"La Provincia di Pescara spendera' 1milione 280mila euro per sistemare le strade provinciali e regionali baciate dalla fortuna dell'essere attraversate dal Giro d'Italia, ma non ha un euro per sistemare tutte le altre arterie devastate, dissestate e impraticabili del nostro territorio a causa di sisma e maltempo. E soprattutto ha bocciato la proposta avanzata dal gruppo Forze di Liberta' di chiedere al Cipe di poter utilizzare anche le briciole derivanti dai lavori per il Giro d'Italia, sbattendo la porta in faccia a decine di comuni dell'entroterra che oggi rischiano il dissesto per mettere qualche pezza d'asfalto, l'ennesima figuraccia del Presidente Di Marco". Lo ha denunciato il Capogruppo di Forze di Liberta' Vincenzo D'Incecco, all'esito dell'ultima seduta del Consiglio provinciale.
Leggi Tutto »Presentata la seconda edizione della Gran Fondo nel parco nazionale d’Abruzzo
E' stata la seconda edizione della Gran Fondo nel parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. La manifestazione di ciclismo, che richiama molti appassionati delle due ruote, e' in programma il prossimo 25 giugno a Villetta Barrea (Aq) e il suo circuito, che prevede un dislivello di 1730 metri, abbraccia 10 Comuni incardinati nell'area protetta, per un totale di 107,500 km. E' previsto anche un mini percorso, definito "gourmet", di circa 43 km. La manifestazione e' patrocinata dall'assessorato regionale allo sport. "E' un evento ciclistico collaudato che ha una caratteristica: promuove il territorio e le sue eccellenze - ha esordito l'assessore allo sport Silvio Paolucci -. Dopo il successo ottenuto nella prima edizione, abbiamo voluto collaborare nuovamente con gli organizzatori, perche' la manifestazione, che vede al via molti appassionati provenienti da ogni regione d'Italia, rappresenta un volano straordinario di promozione per i piccoli centri montani dislocati lungo il percorso. La regione - osserva ancora Paolucci - ha investito molto nel ciclismo con eventi maggiori, come il Matteotti e il Giro d'Italia, e altri di carattere cicloturistico, che coinvolgono tantissimi appassionati di ciclismo". La Gran fondo e' patrocinata anche dal Touring Club Italiano.
Leggi Tutto »Rifiuti di rosticceria nel bosco,denunciata la titolare dell’attività
Rifiuti urbani e speciali non pericolosi, chiaramente provenienti da un'attivita' di rosticceria, abbandonati piu' volte all'interno del bosco "Agrifoglio" di San Buono, nel Chietino. Solo le immagini di una telecamera, posizionata dal personale della Stazione Carabinieri Forestale di Gissi, ha permesso di incastrare uno dei responsabili, filmato mentre scaraventava nella scarpata boschiva della SP 212 bustoni neri e cartoni pieni di rifiuti. Comportamento abituale, a giudicare dal quantitativo e dalla tipologia dei rifiuti presenti nell'area. Il sito e' stato sottoposto a sequestro preventivo. Sono stati denunciati, in concorso tra loro, la titolare dell'esercizio commerciale ed il coniuge: oltre a rispondere, ciascuno per le proprie responsabilita', del reato di abbandono di rifiuti prodotti da impresa sul suolo e della violazione penalmente rilevante in materia paesaggistico-ambientale, gli stessi dovranno provvedere all'avvio a recupero o smaltimento dei rifiuti ed al ripristino dello stato dei luoghi.
Leggi Tutto »Vinitaly, De Vincentiis: “Il nostro plauso a MonteSelva per il riconoscimento ottenuto”
«Il nostro plauso va al lavoro che questi imprenditori del territorio, Gabriele e Nicola Dragani, stanno svolgendo, portando lustro a tutta la città». Così l’assessore al Turismo Ernesto De Vincentiis commenta il riconoscimento ottenuto dalla cantina MonteSelva all’edizione 2017 Vinitaly che si è concluso ieri a Verona. La casa vinicola montesilvanese è stata inserita in “5 Star Wines - The Book”, la prima edizione dell’unica guida realizzata da una Fiera internazionale del vino. A conquistare un posto di pregio nello speciale libro, il Cerasuolo d'Abruzzo Dop 2016, con un punteggio di 91/100.
