Cronaca

Pescara, sequestrati 3milioni di luminarie non conformi

 I finanzieri di Pescara hanno sequestrato questo mese circa 3milioni di luci a led, prive di requisiti di sicurezza, utilizzate come decorazioni e addobbi. Durante l'operazione, denominata 'Lanterne cinesi', è emerso che nel territorio pescarese, in alcuni negozi, gestiti da cittadini cinesi, erano in vendita illuminazioni natalizie con false informazioni sulle certificazioni di qualità e di utilizzo. Nello specifico, le luci venivano vendute per uso esterno, mentre, in base alle caratteristiche tecniche, potevano essere adoperate solo all'interno. Lo sviluppo delle indagini ha permesso di ricostruire una filiera commerciale. Sono stati individuati, tra Roma e Ciampino, il fornitore, un italiano, e l’importatore, di nazionalità cinese. Sul mercato le luci sequestrate avrebbero fruttato oltre 100mila euro. Sono state denunciate 9 persone, un italiano e otto di nazionalità cinese, per frode in commercio. 

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Minaccia il barista per avere da bere gratis, arrestato a Pescara

Pretendeva che il gestore di un locale del centro di Pescara gli somministrasse gratis alimenti e bevande, e per questo lo ha minacciato con una catena di ferro con annesso lucchetto di acciaio di grosse dimensioni. Protagonista del movimentato episodio accaduto ieri sera in corso Vittorio Emanuele un senegalese trentenne, fermato prima che potesse scagliarsi verso il barista, dagli agenti della Squadra Volante che lo hanno arrestato in flagranza per i reati di tentata estorsione e resistenza a pubblico ufficiale, ponendolo a disposizione dell'autorità giudiziaria che questa mattina ha convalidato l'arresto, adottando la misura cautelare della custodia in carcere.

Per evitare che i poliziotti lo disarmassero, il giovane, di rilevante stazza fisica, ieri sera aveva iniziato a spintonarli e strattonarli con violenza, costringendoli all'utilizzo dello spray urticante per farsi immobilizzare. In base ai successivi accertamenti di polizia giudiziaria, è poi emerso che l'extracomunitario avrebbe già da tempo costretto il gestore di quel locale con minacce, a somministrargli gratuitamente alimenti e bevande.

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Lanciano, agente della polizia municipale aggredito dinanzi a una scuola

Un vigile urbano di Lanciano di 45 anni, è stato aggredito a calci mentre svolgeva il servizio di vigilanza stradale e di sicurezza per l'ingresso dei bambini in una scuola media. Alle 8:15 un automobilista che ha superato una fila di auto ferme al semaforo rosso, ha cercato di superare l'incrocio nonostante la presenza di pedoni. Il vigile ha redarguito l'automobilista il quale si è fermato pochi metri dopo ed è sceso aggredendolo a colpi di calci alle gambe e alle braccia, e poi fuggendo. Il vigile è stato soccorso dai colleghi e accompagnato al pronto soccorso di Lanciano dove è stato sottoposto ad accertamenti diagnostici. Il vigile è stato dimesso poco dopo le 12:30 con una prognosi per lezione agli arti inferiori e superiori. L'episodio è stato immediatamente stigmatizzato dal maggiore Guglielmo Levante, comandante della Polizia Municipale. Il sindaco, Mario Pupillo, ha già anticipato che si costituirà parte civile.

"Condanniamo con fermezza l'incresciosa aggressione fisica di cui è stato vittima un agente della Polizia Municipale di Lanciano, durante l'abituale servizio a garanzia della sicurezza degli alunni davanti le nostre scuole". Lo dichiara il sindaco Mario Pupillo appresa la notizia mentre era a Pescara per impegni istituzionali. "Al corpo di Polizia Municipale e all'agente, incredibilmente aggredito per aver fatto rispettare il codice della strada a chi voleva mettere a repentaglio la sicurezza di persone e veicoli - aggiunge Pupillo - va tutta la nostra massima solidarietà e vicinanza. Il comune di Lanciano si costituirà parte civile nel procedimento giudiziario a carico del responsabile di questo atto incivile, commesso ai danni di un lavoratore e nei confronti di una divisa che 365 giorni l'anno è al servizio della comunità"

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Chieti, il nuovo prefetto Barbato si presenta: fare bene e farlo sapere

