Cronaca

Montesilvano, convegno ecclesiale ‘Sognate anche voi questa Chiesa’

Famiglia, giovani e poveri, sono i temi centrali sui quali si confronteranno gli undici Vescovi dell'Abruzzo e del Molise e i circa 300 delegati di tutte le realtà territoriali della Chiesa locale. Il convegno ecclesiale "Sognate anche voi questa Chiesa" al via da oggi pomeriggio a Montesilvano nell'Hotel Adriatico, prevede due fasi: la prima con le analisi della realtà della famiglia, dei giovani e dei poveri d'Abruzzo e Molise, e la seconda incentrata sull'elaborazione di concrete proposte per risolvere i problemi reali della gente e rendere più efficace l'azione delle diocesi. Dopo la relazione del presidente della Ceam mons. Bruno Forte seguiranno i laboratori di approfondimento dei temi, domani sarà la volta dei sociologi Attilio Danese e Giulia Paola De Nicola, da anni impegnati nello studio dei fenomeni antropologici. Seguiranno le conclusioni con l'elenco delle proposte. Il rito religioso sarà officiato da monisignor Pietro Santoro, responsabile della pastorale giovanile per la Ceam. Con lui concelebreranno monsignor Bruno Forte, Diocesi Chieti-Vasto, monsignor Carlo Mario Bregantini, Diocesi Campobasso-Boiano, monsignor Camillo Cibotti, Diocesi Isernia-Venafro, monsignor Emidio Cipollone, Diocesi Lanciano-Ortona, monsignor Gianfranco De Luca, Diocesi Trivento, monsignor Giuseppe Petrocchi, Diocesi L'Aquila, monsignor Domenico Angelo Scotti, Diocesi Termoli, monsignor Michele Seccia, Diocesi Teramo, monsignor Angelo Spina, Diocesi Sulmona- Valva, monsignor Tommaso Valentinetti, Diocesi Pescara- Penne

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Hotel Rigopiano, parla il viceministro Bubbico a un mese dalla tragedia

"A distanza di un mese dalla tragedia dell'Hotel Rigopiano che ha sconvolto una comunita' e l'intero Paese, il primo pensiero e' rivolto alle vittime e ai loro familiari. Con questi ultimi, nelle ore drammatiche dei soccorsi ho condiviso l'angoscia, la speranza, la disperazione e la rabbia di quelle ore drammatiche in cui i soccorritori hanno messo a rischio le loro vite, nel tentativo cocciuto, determinato, fiducioso, eroico, di salvarne altre". E' quanto ha detto il viceministro dell'Interno Filippo Bubbico, che nei giorni successivi alla tragedia di Rigopiano ha seguito di persona, minuto per minuto, dal Centro di coordinamento dei soccorsi allestito a Penne.

"Come fortemente voluto dal presidente Gentiloni e dal ministro dell'Interno, Minniti - spiega Bubbico - mi sono recato a Rigopiano nelle ore successive al disastro e sono rimasto nel Centro di coordinamento dei soccorsi nelle giornate e nelle notti in cui in ogni minuto si e' lavorato e si e' fatto ogni tentativo possibile per cercare di recuperare quelle vite che la valanga aveva travolto. Il segnale che il governo ha voluto dare in quelle ore terribili non era quello di un inutile protagonismo. Dovrebbe essere fin troppo chiaro che non c'e' nulla da mostrare ed esibire in una tragedia di quelle proporzioni. Il segnale, invece, era quello di una presenza costante, tangibile, operativa dello Stato, vicino a delle persone che in quel momento avevano bisogno che ci fosse una mobilitazione assoluta e tempestiva della macchina dei soccorsi e che fosse fatto oggi sforzo possibile per cercare di salvare vite. Cosi' e' stato. Nel momento dell'emergenza e' stato fatto ogni sforzo possibile, necessario, per affrontare una situazione molto critica, delicata e complessa".