«Vogliamo testimoniare tutto il nostro apprezzamento - ha dichiarato ancora De Vincentiis, ieri alla fiera insieme al consigliere Adriano Tocco - per una cantina come Monteselva, alla cui radice ci sono enocultori da 3 generazioni. In un momento di crisi come quello che il tessuto commerciale ed imprenditoriale stanno subendo, un riconoscimento di tale prestigio è senza dubbio di buon auspicio. I nostri complimenti a MonteSelva con l’augurio di ottenere traguardi sempre più importanti».
Leggi Tutto »Terremoto: Coldiretti Abruzzo, negli agriturismi si scommette sul futuro e Campagna Amica lancia: Fai Pasqua da noi
Sarà una Pasqua in tono minore ma che scommette sul futuro quella degli agriturismi abruzzesi che a sette mesi dalle prime scosse vedono diminuire le presenze dei turisti stranieri nelle aree colpite dal sisma ma ci sono anche segnali di ripresa che fanno ben sperare. E’ quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti Abruzzo che, a pochi giorni dalla festa della Resurrezione, lancia l’iniziativa nazionale Fai Pasqua da noi, promossa dagli Agriturismi di Campagna Amica, alla vigilia delle festività pasquali per favorire una prima ripresa delle presenze attraverso una serie di iniziative, attività e piatti della tradizione.
L’agriturismo, insieme a zootecnia e olivicoltura, in Abruzzo è tra i settori più danneggiati dal terremoto con le presenze dall’estero fortemente diminuite nelle aziende situate nelle aree del cratere tradizionalmente vocate per vacanze, picnic e gite fuori porta in campagna, grazie alla bellezza dei paesaggi e alla qualità dell’offerta gastronomica. Nei 131 comuni del cratere colpito dalle scosse che si sono susseguite dal 24 agosto, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Istat, operano 444 agriturismi dei quali 42 in Abruzzo, 40 nel Lazio, 247 nelle Marche e 115 in Umbria ma gli effetti del terremoto sulle presenze in agriturismo negli ultimi mesi si sono sentiti anche su tutti i 3400 agriturismi – di cui oltre 500 in Abruzzo - complessivamente attivi nelle quatto regioni. In ogni caso, da una indagine sulle province abruzzesi, sembrano invece tenere le prenotazioni per i pranzi di pasqua e Pasquetta soprattutto dalla affezionata clientela locale che vuole mangiare bene ed in modo genuino.
Per rilanciare le zone terremotate nasce così l’iniziativa Fai Pasqua da noi, un invito a trascorrere le festività in agriturismo assaggiando i piatti della tradizione tra i quali anchequest’anno la carne d’agnello – ma anche le ricette più tipiche e tradizionali - sarà l’alimento più rappresentativo del pranzo pasquale, appuntamento determinante per la sopravvivenza dei pastori poiché in occasione di questa festività si acquista quasi la metà della carne di agnello consumata dagli italiani durante tutto l’anno. Un’occasione per recuperare i piatti della transumanza tramandati da secoli (in Abruzzo agnello cacio e ova ma anche cosciotto d’agnello o le particolari coratelle) con l'effetto di consentire la sopravvivenza di un mestiere antico ricco di tradizione che consente la salvaguardia di razze in via di estinzione a vantaggio della biodiversità del territorio. “Ma quest’anno c’è una ragione in piu’ – dice Coldiretti - perché portare la carne di agnello a tavola significa salvare il lavoro dei circa 4mila pastori terremotati che non hanno ancora abbandonato le aree colpite dal sisma di Lazio, Marche, Abruzzo e Umbria dove secondo la Coldiretti, solo nei 131 comuni del cratere, sono allevate 213mila pecore e capre. Il terremoto - spiega la Coldiretti - ha infatti allontanato i turisti e ridotto le spedizioni verso le grandi città come Roma dove storicamente vengono acquistati agnelli del centro Italia di grande qualità”.
Coldiretti Abruzzo ricorda che sul sito www.campagnamica.it è possibile trovare un elenco degli agriturismi abruzzesi aperti nei quali trascorrere la vacanza pasquali e contribuire in questo modo a far ripartire l’economia. Ma lo scopo dell’iniziativa – conclude l’organizzazione - è anche quello di riportare i buongustai a fare acquisti nelle aziende delle aree terremotate, che a causa del sisma hanno registrato una diminuzione dei clienti provenienti soprattutto dall’estero”.
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Duplice omicidio a Ortona
Lei voleva lasciarlo, aveva paura di lui, si era anche rivolta a un centro antiviolenza per chiedere aiuto. Letizia Primiterra, 47 anni, non ce l'ha fatta pero' a difendersi dal marito che oggi pomeriggio, a Ortona, ha ucciso a coltellate prima lei, poi la sua piu' cara amica, Laura Pezzella, 33 anni. Poco dopo i Carabinieri lo hanno fermato poco distante dal luogo del primo omicidio.