"Fare, fare bene e far sapere: con questo proposito inizio il mio mandato a Chieti". Con queste parole stamane ha salutato la stampa teatina il neo prefetto di Chieti, Giacomo Barbato, che si è insediato ieri sostituendo Antonio Corona, divenuto prefetto di Forlì-Cesena. "Fare il prefetto è un lavoro di front-office - spiega Barbato - le istituzioni devono uscire dalle stanze e il mio auspicio è di riuscire ad andare personalmente dai sindaci dei 104 comuni della Provincia di Chieti reimparando a fare il prefetto in sede dopo che per anni sono stato amministratore". Nato ad Aversa nel 1956, Barbato ha iniziato alla Prefettura di Piacenza dove è rimasto dall'82 all'86. Trasferito a Roma, dove è stato 11 anni alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Barbato vanta una lunga e significativa esperienza in campo amministrativo: ha diretto attività operative presso l'Agenzia nazionale per l'amministrazione e destinazione dei beni sequestrati alla criminalità, ed è stato componente della Commissione straordinaria in diversi Comuni sciolti per mafia. Uomo determinato è stato dal 2014 al 2018 Commissario straordinario di città importanti, complesse e critiche: San Giorgio a Cremano, Latina - dove è stato l'artefice dell'annullamento del 60% del piano regolatore -, Grottaferrata e Torre del Greco. L'ultimo incarico da Prefetto lo ha ricoperto a Belluno tra il 2013 e il 2014. "La sicurezza è come la libertà: una pianta che va curata e alimentata costantemente - ha precisato il prefetto Barbato -. Noi uomini delle Istituzioni abbiamo il compito di impegnarci a prescindere, senza cedimenti e senza cedere all'inerzia". E la grinta e la tenacia in effetti Barbato l'ha dimostrata subito: "Nella sola giornata di ieri il neo prefetto, dopo l'insediamento ufficiale, ha deposto una corona d'alloro al Monumento ai Caduti di Chieti, accompagnato dal questore, dai rappresentanti delle forze dell'ordine, dal sindaco e dal presidente della Provincia con i quali ha già affrontato alcune esigenze della città. Sempre ieri, visita istituzionale anche all'arcivescovo Bruno Forte e al Vescovo di Lanciano.

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Fuga di gas in un palazzo in via Tavo a Pescara

Fuga di gas in un palazzo di alloggi popolari in via Tavo, a Pescara. Ricevuta la segnalazione, sul posto sono arrivati i Vigili del Fuoco e il personale della società di gestione del gas. Le abitazioni, in via precauzionale, sono state evacuate. Individuata la causa - all'origine della fuga di gas vi sarebbero dei lavori fatti in uno degli appartamenti - dopo circa due ore i tecnici della società hanno risolto il problema e i condomini sono rientrati nelle case

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Condannato per le minacce e botte ai genitori per la droga

 Un giovane di 29 anni è stato condannato a 3 anni, quattro mesi di reclusione e a 800 euro di multa e ha avuto cinque anni di interdizione dai pubblici uffici. Il processo con il rito abbreviato si è svolto dinanzi al gup del Tribunale di Chieti Isabella Maria Allieri. L'uomo era accusato di estorsione perché, recita l'imputazione, mediante minacce di morte e percosse fisiche avrebbe costretto i genitori a consegnargli somme di denaro che spendeva in alcol e droga. Il pm Giusppe Falasca aveva chiesto tre anni. Il difensore ha annunciato ricorso in appello. Il giovane,che attualmente è in carcere a Pescara per altri motivi, chiedeva ai genitori somme fra 5 e 15 euro ed alla fine sono stati proprio i genitori, stanchi delle minacce e delle percosse, a denunciarlo.

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Violenza sessuale su disabile, 53enne a processo

Secondo l'accusa avrebbe violentato una ragazza ascolana approfittando dello stato di disabilità psichica della vittima, all'epoca 17enne. Un'accusa per la quale un 53enne di Civitella è stato rinviato a giudizio dal gup Roberto Veneziano, con la prima udienza del processo prevista per gennaio. L'uomo aveva chiesto di essere ammesso al rito abbreviato, condizionato ad una perizia ma la richiesta è stata respinta dal gup. I fatti contestati al 53enne risalgono ad alcuni anni fa, con la denuncia partita dal padre della vittima. All'epoca l'uomo scoprì infatti uno scambio di foto erotiche tra la figlia e due uomini molto più grandi e si rivolse immediatamente alle forze dell'ordine, con le successive indagini che fecero emergere una storia di abusi ai danni della ragazzina. Abusi per il quale il 53enne era stato condannato dal gup del Tribunale di Ascoli a 4 anni per violenza sessuale e detenzione di materiale pornografico, condanna successivamente annullata dalla Corte di Appello di Ancona per la quale i fatti sarebbero avvenuti in territorio di Teramo. Da qui un problema di competenza territoriale, con gli atti inviati alla Procura di Teramo che ha successivamente chiesto un nuovo rinvio a giudizio per l'uomo. Per la stessa vicenda sono già stati condannati altri due uomini: un 63enne di Corropoli, per il quale a giugno la corte d'appello di Ancona ha confermato la condanna a 3 anni e 4 mesi, e un 51enne di Folignano, condannato in via definitiva a due anni e mezzo.

