Cronaca

L’Aquila, sequestro milionario di trust creati per sfuggire al Fisco

Un sequestro milionario nei confronti di trust creati ad hoc per sfuggire alla riscossione dei debiti erariali è stato effettuato dalla guardia di finanza dell'Aquila nei confronti di alcuni soggetti della provincia. Le indagini hanno permesso di accertare che i responsabili, indagati per sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, a fronte di cartelle esattoriali emesse nei loro confronti per valori consistenti, in alcuni casi, per oltre un milione di euro, si fossero spogliati dei propri beni al fine di sfuggire alle misure di riscossione. Secondo quanto ricostruito dai militari, lo scopo era di schermare i patrimoni, isolandoli, per evitare eventuali misure cautelari reali. I sequestri sono stati messi a segno sulle disponibilità finanziarie e sugli immobili per circa 1,7 milioni di euro.

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Imprenditore rapinato in casa in centro a Pescara

Dopo aver sorpreso tre ladri in casa è stato picchiato dai malviventi, che lo hanno costretto ad aprire la cassaforte e lo hanno legato ad una sedia, per poi darsi alla fuga con il bottino. Vittima della rapina, messa a segno ieri pomeriggio a Pescara, in pieno centro, è un 74enne cinese, proprietario di alcuni ristoranti in città, poi finito in ospedale, con una prognosi di 21 giorni. I fatti sono avvenuti in piazza Primo maggio. L'uomo, rientrando a casa, ha sorpreso i tre malviventi, che, a volto scoperto, erano entrati nell'abitazione. A quel punto il 74enne è stato minacciato con un coltello, picchiato con un cacciavite e preso a calci e pugni. I ladri - secondo la testimonianza della vittima si tratterebbe di tre stranieri - lo hanno costretto ad aprire la cassaforte ed hanno preso diecimila euro in contanti ed un orologio Rolex del valore di circa settemila euro. Poi gli hanno strappato il borsello che l'uomo aveva con sé, contenente contanti per duemila euro. A quel punto lo hanno legato ad una sedia e sono fuggiti. Il 74enne dopo circa mezz'ora è riuscito a liberarsi e a lanciare l'allarme. 

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Pescara, il Nas scopre un centro abusivo di tattoo e piercing

Un laboratorio per tatuaggi e piercing, del tutto abusivo, creato in casa e pubblicizzato, tra l'altro, sui social network, è stata scoperta dai Carabinieri del Nas di Pescara e l'attività è stata chiusa. Nei guai è finita una donna del posto, segnalata alle autorità competenti. I militari per la tutela della salute, al termine di una accurata attività di monitoraggio e raccolta informazioni, hanno accertato che il laboratorio era abusivo, in quanto non era stata fornita la prevista comunicazione Scia (Segnalazione certificata inizio attività). Il dirigente del settore Attività Produttive del Comune di Pescara, preso atto della segnalazione dei Carabinieri, ha emesso un provvedimento con il quale ha disposto la chiusura dell'attività, che aveva un valore, comprensivo delle attrezzature e degli arredi, di 30mila euro. 

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Appropriazione indebita, 9 mesi all’ex sindaco di Brittoli

Condannato a nove mesi di reclusione l'ex sindaco del Comune di Brittoli, accusato di appropriazione indebita, per avere utilizzato a fini privati una parte dei soldi che un emigrato del luogo gli affidò per investirli nella zona. Il giudice del tribunale monocratico di Pescara ha invece dichiarato la prescrizione per la moglie dell'ex sindaco, che era finita a giudizio con la stessa accusa. L'ex sindaco è stato condannato soltanto per uno dei quattro capi di imputazione, tutti relativi al reato di appropriazione indebita, per una somma che complessivamente ammonta a circa 800mila euro: i primi tre capi d'imputazione si riferivano a fatti avvenuti nel 2010 e dunque sono andati in prescrizione, mentre il quarto, quello per il quale è scattata la condanna, si riferisce al 2011 e più nello specifico ad un assegno da 82 mila euro che l'ex sindaco, in qualità di procuratore della Costruzioni Trulli, emise a suo favore incassandolo. In riferimento a tale vicenda, l'ex sindaco è stato anche condannato al pagamento, in favore della società, della somma indebitamente sottratta. La Costruzioni Trulli è la società fondata dalla famiglia dell'emigrato assistita dall'avvocato Marco Femminella, per compiere una serie di investimenti in Abruzzo. L'uomo lasciò giovanissimo l'Abruzzo e in seguito diventò milionario, facendo fortuna con una società attiva soprattutto in Canada e in Florida. Rimasto legato alla sua terra d'origine, decise di investire 4 milioni di euro nella zona, affidando una procura speciale al sindaco del tempo.

