Redazione Notizie D'Abruzzo

Taglio dei tribunali minori, Vasto e Lanciano puntano all’accorpamento

Accorpamento dei Tribunali di Vasto e Lanciano. E' la proposta che viene avanzata, in una lettera aperta inviata ai sindaci di Lanciano, Mario Pupillo, e di Vasto, Francesco Menna, dai capigruppo di Liberta' in Azione al Comune di Lanciano, Tonia Paolucci, e di "Progetto per Vasto" Francesco Prospero. I due consiglieri chiedono l'istituzione di una commissione di studio con la partecipazione del presidente della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso, del sottosegretario alla Giustizia Federica Chiavaroli, dei parlamentari e dei consiglieri regionali del territorio, dei presidenti degli Ordini degli avvocati di Vasto e di Lanciano - per elaborare una proposta, da inviare al Governo e al Parlamento nazionale, sull'accorpamento dei Tribunali di Lanciano e Vasto.

"Troppo spesso, negli ultimi anni - scrivono Paolucci e Prospero - abbiamo assistito, inermi, ai continui 'saccheggi' di servizi, fondi, sedi di enti e presidi sanitari, in favore delle citta' capoluogo di provincia che, in controtendenza a quanto accade da noi, incrementano i servizi sul loro territorio con un netto miglioramento della qualita' della vita dei loro residenti. I comprensori del Vastese e della Frentania, che rappresentano insieme un vasto territorio con circa 200mila abitanti, non possono piu' essere penalizzati e devono essere tenuti nella giusta considerazione dalla politica regionale e nazionale". 

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Frane a Chieti, Di Primio: basta promesse, servono soldi

 ''Non e' piu' il tempo delle promesse ma dei finanziamenti certi e celeri per consentirci la messa in sicurezza del territorio. Quanto si sta verificando in questi giorni, con l'attivazione di smottamenti e frane sul nostro territorio, sta creando una grave emergenza che richiede l'intervento immediato del Governo. Per tale ragione, in settimana chiedero' di essere ricevuto presso il Ministero dell'Ambiente''. Lo ha detto il sindaco di Chieti Umberto Di Primio che questa mattina con l'assessore ai lavori pubblici, Raffaele Di Felice, funzionari e tecnici dell'Ufficio Lavori Pubblici, dopo essersi recato in piazza Garibaldi, dove la rottura della rete fognaria ha causato una voragine del manto stradale nella quale stava per sprofondare un'auto con a bordo una donna e suo figlio, salvati da due finanzieri, ha voluto fare il punto della situazione frane e smottamenti. Mentre in piazza Garibaldi, proprio causa della voragine, domani non si terra' il consueto mercato settimanale. Nel pomeriggio di ieri inoltre nell'area di via Gran Sasso, si e' verificato un cedimento di un vecchio tratto di rete fognaria in mattoni a ridosso di un'area condominiale. La parte che ha ceduto, circa 30 metri di conduttura, non era stata ristrutturata nel corso dei lavori effettuati quattro anni fa nelle strade attigue. Lo scorso 10 febbario, invece, un'ampia voragine si era aperta in via Oliveri, chiusa al traffico in un tratto, e dove i lavori di ripristino sono gia' iniziati. '

'In settimana, chiedero' di essere ricevuto presso il Ministero dell?Ambiente. Nel frattempo, invito chi fa proclami a dirci quando arriveranno i finanziamenti. Questo non e' piu' il tempo delle promesse e delle conferenze stampa. Al momento - ha detto ancora il primo cittadino - stiamo procedendo con l'affidamento di lavori di somma urgenza, una procedura che gravera' sul bilancio del Comune. Ho altresi' chiesto all'Ufficio tecnico di predisporre una relazione dettagliata su tutte le strade cittadine che hanno necessita' di interventi straordinari di ripristino, nonche' di tutte le frane esistenti specificando le cause e gli interventi necessari''. 

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Omicidio di Penne, Giancaterino si dichiara innocente

Ha proclamato la sua innocenza, Mirko Giancaterino, il 37enne di Penne accusato di omicidio volontario aggravato dalla crudelta' e di incendio per la morte di Gabriele Giammarino, l'80enne ex maresciallo dell'Aeronautica ucciso in casa a Penne il 13 settembre del 2015 con pugni e 26 coltellate.

