo al Forum delle Camere e delle Citta' adriatico-ioniche in corso a Pescara e Chieti fino a domani. Oggi si e' svolta la la sessione plenaria 'Bridging to the future', focalizzata su alcuni temi rilevanti per gli 8 Paesi dell'Area Adriatico Ionica: il patrimonio culturale e il turismo, l'innovazione e la digitalizzazione delle imprese e della pubblica amministrazione. "Gli incontri di questa prima plenaria congiunta saranno cruciali per perfezionare l'integrazione delle nostre organizzazioni espressione - ha aggiunto Giampieri, riferendosi alla dimensione macroregionale dei Fora - di questa imponente societa' civile che unita diventera' ancora piu' forte, competitiva e protagonista a livello europeo e non solo. Il riconoscimento dell'area adriatico ionica come Macroregione testimonia di per se' l'esistenza e il funzionamento di un modello concettuale di sviluppo che e' quello del sistema territoriale locale ma ancor piu' a livello sovralocale. Un modello in cui anche il sistema delle Camere di commercio ha voluto svolgere un ruolo da protagonista, per la creazione di un valore aggiunto inteso come valorizzazione e incremento del sistema economico produttivo e che oggi non puo' prescindere dalla costituzione in un unico Segretariato". 

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Oltre 80 milioni di euro evasi da 15 imprese dell’e-commerce

Oltre 80 milioni di euro evasi da 15 imprese dell'e-commerce, risultate fantasma per il fisco, scoperti dalla Guardia di Finanza di Rimini nell'operazione "Mercurio web", che ha disarticolato un'associazione per delinquere con reati di frode fiscale internazionale nel settore del commercio online di apparati elettronici. Le fiamme gialle hanno individuato elementi utili a dimostrare che due societa' con sede a San Marino svolgevano la propria attivita' prevalentemente in Italia, attraverso un sito Internet con dominio e server in Italia. I finanzieri, avvalendosi di informazioni trasmesse dal Tribunale sammarinese, hanno constatato la "esterovestizione" (cioe' appunto la fittizia localizzazione all'estero della residenza di un soggetto che vive od opera in Italia, allo scopo di godere di un regime fiscale piu' vantaggioso) delle due societa', identificando l'amministratore di fatto, un 42enne residente a Santa Maria Capua Vetere e il magazzino di stoccaggio della merce, a Rimini.

E' stato cosi' scoperto l'occultamento di ricavi per circa 70 milioni e sono state ricollegate al giro d'affari altre 13 imprese nelle province di Napoli, Caserta, Roma, Pescara e Pisa che, pur avendo fornito circa 10 milioni di apparati elettronici alle due societa' esterovestite, risultavano aver omesso le prescritte dichiarazioni dei redditi per le annualita' interessate dalle operazioni. Sono stati quindi denunciati l'amministratore della societa' sammarinese, il 42enne di Santa Maria Capua Vetere, un 63 enne residente a Citta' di Castello (Perugia) e un 44enne di Santarcangelo di Romagna per associazione a delinquere finalizzata all'evasione fiscale internazionale. Denunciati anche i 13 rappresentanti legali delle imprese fornitrici delle due aziende estero-vestite per il reato di omessa dichiarazione. Il sostituto procuratore Paolo Gengarelli, che ha coordinato le indagini, ha chiesto un sequestro preventivo di 33 milioni di euro, disposto dal gip ed eseguito dai finanzieri nelle province di Rimini, Forli' Cesena, Caserta, Perugia e Viterbo e, attraverso un'apposita richiesta di assistenza giudiziaria, esteso nella Repubblica di San Marino. Il campano inoltre e' stato anche denunciato per il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte: le indagini economico-patrimoniali hanno permesso di rilevare elementi che portano a ipotizzare che l'indagato, dopo la notifica dei verbali, al solo fine di sottrarsi al pagamento delle imposte ovvero di interessi o sanzioni amministrative relative a dette imposte, abbia venduto al padre parte dei propri beni, al fine di rendere in tutto o in parte inefficace la procedura di riscossione coattiva. 