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Omicidio Russo, secondo il perito l’assassino era affetto da patologia

"Al momento del fatto era affetto da una patologia psichiatrica che ne ha compromesso grandemente la capacità di autodeterminarsi". Così il professor Massimo Di Giannantonio, docente di Psichiatria alla facoltà di Medicina dell'Università D'Annunzio di Chieti- Pescara, nella perizia effettuata, su incarico del gip del Tribunale di Pescara Antonella Di Carlo, su Roberto Mucciante, 51 anni, omicida reo confesso, arrestato lo scorso aprile per avere ucciso con 38 coltellate, nella città adriatica, il vicino di casa Salvatore Russo, di 58 anni. Il consulente del gip ha inoltre accertato che attualmente Mucciante "non presenta quelle caratteristiche psichiche che lo rendano pericoloso socialmente" e che "è in grado di partecipare coscientemente al processo". L'omicidio è avvenuto il 25 aprile scorso, nel garage del palazzo dove vivevano Mucciante e Russo, rispettivamente al primo e al secondo piano, all'angolo tra via del Circuito e via Pian delle Mele. La famiglia della vittima è assistita dagli avvocati Andrea Cocchini e Alessandro Dioguardi. La perizia sarà discussa nel corso dell'incidente probatorio fissato per il prossimo 6 dicembre. 

La perizia psichiatrica è stata chiesta dal pm Valentina D'Agostino, a seguito dell'istanza presentata il 17 maggio scorso dai due difensori dell'omicida, gli avvocati Gianluigi Amoroso e Clara Di Sipio, in cui si sollecitava appunto la richiesta di incidente probatorio. Mucciante è accusato dell'omicidio del vicino con l'aggravante dei futili motivi "e segnatamente perché disturbato dai rumori a suo dire provenienti dall'appartamento in uso alla parte offesa e ai suoi familiari".

 

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Malore in casa, studentessa trovata morta a Pescara

Una studentessa 28enne di origini venezuelane e residente nell'Aquilano è stata trovata morta nella sua abitazione di Pescara, in via Teramo. L'episodio è avvenuto ieri sera. La morte, secondo gli accertamenti, sarebbe dovuta a cause naturali. Gli accertamenti hanno escluso segni di violenza. La giovane aveva problemi di salute. A lanciare l'allarme sono state le coinquiline, che hanno trovato la giovane esanime nella sua camera. Sul posto è subito intervenuto il 118, con l'ambulanza medicalizzata, ma il personale sanitario non ha potuto fare altro che constatare il decesso della 28enne. Poi sono intervenuti anche il medico legale, la Polizia e la Polizia scientifica. 

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Maltrattamenti in famiglia, un arresto in provincia di Pescara

Avrebbe maltrattato per anni il fratello e la madre. Per questo, un 27 enne di Cugnoli è  stato arrestato dai carabinieri ed ha subito la misure dell'allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dai familiari offesi. I militari del Comando Stazione di Alanno nei giorni scorsi erano intervenuti per sedare una lite tra il 27enne ed il fratello, aggredito con spintoni e calci dal giovane che ha continuato ad aggredire fisicamente il fratello anche in presenza dei militari. Il 27 enne e stato così arrestato per maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale, ed a seguito del rito per direttissima ha subito la misure dell'allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dai familiari offesi. 