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Prescrive farmaci nella parafarmacia del figlio, ex dirigente medico a giudizio

Il gup del Tribunale di Chieti Luca De Ninis ha rinviato a giudizio un ex dirigente medico oggi in pensione, che, all'epoca dei fatti, era in servizio presso l'unità operativa di Ortopedia dell'ospedale di Ortona. Secondo l'accusa l'imputato, che oggi era in aula ed è assistito dall'avv. Rocco Giancristoforo, prescriveva infiltrazioni di acido ialuronico a numerosi pazienti che sollecitava ad acquistare il farmaco presso la parafarmacia del figlio, e poi a tornare presso l'ambulatorio ospedaliero per fare l'infiltrazione senza pagare il ticket previsto per l'ulteriore prestazione, fatto questo che avrebbe arrecato all'Asl Lanciano Vasto Chieti un danno non inferiore a 1.095 euro. L'uomo deve rispondere di abuso d'ufficio, tentato abuso d'ufficio e rifiuto di atti d'ufficio.

La Asl, rappresentata dall'avv. Cristiano Sicari, oggi si è costituita parte civile e chiede un risarcimento dei danni pari a 100.000 euro. Prima udienza del processo il 16 aprile del 2019. Per quanto riguarda il figlio dell'imputato, nei cui confronti il pm Marika Ponziani ha chiesto l'archiviazione, il giudice ha disposto una integrazione delle indagini di ulteriori tre mesi, al fine di verificare una eventuale ipotesi di concorso

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Spaccata al centro commerciale Universo

Dei ladri sono riusciti a penetrare all'interno del Centro Commerciale Universo di Silvi, entrando dentro la profumeria "Estasi", dopo aver sfondato il vetro e la saracinesca con un'auto, sono riusciti in pochissimi minuti ad impossessarsi di profumi pregiati, prima di fuggire una volta scattato l'allarme. Sull'accaduto sono in corso le indagini dei carabinieri. Un aiuto agli investigatori potrebbe arrivare dalla visione delle immagini delle telecamere. Il bottino è da quantificare. 

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Solidarietà, quasi 300mila euro dal mercatino Fater per le Onlus

Quasi trecentomila euro, 296mila per la precisione, raccolti: è questo il risultato della gara di solidarietà, promossa da Fater, Fameccanica e Procter & Gamble, scattata sabato 15 dicembre e domenica 16 al Pala Dean Martin di Montesilvano (Pescara), e nel week-end del 1 dicembre presso Campochiaro (Cambobasso), altra città in cui ha sede uno stabilimento Fater. Ogni anno Fater, Fameccanica e Procter & Gamble stringono alleanze con Fondazioni e Onlus per sostenerne i progetti mettendo a disposizione prodotti che vengono venduti nei mercatini di Natale, organizzati dalle Fondazioni e Onlus stesse, nelle città ove sono le sedi di Fater e Fameccanica: Pescara e Campochiaro. Per il mercatino 2018 Fater e Fameccanica collaborano con: Fondazione Umberto Veronesi, che ha organizzato il mercatino a Pescara, nota per il progetto "Pink is Good" di prevenzione e cura dei tumori femminili, sostiene la ricerca scientifica d'eccellenza attraverso l'erogazione di borse di ricerca a medici e ricercatori, finanzia progetti di altissimo profilo che possano elaborare nuove cure per queste patologie; Fondazione, inoltre, realizza campagne di prevenzione e corretta informazione sui tumori femminili. Save the Children, che ha organizzato il mercatino a Campochiaro, opera in Italia e nel Mondo per salvare i bambini e garantirne la crescita attraverso progetti di nutrizione, prevenzione e assistenza materno-infantile; progetti per garantire il diritto all'educazione; progetti per difendere i minori da qualsiasi forma di abuso e sfruttamento e per combattere ogni forma di povertà. Quest'anno, per il mercatino di Pescara, Fondazione Umberto Veronesi ha unito, alla raccolta fondi per la solidarietà, l'attività di prevenzione per il tumore al seno attraverso visite di medici specialisti ospitati nella clinica mobile attrezzata: 110 le visite effettuate nei due giorni fra le persone che sono intervenute per contribuire ai progetti di Fondazione. A margine del mercatino, per ragazze e ragazzi fino a 13 anni, il laboratorio di robotica e programmazione.

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