Riaperta parzialmente a Pescara via Monte di Campli. La strada torna quindi parzialmente transitabile dopo i lavori di riqualificazione e messa in sicurezza. Da oggi chi scende da via Colle Innamorati dovrà girare necessariamente a destra su via Santina Campana, fare la rotatoria di via Prati e risalire tramite via monte di Campli che verrà riaperta. Chi proviene da via Monte di Campli, lato via del Santuario, potrà percorrere, a salire, via Colle Innamorati. Deve essere ancora realizzata in sicurezza la seconda parte della rotatoria, in costruzione su uno degli incroci più importanti della zona.
Leggi Tutto »Pescara, ripartono i lavori sulla riviera
Ripartono i lavori di riqualificazione lungo la riviera nord di Pescara. Lo rende noto il Comune. Il cantiere, per consentire un maggiore assestamento del risanamento appena concluso nel tratto via Tassoni-Madonnina, ripartirà dal primo tratto a nord, da via Cavour, che sarà chiuso fino a via Ragazzi del '99. Gli interventi, dopo la fase di risanamento della sede stradale, prevedono fresatura, livellamento centrale della strada e posa del nuovo manto di asfalto. Si avanzerà a ritmo serrato.
Nella mattinata di lunedì sarà aggiornata la segnaletica sul posto valida per il giorno successivo anche sul secondo tratto, per avvisare i cittadini e dare ai mezzi la possibilità di lavorare in sicurezza e senza auto in sosta.
Francobollo speciale per il bicentenario del Teatro Marrucino di Chieti
Un francobollo speciale da 95 centesimi per il bicentenario del Teatro Marrucino di Chieti. La vignetta del francobollo - resa nota da Poste Italiane - mostra le fastose balconate e il palcoscenico del Teatro, con il sontuoso sipario ottocentesco dipinto da Giovanni Ponticelli e raffigurante "Il trionfo sui Dalmati Partini di Asinio Pollione" (Pollione era di famiglia chietina). Il Teatro venne inagurato nel 1818 con il nome di Real Teatro San Ferdinando: la prima rappresentazione fu dedicata ala ''Cenerentola'' di Rossini. Dopo l'unificazione italiana del 1861 il nome fu cambiato in Teatro Marrucino, in onore dell'antica popolazione italica che abitava l'area di Chieti.
Leggi Tutto »A Pescara magistrati ed esperti a confronto sul vino
La proposta di Coldiretti: congelare la produzione per aumentare prestigio e salvaguardia della qualita’.
“Bisogna approvare misure per rafforzare i controlli, tutelare e contrastare i reati agroalimentari ma soprattutto salvaguardare con nuove idee gli imprenditori seri che perseguono la qualità in un settore così importante e strategico per l’economia regionale e nazionale”. E’ quanto emerso questa mattina in occasione del convegno “Il vino made in Italy: un’eccellenza da tutelare e un futuro da coltivare” che, promosso da Coldiretti Abruzzo in collaborazione con l’Osservatorio nazionale sulla criminalità nell’agricoltura e nel sistema agroalimentare, ha visto partecipare esperti e magistrati in un singolare confronto moderato dal consigliere della Corte dei conti Andrea Baldanza sul futuro del settore vitivinicolo.
