Cronaca

File a Lanciano per le esenzioni del ticket

Distretto sanitario di Lanciano preso d'assalto in mattinata per il rinnovo delle esenzioni per reddito. Gia' prima dell'apertura degli uffici numerosi cittadini avevano affollato il piazzale antistante l' ingresso dell'edificio e poi si sono riversati nella sala d'attesa, insufficiente a contenere un flusso massiccio di utenti. Lo rende noto la Asl Lanciano Vasto Chieti.

"Posso comprendere l'irritazione dei cittadini per l'attesa, che diventa inevitabile in un momento di grandissima affluenza come questo - sottolinea il direttore del Distretto, Manola Rosato - ma da parte nostra c'e' tutto l'impegno organizzativo possibile per ridurre il disagio, di cui ci scusiamo. Abbiamo riservato due sportelli esclusivamente alle esenzioni per reddito, riuscendo a evadere un centinaio di utenti nell'arco della mattinata. Non si riesce a fare di piu' perche' le operazioni sono lunghe e fatte di vari passaggi non rapidissimi, per via della compilazione dei moduli e la comunicazione in tempo reale al ministero di una serie di dati che richiedono diversi minuti". Cosi' la decisione di attivare a Lanciano due sportelli dedicati. "Da parte nostra - conclude Rosato - facciamo tutto il possibile per limitare e organizzare l'attesa, ma anche un appello ai cittadini che non abbiano urgenza assoluta di rinnovo, a dilazionare l'adempimento di qualche giorno, cosi' da renderlo meno disagevole per tutti".

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Inchiesta della Procura di Teramo sugli iter per la cittadinanza

Inchiesta della Procura di Teramo sulle naturalizzazioni di numerosi cittadini brasiliani in diversi comuni della provincia e che ad oggi conterebbe una decina di indagati tra i dipendenti delle amministrazioni comunali di Notaresco, Pineto e Roseto, tra cui alcuni agenti di polizia municipale. Il reato ipotizzato e' falso; le indagini sono ancora in corso e potrebbero portare presto a nuovi sviluppi. Al centro dell'inchiesta, le procedure per la naturalizzazione di cittadini brasiliani con avi italiani, cosi' come certificato da notai del loro paese, con l'attenzione degli inquirenti concentrata soprattutto sull'attestazione, necessaria ai fini del perfezionamento dell'iter e quindi all'ottenimento della cittadinanza, della dimora abituale in Italia ed in questo caso nei tre Comuni del teramano interessati. Secondo quanto ipotizzato dalla Procura, titolare del fascicolo il pm Stefano Giovagnoni, contrariamente a quanto attestato dai controlli fatti dai relativi uffici comunali, la maggioranza dei brasiliani che avrebbe ottenuto le certificazioni non avrebbe avuto alcuna dimora abituale negli appartamenti indicati, che al contrario sarebbero stati occupati solo per il tempo necessario ad ottenere la cittadinanza. Ad insospettire investigatori ed inquirenti il numero particolarmente elevato di cittadini brasiliani, circa 500-600, arrivati negli ultimi anni nel teramano avviando le procedure per la cittadinanza.

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Crac De Nicola, trasferita a Chieti una parte del procedimento

Davanti al gup del tribunale di Pescara, Gianluca Sarandrea, oggi, l'udienza del procedimento sul crac De Nicola, che coinvolge alcuni ex vertici della ex Carichieti. Il giudice ha trasferito al tribunale di Chieti, per competenza territoriale, la parte del procedimento che chiama in causa, per concorso esterno in bancarotta fraudolenta, l'ex direttore generale della ex Carichieti Francesco Di Tizio, l'ex capo area della filiale Carichieti di Pescara 6, Luigi De Vitis, i periti Carlo Rabottini e Franco De Donatis, e altre due persone.