Francesco Marfisi, 60 anni, aveva ancora in mano i due coltelli da cucina usati nei due delitti, consumati in luoghi distinti ora presidiati dai militari dell'Arma. Moglie e marito si stavano separando. Sarebbe proprio questa la causa che ha scatenato la furia dell'uomo. I due vivevano gia' in abitazioni diverse, lei era ospite in casa di un'amica, lui era tornato a vivere con la madre. Marfisi ha raggiunto il condominio dove si trovava la moglie e si e' accanito su di lei con ferocia quando e' arrivata nell'androne. La figlia 25enne della coppia era li', ha provato a opporsi alla furia omicida del padre, ma senza riuscirvi. Non e' stata ferita, ma e' stata comunque portata in ospedale per accertamenti.
L'uomo avrebbe agito in presa ad un raptus. Marfisi e' stato interrogato per circa tre ore dal sostituto procuratore della Repubblica di Chieti Giancarlo Ciani, che coordina l'inchiesta, nella caserma dei carabinieri di Ortona, alla presenza del legale di fiducia, l'avvocato Rocco Giancristofaro, e avrebbe confessato. Moglie e marito vivevano separati di fatto da qualche tempo e lei era ospite di un'amica nel quartiere di S. Giuseppe, in via Zara, in attesa di poter prendere in affitto un appartamento nel quale trasferirsi. Oggi pomeriggio il marito ha raggiunto l'abitazione in cui si trovava la moglie, per quello che voleva essere, a suo dire, un tentativo di recuperare un rapporto che ormai si era deteriorato. L'uomo nell'interrogatorio avrebbe detto che era sua intenzione convincere la moglie a tornare a casa e di volerla solo spaventare e per questo motivo si e' presentato armato di coltello, facendo vedere alla donna che era armato. Ma quest'ultima avrebbe reagito dicendo che non sarebbe tornata a casa perche' fra loro era finita e avrebbe anche detto all'indirizzo del marito ''tu non mi fai paura, non sei capace''. E' a questo punto che Marfisi, in preda ad un raptus, ha colpito piu' volte la moglie, le cui grida hanno richiamato la figlia che in quel momento era nell'abitazione dell'amica per far visita alla mamma: figlia che e' scesa nell'androne dell'edificio ed ha assistito alla scena. L'uomo ha invece negato di aver colpito la figlia, che e' incinta, e che subito dopo e' stato portata comunque in ospedale. Cosi' come ha negato di essere tornato nella zona per uccidere anche l'amica che ospitava sua moglie sostenendo di essere tornato in via Zara solo per consegnarsi ai carabinieri. Marfisi e' stato arrestato per omicidio e condotto nel carcere di Chieti. Nei prossimi giorni sara' sottoposto all'interrogatorio di convalida
Ad Ortona, Laura Pezzella era molto conosciuta negli ambienti della marineria; la sua famiglia e' infatti proprietaria di un peschereccio. Letizia, che aveva festeggiato il compleanno pochi giorni fa, stamattina aveva condiviso sul suo profilo Facebook un video per dare il buongiorno ai suoi amici. Ora sotto quel post si susseguono i commenti affranti di quanti la conoscevano.
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Avrebbe ammesso il duplice delitto Francesco Marfisi, l'uomo che oggi ha ucciso a coltellate la moglie Letizia Primiterra, 47 anni e la sua amica, Laura Pezzella, 33 anni. L'uomo e' stato fermato dai carabinieri con una breve colluttazione mentre si stava recando a casa di un'altra donna. Secondo una prima ricostruzione, la moglie sarebbe stata uccisa nell'androne di casa di una conoscente dove si era appoggiata, in attesa della separazione. Dopo Marfisi si sarebbe recato a casa di Laura Pezzella.
Due i posti in cui si sono consumate le tragedie. Letizia Primiterra e' stata uccisa in via Zara, dove la donna si trovava in casa di un'amica che la stava ospitando; il secondo omicidio in contrada Tamarete, dove e' stata uccisa Laura Pezzella, intima amica di Letizia. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, l'uomo si e' recato in via Zara chiedendo alla moglie di volerle parlare. Ma, appena scesa nell'androne del palazzo, la donna e' stata pugnalata con un coltello. L'uomo si e' quindi recato successivamente in contrada Tamarete presso l'abitazione della Pezzella, donna alla quale l'uomo attribuisce la fine del matrimonio accoltellandola. Poi torna in via Zara dove pero', nel frattempo, arrivano i carabinieri. Marfisi viene quindi bloccato e condotto in caserma. Sul posto anche il magistrato di turno, il sostituto procuratore della Repubblica di ChietiGiancarlo Ciani. A bordo della sua auto, i carabinieri hanno rinvenuto due coltelli da cucina.
