Primo Piano

Cgia, tasse al 48% per l’aumento delle tariffe e del sommerso

Secondo la Cgia i contribuenti italiani che versano fino all'ultimo centesimo tutte le tasse, le imposte e i contributi previdenziali chiesti dall'Amministrazione pubblica, subiscono una pressione fiscale reale del 48%. Si tratta di quasi 6 punti in piu' rispetto al dato ufficiale, che nel 2018 si e' attestato al 42,1%. Per la Cgia ci sono meno tasse, ma sono aumentate le tariffe. "Sebbene negli ultimi anni il peso complessivo delle tasse risulti leggermente in calo - afferma il coordinatore dell'Ufficio studi Paolo Zabeo - molti non se ne sono accorti, poiche' allo stesso tempo sono cresciute le tariffe della luce, dell'acqua, del gas, i pedaggi autostradali, i servizi postali, i trasporti urbani, etc. Dal punto di vista contabile, queste voci non rientrano nella pressione fiscale. Tuttavia, hanno avuto e continuano ad avere degli effetti molto negativi sui bilanci di famiglie e imprese, in particolar modo per quelle fedeli al fisco". 

Secondo la Cgia poi sull'economia italiana c'e' il peso del "nero" con questa "ricchezza", riconducibile alle attivita' irregolari e illegali che, per sua natura, ha dimensioni importanti, non da' alcun contributo all'incremento delle entrate fiscali. Altro punto dolente per la Cgia il fatto che per abbassare le tasse nel 2020 si debbano recuperare almeno 33 miliardi. Per questo molto probabilmente nel 2019 la pressione fiscale e' destinata a salire. E se negli ultimi anni la questa ha conosciuto una leggera diminuzione, non e' da escludere per la Cgia che nel 2019 torni a salire. Per la Cgia, alla luce di questi elementi, la pressione fiscale reale e' al 48%. Secondo l'Istat, nel 2016 (ultimo dato disponibile) l'economia non osservata ammontava a 209,8 miliardi di euro (pari al 12,4 per cento del Pil): di questi, 191,8 miliardi erano attribuibili al sommerso economico e altri 17,9 alle attivita' illegali. In questa analisi, la Cgia ha ipotizzato prudenzialmente che l'incidenza dell'economia sommersa e delle attivita' illegali sul Pil nel biennio 2017-2018 non abbia subito alcuna variazione rispetto al dato 2016. La pressione fiscale ufficiale e' data dal rapporto tra le entrate fiscali ed il Pil prodotto in un anno (nel 2018 si e' attestata al 42,1%). Se, pero', dalla ricchezza del Paese (Pil) sottraiamo la quota riconducibile al sommerso economico e alle attivita' illegali che, non producono alcun gettito per le casse dello Stato, il prodotto interno lordo diminuisce (quindi si "contrae" il valore del denominatore) facendo aumentare il risultato che emerge dal rapporto tra il gettito fiscale e il Pil (48%)

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Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in Abruzzo

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accolto dal primo cittadino di Tagliacozzo, Vincenzo Giovagnorio, ha assistito alla cerimonia di inaugurazione -in Piazza Dante Alighieri- della statua dedicata al poeta, realizzata dall’amministrazione comunale. Presenti gli amministratori comunali e i rappresentanti istituzionali del territorio, in primis il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, e il presidente della provincia dell’Aquila, Angelo Caruso. Mattarella, e con lui gli alunni delle scuole primarie e secondarie del posto, ha sollevato il drappo che nasconde la statua in onore del poeta che raccontò della battaglia citandola in una terzina della Divina Commedia. Al presidente sono state, inoltre, consegnate in dono le chiavi della città artigianalmente realizzate da Ivan Morgante, orafo locale. 

"Superando la contrapposizione tra angioini e imperiali rievocata in questa giornata la sollecitazione che emerge e' l'esigenza di unita', di percorso comune e di crescita insieme dei nostri concittadini in questa grande avventura che e' l'integrazione europea". Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella al Teatro dei Marsi di Avezzano di fronte alla platea dei rappresentanti istituzionali della Marsica e dell'Abruzzo in occasione del 750/o anniversario della battaglia di Tagliacozzo avvenuta il 23 agosto 1268 tra Corradino di Svevia e Carlo I d'Angio'.