Giancaterino oggi si e' sottoposto ad interrogatorio nel processo in corso davanti alla Corte d'Assise di Chieti e che e' giunto alle battute finali: il 27 marzo infatti e' stata fissata l'udienza di discussione. Quanto alla sua presenza nei pressi dell'abitazione di Giammarino, il mattino dell'omicidio, Giancaterino ha detto ai giudici che era uscito di casa per recuperare l'auto che la notte precedente lo aveva lasciato a piedi e per acquistare sigarette e che in quel periodo che ricaduto nella droga: aveva dunque scelto un luogo apparato, una specie di giardino nei pressi dell'abitazione della vittima, per iniettarsi eroina e cocaina. Quanto ad una macchia di sangue trovata su una sua scarpa, l'uomo ha invece sostenuto di essersi sporcato quando si e' inginocchiato per drogarsi: ''Li' ci sara' passato chi ha commesso il reato'', si e' difeso Giancaterino, alludendo evidentemente ad un'altra persona. La Corte al termine dell'udienza ha rigettato alcune richieste della difesa, rappresentata dall'avv. Melania Navelli di Pescara. La quale aveva chiesto la comparazione fra il materiale trovato sotto le unghie di Giammarino e il dna dell'imputato poiche' la vittima si sarebbe difesa. Ma anche che venisse sentito un vicino di casa e di risentire i carabinieri che effettuarono il sopralluogo.

Prima di Giancaterino la Corte aveva esaurito l'esame dei testimoni sentendo la badante rumena che abitava al piano di sotto dell'abitazione della vittima: la donna il giorno dell'omicidio, dopo aver sentiti alcuni rumori provenire dal piano di sopra, attraverso la spioncino della porta di casa vide allontanarsi un uomo che successivamente riconobbe come la persona ripresa da una telecamera di sorveglianza e che i carabinieri di Penne identificarono in Giancaterino. E le tre parti civili costituite assistite dall'avv. Federico Squartecchia: la sorella della vittima Pasqualina Giammarino e i figli di quest'ultima, Giancarlo e Daniela Di Teodoro. Il pubblico ministero che rappresenta l'accusa e' Mirvana Di Serio.

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Bimba di 9 giorni rischia di morire soffocata, salvata dal 118

Una bambina di nove giorni ha rischiato di morire soffocata a Pescara, probabilmente a causa di un rigurgito, ma e' stata salvata dal personale del 118, subito intervenuto. L'episodio e' avvenuto in via Savonarola. A lanciare l'allarme sono stati i genitori della piccola, appena si sono resi conto che la figlia non respirava piu'. Quando il personale sanitario, intervenuto con l'ambulanza medicalizzata, e' arrivato nell'abitazione, la bimba era cianotica. Sono state subito eseguite le manovre di disostruzione e quelle rianimatorie. La piccola e' stata poi trasportata in ospedale. 

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Oddo resta alla guida del Pescara

Colpo di scena in casa Pescara: Massimo Oddo resta l'allenatore dei biancazzurri. L'ufficialita' e' arrivata in serata. "Dopo una lunghissima giornata fatta di confronti e valutazioni, la Delfino Pescara 1936 con decisione unisona - si legge sul sito del club - prosegue con la guida tecnica affidata a Massimo Oddo e il suo staff di lavoro. Domani ore 14:30 ripresa degli allenamenti a porte chiuse presso il centro sportivo della Delfino Pescara 1936 'Poggio degli Ulivi'". Niente dimissioni o esonero per Oddo che guidera' il Pescara nella gara di domenica con il Genoa. Ieri dopo il ko di Torino si era fatta precaria la posizione del tecnico che invece resta sulla panchina biancazzurra

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Petizione online per bloccare serie tv su Rigopiano

Una petizione online per chiedere di bloccare la serie tv sulla tragedia della valanga che lo scorso 18 gennaio ha distrutto l'hotel Rigopiano, provocando la morte di 29 persone, annunciata per il 2018 dalla Taodue film. L'iniziativa, ospitata su Change.org, piattaforma per le petizioni online, ha raggiunto circa 730 firme. Sono soprattutto le tempistiche, con l'annuncio a meno di un mese dal disastro, a non convincere i sottoscrittori della petizione, molti dei quali motivano la loro firma con dei commenti sul portale. Contro la realizzazione della serie tv, nei giorni scorsi, si erano espressi anche i familiari delle vittime della tragedia.