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Due donne sono state uccise nel primo pomeriggio ad Ortona, accoltellate nel primo pomeriggio, una sul portone di casa in via Zara l'altra in contrada Tamarete. L'autore del duplice omicidio sarebbe un uomo di 50 anni, di Ortona, dipendente di un' azienda che eroga gas, del quale non sono state rese note le generalita', che e' stato fermato alcuni minuti dopo.
Una delle due donne uccise ad Ortona e' moglie dell'uomo, una 47enne, fermato dai carabinieri. Fra i due sarebbero state in corso le procedure di separazione. La seconda vittima e' una donna di 33 anni. L'uomo e' stato fermato lungo una strada dai carabinieri, il coltello e' stato recuperato. Sul posto si sta recando il magistrato di turno, il sostituto procuratore della Repubblica di Chieti Giancarlo Ciani.
Leggi Tutto »Unità di strada, ecco il report dell’assessorato alle Politiche Sociali
243 senza dimora censiti sul territorio di Pescara dal mese di settembre al 1 aprile. Sono i dati che emergono dal resoconto dal servizio delle unità di strada, attivato dall’Amministrazione Comunale, in collaborazione con la Caritas e l’associazione On the Road e il sostegno della Mensa di San Francesco, Croce Rossa, della Comunità di Sant’Egidio, dell’associazione Papa Giovanni XXIII e del Gruppo di Volontariato Vincenziano. Delle 243 persone avvicinate in strada (170 uomini e 73 donne), 138 sono rumeni (di cui 100 di etnia rom), 55 italiani, 18 marocchini, 5 tunisini, 5 polacchi , 2 indiani, 1 egiziani e 19 di altre nazionalità.
"Il servizio - spiega l’Assessore alle Politiche Sociali, Antonella Allegrino - mira a dare assistenza alle persone che vivono per strada e ad avviarle verso un nuovo progetto di vita e di superamento del disagio. Non sempre, però, questo è possibile perché molti senzatetto preferiscono restare nella loro condizione, soprattutto quando ci sono problematiche di dipendenza da alcol, droghe o di carattere psichico”
Per condividere l’attività svolta sul territorio dalle unità di strada, l'assessore Allegrino ha accompagnato, ieri sera, gli operatori in una delle uscite settimanali. A bordo di un camper, che ha monitorato varie zone della città partendo alle 20 dalla stazione ferroviaria, erano presenti Luigina Tartagli,Teodoro Rotolo e Iuliana Adriana Lefter, rispettivamente operatori sociali e mediatrice culturale della Caritas, Matilde Somma e Luana Lamelza, dell’associazione On the Road. La prima tappa è stata in periferia, dove sotto i portici di un palazzo, dorme ogni sera dorme Dioma, 54 anni di Dakar. Vende accendini per strada e non ha il permesso di soggiorno, “anche se in passato – hanno spiegato le operatrici - ha lavorato 4 anni nell’archivio di una biblioteca a Torino e poi a Teramo”. Nell’incontro con l’assessore, Dioma ha spiegato di non voler lasciare il suo rifugio per andare nel dormitorio gestito dalla Caritas perché lavora anche di notte e, pertanto, gli orari non sono compatibili con quelli della struttura.
"Dioma ha problemi di alcolismo, mangia con quello che riesce a racimolare ogni giorno ed ha con sé poche cose per ripararsi durante la notte - racconta Allegrino che ha parlato a lungo con l'uomo- Gli operatori delle unità di strada continueranno a seguirlo e a cercare di convincerlo ad andare in dormitorio per intraprendere un percorso di recupero dalla dipendenza e di reinserimento sociale”.
Il camper si è poi diretto in una via del centro, dove ogni sera, nella rientranza di una vetrina di un negozio sfitto, dorme Luisa, 40 anni, di Bari, una vita sulla strada. Ha sistemato una coperta tra alcuni borsoni per coricarsi, durante il giorno gira per la città. Nel dormitorio ha scelto di andare solo nel periodo in cui le temperature sono state più rigide, poi è tornata nella sua ‘postazione’ anche se le piacerebbe vivere su un camper. Vuole restare in strada perché incontra la gente e sente la musica, dice all'assessore mentre beve un bicchiere di tè caldo e accetta alcune pizzette dalle operatrici, che la conoscono da tempo.