Nella sala rossa del Mediamuseum, affollata di autorità civili e militari, c’erano il consigliere della Corte di Cassazione Fabrizio di Marzio, il responsabile dell’ufficio vitivinicolo nazionale di Coldiretti Domenico Bosco, il dirigente dell’ICFQR nonché capo ufficio ICQRF Italia Centrale Flavio Berilli e Cataldo Motta, già Procuratore di Lecce, oltre al presidente di Coldiretti Abruzzo Domenico Pasetti e al Direttore Giulio Federici. Personalità e competenze diverse che – dopo i saluti del presidente di Coldiretti Pescara Chiara Ciavolich - hanno sviscerato il vino made in Italy da diversi punti di vista passando dai primati raggiunti al valore dell’export, dalla nuova legge sul caporalato al preoccupante scenario delle agromafie che producono un business complessivo stimato oltre 21,5 miliardi di euro, dalle novità introdotte dal testo unico del vino all’importanza dei controlli per garantire il lavoro delle aziende che lavorano per la qualità del prodotto. E proprio in merito alla qualità, i vertici di Coldiretti hanno ribadito la necessità di garantire sempre maggiore tutela alla Doc, che rappresenta un terzo della produzione del vino regionale (pari a circa 1milione di ettolitri di vino) con particolare riferimento al Montepulciano d’Abruzzo (pari al 21% dell’intera produzione abruzzese) e che andrebbe maggiorente salvaguardato anche con: 1) misure straordinarie volte alla garanzia della qualità; 2) una rivisitazione dello stesso disciplinare soprattutto in un momento importante come questo, alla vigilia dell'adozione del contrassegno dello Stato italiano (le cosiddette fascette), deciso dal Consorzio di tutela e in vigore dal prossimo 1 dicembre con l'obiettivo di dare maggiore tutela alle Doc. "Gli strumenti possono essere tanti e sinergici - sottolinea Coldiretti - tuttavia, per il Montepulciano D’Abruzzo una via da percorrere potrebbe essere anche il "congelamento" della denominazione di origine, che nei fatti consisterebbe in una autoregolazione delle quantità prodotte e quindi in un maggiore "autocontrollo". Il risultato sarebbe un aumento di prestigio e di valore sia in termini di immagine sia da un punto di vista commerciale con un effetto traino su tutto il vino prodotto e su l’intero territorio”.
Da qui, un interessante confronto di idee e proposte su un settore in Abruzzo che vanta una produzione media di circa 4.500.000 quintali di uva e 3milioni di ettolitri di vino per un totale di circa 18mila aziende vitivinicole attive e sempre a più alta specializzazione su una superficie agricola complessiva di oltre 32mila ettari coltivati principalmente a Montepulciano d’Abruzzo e Trebbiano d’Abruzzo, anche se negli ultimi anni stanno riscuotendo sempre maggiore interesse il Pecorino, la Passerina, il Moscato, la Cocciola e il Montonico.
“La vitivinicoltura abruzzese è oggi una realtà importante – sottolinea Coldiretti – tanto che l’Abruzzo può considerarsi oggi tra le regioni in cui il vino ha saputo imporsi fino a diventarne l’immagine di riferimento, con una filiera che costituisce il principale comparto agricolo regionale (21% dell’intera PLV, la più elevata incidenza tra le regioni italiane) e una produzione media di vino rappresentata dal 70% di vini rossi e da un restante 30% di bianchi. Una realtà sempre più fiorente anche per i numerosi apprezzamenti che arrivano dall’estero, che si traducono con una crescita delle esportazioni che hanno registrato una forte impennata soprattutto negli ultimi anni. Ecco perchè oggi più che mai è necessario creare i presupposti di una tutela che salvaguardi la qualità anche attraverso la diminuzione della produzione”.
Nel corso dell’incontro, Domenico Bosco ha illustrato i primati e i numeri del vino italiano, soffermandosi sulle novità introdotte dal testo unico alle attività di Coldiretti a garanzia dell’eccellenza vino. Di Marzio, partendo dal problema della presenza di "parassiti" all’interno del mercato, è intervenuto parlando delle attività dell’osservatorio affrontando anche lo sviluppo della cultura delle società di capitali nel settore vitivinicolo. Molto sentito anche l’intervento di Cataldo Motta, che ha richiamato il tema del caporalato con particolare riferimento a quanto scritto nel volume “Agricoltura senza caporalato” pubblicato dall’Osservatorio sulla criminalità in agricoltura; Flavio Berilli, ha parlato di tutela delle denominazioni anche in relazione alle frodi in commercio e il presidente Pasetti si è soffermato sulle difficoltà che, in termini di concorrenza sleale e di mano d’opera qualificata, che incontra l’imprenditore che opera secondo le regole.
Dal vino, nel corso dell’incontro, si è arrivati ad una disamina più ampia di tutto l’agroalimentare e dei rischi che corre essendo terreno privilegiato di investimento della malavita. Business che riguarda l’acquisizione di marchi prestigiosi per produrre invece cibo spazzatura, l’orientamento dell’attività di ricerca scientifica, l’eco-business che priva l’agricoltura italiana di terreni sani e salubri a danno del consumatore finale. Ma prima fra tutti, la contraffazione alimentare che, insieme al furto di identità, è il furto commerciale per eccellenza e può diventare frode sanitaria se il cibo è prodotto con materie prime scadenti.