Resta dunque a Pescara soltanto il filone principale dell'inchiesta, che coinvolge complessivamente 23 persone, a partire dallo stesso Carmine De Nicola, imprenditore attivo nel settore delle scuole private e delle case di cura. Al riguardo il gup ha disposto il conferimento dell'incarico al perito per la trascrizione di alcune intercettazioni telefoniche. Sotto la lente dell'accusa, rappresentata dal procuratore capo Cristina Tedeschini e dal pm Anna Rita Mantini, i presunti fallimenti pilotati contestati a De Nicola. Una vicenda che ruota attorno all'Opera scolastica L'Ausiliatrice, societa' con sede a Francavilla, che ha acquisito la Sicof, destinataria nel 2007 di un mutuo da oltre 14 milioni di euro ancora scoperto.

Sul versante pescarese del procedimento, invece, dopo che la Corte d'Appello dell'Aquila ha revocato il fallimento della societa' Opera scolastica L'Ausiliatrice e dopo che la stessa societa' e' stata ammessa al concordato preventivo, non essendoci di fatto piu' il fallimento, il pm Mantini si e' riservato di modificare il capo di imputazione. L'udienza e' stata aggiornata al prossimo 18 aprile per il conferimento al perito dell'incarico relativo alla trascrizione delle intercettazioni telefoniche. 

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Bancarotta dell’azienda vini, due condanne

Il Tribunale di Chieti ha condannato a 3 anni e 6 mesi di reclusione ciascuno Camillo e Marcello Antonucci, padre e figlio, imprenditori originari di Crecchio, riconosciuti colpevoli di bancarotta fraudolenta. Secondo l'accusa, in qualita' di amministratori della Antonucci Vini, societa' dichiarata fallita dal Tribunale di Chieti nell'ottobre del 2011 e che produceva e vendeva vini, allo scopo di recare pregiudizio ai creditori, avrebbero distratto i libri e le scritture contabili cosi' da rendere impossibile la ricostruzione del patrimonio e del movimento d'affari.

I due sono stati condannati anche al pagamento delle spese legali e all'interdizione dai pubblici uffici per la durata di cinque anni. Per entrambi il difensore di fiducia, l'avvocato Cristian Liberato, aveva chiesto l'assoluzione o in subordine che reato venisse derubricato in bancarotta semplice. Il legale ha annunciato ricorso in Appello.

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Disposta l’autopsia per l’uomo morto in Repubblica Dominicana

Sara' l'autopsia in programma oggi nella Repubblica Dominicana a stabilire le cause della morte di un 72enne di Chieti, Fernando Ranni, ex professore, trovato morto in localita' Boca Chica, comune della provincia di Santo Domingo nell'isola caraibica del centro America. L'esame autoptico - si apprende da ambienti investigativi - si svolge alla presenza di un esperto per la sicurezza del dipartimento italiano di Ps. Secondo le stesse fonti sembra che il 72enne stesse li' da poco tempo e che siano stati avviati accertamenti anche sulla sua vita in Italia. La notizia della morte di Ranni era stata anticipata sull' edizione in edicola oggi del quotidiano d'Abruzzo, 'Il Centro', secondo il quale l'uomo sarebbe stato trovato impiccato alla maniglia di una porta nell'appartamento in cui viveva in affitto.

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Sparatoria alla stazione di Fossacesia, processo finisce con una condanna a 6 anni e 8 mesi

E' finita con una condanna in primo grado a 6 anni e 8 mesi di reclusione la vicenda della sparatoria alla stazione ferroviaria di Fossacesia che vide protagonista il ghanese Isaac Tabiri Yaw (29 anni) ospite del centro di accoglienza camping Sangro, a Torino di Sangro.

