Politica

Minniti: il decreto per la sicurezza urbana non è una misura d’emergenza

La risposta alla minaccia del terrorismo "deve essere all'altezza di prevedere l'imprevedibile". Cosi' il ministro dell'Interno, Marco Minniti, a Pescara, in un incontro organizzato con i sindaci abruzzesi. "Comprendiamo - afferma Minniti - che abbiamo una minaccia mortale come quella del terrorismo e che tuttavia ha via via sviluppato metodiche di attacco che prevedono una capacita' di previsione che e' molto vicina allo zero". Ma "una democrazia impaurita e' una democrazia piu' debole e piu' esposta".

"Siamo uno dei grandi Paesi del mondo che ha sconfitto il terrorismo. L'ha sconfitto non perdendo se stesso, lo ha sconfitto mettendo in campo tutti quanti gli strumenti di una democrazia. E questo e' il cuore della questione. Combattere il terrorismo da democrazia", aggiunge Minniti sottolineando che "questo e' il valore della discussione che facciamo oggi, 25 aprile. Quei valori di liberta', tolleranza, rispetto e ascolto reciproco, che sono di straordinaria attualita'". Minniti sottolinea quindi che "c'e' bisogno di piu' intelligence, prevenzione e capacita' di indagine". Ma, dice "se vogliamo prevedere l'imprevedibile l'unica cosa che si puo' fare e' avere il controllo assoluto del territorio. Parola antica ma punto cruciale". Ad accogliere il ministro, il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, il presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco, le autorita' e le istituzioni locali.

"Oggi guardiamo con favore a quanto e' avvenuto in Francia: una democrazia che ha saputo rispondere con le armi della democrazia alla sfida della paura del terrorismo, con quella straordinaria partecipazione al voto, con quasi l'80% di cittadini che sono andati a votare dimostrando che le democrazie sfidate sul terreno delle liberta' sanno rispondere con l'assunzione di responsabilità", ha detto ancora Minniti.

"Il decreto sulla sicurezza urbana non e' una misura di emergenza. E' esattamente l'opposto. Come quella sull'immigrazione. Penso che sulla sicurezza e sull' immigrazione le cose che non funzionano siano quelle decise sul terreno dell'emergenza". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Marco Minniti che ha sottolineato che "per garantire un livello piu' elevato di sicurezza occorre pensare ad un'alleanza strategica tra Stato nazionale e poteri locali". Il problema, ha proseguito "non e' quello di aumentare le pena ma l'effettivita' della pena". E in merito alla discussione su poteri troppo forti stabiliti nelle norme si e' chiesto: "Chi imbratta un muro puo' essere richiamato dal questore, su indicazione del sindaco, per rimetterlo a posto. Cosa c'e' di illiberale?".

"L'emergenza - ha proseguito il ministro dell'Interno - da' cattivi consigli, ti porta sempre a misurarti con una cosa che esplode, e tu cerchi di tamponare. Su questi temi noi invece abbiamo bisogno di una visione, di un progetto". Da qui "l'idea di un rapporto strategico con il territorio, con la Regione, con la Provincia, con i sindaci", ha spiegato Minniti sottolineando che "questa alleanza ha una ragione di fondo e sta nel fatto che dobbiamo rimettere in moto una revisione del modello di sicurezza del nostro Paese. Un modello che naturalmente ha funzionato negli anni e che tuttavia e va ulteriormente migliorato". "Se voglio pensare al controllo del territorio non c'e' e non ci puo' essere la stessa politica di sicurezza da Agrigento sino a Bolzano passando per Pescara", ha detto. E infine: "Non e' un caso che nel decreto la sicurezza venga definita 'bene comune', cioe' patrimonio di tutti. Sicurezza e' libertà".