E in merito al settore vino, l'ultimo fatto di cronaca risalente a fine aprile: il maxi arresto in Campania per l’immissione illecita nel mercato nazionale di partite di zucchero di origine serba vendute in nero per la sofisticazione del vino. Non il primo ma neanche l'ultimo di una lunga serie di reati e illeciti che hanno per protagonista non solo il vino ma tutto l'agroalimentare italiano.
“Pericoli – sottolinea Coldiretti Abruzzo - da affrontare con stringenti misure di rafforzamento dell’attività di controllo dei flussi commerciali e con una maggiore trasparenza sulle informazioni in etichetta circa la reale origine degli alimenti. La tutela del made in Italy agroalimentare, non solo di quello del vino – sottolinea Coldiretti Abruzzo – è una risorsa strategica per tutto il Paese ma è necessario partire dal recupero dei valori della legalità e della trasparenza”.
Spunti diversi di riflessione che hanno chiuso il cerchio con un monito: “la magistratura deve allargare i suoi orizzonti affinando una nuova cultura per l’interesse agroalimentare, ma ognuno deve fare la sua parte secondo le sue specifiche competenze”.

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Pianella: presentata la lista Progetto Futuro
La straordinaria esperienza della lista “Progetto Comune”, ha portato nel 2013 ad un radicale cambiamento nella gestione della cosa pubblica pianellese, chiamata ad un inevitabile salto di qualità che la tirasse fuori da una crisi, morale, materiale e finanziaria senza precedenti nella quale era precipitata negli ultimi anni.
L’approccio estremamente pratico e programmatico, impresso sin dall’inizio, ha condotto ad operare scelte radicali (società partecipate, personale, organismi consortili) che hanno consentito di generare sin dal primo anno economie, pari a circa il 20% del bilancio dell’ente, in grado di garantire i necessari equilibri finanziari ed iniziare l’opera di riorganizzazione generale.
Riduzione degli sprechi ed efficientamento in tutti i settori della spesa pubblica; digitalizzazione ed informatizzazione; trasparenza e programmazione, hanno generato una capacità attrattiva di capitali pubblici e privati, concretizzatisi in una mole di investimenti pari a 12 mln di euro in 5 anni, oltre il 350% in più della precedente consiliatura, oltre al miglioramento dei servizi, alla riduzione dei costi ed al calo generale della pressione tributaria locale.
La consapevolezza che, tuttavia, questo patrimonio di Valori, Innovazione e Passione per il Territorio, rischia, per ragioni legate al distacco delle nuove generazioni dalla cosa pubblica, di rimanere senza adeguato seguito, ci ha indotto a pensare ad un nuovo modello che, mettendo a disposizione le competenze e le esperienze maturate. selezionasse le migliori espressioni della società civile pianellese per formarle e metterle al servizio di un Progetto Futuro, che dovrà guidare questa Città al 2030, in coerenza con l’agenda degli obiettivi comunitari.
6 consiglieri comunali uscenti di esperienza e competenza e 6 nuovi giovani candidati provenienti dalla società civile, alla loro prima candidatura, guidati dal sindaco che meglio di ogni altro ha saputo incarnare passione per il territorio, progettualità e trasparenza, si sono messi a disposizione della collettività per una Città che mira allo sviluppo sostenibile ed alla coesione sociale, con l’entusiasmo e la passione di chi è convinto che, a Pianella, “ Il cielo è sempre più blu”.
I CANDIDATI
Marinelli Sandro 9-9-1969
Sindaco della Città di Pianella e Avvocato, affermato libero professionista, il quale con passione, formazione e impegno si è applicato nella pubblica amministrazione per il bene comune del paese.
Aramini Romeo 6-1-1969
Assessore all’agricoltura, commercio, turismo e manutenzioni della Città di Pianella, Agente di Polizia Penitenziaria, molto presente sul territorio.