"L'aspetto che vorrei riprendere - ha aggiunto il presidente - e' l'importanza di tutto il territorio del nostro Paese in particolare quello delle aree interne; il nostro e' un Paese ricco di comunita', di storie particolari e di apporti artistici e culturali straordinari che vengono da ogni suo piccolo elemento territoriale, questa e' la ricchezza dell'Italia non a caso apprezzata in tutto il mondo per il suo immenso patrimonio storico artistico e culturale ed e' compito delle istituzioni difendere questa articolazione", ha detto ancora il Presidente Mattarella nella prima visita istituzionale nella Marsica, accolto dal presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, dal sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi, dal Prefetto Giuseppe Linardi e dal sindaco di Tagliacozzo Vincenzo Giovagnorio. Presente anche Gianni Letta che ha patrocinato l'organizzazione dell'evento

"La visita del Presudente della Repubblica Sergio Mattarella è un onore per l'Abruzzo" è quanto dichiara il Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri che ha partecipato al Teatro dei Marsi di Avezzano alla commemorazione della Battaglia di Tagliacozzo tra Corradino di Svevia e Carlo D'Angiò. "Ho avuto il piacere di stringere la mano al Presidente della Repubblica a nome di tutti gli abruzzesi - ha detto Sospiri - E' stata una grande emozione vederlo e poterlo ascoltare. Ho condiviso e apprezzato la parte del discorso in cui il Capo dello Stato ha ricordato l'importanza dell'intero territorio del nostro Paese, particolarmente delle sue aree interne che vanno difese e tutelate. E' quello che stiamo cercando di fare sia come Consiglio regionale che come Regione Abruzzo - aggiunge Sospiri - L'Abruzzo, in particolare, è una regione dove le aree interne rappresentano valori storici, culturali, architettonici,ambientali di una straordinaria importanza. Non abbandonare le aree interne - conclude il Presidente dell'Assemblea regionale - vuol dire difendere l'unitarietà dell'Abruzzo". 

"Nel momento politico delicato quale è quello che stiamo vivendo, la sua presenza quale nostro graditissimo ospite, signor Presidente, assume una particolare valenza e ci predispone ad affrontare tutti insieme, con serenità e con determinazione, le sfide che ci attendono". Con queste parole il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha salutato questa mattina il Presidente della Repubblica, Sergio Matterella. 

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Crescono le ‘Bandiere del gusto’ Made in Italy, in Abruzzo sono 148

Salgono al numero record di 5155 nel 2019 le 'Bandiere del gusto' Made in Italy a tavola con la Campania che si piazza in testa alla classifica delle regioni con più specialità tipiche, ben 531, davanti a Toscana (461) e Lazio (428). E’ quanto emerge dal nuovo censimento 2019 delle specialità che sono ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni, presentato dalla Coldiretti all’apertura del Villaggio contadino della Coldiretti a Milano al Castello Sforzesco, da Piazza del Cannone a Piazza Castello con oltre diecimila agricoltori, mercati contadini, agrichef con le ricette storiche ed esposizioni ad hoc per far conoscere e salvare i tesori nascosti del Made in Italy. A seguire - sottolinea la Coldiretti - si posizionano l’Emilia-Romagna (396) e il Veneto (374), davanti al Piemonte con 342 specialità e alla Liguria che può contare su 299 prodotti. A ruota tutte le altre Regioni: la Puglia con 285 prodotti tipici censiti, la Calabria (269), la Lombardia (249), la Sicilia (244), la Sardegna (205), il Trentino Alto Adige (195), il Friuli-Venezia Giulia (177), il Molise (159), le Marche (153), l’Abruzzo(148), la Basilicata con 135, la provincia autonoma di Trento con 105, l’Alto Adige con 90, l’Umbria con 69 e la Val d’Aosta con 36.

