Cronaca

Lite con accoltellamento a Pescara, gravi due persone

Lite con accoltellamento, nel pomeriggio, a Pescara. Due giovani stati ricoverati in ospedale per le ferite riportate dopo essere stati aggrediti da un gruppo di persone. Si tratta di un 22enne e di un 32enne di origini macedoni, entrambi in prognosi riservata. Tre degli aggressori, secondo quanto appreso, sono stati accompagnati in Questura per essere ascoltati. L'episodio e' avvenuto poco prima delle 16, nel cortile delle palazzine di via Rigopiano. I due feriti sono stati entrambi sottoposti ad intervento chirurgico. Si tratta di zio e nipote; il primo, residente nel complesso, ospitava il secondo per le festivita' natalizie. Anche gli aggressori risiedono nelle palazzine. Oltre ai tre sospettati accompagnati in Questura, la Polizia sta cercando anche un'altra persona. Gli agenti stanno ascoltando anche diversi testimoni. L'arma non e' stata trovata: si tratterebbe di uno o piu' coltelli. Ricostruito l'accaduto, gli inquirenti valuteranno la posizione dei tre.

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L’Aquila, evacuate alcune abitazioni  per una gru con la base deformata

Alcune abitazioni sono state evacuate oggi a L'Aquila, nella zona di via Fontesecco, per il pericolo rappresentato da una gru per lavori edili di ricostruzione in corso, la cui base si e' deformata. L'anomalia e' stata rilevata in mattinata dai responsabili della sicurezza del cantiere, che hanno segnalato il pericolo all'amministrazione. Il vice sindaco del capoluogo abruzzese, Guido Liris, ha firmato l'ordinanza di sgombero delle abitazioni; rimarra' in vigore finche' il pericolo non sara' rimosso. E' stato anche aperto formalmente il Comitato operativo comunale (Coc) per gestire la vicenda. Le famiglie che hanno lasciato le case, secondo quanto si e' appreso, alloggeranno questa notte nell'hotel Canadian. I relativi costi saranno sostenuti dall'impresa. Di concerto tra le prefetture aquilana e pescarese, e' stata organizzata la partenza di un'autogru che raggiungera' L'Aquila per portare via la gru che per questa operazione dovra' essere smontata.

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Colpisce la moglie con una testata e le prende il cellulare, arrestato 

Custodia in carcere, su disposizione del giudice del Tribunale di Chieti Isabella Maria Allieri, per un senegalese residente a Chieti, arrestato ieri sera dagli uomini della Squadra Volante della Questura di Chieti giunti nella sua abitazione dopo una richiesta di intervento al 113. E' accusato di rapina nei confronti della moglie per averle strappato dalle mani, dopo averla colpita con una testata, il telefono cellulare e di resistenza a pubblico ufficiale per aver preso a calci, per divincolarsi, gli agenti che lo stavano portando in Questura per identificarlo. L'uomo e' inoltre accusato di danneggiamento, per avere fatto cadere a terra una stampante danneggiandola, e di essersi rifiutato di esibire agli agenti il documento di identita'. Dagli accertamenti e' risultato inoltre che il senegalese non aveva ottemperato ad un ordine di allontanamento dal territorio italiano disposto nei suoi confronti dal Questore di Piacenza ad ottobre scorso.

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Due arresti per droga a Vasto

Per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti i carabinieri della Compagnia di Vasto hanno arrestato in flagranza di reato due pugliesi di 29 e 34 anni. Lo smercio della droga avveniva in un'abitazione nei pressi della statale 16, tra i comuni di Vasto e San Salvo dove risiedeva uno dei due, agli arresti domiciliari. Nel corso della perquisizione, con l'aiuto di un'unita' cinofila, e' stato sequestrato un etto di sostanza stupefacente, tra marijuana, cocaina e hashish, oltre a un bilancino per confezionare le dosi. 