"In questo 25 aprile bisogna riconfermare un dato: che la democrazia in Italia e' stata una cosa straordinaria negli anni che ci hanno preceduto, e' una cosa straordinaria adesso ma soprattutto sara' una cosa straordinaria per il nostro futuro. Democrazia e' per sempre". Lo ha detto nella giornata della Liberazione il ministro dell'Interno, Marco Minniti, parlando ai sindaci dell'Abruzzo intervenuti a Pescara a un incontro sulla sicurezza organizzato alla Provincia, con il presidente della Regione, Luciano D'Alfonso, il sindaco diPescara, Marco Alessandrini, e il presidente della Provincia, Antonio Di Marco. Minniti, dopo la tappa nel capoluogo adriatico, ha fatto visita al paese simbolo di questa giornata, Taranta Peligna, in provincia di Chieti, dove si erge il sacrario della Brigata Majella, una cappella costruita su uno sperone roccioso proteso come un balcone sul paese.

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Legnini: Festa di liberazione per unire gli italiani

"Il 25 aprile e' la festa della Liberta' e della Costituzione Repubblicana. La memoria non puo' che appartenere a tutti gli amanti della democrazia ed essa deve costituire il legante degli italiani e tra le generazioni di italiani". Cosi' il vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, Giovanni Legnini, intervenuto a Chieti alla presentazione del libro 'La prima banda di patrioti della Majella - Civitella Messer Raimondo 5.12.1943' scritto da Guido D'Orazio, fra le iniziative della sezione Anpi di Chieti , intitolata ad Alfredo Grifone, medaglia d'oro al valor militare, in occasione del 72/o anniversario della Liberazione. "Certo, non si possono mettere sullo stesso piano sotto il profilo storico ed etico chi partecipo' alla lotta di resistenza e chi invece era dall'altra parte - aggiunge Legnini - ma, oggi, sarebbe un errore utilizzare la festa della Liberazione per dividere. E' necessario invece unire gli italiani e farlo sulla base dei valori della Resistenza e della Carta Costituzionale".

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La seduta della Commissione Agricoltura e Sviluppo apre la settimana in Consiglio Regionale

La settimana politica dell’Emiciclo si apre mercoledì 26 aprile con la convocazione della Commissione Agricoltura e Sviluppo (Terza). I Commissari incontreranno il Vice Presidente della Giunta, Giovanni Lolli, per verificare lo stato di attuazione della riforma ARAP (Azienda Regionale Attività Produttive) e per fare il punto sui seguenti progetti di legge: “Politiche di sostegno alle attività artigiane e PMI abruzzesi”; “Impresa Sviluppo: Competitività – Sviluppo - Territorio”; “Misure a sostegno delle imprese e dell’occupazione sul territorio regionale e di contrasto alle delocalizzazioni produttive”. A fine seduta la Commissione esaminerà le risoluzioni in tema di “Attività commerciali e strutture ricettive dei comuni abruzzesi colpite del sisma del 24/08/2016 e del 30/10/2016” e su “Diga di Campotosto: problematica livello dotazione idrica”. 

A seguire la Terza Commissione proseguirà i lavori, in seduta congiunta con la Commissione Salute (Quinta), per l’esame del seguente provvedimento: “Norme sul divieto di utilizzo e detenzione di esche avvelenate”. Giovedì 27 aprile si riunisce la Commissione Bilancio (Prima) in seduta congiunta con la Commissione Territorio e Ambiente (Seconda) per l’esame dei seguenti progetti di legge: “Disposizioni finanziarie in materia di Soccorso Alpino e Speleologico”; “Integrazioni e  modifiche  alla  L.R.  29  novembre  2002,  n.  28 (Norme ed indirizzi sull'intermodalità regionali)”; “Modifiche ed integrazioni alle  legge  regionali  23  dicembre  2016,  n.  41  (Concorso  della  Regione  Abruzzo  alla  riduzione strutturale  della  spesa  pubblica)  e  27  dicembre  2016,  n.  42  (Istituzione  Rete  Escursionistica Alpinistica  Speleologica  Torrentistica  Abruzzo  (REASTA)  per  lo  sviluppo  sostenibile  socio-economico delle zone montane e nuove norme per il Soccorso in ambiente montano)”. La Commissione Ambiente proseguirà i lavori per l’esame del provvedimento “Norme per il migliore utilizzo delle aree industriali del Vastese”. Sono stati  invitati  per  essere  auditi sul  punto il  Sindaco  del  Comune  di  Vasto, Francesco Menna, il Presidente dell’ARAP, Giampiero Leombroni e il Direttore del Dipartimento Turismo, Cultura e Paesaggio della Regione, Dott. Giancarlo Zappacosta o suo delegato.