 

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Cna, nove punti per rilanciare il turismo

Nove punti programmatici per aiutare il turismo abruzzese a risalire la china. Sono quelli fissati nell'agenda di Cna turismo e commercio Abruzzo, che ha riunito gli operatori associati per mettere a punto una strategia di rilancio del settore, puntando su novità, innovazione, ma anche rilancio di slogan fortunati messi forse troppo frettolosamente in soffitta. Il responsabile del settore, Gabriele Marchese, parla del piano e dei punti "contribuire alla costruzione di una campagna di promozione dell'Abruzzo sui mercati nazionali e internazionali; rilanciare il brand 'Abruzzo Regione verde d'Europa'; costruire percorsi formativi per una maggiore qualificazione del settore; chiedere il riconoscimento professionale per categorie turistiche che ora ne sono prive, come le guide ciclo-turistiche, e ambientali-escursionistiche; individuare e presentare progetti per l'utilizzo dei fondi comunitari; censire e recuperare le tante strutture turistiche pubbliche inutilizzate; recuperare percorsi e strade secondari; costruire una rete di operatori in grado di interagire tra loro connettendo i vari comparti". Capitolo a parte, cui Cna turismo promette di dare nelle prossime settimane sostanza, l'accordo sottoscritto tra la stessa confederazione artigiana e Airbnb, il network specializzato in affitti, sul turismo esperienziale: "Dobbiamo individuare imprese e percorsi da inserire dentro il contenitore: penso alla Costa dei trabocchi, a percorsi eno-gastronomici e turistico-religiosi, di cui l'Abruzzo è ricchissimo"

Un forte attivismo, ancora, il movimento di imprese turistiche che fa capo a Cna, e che vede al vertice nazionale l'abruzzese Cristiano Tomei, lo promette sul fronte della partecipazione a eventi, sul rilancio del confronto con la Regione sulle principali scelte politiche del settore, sull'avvio di un proficuo confronto con movimenti e associazioni che operano sul territorio regionale. Che l'Abruzzo del turismo debba risalire la china, anche in ragione dei danno patiti negli anni passati soprattutto dai territori interni in ragione di terremoti e maltempo, lo conferma con le valutazione degli operatori, anche la freddezza della cifre. "Secondo una elaborazione di Aldo Ronci - sottolinea Marchese - tra 2014 e 2017 l'Abruzzo ha perso per strada l'1,4% delle presenze, a fronte di un incremento nazionale superiore all'11%. Peggio di noi solo Marche e Umbria, ovvero proprio le regioni più colpite dal sisma. E d'altra parte, il buon andamento delle presenze nella stagione balneare risulta sostenuto quasi esclusivamente dalle performance della costa teramana, capace da sola di raccogliere la stragrande maggioranza di quelle presenze turistiche che valgono oltre il 76% del totale delle presenze turistiche regionali". 

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Record negativo di nascite in Italia

Dal 2015 sono oltre 400 mila i residenti in Italia in meno e nel 2018 si e' registrato un livello minimo di nascite, il piu' basso dall'Unita' d'Italia (1861). A cio' si deve aggiungere l'aumento dell'emigrazione di cittadini italiani all'estero (+1,9%). E' questo il quadro della popolazione italiana, presentato oggi dall'Istat nel bilancio demografico del 2018. Nell'ultimo anno, la popolazione residente ammonta a 60.359.546, oltre 124 mila in meno rispetto il 2017 (-0,2%) e oltre 400 mila in meno rispetto a quattro anni prima. Il calo - secondo l'Istat - e' interamente attribuibile alla popolazione italiana, che scende, al 31 dicembre, a 55 milioni 104 mila unita', 235 mila in meno rispetto il 2017 (-0,4%). Se si parte dal 2014, la perdita di cittadini italiani (residenti) e' pari alla scomparsa di una citta' grande come Palermo (-677 mila). Si consideri, inoltre, che negli ultimi quattro anni i nuovi cittadini per acquisizione della cittadinanza sono stati oltre 638 mila. Senza questo apporto, il calo degli italiani sarebbe stato intorno a 1 milione e 300 mila unita'. Nel quadriennio, quindi, l'aumento di oltre 241 mila unita' di cittadini stranieri ha permesso di contenere la perdita complessiva di residenti. I cittadini stranieri iscritti in anagrafe sono 5.255.503, aumentati, rispetto al 2017, di 111 mila (+2,2%) arrivando a costituire l'8,7% del totale della popolazione residente. Il 2018 si caratterizza, dal punto di vista demografico, anche per il record negativo delle nascite. La diminuzione e' di 18 mila unita', -4% rispetto al 2017. Nell'ultimo anno sono stati iscritti all'anagrafe solo 439.747 bambini. Il calo e' in atto dal 2008, ma nel 2015 il numero e' sceso sotto il mezzo milione. Da un punto di vista geografico, la diminuzione e' piu' accentuata al Centro (-5,1% rispetto al 2017). 