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L’Aquila, individuato il presunto autore della violenza carnale

Ci sarebbe una novità importante nelle indagini sulla violenza sessuale che avrebbe subito una giovane aquilana che si e' presentata al Pronto Soccorso dell'ospedale dell'Aquila alla vigilia di Natale denunciando di essere stata abusata la notte precedente da un ragazzo che aveva conosciuto ad una festa in un locale in un comune nei dintorni dell'Aquila. Nella serata di ieri la Squadra Mobile ha notificato ad un trentenne aquilano, presunto autore della violenza sessuale, nella notte tra il 23 ed il 24 dicembre scorsi, un provvedimento del divieto di avvicinamento alla giovane che ha 21 anni. La misura e' stata emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di L'Aquila, Roberto Ferrari, all'esito di articolate indagini della polizia, coordinate dalla Procura della Repubblica di L'Aquila, nelle persone dei sostituti procuratori Simonetta Ciccarelli e David Mancini. Le indagini della Squadra Mobile guidata dal dirigente Tommaso Niglio sono state avviate nella stessa serata della vigilia di Natale, quando al termine della denuncia, la giovane ha fornito la ricostruzione di quanto subito, un quadro accusatorio confermato dal referto medico emesso dall'Ospedale San Salvatore di L'Aquila e dalle testimonianze. La giovane ha raccontato particolari drammatici: sarebbe stata stuprata nei pressi del lago Sinizzo nel comune aquilano di San Demetrio dove era arrivata a bordo dell'auto del trentenne che l'aveva invitata ad andare via dalla festa in uno stato confusionale. Sarebbe stata abbandonata e poi ritrovata e soccorsa da un'amica. Le indagini proseguono, in particolare sono in corso gli esami sull'auto del giovane che e' stata sequestrata

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Polstrada Abruzzo e Molise, 32 morti nel 2017 

Quasi 52mila infrazioni al codice della strada accertate, 1.516 patenti e 1.684 carte di circolazione ritirate, 557 persone sanzionate per guida in stato di ebbrezza e 131 per guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, 69.582 punti complessivamente decurtati dalle licenze di guida e 10.449 soccorsi ad automobilisti in difficolta'. In calo gli incidenti mortali: 32 vittime contro le 34 del 2016 (-6%). E' il bilancio delle attivita' portate avanti nel 2017 dalla Polizia stradale per l'Abruzzo e il Molise. Le 51.798 infrazioni accertate lo scorso anno sono state frutto dei controlli dell'attivita' di 25.558 pattuglie di vigilanza stradale sulle strade ed autostrade abruzzesi e molisane. Nel corso del 2017 e' proseguita la campagna straordinaria di servizi per il contrasto della guida dopo l'assunzione di sostanze stupefacenti - con impiego congiunto di personale della Specialita' Polizia Stradale e dei medici e personale sanitario della Polizia di Stato - sul territorio delle provincie di L'Aquila, Pescara, Chieti, Teramo e la provincia di Campobasso per il Molise. Proseguiti anche i servizi di controllo nel settore del trasporto professionale. Eseguiti, oltre ai servizi programmati giornalmente, anche dispositivi specifici pianificati a livello nazionale, secondo il modello delle "Operazioni ad Alto Impatto": 40 le operazioni complessivamente realizzate. 

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Sentenza Sanitopoli, le motivazioni della Corte d’Appello di Perugia

 "Nel caso di specie e' solo risultato che Angelini aveva effettivamente eseguito varie illecite dazioni a Del Turco, con il concerto di Cesarone, ma non vi e' modo di ritenere in positivo che esse furono frutto di un preordinato disegno, sorretto da una organizzazione stabile a tal fine, con identita' di programma e piena consapevolezza da parte di tutti gli eventuali partecipi di farne parte". E' uno dei passaggi centrali della motivazione depositata nei giorni scorsi dalla Corte d'appello di Perugia relativa all'assoluzione dell'ex governatore abruzzese, Ottaviano Del Turco, dal reato di associazione per delinquere "perche' il fatto non sussiste" nell'ambito della cosiddetta "sanitopoli" abruzzese. La sentenza di assoluzione era stata emessa il 27 settembre scorso dai giudici umbri, dopo che la Cassazione nel dicembre 2016 aveva confermato la condanna di Del Turco per induzione indebita della Corte d'Appello dell'Aquila, ma aveva annullato con rinvio la condanna riguardante l'accusa di associazione a delinquere. I giudici umbri, sulla base delle osservazioni e delle indicazioni statuite dalla sentenza di rinvio della Cassazione, pervengono alla conclusione "della insussistenza del contestato reato associativo". "E' del tutto evidente - scrivono - come le argomentazioni spese al riguardo dalla Corte abruzzese (proprio per questo annullata) siano insufficienti a ritenere provata l'esistenza di una associazione organizzata criminosa". La vicenda prese il via dalle accuse dell'ex titolare della clinica Villa Pini di Chieti, Vincenzo Maria Angelini. Per questa vicenda Del Turco fu arrestato il 14 luglio 2008 assieme ad altre nove persone, tra cui assessori e consiglieri regionali. 