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Emergenza abitativa, presentato il bando della Regione Abruzzo

Minimizzare il ricorso a strutture abitative provvisorie, cioe' le cosiddette 'casette', e favorire l'acquisto di immobili da assegnare ai terremotati. Con questi obiettivi arriva l'avviso per 'l'acquisto di unita' abitative da utilizzare per l'emergenza abitativa, a seguito degli eventi sismici del 24 agosto 2016 e successivi', che sara' pubblicato nei prossimi giorni. Destinato ai comuni abruzzesi interessati dal sisma del centro Italia, il bando e' gia' stato approvato dalla Giunta regionale.

Stamani la presentazione da parte del governatore Luciano D'Alfonso, del responsabile del Centro operativo regionale della Protezione Civile, Antonio Iovino, e del direttore dell'Ufficio speciale per la ricostruzione di Teramo, Marcello D'Alberto. E' la prima volta che viene utilizzato questo sistema nell'ambito di emergenze legate a terremoti; in passato i privati venivano coinvolti solo per concedere in locazione gli immobili. Tale strumento consentira' di mettere in circolo oltre 50 mln di euro nei comuni colpiti.

Gli appartamenti in questione dovranno avere una superficie compresa tra 30 e 95 metri quadrati, essere in regola con la normativa urbanistica e igienico-sanitaria e non essere mai stati abitati. Tra i requisiti preferenziali del bando c'e', inoltre, l'ubicazione nei 23 Comuni del cratere sismico 2016 o nell'area immediatamente a ridosso dello stesso. La norma di riferimento e' il decreto legge 9 febbraio 2017, numero 8, articolo 14, che consente, per trovare soluzione alle famiglie rimaste senza casa, non solo di puntare sulle soluzioni abitative di emergenza, ma anche di utilizzare le case non in uso che ci sono nei comuni terremotati. Obiettivi dell'avviso sono la riduzione del consumo di suolo, migliori condizioni abitative per chi ha perso la propria casa a causa del sisma, consistente risparmio per le casse pubbliche che potranno cosi' patrimonializzare parte dei costi dell'emergenza. "Palazzo Chigi - continua il governatore - ha fortemente sostenuto questo tipo di soluzione per gli evidenti benefici che ne derivano, anche in termini di velocizzazione delle procedure. In piu', e non e' un aspetto secondario, abbiamo la possibilita' di mettere in circolo oltre 50 milioni di euro per movimentare il tessuto economico in territori duramente provati dalle calamita'".

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Verso l’approvazione il piano del Parco Gran Sasso – Monti della Laga