Berardinucci Davide 29-5-1987
Assessore tra l’altro all’urbanistica, sport e associazionismo, laureato in Giurisprudenza, tra i più giovani assessori dell’area vestina, attento e sensibile verso le necessità dei cittadini.
Chiarieri Francesco 16-12-1988
Alla prima esperienza, laureato in viticoltura ed enologia, imprenditore agricolo e titolare di una delle più importanti e antiche cantine del territorio.
D’Arcangelo Norma 4-12-1968
Alla prima esperienza, diploma scuola magistrale e di pianoforte, ben rappresenta la frazione di Cerratina di Pianella.
Di Clemente Sabrina 8-5-1969
Alla prima esperienza, maestra d’arte, radicata sul territorio ed impegnata nel volontariato.
Di Massimo Antonella 26-2-1994
Alla prima esperienza, perito informatico ed istruttrice di karate,la più giovane del gruppo.
Di Tonto Massimo 14-8-1971
Consigliere Comunale e Avvocato, impegnato da sempre a favore della comunità con dedizione, competenza e disponibilità.
Faieta Antonio 11-11-1960
Vice Sindaco e assessore tra l’altro ai lavori pubblici, ecologia e politiche della casa, perito industriale ed impiegato tecnico dell’Enel, concreto e risolutivo, profondo conoscitore della macchina amministrativa comunale.
Minetti Alessandro 9-5-1961
Presidente del consiglio comunale, geometra ed assicuratore, con notevole esperienza amministrativa, consolidata presenza sul territorio.
Pietrolungo Ivano 8-10-1974
Alla prima esperienza, laureato in scienze politiche, da sempre impegnato nell’associazionismo e in particolare nella croce rossa, impiegato Asl , motivato e innovativo.
Pozzi Marco 13-3-1963
Vice presidente del consiglio comunale, geometra, libero professionista ed imprenditore nel campo edile, moderato e intelligente, con forte esperienza amministrativa e sensibilità verso le necessità dei cittadini.
Toro Ramona 9-9-1976
Alla prima esperienza, diploma di segretaria d’azienda, estetista onicotecnica, espressione del territorio di Castellana
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Chieti, tre persone arrestate per spaccio nei locali
Tre persone arrestate, oltre 200 grammi di cocaina e cento di hashish sequestrati insieme con 8.000 euro in contanti e materiale per confezionare gli stupefacenti. E' questo il bilancio di un'operazione della Squadra Mobile della Questura di Chieti scattata ieri dopo una settimana di indagini scaturite dai movimenti e i contatti di un pusher che ha condotto gli investigatori in due noti locali di Chieti Scalo, un pub e una braceria, risultati di proprietà di uno degli arrestati.
In carcere, per detenzione a fine di spaccio di stupefacenti, sono finiti due fratelli il più giovane dei quali titolare di entrambe le attività, oltre a loro è stato arrestato un 25enne, ritenuto dagli investigatori un pusher.
Come ha spiegato nel corso di una conferenza stampa il dirigente della Squadra Mobile, Miriam D'Anastasio, l'attenzione si è spostata sulla braceria e sul pub. All'interno della braceria, sotto un frigorifero, sono stati trovati una decina di grammi di cocaina di cui qualcuno ha tentato di disfarsi ma anche materiale per il confezionamento dello stupefacente. In un appartamento sopra l'attività, in parte adibito a magazzino, i poliziotti hanno trovato 185 grammi di cocaina, parte già divisa in dosi, cento grammi di hashish e materiale per il confezionamento. La cocaina, immessa sul mercato, avrebbe fruttato almeno 50mila euro, secondo gli investigatori. Altre due persone sono state denunciate a piede libero per concorso in detenzione di stupefacenti.
Leggi Tutto »Montesilvano, nuovo sgombero nella spiaggia e in pineta
Prosegue l’attività di contrasto alle occupazioni abusive a Montesilvano. Ieri pomeriggio una pattuglia della polizia locale, guidata dal tenente Nicolino Casale è intervenuta nella spiaggia antistante via Firenze e nella pineta adiacente per allontanare alcuni stranieri accampati abusivamente. Sei le persone sorprese a bivaccare. Con l’ausilio della ditta Formula Ambiente sono stati rimossi materassi e altri materiali.