Relativamente all'elemento della necessaria pluralita' dei partecipanti, i giudici di Perugia osservano che "anche a voler ritenere una comunione stabile di intenti da parte di Del Turco e Cesarone (pur nel non elevato numero dei reati-fine da loro commessi), va in primo luogo preso atto che Quarta, indicato come principale artefice ed ideatore della condotta associativa, non e' risultato colpevole e partecipe di nessuno dei reati-fine, tanto da esserne assolto perche' assolutamente estraneo ad essi". La Corte sottolinea anche che "neppure e' risultato con la dovuta certezza che Quarta fosse pienamente consapevole (e neanche almeno connivente) delle induzioni illecite commesse dagli altri, circostanza questa richiesta dalla Cassazione per ritenere plausibile l'esistenza di un sodalizio criminoso cui avrebbe partecipato anche Quarta". "La Suprema Corte - aggiungono i giudici umbri - ha gia' trattato dei contenuti delle telefonate intercettate di Quarta, per ritenerne l'insufficiente valenza probatoria, quanto meno per inferirne l'esistenza dell'associazione criminosa. Non e' dato comprendere, poi, come (e soprattutto se) Quarta partecipasse alla suddivisione dei proventi delittuosi, in caso negativo acclarandosi ancor piu' l'ipotesi che poteva essersi trattato invece di condotte piu' o meno estemporanee, frutto comunque di scelte pronte a cogliere l'attimo favorevole per l'arricchirsi ai danni di Angelini. E' pertanto da escludere con riguardo a Quarta la partecipazione ad associazione stabile e organizzata". "Quanto al Mazzocca- si legge nelle motivazioni- e' significativo rilevare che e' stato giudicato colpevole di un solo episodio di induzione illecita, del tutto disomogeneo ed asincrono rispetto ai reati - fine e poco collegato ad essi". "Ancor meno argomenti - proseguono i giudici - in senso accusatorio possono trarsi dalla posizione di Boschetti, addirittura assolto da ogni altro reato diverso da quello associativo, qui in esame".
Secondo i giudici di Perugia, i "profili di implausibilita' segnalati dalla Cassazione "valgono poi ad inficiare e/o svilire l'ipotesi accusatoria". Inoltre, anche "la diversa prospettiva di inquadramento dei reati - fine (tra I e II grado) svilisce ancor di piu' l'ipotesi associativa (oltre a spostare grandemente i termini delle questioni civilistiche)". La Corte perugina propende "per la occasionalita'/episodicita' dei vari eventi illeciti, frutto piu' dell'approfittamento della situazione che si era venuta creando, piuttosto che di un programmatico accordo tra gli imputati, addirittura supportato da una stabile organizzazione a cio' finalizzata". "In effetti - scrivono ancora i giudici umbri - a ben leggere la sentenza della Cassazione (nella parte conclusiva in cui si definisce concretamente l'esame demandato a questo giudice di rinvio) va osservato che la Corte ha ancorato l'eventuale sussistenza del reato associativo alla sola ipotesi in cui risulti effettivamente dimostrata (cosa che non e') una 'strumentale gestione della sanita', funzionale al compimento di azioni di induzione indebita', solo in tal caso infatti prendendo corpo l'ipotesi di 'un definito e comune programma delittuoso'". Secondo la Corte di Perugia, "in mancanza di riscontrate risultanze circa un organizzato sviamento della funzione politico-amministrativa (solo strumentalmente prospettata), deve allora ritenersi che alla base delle condotte illecite accertate vi fosse un medesimo disegno criminoso (integrativo della riconosciuta continuazione dei reati), ma non una associazione stabile ed organizzata, con tanto di programma prefissato, al fine di vessare sostanzialmente il solo Angelini". Del Turco, Cesarone, ex capogruppo della Margherita in Consiglio regionale, e Quarta, ex segretario generale della Presidenza della Giunta regionale, nel settembre scorso sono stati dunque assolti dal reato associativo. Per Del Turco, di conseguenza, la pena relativa all'accusa di induzione indebita a dare o promettere utilita', reato gia' confermato dai Supremi giudici, e' stata ridotta da quattro anni e due mesi a tre anni e 11 mesi. Per Cesarone la pena e' stata invece rideterminata a 3 anni e nove mesi dai 4 anni e 2 mesi del secondo grado. Per effetto della sentenza, Quarta, al quale sono state revocate anche tutte le statuizioni civili, e' stato invece completamente assolto. Rideterminata anche la pena per l'ex assessore regionale alla sanita', Bernardo Mazzocca, ridotta a 2 anni con la sospensione e la non menzione. La pena di Mazzocca e' "per aver indotto Angelini ad assumere nove persone, pur non avendone la necessita' imprenditoriale". Revocate anche tutte le statuizioni civili emesse a carico dell'ex assessore regionale alle Attivita' produttive, Antonio Boschetti, che esce dalla vicenda completamente assolto.