Vertice tra il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e i Comuni all'interno di esso per sottoscrivere le intese necessarie al completamento dell'iter amministrativo concernente l'approvazione del Piano del Parco. Il Piano costituisce il perno fondamentale della gestione dei territori comunali all'interno del parco, in funzione dell'attuazione e tutela nell'interesse pubblico naturalistico. L'articolo 12 della Legge "Quadro sulle aree protette" n.394 del 6 dicembre 1991 afferma che: "la tutela dei valori ambientali e naturali affidata all'Ente Parco e' perseguita attraverso lo strumento del piano per il parco" attribuendo, quindi, al Piano del Parco il valore e l'efficacia della dichiarazione di pubblico generale interesse. "Da ventiquattro anni il territorio del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, sprovvisto di Piano - spiega l'assessore ai Parchi e Riserve, Donato Di Matteo - e' assoggettato a un regime di salvaguardia imperniato su soli divieti. Come effetto di tale condizione sfavorevole, che si e' protratta nel tempo, il Piano del Parco e' vissuto soltanto attraverso obblighi stringenti o limitazioni, che hanno finora ostacolato, se non addirittura precluso lo sviluppo dei territori interessati. Al fine di superare le misure di salvaguardia cosi' come concepite, la conclusione positiva dell'iter procedimentale, rappresentata dal raggiungimento dell'accordo tra l'Ente Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e le Amministrazioni comunali, costituirebbe un mutamento straordinario nella direzione del rilancio dei territori e della riorganizzazione della pianificazione strategica. Un ulteriore aspetto significativo, derivante dall'approvazione del Piano, e' la possibilita' di liberare le Zone D, con relative sottozone, a favore delle Amministrazioni locali. Il progetto - conclude Di Matteo - assume notevole importanza nell'ambito della gestione delle risorse naturalistiche dei territori compresi nel Parco e a breve si concludera' definitivamente la procedura di approvazione". All'incontro hanno partecipato, oltre all'assessore Di Matteo, il presidente del Parco, Tommaso Navarra, e i sindaci e amministratori dei vari Comuni interessati. 

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Ipasvi critica l’atto aziendale della Asl Pescara

"Fortemente dequalificante, penalizzante, discriminatorio nei confronti dei professionisti sanitari e non in linea con le disposizioni emanate dalla Regione Abruzzo (Decreto di Giunta Regionale numero 78 del 2017)" la bozza dell'atto aziendale, relativa all'organizzazione all'interno dell'azienda, presentata dalla Asl di Pescara il 19 aprile scorso. Lo denunciano gli infermieri del collegio Ipasvi di Pescara. In una lettera inviata ieri al direttore generale della Asl di Pescara, Armando Mancini, al direttore sanitario della Asl diPescara, Valterio Fortunato, al direttore amministrativo della Asl, Paolo Zappala', e, per conoscenza, all'assessore alla Sanita' della Regione Abruzzo, Silvio Paolucci, il consiglio direttivo del collegio Ipasvi di Pescarachiede la "modifica immediata dell'atto aziendale e che il nuovo documento si allinei alle linee d'indirizzo regionali, come gia' avviene nella Asl di Chieti, Teramo e L'Aquila".

"Siamo stupiti - si legge nella lettera - del fatto che per le professioni sanitarie non siano state rispettate le linee d'indirizzo emanate dalla Regione Abruzzo nel DGR 78/2017. La bozza presentata dalla Asl di Pescara si discosta palesemente dalle linee d'indirizzo della DGR 78/2017 non solo perche' non viene prevista l'Unita' Operativa Complessa e relativo direttore del Servizio infermieristico ed Ostetrico aziendale, ma anche perche', e conseguentemente, i servizi e i relativi dirigenti indicati nelle 'Nuove linee guida per la redazione degli atti aziendali' vengono fatti confluire in una Unita' Operativa Semplice Dipartimentale". Nel documento "Nuove linee guida per la redazione degli atti aziendali" e' stata illustrata la nuova struttura organizzativa che prevede, allo scopo di valorizzare tutte le professioni sanitarie, l'introduzione del dipartimento funzionale regionale delle professioni sanitarie. Il modello organizzativo sperimentale, di nuova introduzione, prevede in ogni Asl quattro diverse unita' operative: il Servizio Infermieristico ed Ostetrico con a capo un dirigente di Unita' Operativa Complessa, il Servizio Tecnico-Sanitario con a capo un dirigente, il Servizio Tecnico-Riabilitativo con a capo un dirigente e il Servizio delle professioni tecniche della Prevenzione con a capo un dirigente. Un'impostazione che "riconosce il ruolo di primo piano ricoperto dall'infermiere". "Il Consiglio direttivo del Collegio Ipasvi di Pescara - si legge ancora nella lettera firmata da Irene Rosini - reputa fortemente penalizzante e discriminatoria tale impostazione. Penalizzante perche' mortifica il maggiore insieme di professionisti sanitari operanti nell'azienda e discriminante perche' le Asl di Chieti, Teramo e l'Aquila hanno correttamente rispettato le indicazioni regionali".