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Furto al discount, ladri inseguiti dai dipendenti e arrestati dalla Polizia

Dopo il furto in un discount, vengono inseguiti dai dipendenti dell'attivita' commerciale che non li perdono di vista, consentendo alla Polizia di arrestarli: protagonisti dell'episodio, avvenuto stamani a Pescara, sono due romeni di 32 e 46 anni, finiti in carcere per furto aggravato in concorso. I due sono entrati in un supermercato di via Punta Penna, hanno infilato della merce nei vestiti ed hanno pagato alle casse solo alcuni prodotti, per poi allontanarsi. Scoperti dal personale dell'attivita', sono stati invitati a restituire la refurtiva, ma si sono dati alla fuga a piedi. I dipendenti li hanno allora seguiti in automobile per alcune centinaia di metri ed hanno fornito la loro posizione alla Polizia. Sul posto sono arrivati gli agenti della squadra Volante, che li hanno arrestati.

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Tragedia in spiaggia a San Salvo, annega un giovane

Un giovane e' annegato e una ragazza e' stata salvata dalle onde nei pressi del porticciolo turistico di San Salvo. La tragedia si e' consumata in pochi minuti, attorno alle 13.00, nello spazio antistante il lido n. 25 quando B.C. 28 anni, di nazionalita' romena e residente a San Salvo, era in acqua con Giuseppe Fusco, 33 anni di Benevento, ma a causa del forte vento e della corrente che spingeva al largo si sono trovati entrambi in difficolta'. Sono intervenuti un bagnino e un bagnante che hanno notato la coppia: sono riusciti a portare a riva la ragazza, mentre i flutti hanno inghiottito il ragazzo. Per le ricerche e' giunto sul posto il personale della Guardia Costiera di Vasto per le ricerche in mare con una motovedetta, mentre da Pescara e' stato fatto intervenire un elicottero della Capitaneria di Porto. Dopo oltre un'ora il 33enne e' stato recuperato da un sommozzatore, che si e' calato con un verricello dall'elicottero, nei pressi della barriera frangiflutto antistante il porticciolo turistico, ma nelle acque territoriali di Montenero di Bisaccia. Per le cure mediche la 28enne e' stata trasportata con un'ambulanza del 118 all'ospedale di Vasto e non sarebbe in pericolo di vita. Per i rilievi di legge sono intervenuti i carabinieri di San Salvo e Montenero di Bisaccia e la Polizia Locale di San Salvo. La salma del giovane e' stata trasferita all'obitorio a Vasto.

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L’emodinamica di Chieti si trasferisce nella palazzina cuore

L'emodinamica dell'ospedale di Chieti, a 35 anni dalla sua istituzione, lascia lo spazio condiviso con la Radiologia e approda in un'area dedicata al sesto livello della Palazzina Cuore. L'Unità operativa è stata inaugurata questa mattina, alla presenza dell'assessore regionale alla Programmazione sanitaria, della Regione Abruzzo Silvio Paolucci, del Direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Pasquale Flacco, del presidente del Consiglio Comunale di Chieti, Liberato Aceto, del presidente della Provincia, Mario Pupillo, e dell'Arcivescovo di Chieti-Vasto, Bruno Forte. Struttura nuova con gli angiografi che da uno passano a due, con un sistema di rilevazione delle immagini ad alta risoluzione che ne garantisce una elevata qualità. Ottimizzata la cardiologia interventistica e attività in urgenza migliorata. "Possiamo essere ancora più tempestivi nell'intervento in situazioni acute - ha precisato Nicola Maddestra, direttore dell'Unità operativa - e accorciare i tempi per i pazienti stabilizzati in attesa di coronarografia. Ma l'attuale dotazione tecnologica ci permette anche di andare oltre e alzare l'asticella dell'offerta approdando alla cardiologia interventistica strutturale, con gli impianti in via percutanea per la valvola aortica e interventi sulla valvola mitralica". La sfida e a collezionare è passare da un Servizio che già totalizza circa 1.400 procedure l'anno, per arrivare quota 1.700. 