Non sono, tuttavia, mancate le polemiche sui ritardi nei soccorsi e sulle responsabilità. "Non voglio ignorare le polemiche che ci sono state sui ritardi e sulle responsabilita' dell'accaduto. Comprendo la rabbia, lo sconcerto e il dolore di un genitore e di una famiglia che perde il proprio caro. Alle vittime e alle loro famiglie rivolgiamo la nostra solidarieta' e il piu' profondo rispetto, ma dobbiamo evitare in ogni modo di speculare sul dolore. Non possiamo affidarci ai giudizi sommari e alla ricerca frettolosa di capri espiatori, ma dobbiamo avere piena fiducia nel lavoro che la magistratura sta portando avanti. Saranno le inchieste a ricostruire i fatti e ad accertare eventuali ritardi e responsabilita'. Deve essere fatta chiarezza e non dobbiamo temere la verita' che, anzi, deve essere cercata e stabilita. Detto questo, pero', mi sento di dire con grande convinzione che il governo, tutte le forze e gli operatori impegnati nella gestione dell'emergenza e dei soccorsi, hanno compiuto un lavoro straordinario, enorme, con grande coraggio, professionalita' e generosita'. A tutte le forze di soccorso va il mio piu' profondo e sentito ringraziamento per aver agito in quelle ore con la determinazione e la voglia di fare ogni sforzo possibile per salvare delle vite. Hanno lavorato ininterrottamente in una situazione molto critica e pericolosa, in circostanze che rendevano oltremodo difficili e rischiosi i soccorsi".

La tragedia di Rigopiano si e' concatenata con i gravissimi danni provocati dai recenti terremoti. "Il governo, le istituzioni, sia nazionali che locali, come e' giusto e normale che sia - dice Bubbico - si sono assunte la responsabilita' di fronteggiare un'emergenza gravissima e di provvedere a ricostruire e mettere in sicurezza il territorio, per evitare che drammi simili si possano ripetere in futuro. Gia' nelle ore successive alla slavina di Rigopiano, in una situazione eccezionale in cui si e' verificata una concatenazione di eventi di crisi senza precedenti, il governo ha stanziato 30 milioni euro per affrontare le emergenze sui territori colpiti. Con il decreto milleproroghe vengono stanziati altri fondi per aiutare le zone colpite dal sisma e dalle calamita' a rialzarsi e a ricostruire. Viene confermata la sospensione fino a fine 2018 del pagamento delle rate dei mutui concessi per i Comuni colpiti dal sisma del 2012. Si sta lavorando per mettere in sicurezza le scuole, per snellire la burocrazie. Tutto questo per dire che, al di la' degli avvelenatori di pozzi, c'e' uno Stato che funziona e che, nonostante le difficolta' e le complessita' del momento, non si sottrae alla responsabilita' di intervenire con ogni mezzo e risorsa economica, umana, tecnologica, ordinamentale, per essere vicino ai propri cittadini, alle proprie comunità".

Un mese dopo la valanga, ricorda Bubbico "Abbiamo il dovere di ricordare, di chiedere l'accertamento delle responsabilita' e assicurare giustizia, ma riaffermiamo che, anche davanti a situazioni estreme e tragiche, come e' stata quella di Rigopiano, c'e' un Paese che sa reagire, una comunita' solida e forte, che mostra coraggio, generosita', determinazione, grande professionalita'. Per le vite travolte dalla slavina di Rigopiano, noi abbiamo il dovere di fare in modo che simili tragedie non si ripetano piu'. Dobbiamo ricostruire velocemente, mettere in sicurezza i territori, rendere piu' efficienti i sistemi di intervento, fare prevenzione, avere cura dell'ambiente con ogni mezzo e risorsa. Gli sforzi delle istituzioni stanno andando in questa direzione - conclude Bubbico - e vogliamo farlo sempre di piu' e nel miglior modo possibile"

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Cade dalla scala nel Pescarese, grave un 62enne

Un uomo di 62 anni e' ricoverato all'ospedale di Pescara per le lesioni riportate in seguito a un infortunio sul lavoro avvenuto a Penne. L'uomo si stava occupando dei lavori di manutenzione del tetto dell'azienda agricola di proprieta' del figlio, in contrada Villa Degna, quando ha perso l'equilibrio ed e' caduto da una scala facendo un volo di circa quattro metri. Subito soccorso, e' stato trasportato in ospedale dal 118, intervenuto con l'elicottero. E' ricoverato nel reparto di Neurochirurgia; i medici si sono riservati la prognosi. 