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Meloni: con Biondi progetto rinascita per L’Aquila

"All'Aquila c'e' un progetto politico di rinascita e ripartenza, che si fonda su una coalizione ampia e compatta, e su una persona giovane e capace, un sindaco simbolo dopo il terremoto, che ha dimostrato di saper ben amministrare". Cosi' il leader di Fratelli d'Italia Alleanza Nazionale, Giorgia Meloni, partecipando all'Aquila ad una conferenza stampa in sostegno del candidato sindaco del centrodestra alle prossime amministrative del capoluogo, Pierluigi Biondi, uomo in quota a Fratelli d'Italia fortemente voluto dalla stessa Meloni alla guida della coalizione. "Si tratta di un sindaco che ho visto con i miei occhi scavare a mani nude tra le macerie all'indomani del sisma" ha concluso la Meloni facendo riferimento a quando Biondi era primo cittadino di Villa Sant'Angelo

"I radical chic si accorgono del problema sbarchi degli immigrati, solo se vogliono aprire un centro a Capalbio, con il sindaco Pd contrario temendo la svalutazione immobiliare delle ville" ha detto il leader di Fratelli d'Italia Alleanza Nazionale, Giorgia Meloni. "Ma non c'e' per loro nessun problema se si aprono centri di accoglienza in quartieri poveri e nelle periferie", ha continuato la Meloni che ha anche attaccato "le coop rosse che speculano sul business dell'accoglienza degli immigrati che genera un milionario giro di affari".

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Agevolazioni Tari, Comardi: “Tante le novità per il 2017”

«Sono numerose le novità introdotte per il 2017 per andare incontro ai privati e ai titolari di nuove attività commerciali nel pagamento della Tari». Lo dichiara l’assessore al Bilancio Deborah Comardi che entra nel dettaglio: «In sede di Consiglio Comunale è stata disposta, innanzitutto, l’introduzione di 5 rate per le utenze domestiche, rispetto alle 4 con le quali è stato dilazionato il pagamento sino al 2016. Otto invece le rate per le utenze non domestiche con un tributo superiore ai 10.000 euro. In questo modo i cittadini si vedranno ulteriormente ridotta l’entità della rata che inciderà meno sul bilancio familiare».

La prima rata è fissata per il 31 maggio. Seguiranno poi quelle del 31 luglio, 31 agosto, 30 settembre e 30 novembre.

«Per quanto riguarda le esenzioni -  dice ancora l’assessore -  sono state introdotte alcune categorie aggiuntive rispetto allo scorso anno. Per ciascuna categoria è stato fissato un budget complessivo. Ciò significa che i casi verranno valutati singolarmente e verranno stilate delle graduatorie sulla base del valore ISEE. Dal momento che sono stati modificati anche alcuni requisiti di accesso -  chiarisce l’assessore – anche coloro che hanno ottenuto un’esenzione nello scorso anno, dovranno essere riconsiderati».

Confermata l’esenzione totale per le persone invalide al 100% che usufruiscono del servizio di accompagnamento, a condizione che il valore ISEE non sia superiore a 8.0000 euro. Il budget complessivo fissato è pari a 45.0000 euro. Tra le agevolazioni anche: la riduzione tariffaria del 75% per il singolo anziano con più di 65 anni, con ISEE non superiore a 8.000 euro, entro il budget complessivo di 10.000 euro; la riduzione tariffaria del 50% per il nucleo familiare composto da due anziani di cui uno con più di 65 anni e uno con più di 75 anni, con valore ISEE non superiore a 8.000 euro, con budget complessivo entro i 5.000 euro; la riduzione tariffaria per due anni, nella misura del 50% per il nucleo familiare composto da giovani coppie, con età uguale o inferiore a 35 anni, sposate nell’anno precedente a quello per il quale si richiede l’agevolazione, con valore ISEE che non superi 8.000 euro, con budget complessivo fino a 5.000 euro.