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Sanitopoli, processo bis a Perugia per reato associativo

Fissata al 4 luglio prossimo, alla Corte d'Appello di Perugia, l'udienza del processo bis sulla sanitopoli abruzzese, che vede imputati l'ex presidente della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco, e altre persone. I giudici del tribunale umbro dovranno valutare la sussistenza o meno del reato di associazione a delinquere ed eventualmente ricalcolare la pena gia' stabilita in appello dalla Corte aquilana. Nel dicembre scorso la Cassazione aveva confermato la condanna di Del Turco per induzione indebita, ma aveva annullato con rinvio la condanna d'appello riguardante l'accusa piu' pesante, quella di associazione a delinquere. Un reato, quest'ultimo, contestato anche all'ex segretario generale della presidenza della Giunta regionale, Lamberto Quarta e all'ex capogruppo della Margherita in Consiglio regionale, Camillo Cesarone. Il nuovo processo servira' dunque per riesaminare gli elementi di prova del reato associativo a carico dei tre imputati. Alla luce della decisione della Corte perugina, potrebbe essere rivista la condanna che per Del Turco, in appello, era stata ridotta da nove anni e sei mesi a quattro anni e due mesi. I giudici della Corte d'Appello umbra, infine, sono chiamati a rivalutare anche le posizioni dell'ex assessore regionale alla Sanita', Berbardo Mazzocca e dell'ex assessore regionale alle Attivita' produttive, Antonio Boschetti, relativamente alle statuizioni civili di condanna. 

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SPRAR, il Ministero dell’Interno finanzia il progetto del Comune di Montesilvano

«Finalmente la risposta che attendevamo è arrivata. Il Ministero dell’Interno ha ammesso il progetto presentato dalla nostra Amministrazione che porterà all’attivazione dello Sprar, (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) e alla chiusura dei Cas, i centri di prima accoglienza attualmente presenti negli hotel Ariminum e Excelsior».  Ad annunciarlo è il sindaco Francesco Maragno, questa mattina in conferenza stampa, affiancato dagli assessori Valter Cozzi e Ottavio De Martinis, dal  commissario dell’Azienda Speciale Luca Cirone e dal direttore Eros Donatelli.

Su 97 istanze presentate su tutto il territorio italiano, 88 sono state quelle ammesse dal Ministero. Il finanziamento accordato al Comune di Montesilvano, con circa 2,5 milioni di euro, è quello più corposo di tutta la graduatoria, a fronte di una progettualità che risulta essere la più articolata. Le attività e i servizi di accoglienza, ma anche di orientamento, accompagnamento legale e mediazione interculturale, verranno realizzati da Comune, Azienda Speciale e dall'Ati Arci Pescara, Polis, Caritas diocesana e Cooperativa Sociale Ausiliatrice.

«Sono numerosi i vantaggi -  dichiara ancora il sindaco -  dell’attivazione dello Sprar, a cominciare dai numeri certi. 161 infatti i migranti, tra uomini, donne e bambini, che verranno coinvolti in questo progetto di accoglienza ed integrazione. I Cas, fino ad oggi, sono stati caratterizzati da una gestione di numeri, fatta di business, umanamente inaccettabile e senza alcuna possibilità di scelta per il Comune. Con lo SPRAR al centro vi saranno le persone, in una serie di iniziative volte all’integrazione sociale, formativa e lavorativa. Dall’avvio del percorso intrapreso per la progettualità dello SPRAR  - afferma ancora il sindaco -  abbiamo ottenuto il rispetto della clausola di salvaguardia che ha già bloccato l’arrivo di nuovi migranti nei due centri Cas, che verranno gradualmente chiusi. La finalità di questo sistema di accoglienza è quello di non creare ghetti, come quelli con cui abbiamo dovuto convivere fino ad oggi. Con lo SPRAR, i 161 migranti verranno accolti in maniera diffusa all’interno di diversi immobili, hotel esclusi, distribuiti su tutto il territorio. A tal riguardo stiamo proseguendo nella ricerca di nuove sedi, oltre a quelle già individuati mediante avviso pubblico, così da diluire ulteriormente la distribuzione dei migranti all’interno delle diverse strutture. La nostra volontà  -  conclude il sindaco – è garantire la sicurezza dei nostri cittadini, tutelare lo sviluppo turistico e commerciale del territorio, nonché migliorare il decoro urbano di tutta la città. Questa tipologia di accoglienza, gestita in prima linea dal Comune, ci permette proprio di conseguire questi obiettivi».

 

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