“Una persona come Luisa - spiega Antonella Allegrino - potrebbe affrontare un’esperienza di housing first. Nel nuovo Piano sociale che stiamo redigendo, saranno inserite, infatti, due abitazioni in cui alcuni senzatetto, sostenuti dagli operatori dei servizi di prossimità, potranno vivere insieme per iniziare un percorso di reinserimento sociale”. A poca distanza, di fronte alla stazione ferroviaria, in una pensilina davanti alla quale sostano gli autobus, dorme Francesca, 50 anni, siciliana, sposata, con figli “con cui non vuole avere più rapporti - spiegano le operatrici - Non ha voluto raccontarci cosa è accaduto, ma deve essere stato un grande dolore". Da pochi giorni a Pescara, ha accettato di andare in dormitorio ma non ha ricevuto una buona accoglienza dalle altre ospiti della struttura e ora rifiuta di tornarci.
“Tra le donne che vivono in strada c’è poca solidarietà - afferma Luigina Tartaglia - Gli uomini fanno più squadra, si aiutano, le donne no, hanno uno spirito di sopravvivenza diverso, sono molto selettive”.
“Quasi tutte - aggiunge Matilde Somma - diventano schizofreniche perché hanno paura e si guardano continuamente alle spalle. Portano con sé storie molto dolorose, spesso sono mogli e madri che hanno dovuto recidere questi rapporti perché era l’unica strada percorribile dopo un grande trauma”. Anche il tunnel che ospiterà il mercatino degli extracomunitari, è rifugio di alcuni senzatetto avvicinati dalle unità di strada. Tra di essi c'è Said, 60 anni, marocchino, che ha problemi di alcolismo da 30 anni e vive chiedendo l’elemosina in una via del centro. Ultimamente è stato preso di mira da alcuni rumeni, che lo hanno preso a calci e allontanato dal suo rifugio e ora ha paura.
“L’aspetto più importante - ha aggiunto l’assessore Allegrino - è che queste persone possano essere seguite costantemente, perché per molti si tratta dell’unico legame che hanno con il resto del mondo. Bisogna insistere, a volte anche per mesi, per trovare la giusta chiave di accesso e far scattare una motivazione che li porti ad abbandonare la strada e a farsi aiutare per poter intraprendere un percorso di reinserimento nella società. Ogni caso va affrontato con un approccio diverso perché ogni persona ha una storia personale. Continuerò a seguire da vicino questa attività con la collaborazione degli operatori delle unità di strada, che inviano periodicamente report all'Amministrazione Comunale”.
Il tavolo di lavoro, di cui fanno parte tutte le associazioni che operano con le unità di strada, si riunisce mensilmente per monitorare la situazione, su convocazione dei Servizi sociali. E' in preparazione, inoltre, un protocollo operativo di collaborazione tra l'Amministrazione Comunale e le diverse associazioni impegnate, che prevede anche la presenza del Centro di salute mentale e del Servizio Dipendenze della Asl.
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Vinitaly: passerina e pecorino nella top 5 della borsa dei vini stilata da Coldiretti
Ci sono due vitigni abruzzesi nella top five della borsa nazionale dei vini che hanno avuto in maggior incremento delle vendite in Italia nel 2016. A darne notizia è Coldiretti in occasione del Vinitaly a Verona dove l’organizzazione ha presentato la prima mostra delle bottiglie più alla “moda” nell’ultimo anno. La passerina (+24% i vendite) e il pecorino (+19,2%) si piazzano infatti al secondo e al quarto posto dei primi cinque vini con un aumento esponenziale delle vendite, insieme a Ribolla Gialla (primo posto), Valpolicella Veneto e Primitivo pugliese, mentre il Montepulciano si conferma anche quest’anno il vino abruzzese in assoluto più venduto.