«Per quanto riguarda il mondo delle imprese -  aggiunge l’assessore Comardi -  abbiamo introdotto importanti novità per agevolare le start up. Tutte le attività, artigianali, imprenditoriali commerciali, turistiche o di servizi, costituite dal 1 gennaio 2017 saranno esentate per l’anno in corso, mediante un apposito avviso pubblico». Esclusi da tale provvedimento le sale gioco, le agenzie di scommesse, locali con giochi d’azzardo, video lotterie e slot machine entro un budget complessivo di 20.000 euro. 

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Project financing per l’ospedale di Chieti, nuovo scontro tra centrodestra e maggioranza

Il presidente della commissione di Vigilanza della Regione, Mauro Febbo, ha reso nota, nel corso di una conferenza stampa, la relazione, datata 14 aprile, del responsabile unico del procedimento dell'Asl Lanciano Vasto Chieti, l'ing. Filippo Manci. Secondo quanto riferito, "si esprime una valutazione non positiva della fattibilita' della proposta di Project Financing per la realizzazione di un nuovo ospedale a Chieti. Nel documento, inviato ai vertici dell'azienda sanitaria, si evidenziano l'impropria commistione tra istituto della concessione e quello dell'appalto dei beni e dei servizi operata dal proponente, la mancata assunzione del rischio operativo da parte del proponente, l'indeterminatezza dell'oggetto contrattuale che deriva dalla perdurante necessita', di arrivare a una esatta e puntuale definizione del quadro programmatorio regionale fra i presidi ospedalieri di Chieti ePescara e di Chieti e Ortona. E il mutamento della situazione del policlinico sotto il profilo del rischio statico, ormai superato".

''Noi abbiamo anche altre criticita' da evidenziare e lo abbiamo fatto in questi circa tre anni di opposizione a un proposta che, continuiamo a sostenere con forza, si vuol tenere in piedi solo per cogliere altri obiettivi", ha detto Febbo sottolineando che "i bilanci della Asl e della Regione non sono in grado di sostenere economicamente questa ipotesi cosi' come sono irrealistici i tempi di realizzazione, indicati in 5 anni dalla aggiudicazione della procedura ad evidenza pubblica, servirebbero almeno sette, se non di piu'. Ecco perche' si vuol arrivare a chiudere per 'esigenze sismiche' e trasferire alcuni reparti che farebbero perdere al nostro Clinicizzato i requisiti per l'elevazione a Dea di secondo livello e conseguentemente anche la facolta' di Medicina e chissa' cos'altro''. Secondo il deputato Fabrizio Di Stefano (Forza Italia), che ha partecipato alla conferenza stampa unitamente ai componenti dl gruppo consiliare del Comune di Chieti ''se si demolisse l'ospedale, cosi' come previsto nella proposta di progetto - Chieti per 5 anni non avrebbe piu' l'ospedale. I reparti e l'Universita' dove andranno? L'Universita' - ha aggiunto Di Stefano - dovra' individuare un ospedale di riferimento e Chieti tornera' un presidio non piu' adatto a una clinica universitaria. D'Alfonso sta prendendo scientemente la strada sbagliata. Sarebbe ora che anche le Procure cominciassero ad attenzionare l'iter di questo progetto''. 

La replica di Alberto Balducci

“Mauro Febbo continua a entrare a gamba tesa su una vicenda delicata come quella del nuovo ospedale di Chieti”. Inizia così la replica del consigliere regionale Alberto Balducci alla nota di Forza Italia.