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Pescara, nel 2016 elevati 71 mila verbali dalla Polizia Municipale

Sono stati 71906 i verbali elevati dalla Polizia Municipale di Pescara con una entrata per le casse comunali di 3 milioni e 753mila euro, rispetto ad una previsione di 3,2 milioni, e 8069 punti decurtati dalle patenti. Sono stati invece 2milioni e 276mila euro i pagamenti effettuati per i verbali elevati sempre nel 2016. Lo hanno comunicato in conferenza stampa questa mattina, presso il Comando di via del Circuito il colonnello Carlo Maggitti, il sindaco Marco Alessandrini, con il vice Enzo Del Vecchio e gli ufficiali del Corpo. Le richieste alla sala operativa dei Vigili Urbani sono state ben 40.893. Il Noss, Servizio Sicurezza Stradale, ha elevato nel 2016 dei 71906 verbali totali, 42188 per violazioni ordinanze sindacali e Ztl, 13818 per sosta errata e gli 9587 su marciapiede e posti riservati ad invalidi e bus. Ben 1182 le multe elevate ad automobilisti alla guida con telefonini cellulari all'orecchio. Le rimozioni sono state 4717 con multe per 553mila euro. I sinistri rilevati nello scorso anno sono stati 572 con il mese di luglio che ha visto il maggior numero di incidenti. Tre le persone decedute, rispetto ad un solo decesso del 2015. Questi gli altri dati di rilievo degli altri settori della P.M. Sono stati 118 gli accertamenti su discariche abusive, 198 gli interventi antiaccattonaggio e 15 per parcheggiatori abusivi; contrassegni invalidi sono 5632, di cui 627 nuove autorizzazioni. Il Servizio Tutela Territorio del Consumatore ha effettuato 265 ispezioni, con l'elevazione di 325 verbali elevati. Il Nucleo di Polizia Edilizia ha ricevuto 103 denunce ed effettuato 142 sopralluoghi. Infine il Nucleo di Polizia Giudiziaria ha constatato 29 abusi edilizi. Effettuate 47 comunicazioni di reato, 1 comunicazione al Tribunale dei Minori, 11 interrogatori e 56 sequestri giudiziari.  Il colonnello Carlo Maggitti ha spiegato che "abbiamo avuto ancora tanti, troppi incidenti (572) che hanno provocato tre decessi".

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Tumori, ogni anno si ammalano 1380 bimbi e 780 adolescenti

In Italia, circa 1.380 bambini e 780 adolescenti si ammalano di tumore ogni anno, pari a 164 casi per milione di bambini e 269 casi per milione di adolescenti. E se il trend con cui si ammalano i più piccoli resta ancora stabile (-1% all'anno), per gli adolescenti continua drammaticamente a salire, registrando un +2% all'anno. Inoltre, nel mondo si stimano 215.000 nuovi casi nell'età tra 0 e 15 anni; 85.000 tra 15 e 19. E molti sono ancora i casi sommersi perché in molti Paesi non esiste un registro dei tumori infantili. Per informare e aumentare la consapevolezza sulle neoplasie nei più piccoli ed esprimere sostegno e vicinanza ai bimbi e teenager colpiti da patologie così gravi e alle loro famiglie, il 15 febbraio la Fiagop - Federazione Nazionale delle Associazioni di Genitori di bambini e adolescenti che hanno contratto tumori o leucemie - celebra la XV Giornata mondiale contro il cancro infantile, iniziativa ideata da Childhood Cancer International (CCI), rete mondiale di 183 associazioni locali e nazionali, guidate da genitori, provenienti da 93 paesi e 5 continenti, di cui Fiagop è parte attiva. Per l'occasione, il 15 febbraio, alle ore 11.00, nelle principali piazze, scuole e ospedali di numerose città italiane (Bari, Biella, Bologna, Cagliari, Catania, Cosenza, Firenze, Genova, Lecce, Livorno, Messina, Modena, Monza, Napoli, Palermo, Parma, Pescara, Pisa, Roma, Rimini, Udine, Varese), FIAGOP dà il via ad un'iniziativa simbolica con un lancio in aria di 12.500 palloncini, in contemporanea, per far conoscere le problematiche che i bambini e gli adolescenti colpiti da tumore, insieme alle loro famiglie, si trovano quotidianamente ad affrontare. "Per la Fiagop, la Giornata mondiale contro il cancro infantile è un'importante occasione per riaffermare l'impegno dei genitori italiani nella lotta contro i tumori di bambini e adolescenti, nello sviluppo della cultura della prevenzione e della tutela dei diritti di ragazzi colpiti da questa malattia - ha dichiarato Angelo Ricci presidente Fiagop - . Le statistiche mostrano costanti progressi nelle percentuali di guarigione: curare ogni bambino con cancro o leucemia, e farlo bene, è un gesto intelligente e doveroso per questo ci battiamo da anni a livello europeo per far sì che siano sempre in aumento i farmaci pediatrici disponibili e la ricerca faccia passi in avanti". Per quanto la ricerca abbia fatto passi avanti, non ci sono ad oggi cure specifiche per alcune patologie diagnosticate in questa fascia di età e vengono utilizzati medicinali anticancro destinati agli adulti. Per questa ragione, le famiglie dei piccoli pazienti affetti da tumori si appellano alle istituzioni e al mondo scientifico chiedendo uno maggiore sforzo nel garantire anche ai più giovani l'accesso a cure mediche ad hoc. "Riconvertire ad uso pediatrico i farmaci porta a un utilizzo non del tutto adeguato del medicinale stesso a cominciare dalla modalità, dal dosaggio e soprattutto non tiene conto dell'individuo a cui viene somministrato" aggiunge il presidente Ricci. 