«Ancora una volta – afferma l’assessore alla polizia locale, Valter Cozzi - abbiamo effettuato un intervento volto al ripristino della sicurezza e del decoro urbano. Siamo certi che la costanza e la perseveranza con cui stiamo conducendo questa azione, scoraggerà definitivamente queste persone che purtroppo continuano a occupare abusivamente la riserva e talvolta la spiaggia. Proseguiremo, facendo ricorso a tutte le disposizioni normative e le procedure necessarie affinché coloro che sono privi di permesso di soggiorno e destinatari di provvedimenti di espulsione vengano allontanati dal territorio italiano. Non ci fermeremo fino a che queste aree siano completamente libere e i cittadini possano riappropriarsi di tali spazi in serenità e tranquillità».
Leggi Tutto »Veicoli senza assicurazione, controlli a tappeto in via Spagnuolo e via Di Vittorio
Blitz questa mattina della polizia municipale tra via Spagnuolo e via Di Vittorio. Due pattuglie hanno eseguito un controllo ad hoc su circa 50 veicoli in sosta. Tre auto sono state sottoposte a sequestro a causa di mancata copertura assicurativa, per un totale di 2.500 euro circa di sanzioni. Altre 5 auto sono state invece rimosse direttamente dai legittimi proprietari.
«Abbiamo promosso questa azione di controllo - afferma l’assessore alla polizia locale, Valter Cozzi – alla luce di alcune segnalazioni da parte dei residenti. Nei giorni scorsi abbiamo effettuato una serie di sopralluoghi, rilevando la presenza di auto in sosta da diverso tempo. Questa mattina abbiamo effettuato l’operazione mirata alla verifica di tali veicoli. Negli ultimi anni, a causa della perdurante crisi economica e sicuramente oneri assicurativi troppo elevati, il numero di veicoli che circolano sulle nostre strade senza regolare copertura assicurativa è in aumento, dai 3,9 milioni del 2014 (l'8,7% del totale), a 5 milioni del 2017 (il 13%). E’ chiaro che nei sinistri stradali in cui sono coinvolti mezzi non assicurati, diventa molto difficile ottenere giusti risarcimenti. Per questo verificare la copertura assicurativa ci permette di rendere più sicura la circolazione lungo le strade cittadine. Un plauso - conclude Cozzi - agli operatori della polizia locale, che anche in questa situazione, hanno svolto un lavoro attento e scrupoloso».
Leggi Tutto »Montesilvano, ripulita l’area di via Lazio
«L’inciviltà purtroppo ha colpito una nuova zona della città. E’ veramente increscioso che nell’arco di una settimana abbiamo dovuto promuovere diversi interventi straordinari di rimozione di cumuli di rifiuti lasciati per le strade. Dopo l’operazione in via Rimini, questa mattina la rimozione dei rifiuti ha riguardato via Lazio». A dirlo è l’assessore all’Igiene Urbana Paolo Cilli. «Questi abbandoni sono la dimostrazione, purtroppo, non solo della totale assenza di senso civico da parte dei responsabili di questi atti, ma di mancanza di rispetto per gli altri e per se stessi. Mi domando se queste persone trattino le loro case allo stesso modo con cui si permettono di deturpare e sporcare la città. Ancora una volta vogliamo fare un appello a quei cittadini, che al contrario amano e rispettano Montesilvano, affinché segnalino i trasgressori alla polizia locale, che con le loro azioni rappresentano un gravissimo danno nei confronti di tutti, soprattutto delle giovani generazioni. Dal canto nostro - conclude Cilli - stiamo implementando i controlli e potenziando il posizionamento su tutto il territorio di nuove foto trappole per individuare, sanzionare e denunciare i trasgressori».
Leggi Tutto »Di Nardo: Ortona senza turismo, e’ ora di voltare pagina
"La nuova stagione balneare si avvicina e Ortona, sul fronte del turismo, torna a farsi trovare del tutto impreparata. Nessun intervento migliorativo, nessun cambio di passo e nessun salto culturale è stato messo in campo da parte dell'amministrazione guidata dal sindaco Castiglione, né sul piano della valorizzazione della città né a livello di marketing territoriale". Lo afferma Angelo Di Nardo - Capogruppo al Comune di Ortona per Fratelli d'Italia, Noi con Salvini, Libertà e Bene Comune per Ortona.