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Violenza su una prostituta a Pescara, 33enne condannato a 7 anni

Il Tribunale di Chieti ha condannato a 7 anni di reclusione un 33enne, di origini romene, accusato di concorso in sequestro di persona e violenza sessuale ai danni di una prostituta. Il giovane e' stato interdetto in perpetuo dai pubblici uffici. Il pm Lucia Campo aveva chiesto la condanna a 6 anni e 2.000 euro di multa. I fatti risalgono alla notte del 9 settembre del 2014 e si verificarono a San Silvestro di Pescara, in una zona di aperta campagna.

La donna fu fatta salire sull'auto condotta da un altro romeno, il quale dopo aver pattuito una prestazione sessuale a pagamento, la condusse in una zona isolata. Ed e' li' che si consumo' la violenza dopo che alla donna, minacciata e immobilizzata, venne strappato di mano il telefono cellulare, per evitare che potesse chiedere aiuto.

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Arrestati dalla Polizia due fratelli albanesi con 21 chilogrammi di marijuana

Due fratelli albanesi di 24 e 32 anni sono stati arrestati dalla Squadra Mobile delle Questure di Chieti e di Pescara per detenzione di stupefacenti. I due sono stati fermati a Montesilvano e sulla loro auto, e nascosti nel bagagliaio i poliziotti hanno trovato 21 chilogrammi di marijuana avvolti da cellophane ed assicurati da una corda molto spessa. L'attenzione degli investigatori si era concentrata proprio su quell'auto, di piccola cilindrata, che veniva monitorata. E che ieri sera i poliziotti hanno visto procedere ad alta velocita' sulla variante alla Statale 16 nella direzione Montesilvano.

L'attivita' di indagine ha preso spunto da alcune notizie acquisite dagli uomini della Mobile teatina nell'ambito dei servizi di prevenzione effettuati a Chieti Scalo e dallo scambio di informazioni con la Squadra Mobile di Pescara.

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Inchiesta in Regione Abruzzo, sale il numero degli indagati