Il 30 settembre scorso l'immigrato rimase ferito alla gamba destra colpito da due colpi di pistola sparati dai militari che lo volevano disarmare. Nella concitazione un proiettile divenne vagante e colpi' al collo anche il maggiore Fiorenzo Laudadio, comandante della Polizia Municipale di Fossacesia, dopo aver sfondato il parabrezza dell'auto di servizio.Il caso è passato al vaglio, con rito abbreviato, del gup di Lanciano Marina Valente. Il pm Andrea Papalia aveva chiesto 8 anni e 6 mesi di pena. Secondo le accuse l'africano per lunghi minuti avrebbe puntato contro i carabinieri la Beretta calibro 92 caduta e sottratta a un maresciallo. In un primo momento l'arma non avrebbe sparato, poi l' imputato sarebbe riuscito a caricare il cane della pistola pronto a premere il grilletto. Da qui l'accusa di tentato omicidio. Il ghanese era giunto alla stazione armato di tre coltelli e una finta cintura esplosiva contenente riso e prima della sparatoria aveva distrutto a colpi di sassi tre auto di servizio dei carabinieri. Il suo difensore, l'avvocato Giuliana De Nicola, di Pescara, ha invece chiesto l'assoluzione dell'assistito motivato dall'incongruenza degli atti, con prove non schiaccianti, mancate perizie balistica e impronte digitali sull'arma e infine la necessita' di una perizia per accertare il vizio parziale di mente.

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Rubano auto durante Pescara-Milan, arrestati dai carabinieri

Rubano una macchina in zona stadio, durante Pescara-Milan, ma vengono rintracciati e arrestati dai carabinieri del Norm, in collaborazione con i militari della Compagnia di Montesilvano. In manette ieri pomeriggio, con l'accusa di furto aggravato in concorso e porto di attrezzi atti allo scasso, sono finiti G.C. e A.A. I militari in servizio di perlustrazione nella zona sud della citta', in concomitanza con lo svolgimento dell'incontro di calcio di serie A, hanno ricevuto una nota di ricerca dalla Centrale Operativa, di un'auto Volkswagen Golf, rubata poco prima in viale Pindaro, a due passi dallo stadio Adriatico. Le immediate ricerche hanno consentito di individuare poco dopo il veicolo in via Tirino, dove i militari hanno visto due persone che dopo aver parcheggiato la Golf, stavano salendo su un'altra macchina. Bloccati e perquisiti, si e' avuta la certezza della loro responsabilita' visto che all'interno della loro Panda e' stato trovato un borsone contenente un vero arsenale di attrezzi da scasso e sette centraline per l'avviamento di autovetture, di cui una proprio della Volkswagen Golf. I due, tratti in arresto nella flagranza del reato, sono stati processati per direttissima; nei loro confronti sono stati disposti gli arresti domiciliari.

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In Abruzzo confronto tra i cardiologi di 4 regioni

Sara' l'Abruzzo a ospitare i maggiori esperti in materia di cardiologia, provenienti dalla macro area Abruzzo, Marche, Umbria e Molise: il prossimo 7 e 8 aprile decine di esperti si incontreranno a Mosciano Sant'Angelo (Teramo) per il Congresso interregionale Anmco "Muma", edizione 2017. Al centro dell'evento, organizzato dall'Anmco, Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri, le nuove frontiere nella cura delle patologie cardiache, i farmaci, le tecniche di intervento all'avanguardia che di fatto aprono nuove e reali prospettive per la cura del nostro cuore. "La due giorni di convegno ha l'intento di promuovere un aggiornamento professionale di alta qualita' e, contemporaneamente, favorire l'aggregazione e lo scambio costruttivo di esperienze tra Centri di Regioni vicine, ma anche profondamente diverse come Marche, Umbria, Molise e Abruzzo", dicono gli organizzatori. Presidente del Congresso il presidente regionale Anmco Abruzzo e direttore del Dipartimento cardiovascolare di Teramo, Cosimo Napoletano. "L'appropriatezza delle prestazioni erogate e l'efficacia del trattamento - spiega Napoletano - sono gli obiettivi che devono animare la nostra vita professionale, raggiungibili solo attraverso una vera integrazione tra ospedale e territorio con la creazione percorsi assistenziali comuni, che rivalutino il ruolo del medico, limitino al massimo i tempi dei ricoveri ospedalieri per far tornare rapidamente sul territorio i nostri pazienti e soprattutto per dare di nuovo la percezione di una Sanita' su misura, vicino alla gente, su cui poter davvero contare".