La speciale classifica presentata da Coldiretti al Vinitaly evidenzia risultati sorprendenti con un profondo cambiamento nelle abitudini di consumo degli italiani che - sottolinea la Coldiretti - premiano anche negli acquisti di vino le produzioni legate al territorio. Infatti, nella classifica dei primi dieci vini che nel 2016 in Italia hanno fatto registrare il maggior incremento delle vendite, infatti, nessuno è internazionale. Una conferma, secondo Coldiretti, di quanto siano pericolosi i tentativi di minare la distintività delle produzioni come dimostra la recente discussione comunitaria sulla liberalizzazione dei nomi dei vitigni fuori dai luoghi di produzione che consentirebbe anche ai vini stranieri di riportare in etichetta nomi quali lo stesso Montepulciano, tanto per restare ai vini del nostro territorio. “Il futuro dell’agricoltura italiana ed europea dipende dalla capacità di promuovere e tutelare le distintività territoriali che sono state la chiave del successo nel settore del vino dove hanno trovato la massima esaltazione – sottolinea Coldiretti nell’evidenziare che la “biodiversita’ produttiva è un patrimonio del made in italy che va valorizzato e difeso anche a livello internazionale”.
LA TOP TEN DEI VINI PER CRESCITA VENDITE BOTTIGLIE NEL 2016
Vino |
Variazione % valore |
1 – Ribolla gialla (Friuli-Venezia Giulia) |
+31,0 |
2 – Passerina (Marche, Abruzzo) |
+24,4 |
3 – Valpolicella Ripasso (Veneto) |
+23,0 |
4 – Pecorino (Abruzzo/Marche) |
+19,2 |
5 – Primitivo (Puglia) |
+13,8 |
6 – Pignoletto (Emilia-Romagna) |
+13,2 |
7 – Custoza (Veneto) |
+10,5 |
8 – Negroamaro (Puglia) |
+10,0 |
8 – Lagrein (Trentino-Alto Adige) |
+10,0 |
10 – Traminer (Trentino-Alto Adige) |
+9,8 |
Fonte: Elaborazioni Coldiretti su dati Infoscan Census
Leggi Tutto »Ambrosini presidente degli Ordini Forensi Abruzzo
Guerino Ambrosini, presidente dell'Ordine degli avvocati della provincia di Teramo, e' stato nominato presidente del COFA, il Consiglio degli Ordini Forensi d'Abruzzo che riunisce gli otto Ordini forensi della regione (Avezzano, Chieti, Lanciano, L'Aquila, Pescara, Sulmona, Vasto e, appunto, Teramo). Il presidente Ambrosini si occupera' delle questioni riguardanti la categoria nei rispettivi ambiti territoriali e di tutti i problemi che richiedono strategie condivise. Segretario del COFA sara' l'avvocato Marco Sgattoni, sempre del Foro di Teramo. Affianchera' Ambrosini nelle complesse attivita' riguardanti trasversalmente gli Ordini abruzzesi. "Partiamo dalla riforma della giustizia - dichiara Ambrosini - i cui effetti sono destinati a ripercuotersi sensibilmente anche nelle aule dei tribunali abruzzesi. Inoltre continueremo a insistere sulla necessita' di un ripensamento circa la soppressione dei quattro tribunali non provinciali d'Abruzzo e sul potenziamento delle sedi giudiziarie. Quest'ultima e' da considerarsi una priorita' in relazione a tutte le carenze, soprattutto del personale amministrativo e dei magistrati, che incidono quotidianamente sul nostro lavoro e sulle esigenze dei cittadini"
Leggi Tutto »Tutela della salute e fisco equo, ecco le l’iniziativa del Cipas in difesa dei cittadini poveri
"Il Centro Italiano di Proposta ed Azione Sociale sarà fortemente impegnato nel 2017, da una parte in iniziative verso le istituzioni locali per un fisco più equo e giusto, e dall'altro al fianco del cittadini con studi medici e legali convenzionati per potersi curare e tutelare ad un costo fortemente calmierato". Ad annunciare le prossime iniziative del Cipas (Associazione non profit di carattere nazionale per la promozione sociale) è il presidente regionale Donato Fioriti.
Presidente quali gli obiettivi della vostra associazione?
"Sappiamo dai dati e dalle richieste che molti cittadini hanno gravi problemi economici e tra questi quelli della tutela sanitaria e legale, per questo abbiamo organizzato grazie a medici e avvocati di nostra fiducia visite e colloqui a costo calmierato. Un piano di aiuto che riesce a date risposte a problemi molto sentiti"
Come sono stati individuati questi due settori di intervento?
"Sono emersi dalla assemblea e dal direttivo regionale Cris, associazione abruzzese di promozione sociale aderente Cipas. Tra i temi proposti, inoltre, il Progetto Eurasia Assicurazioni, la risoluzione extragiudiziale delle controversie ed il ricalcolo pensionistico , in convenzione con lo studio legale nazionale Emilio Solimando".