“Si metta l’anima in pace: non sarà lui a scrivere la parola definitiva su questa complessa vicenda. C’è un atto tecnico da completare e soprattutto c’è una Giunta regionale che ha ben chiaro l’obiettivo: dare rapidamente alla città di Chieti e al suo comprensorio un nuovo presidio ospedaliero, poiché quello attuale è a rischio sismico. Se la proposta della ICM non sarà percorribile, verranno valutate le alternative”, aggiunge Balducci, vicecapogruppo del PD in Consiglio regionaleLa 

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SPRAR, De Martinis: “Avanti nella ricerca degli immobili per accogliere un numero limitato dei migranti”

«Attivare la progettazione SPRAR, il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, è l’unica possibilità che consente alla città di Montesilvano la gestione diretta di un numero limitato e definito dei migranti sul territorio. In mancanza di questa progettualità la Prefettura continuerà ad inviare alle città un numero sempre più corposo di migranti che verranno ospitati sul territorio senza alcuna possibilità di gestione da parte dell’Ente comunale, all’interno dei Cas, i centri di prima accoglienza. Lo Sprar permette al contrario di impegnare i 161 migranti in lavori socialmente utili per la collettività. Per tale ragione, come peraltro stabilito nella delibera di Giunta 55 del 14 marzo scorso, nella quale sottolineavamo la volontà di individuare altre soluzioni, rispetto agli immobili già individuati, stiamo proseguendo nell’attività di ricerca di locali, diffusi sul territorio, che permetteranno di accogliere gruppi frazionati di migranti, evitando così concentrazioni in un’unica area della città». A dirlo è l’assessore alle Politiche Sociali Ottavio De Martinis che annuncia la riapertura del bando emanato dal Comune per individuare nuovi immobili. Le manifestazioni di interesse dovranno essere inviate, entro l’8 maggio alle 13, al Comune di Montesilvano – settore Amministrativo-, piazza Diaz  1, 65016 Montesilvano.

Gli edifici, oggetto del bando, dovranno avere una capacità ricettiva non inferiore a 10 posti, anche suddivisibili in più moduli non superiori a 6 posti, e non superiore a 60 posti in moduli da 30 posti al massimo. Gli immobili non potranno essere hotel e non dovranno trovarsi in zone a spiccata vocazione turistica o commerciale, aree già ad alta concentrazione di stranieri o ancora a rischio ordine pubblico.

«Il sistema Sprar - afferma ancora l’assessore  – porterà alla chiusura dei due centri Cas attualmente presenti nell’Ariminum e nell’Excelsior, in conseguenza del rispetto della clausola di salvaguardia confermato dalla Prefettura di Pescara. Lo Sprar, a differenza dei Cas, non sarà un semplice dormitorio. Si tratta al contrario di una progettualità molto articolata,  volta all’integrazione socio-lavorativa e abitativa, con attività e servizi di accoglienza, ma anche di orientamento, accompagnamento legale e mediazione interculturale che verranno realizzati da Comune, Azienda Speciale e dall'Ati Arci Pescara, Polis, Caritas diocesana e Cooperativa Sociale Ausiliatrice, mediante fondi di natura statale e non comunale. Il tutto verrà ulteriormente supportato da un protocollo d’intesa approvato dalla Giunta che consentirà che tutti coloro che beneficeranno di misure a loro sostegno, verranno impiegati in lavori socialmente utili, attraverso un’attività volontaria a beneficio della collettività. La copertura degli obblighi assicurativi contro malattie o infortuni per i beneficiari verrà sostenuta dal fondo sperimentale, istituito dal governo nell’ambito della iniziativa “#diamociunamano: attività di volontariato in progetti di utilità sociale”, rivolta a chi beneficia di una misura di sostegno al reddito che incoraggia attività di volontariato di utilità sociale. Siamo convinti che questa è la strada giusta per tutelare lo sviluppo del tessuto commerciale e turistico della città e garantire la sicurezza dei montesilvanesi, assolvendo al compito dell’accoglienza, che è ormai una responsabilità che il governo centrale vuole che tutti i Comuni italiani si assumano».

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