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Corecom e Curia di Teramo insieme contro le fake news

Grande successo per l'iniziativa voluta dal Corecom Abruzzo e dalla Curia vescovile di Teramo, in cui il mondo della comunicazione ha incontrato il territorio e gli operatori del settore. Presenti il vescovo di Teramo, monsignor Lorenzo Leuzzi, e del presidente dei Corecom italiani e d'Abruzzo, Filippo Lucci. Rimettere al centro il ruolo di giornalista, per tornare a valorizzazione il mondo dell'informazione, sono gli aspetti sottolineati dal presidente Corecom. Sottolineando come fondamentale il ruolo della stampa, il vescovo ha auspicato un innalzamento del livello culturale della società locale e in questo serba molta responsabilità nel contributo del mondo dell'informazione, in particolare quella orientata ai giovani. All'incontro ha partecipato il presidente dell'Ordine dei giornalisti abruzzesi, Stefano Pallotta, il rettore dell'Università di Teramo, Dino Mastrocola, il presidente della Provincia, Diego Di Bonaventura e quello del consiglio comunale di Teramo, Alberto Melarangelo. 

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Spruzza spray urticante nell’ufficio postale, paura a Pescara

Momenti di panico negli uffici delle Poste di via Passolanciano a Pescara dove per cause in corso di accertamento, forse a causa di una lite fra due persone, una delle due ha estratto dalla borsa uno spray urticante che è stato spruzzato nei locali dove c'erano almeno una ventina di persone che sono fuggite all'esterno. Protagonisti della vicenda sono due ex coniugi di Pescara. La donna, 51 anni, era in coda all'ufficio postale, quando è stata raggiunta dall'ex marito, 54 anni, che l'avrebbe aggredita. La 51enne ha quindi reagito spruzzandogli contro lo spray urticante, di libera vendita, e l'uomo si è dato alla fuga. Arrivato il 118, il personale sanitario ha prestato assistenza ad altre cinque, sei persone raggiunte dalla sostanza al peperoncino. In ospedale è stato accompagnato solo il 54enne, giudicato guaribile in dieci giorni. Gli agenti della squadra Volante della Questura hanno ricostruito che la donna era stata vittima di atti persecutori compiuti dall'uomo, segnalati con richiesta di ammonimento alla locale Divisione Polizia Anticrimine che aveva già avviato il procedimento amministrativo, dandone comunicazione allo stesso. 

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Pescara, il Nas chiude il laboratorio di una mensa di una scuola privata

Il laboratorio di una ditta che si occupa della produzione dei pasti per il servizio mensa di una scuola privata di Pescara e' stato chiuso per carenze relative alle autorizzazioni sanitarie, violazioni in materia di rintracciabilita' e autocontrollo e criticita' nella gestione delle procedure dei pasti test. La sospensione immediata dell'attivita' e' stata disposta dopo un controllo dei Carabinieri del Nas. Il laboratorio in cui la ditta preparava i pasti destinati ai bambini della scuola dell'infanzia e primaria era stato allestito nella cucina di un ristorante ed era, di fatto, abusivo. Accertata inoltre l'assenza di autorizzazioni anche per il veicolo che trasportava gli alimenti nella scuola. I militari del Nas hanno ispezionato anche i centri cottura che servono le mense delle scuole comunali di Pescara. In questo caso e' invece emerso che le attivita' vengono svolte in piena regola e che non vi sono criticita' di alcun tipo. Recentemente, la gestione e' passata ad una nuova ditta, dopo la risoluzione, da parte del Comune del capoluogo adriatico, del contratto con i precedenti gestori. La rescissione del contratto era maturata in seguito al caso degli oltre 300 bambini che, nello scorso mese di giugno, erano finiti in ospedale con sintomi gastrointestinali a causa di un batterio presente nel cibo

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