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Si dimette il sindaco di Ortona, Vincenzo D’Ottavio

Il sindaco Pd di Ortona, Vincenzo D'Ottavio, si e' dimesso, a pochi mesi dalla scadenza naturale del suo mandato. Ha presentato direttamente le dimissioni, con nota in protocollo, al presidente del Consiglio comunale, alla Giunta, ai consiglieri comunali, nonche' al prefetto di Chieti, con la motivazione che "attualmente non esistono piu' le condizioni politiche per governare questa citta' con serenita' d'animo". La decisione non e' stata preceduta da bocciatura di delibere proposte dallo stesso sindaco, sarebbe quindi da ricondurre a difficolta' insorte all'interno del suo partito, oltre che della maggioranza di centrosinistra, in vista delle imminenti elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale. Le dimissioni, ha spiegato il primo cittadino, "sono irrevocabili".

"La mia e' una decisione di tipo politico, dopo ripetute crisi di maggioranza. Mancavano i numeri in Consiglio comunale, ma talvolta anche in Giunta, non era possibile prendere decisioni. E quindi, a tre mesi dalle elezioni, ho voluto dare un segnale". Cosi' il sindaco di Ortona, Vincenzo D'Ottavio, ha spiegato i motivi delle sue dimission in una conferenza stampa convocata oggi pomeriggio non in una sede istituzionale, ma al Bar Novecento. "Avrei anche potuto azzerare la Giunta ma ho preferito togliermi di mezzo. Era una decisione che avrei dovuto prendere tempo fa e certo non l'ho presa a cuor leggero. Il fatto e' che c'e' uno scollamento totale fra la base e il partito che, tra l'altro, in citta' e' commissariato e non aveva piu' relazioni con l'amministrazione".

"Mi dimetto da sindaco, ma non ho stracciato la tessera del Pd, non sono abituato a gesti simili. Pero' al partito rimprovero tante cose, soprattutto di non aver cercato la coesione, di non aver creduto in me fino in fondo. Andavo bene cinque anni fa, ora non piu'". E, nella giornata della Direzione del Pd - che, garantisce D'Ottavio, non ha influito minimamente sulla scelta della data per comunicare la sua decisione di lasciare - conclude confermando che le dimissioni "sono irrevocabili, davvero".

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Pezzopane (Pd): decreto sisma è positivo ma va migliorato

"Il decreto che il governo ha approvato per i recenti eventi sismici del 2016 e del 2017 è positivo perché contiene misure di semplificazione delle procedure, la sospensione delle tasse, sostegno per le famiglie più povere. Ma va migliorato e va previsto uno stanziamento di risorse più cospicuo per far fronte all'assoluta specificità di quanto è accaduto in Abruzzo, con la sovrapposizione di più eventi sismici in combinazione con un'ondata eccezionale di maltempo. Sono pronta a presentare, nel confronto con l'Esecutivo, gli emendamenti necessari al testo". Lo ha detto la senatrice del Pd, Stefania Pezzopane. "Il governo - ha continuato Pezzopane - ha dimostrato grande attenzione al Centro Italia e il Premier Gentiloni ha visitato di persona le zone terremotate. Ma la situazione è talmente grave, che vanno aumentato gli sforzi. In Abruzzo siamo di fronte ad una situazione senza precedenti, in cui si sovrappongono eventi sismici diversi, che hanno provocato danni in successione".

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