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Presunti affitti d’oro dell’Università, assolto l’ex rettore Di Orio

Il Tribunale dell'Aquila ha assolto "perche' il fatto non costituisce reato" l'ex rettore dell'Aquila Ferdinando Di Orio, l'ex direttore amministrativo dello stesso ateneo, Filippo Del Vecchio, e con quella dello stesso valore, "per non aver commesso il fatto", l'imprenditore aquilano Marcello Gallucci, nell'ambito del processo penale, in corso da molti anni, sui canoni che sarebbero stati gonfiati per affittare il capannone che era dell'azienda Optimes, nella periferia Ovest del capoluogo, dove vennero ricollocate la facolta' universitarie di Ingegneria ed Economia che avevano avuto le sedi distrutte dal sisma del 6 aprile 2009. L'accusa per i tre era di abuso d'ufficio aggravato: anche il pm David Mancini che aveva chiesto il rinvio a giudizio con accuse molto precise nella requisitoria aveva chiesto l'assoluzione con formula dubitativa perche', pur ribadendo i costi lievitati e alcune illegittimita' amministrative, per esempio la stima dei costi chiesta all'Ute (ora Agenzia del territorio) dopo la stipula dei contratti di affitto, citando una sentenza della Suprema Corte il rappresentante dell'accusa ha sostenuto che non poteva chiedere la condanna perche' non sono emerse prove del passaggio di denaro. Il processo sarebbe comunque andato in prescrizione. La vicenda resta ancora aperta a livello di magistratura contabile, con la procura della Corte dei conti che chiede 538 mila a Di Orio e a Del Vecchio per i costi sostenuti per l'affitto.

Di Orio, come fatto oggi, ha sempre respinto ogni accusa formulata dal pm. Nel corso degli anni ci sono state polemiche per la mancata presentazione dell'Universita' come parte civile, condizione che e' stata negata ad inizio processo anche ad una associazione legata a professori universitari. Tra le altre contestazioni agli imputati, ora cadute con l'assoluzione, il fatto che l'Ateneo si sia impegnato a versare alla Gallucci un sovrapprezzo di 699 mila euro l'anno per 4 anni, che fanno oltre 2,5 milioni di euro, per rimborsare il suo intervento di adeguamento della struttura per renderlo funzionale a ospitare le facolta' universitarie, senza regolare bando di gara necessario per quegli importi. E tutto questo corrispondendo anche, a titolo di cauzione, la somma di 1 milione di euro, superiore alla quota massima di 310 mila euro, pari a 3 mensilita', e procurando dunque alla Gallucci un ingiusto vantaggio patrimoniale e all'Universita' un danno di oltre 5 milioni di euro.

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Processo per induzione indebita, prosciolto Cialente

Il giudice per l'udienza preliminare del tribunale dell'Aquila Roberto Ferrari ha prosciolto il sindaco del capoluogo, Massimo Cialente, e il funzionario comunale Fabrizio De Carolis dall'accusa di "induzione indebita a dare o promettere utilita'". L'inchiesta e' andata avanti da circa 3 anni, periodo nel quale fu archiviata e poi riaperta, provocando anche polemiche politiche. Secondo l'accusa, rivolgendosi a un legale di una coop edilizia, il primo cittadino lo avrebbe illecitamente indotto ad affidare dei lavori per la ricostruzione post-terremoto 2009 di alcuni palazzi a Pettino a una ditta, senza pero' riuscirci, quindi il reato e' stato solo tentato. La seconda ipotesi di reato consisteva su una sollecitazione al funzionario comunale De Carolis, a favore del nulla osta per la liquidazione di tre Sal (stati di avanzamento lavori) per ristrutturare un altro condominio. Il funzionario e' andato sotto inchiesta per avere aderito alla richiesta. Il sindaco e i legali hanno sempre respinto ogni tipo di accusa.

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