Prosegue il lavoro della procura della Repubblica dell'Aquila che indaga su una serie di appalti gestiti dalla Regione Abruzzo, tra cui quello per la ristrutturazione di Palazzo Centi, sede della giunta all'Aquila danneggiato dal sisma del 2009. Un'inchiesta che coinvolge anche il governatore, Luciano D'Alfonso. Tre i filoni. Uno e' relativo alla ricostruzione del palazzo storico, sede della Regione Abruzzo fino al sisma del 2009. In questo filone non c'e' il governatore. Oggi, all'atto della proroga delle indagini, i carabinieri del Noe hanno notificato altri quattro avvisi di garanzia sulla gara di Palazzo Centi del valore di 13 milioni di euro, caratterizzata da ritardi e cambi di commissione di gara: gli indagati, dopo i sette comunicati ieri, salgono a 11, tra funzionari regionali, professionisti esterni e imprenditori. L'accusa per i quattro nuovi avvisi e' di induzione indebita a dare o promettere utilita', la cosiddetta 'concussione depotenziata'. Coinvolti l'ex segretario generale abruzzese del ministero dei Beni Culturali, Berardino Di Vincenzo, ora in pensione, consulente della Regione Abruzzo, il figlio Giancarlo, tecnico progettista, e gli imprenditori Giancarlo Di Persio e Mauro Pellegrini, titolari della impresa Dipe. Secondo l'accusa, Di Vincenzo padre avrebbe indotto i due imprenditori a stipulare una consulenza con il figlio, incaricato di stilare il progetto con il quale la Dipe ha partecipato al bando di gara che si e' aggiudicato la ditta General Costruzioni di Venafro con un ribasso del 35%. In cambio, sempre secondo la procura dell'Aquila, Di Vincenzo avrebbe assicurato un interessamento per la gara alla luce dei suoi buoni rapporti con il governatore. Intanto, dal dispositivo dei sequestri di ieri, si legge di "pressioni indebite" su ditte concorrenti "manifestando forti 'entrature' nell'ente Regione Abruzzo al fine di condizionare la composizione della commissione tecnica, con conseguente 'raccomandazione' verso commissari ritenuti compiacenti". Oggi e' emerso anche che l'inchiesta della procura della repubblica dell'Aquila sull'appalto per palazzo Centi, e' partita da intercettazioni telefoniche nell'ambito di indagini su presunte mazzette nelle commesse private nella ricostruzione post terremoto all'Aquila, risalenti ad alcuni anni fa. Oggi il pm titolare delle indagini Antonietta Picardi ha nominato una serie di consulenti tecnici per esaminare il voluminoso materiale, anche informatico, sequestrato. Sempre oggi sono state sentite diverse persone nella posizione di informate sui fatti. La prossima settimana sono stati programmati interrogatori di numerosi indagati

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Crac Latterie Abruzzesi srl, condannato a 4 anni Angelo Allegrino

Con le accuse di sottrazione di scritture contabili e distrazione dalla massa fallimentare di beni, anche strumentali, per 422.588 mila euro, il Tribunale collegiale di Lanciano ha condannato a 4 anni di reclusione il noto imprenditore lattiero-caseario Angelo Allegrino (74 anni), di Lanciano, ex presidente di Confcommercio Chieti e presidente di Ascom Abruzzo, mentre per il figlio Luciano Allegrino(44) la pena e' stata a 3 anni e 8 mesi. I reati contestati erano inglobati nella bancarotta fraudolenta, in veste di amministratori di fatto, della societa' Latterie Abruzzesi. Il pm Andrea Papalia aveva chiesto 4 anni per Angelo Allegrino e 3,4 anni per il figlio. I difensori, gli avvocati Consuelo Di Martino e Antonella Fantini, preannunciano ricorso in Appello sostenendo l'estraneita' degli imputati alle accuse. "Gli Allegrino non erano i reali amministratori di fatto della societa'", dice la difesa. Per lo stesso procedimento, in sede gup, il 12 febbraio 2013, patteggio' 2 anni di reclusione, pena sospesa, Giuseppe Spadano, altro legale rappresentante, e venne ampiamente prosciolta un socio unico. Per la procura gli imputati avrebbero sottratto, con nocumento per i creditori, libro giornale, inventari, registri Iva acquisti-vendite dal 2007-2010, impendendo alla Curatela la ricostruzione del patrimonio e del movimento affari della fallita societa'. Inoltre distrazione dalla massa fallimentare di macchinari e altri impianti specifici, per 39.300 euro, distrazione dall'attivo fallimentare di merce per 383.288 euro dichiarati nel bilancio 2008 e ulteriore distrazione di cassa per 1.081 euro

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Cocaina venduta nel parcheggio dell’ospedale a Sant’Omero, 4 arresti

Dietro la frase "viene papà", pronunciata al telefono, si celava il via libera alla fornitura di cocaina o hashish, a seconda dell'ordine, che veniva gestita da padre e due figli di nazionalita' albanese, con la complicita' di un quarto soggetto, un 42enne di Sant'Omero. Tutti molto ben inseriti sul mercato se e' vero che il traffico scoperto dai carabinieri del Nucleo investigativo del reparto operativo del comando provinciale di Teramo, diretti dal capitano Roberto Petroli e coordinati dal procuratore Antonio Guerriero, avrebbe fruttato nel corso dell'ultimo anno qualcosa come 300mila euro di ricavi. I quattro sono stati arrestati nella notte, nell'operazione condotta dai militari teramani e da quelli della Tenenza di Borgomanero dove il padre e uno dei due figli si erano nel frattempo trasferiti, da San Nicolo' a Tordino, nel comune di Teramo, dove il nucleo risiedeva da tempo.