"Eppure Ortona è una delle poche località abruzzesi ad essere nelle condizioni di abbinare un tratto di costa di suggestivo, un centro storico di assoluto pregio, tradizioni ancora vive e uno staordinario patrimonio eno-gastronomico. Senza contare il ruolo nevralgico che potrebbe assumere l'infrastruttura portuale, ampiamente sotto-utilizzata rispetto al suo potenziale. Certamente, negli ultimi tempi, abbiamo salutato con soddisfazione l'inaugurazione della nuova pista ciclopedonale, realizzata con fondi regionali, ma non è certo possibile fermarsi a questo. E' necessario innanzitutto completare l'opera, che al momento è di fatto un'incompiuta, e occorre rendere Ortona attrattiva, funzionale, al passo con i tempi e facilmente raggiungibile. Riteniamo fondamentale mettersi al più presto al lavoro per restituire dignità e identità al porto, che potrebbe assumere un ruolo davvero centrale sul piano dello sviluppo turistico. Oggi, invece, il porto di Ortona è fermo, non ha un'anima turistica né un'anima commerciale, e si limita ad accogliere la miseria di una nave da crociera l’anno, che porta in dote alla città appena una cinquantina di turisti mordi e fuggi. La Regione Abruzzo ha da poco lanciato un nuovo bando di gara per l'affidamento, a partire dal 2019, dei servizi di trasporto marittimo tra la nostra regione e la Croazia: gli operatori economici, per i quali è previsto un contributo di 800mila euro l'anno, potranno scegliere se fare base nel porto di Pescara o in quello di Ortona. A Pescara i lavori di ristrutturazione e ampliamento del porto sono in piena attività, mentre nella nostra città vige l'immobilismo più totale. Non vorremmo che Ortona perdesse l'ennesima opportunità di rilanciare il suo porto e tornare protagonista, a causa dell'insipienza e della mancanza di visione dei propri amministratori. Sarebbe il caso -prosegue Di Nardo - poi, di restituire ad Ortona l'immagine di una località balneare civile, accogliente e in grado di offrire servizi di qualità, a partire dai parcheggi, che lungo il litorale continuano ad essere insufficienti. Nella zona balneare del Lido Riccio, una delle più storiche e rinomate del nostro territorio, scarseggiano le aree di sosta per le auto, manca l'illuminazione, la segnaletica stradale è insufficiente e i controlli delle forze dell'ordine sono sporadici. Carenze, sotto vari aspetti, si lamentano anche nella zona Saraceni. Appare essenziale, inoltre, salvaguardare la qualità delle acque del mare. La sostenibilità ambientale rappresenta il principale punto di forza di qualsiasi località turistica costiera e invece Ortona, neanche quest'anno, è stata giudicata all'altezza di ricevere l'ambita Bandiera Blu, assegnata ad altre nove località abruzzesi. La qualità delle acque, per fortuna, negli ultimi anni è migliorata, anche se permane il divieto di balneazione nella zona Foce del Foro. Gli sforzi vanno comunque raddoppiati, per rendere eccellente la qualità delle acque marine, che rappresenterebbe un patrimonio di inestimabile valore per tutto il territorio di Ortona. E' necessario, infine, rivitalizzare il centro storico cittadino, attraverso iniziative mirate ed eventi, e tramite una costante attività di supporto alle attività commerciali e artigianali. La città deve essere resa viva e appetibile quanto meno per l'intera durata stagione estiva. Tutto questo senza lasciare indietro le contrade periferiche, che andrebbero coinvolte in un più ampio programma di iniziative, in grado di valorizzare le caratteristiche identitarie e le peculiarità paesaggistiche di ogni singola porzione di territorio. Il turismo - conclude Di Nardo - è uno straordinario volano per lo sviluppo e lo sviluppo si traduce nella creazione di nuove opportunità lavorative. Quel lavoro che oggi latita paurosamente nella città di Ortona e che rischia di ferire a morte il nostro territorio. Non è più possibile restare a guardare, è arrivato il tempo di restituire un futuro ad Ortona".
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