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Apre ad Avezzano l’emporio solidale per le famiglie bisognose 

L'apertura, domani, di un emporio solidale, negozio di generi di prima necessita', destinati alle famiglie bisognose, e l'apertura, anche di sera, della Caritas, per permettere a chi e' in difficolta' di consumare o portare via il pasto. Sono le iniziative per le famiglie piu' bisognose, adottate dal Comune di Avezzano. Con l'attivazione dell'emporio, prende vita cosi' il progetto "Rete solidale", promosso dal Comune di Avezzano, Ente capofila, in collaborazione con la Caritas diocesana e i Comuni di Magliano de' Marsi e di Massa d'Albe. Sono 90 i nuclei familiari di Avezzano che beneficeranno di una particolare "card" su cui verra' caricato del credito utilizzabile all'interno del negozio. Due sono quelli di Massa d'Albe mentre il Comune di Magliano ha gia' elaborato una trentina di domande. Il negozio si trova in piazza Matteotti, al numero 40 e sara' aperto dal lunedi' al sabato con l'orario: dal lunedi' al venerdi' dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19 mentre il sabato solo di mattina, sempre dalle 10 alle 13. All'evento sono stati invitati i rappresentanti del Comune di Magliano e di Massa d'Albe e saranno presenti il sindaco, Gabriele De Angelis, e l'assessore alle Politiche sociali, Angela Salvatore. Interverranno il vescovo dei Marsi, monsignor Pietro Santoro, accompagnato dal direttore della Caritas don Carmine Di Bernardo e dalla vice Lidia Di Pietro. Saranno presenti anche tutti i volontari che gestiranno l'emporio.

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Sosta a pagamento nell’area comunale del centro commerciale Megalo’ 

Sosta a pagamento nell'area commerciale del Megalo': l'ufficio traffico del Comune di Chieti ha emanato l'ordinanza che da' il via alla fase attuativa per istituire parcheggi a pagamento nell'area di proprieta' del Comune attigua al centro commerciale. Lo rende noto l'assessore al traffico e viabilita' Mario Colantonio. In particolare, il provvedimento, che segue una delibera della Giunta comunale dello scorso 6 ottobre, mette a pagamento 859 posti auto, ogni giorno dalle 8 alle 24, precisando che la sosta avra' un costo di 80 centesimi per la prima ora e di 50 centesimi per le successive ore fino ad un massimo di otto ore.

"La fase attuativa proseguira' con il successivo affidamento del servizio alla societa' partecipata 'Chieti Solidale' nei confronti della quale si stanno predisponendo anche gli atti di affidamento per la gestione dei parcheggi cittadini" dice Colantonio. L'effettiva attivazione della sosta a pagamento e' vincolata alla realizzazione della segnaletica a cura della societa' che gestira' il servizio. La stessa provvedera' anche alla relativa manutenzione''. 

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Chieti, blitz anticontraffazione della Polizia Municipale al mercato

 Blitz anticontraffazione della Polizia Municipale di Chieti che nel mercato di via Amiterno oggi ha sequestrato borse, felpe, portafogli e pantaloni con note griffe di alta moda. Un venditore abusivo stava vendendo prodotti commerciali contraffatti quando, alla vista degli agenti, si e' dato precipitosamente alla fuga abbandonando la merce che e' stata recuperata e posta sotto sequestro

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