Il 42enne e' stato immortalato mentre cedeva la droga nel parcheggio dell'ospedale Val Vibrata di Sant'Omero.

L'inchiesta, partita sulle tracce dei tre albanesi ha portato all'individuazione del santomerese, al quale vengono attribuite attivita' di spaccio in zona: le riprese delle telecamere di sorveglianza, ma soprattutto le intercettazioni ambientali dei carabinieri e le testimonianze dei clienti, lo hanno immortalato mentre cedeva lo stupefacente nel parcheggio dell'ospedale Val Vibrata di Sant'Omero e spesso a diversi minorenni. 

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Trasporto disabili, aperti i termini per ottenere i rimborsi delle spese a Montesilvano

«C’è tempo fino al 3 marzo per presentare le domande per ottenere il rimborso delle spese sostenute per il servizio di trasporto disabili». Lo dichiara l’assessore alle Politiche Sociali, Ottavio De Martinis che specifica: «Abbiamo pubblicato il nuovo avviso relativo ai contributi per supportare coloro che, non avendo potuto usufruire del servizio di trasporto disabili erogato dal Comune, grazie alle convenzioni sottoscritte con la fondazione Papa Paolo VI e con l’ente ecclesiale Don Orione, hanno sostenuto delle spese di viaggio per raggiungere i centri riabilitativi. I rimborsi saranno erogati per il secondo semestre 2016».

I rimborsi vengono stanziati secondo i parametri previsti per la compartecipazione al costo del trasporto da parte degli utenti che usufruiscono del servizio comunale. Il rimborso viene calcolato sulla base di 11 fasce reddituali. A coloro con un reddito ISEE entro i 7500 euro spetterà un rimborso di 6.25 € a trasporto (andata e ritorno). Il rimborso minimo, invece, è pari a 1.75 € a trasporto per quanti hanno un reddito ISEE superiore ai 14.250 euro. Per il primo semestre sono stati erogati 5000 euro, ad un totale di 14 utenti, in proporzione alla situazione economica di ciascuno.

I soggetti che intendono beneficiare del contributo devono inoltrare la domanda al Comune, compilando il modulo scaricabile anche dal sito istituzionale, allegando motivata dichiarazione del richiedente che attesi l’impossibilità di fruizione del servizio erogato dal Comune; la certificazione relativa alla sussistenza dell’handicap grave ai sensi della legge 104; la certificazione rilasciata dal centro di riabilitazione attestante il numero delle sedute effettuate; l’attestazione ISEE del nucleo familiare; un documento di identità; il codice fiscale e il codice IBAN. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi all’Ufficio DisAbili dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 11 o chiamando lo 0854481364.

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Pescara calcio, rateizzato il pagamento dell’IVA

Si e' tenuta questa mattina, davanti al tribunale monocratico di Pescara, la prima udienza del procedimento a carico di Daniele Sebastiani, presidente del Pescara, per omesso pagamento di tre milioni di euro di Iva da parte della societa' adriatica. Sebastiani, difeso dall'avvocato Nicola Lotti, ha rateizzato il pagamento del debito, che ha iniziato ad estinguere a partire dal marzo del 2014: il dibattimento dunque non si e' aperto, in quanto l'articolo 13 della legge 74 del 2000 offre a chi ha rateizzato un debito tributario la possibilita' di estinguerlo, senza che si apra il processo. La prossima udienza, per verificare lo stato di avanzamento dell'estinzione del debito, e' stata fissata al prossimo 21 settembre.

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