Secondo l'Istat, i motivi sono di natura strutturale. La progressiva riduzione delle potenziali madri e' dovuta, da un lato, all'uscita dall'eta' riproduttiva delle generazioni molto numerose nate all'epoca del baby-boom, dall'altro, all'ingresso di contingenti meno numerosi a causa della prolungata diminuzione delle nascite osservata a partire dalla meta' degli anni Settanta. L'incremento delle nascite, registrato fino al 2008, era dovuto principalmente alle donne straniere, ma negli ultimi anni ha iniziato progressivamente a ridursi anche il numero di stranieri nati in Italia, pari a 65.444 nel 2018 (il 14,9% del totale dei nati). Tra le cause del calo: la diminuzione dei flussi femminili in entrata nel nostro Paese; il progressivo invecchiamento della popolazione straniera; nonche' l'acquisizione della cittadinanza italiana da parte di molte donne straniere. Le nascite di bambini stranieri si concentrano principalmente nel Nord-ovest (21,0%) e nel Nord-est (20,7%). L'Emilia-Romagna ha la percentuale piu' alta (24,3%), la Sardegna la piu' bassa (4,5%). L'Istat rileva infine che nell'ultimo anno e' calato del 23% il numero di coloro che acquisiscono la cittadinanza italiana. Una diminuzione gia' osservata nel 2017, ma diventata piu' evidente nei mesi successivi. Il 1 gennaio 2018 gli italiani per acquisizione di cittadinanza erano in totale oltre 1 milione e 340 mila nella popolazione residente. Sommando questa popolazione a quella dei cittadini stranieri si ottiene un contingente di quasi 6,5 milioni.

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Pescara, Antonelli auspica il completamento della Giunta

Marcello Antonelli auspica il completamento della Giunta entro pochi giorni, e rispondendo al centrosinistra che nei giorni scorsi aveva parlato del dualismo Masci-Antonelli fra le cause della ritardata composizione della Giunta. "Il Presidente del Consiglio Comunale puo' solo esprimere un auspicio in quanto io sono soggetto terzo, e poi il Consiglio Comunale come noto e' una istituzione a se stante rispetto alla Giunta, ma l'auspicio e' che si arrivi molto velocemente al completamento dell'organo esecutivo e fiducioso che il buon senso e il senso di responsabilita' prevarranno perche' Pescara ha bisogno di risposte e quindi tutti abbiamo bisogno di metterci al lavoro. Il Consiglio Comunale deve fare la sua parte, la Giunta anche deve operare al meglio e' nell'interesse della sua composizione e delle sue funzioni". "Sono fiducioso che nel giro di qualche giorno Pescara avra' un assetto completo sia per quanto riguarda l'organo di governo, sia per quanto riguarda il Consiglio Comunale che - spiega Antonelli - e' gia' operativo visto che abbiamo calendarizzato un Consiglio Comunale per la prossima settimana e un altro piu' avanti probabilmente a sessione aperta per i fatti accaduti in Piazza Santa Caterina, e dunque al lavoro da subito per risolvere i problemi della città".

 

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Casa, dal 2010 prezzi giu’ del 17,2%

Secondo le stime preliminari, nel primo trimestre 2019 l'indice dei prezzi delle abitazioni (IPAB) acquistate dalle famiglie, per fini abitativi o per investimento, diminuisce dello 0,5% rispetto al trimestre precedente e dello 0,8% nei confronti dello stesso periodo del 2018 (era -0,5% nel quarto trimestre 2018). La flessione tendenziale dell'IPAB è da attribuire unicamente ai prezzi delle abitazioni esistenti che registrano una variazione negativa pari a -1,3% (era -0,7% nel trimestre precedente). I prezzi delle abitazioni nuove, invece, aumentano su base tendenziale dell'1,7% mostrando un'accelerazione rispetto al +0,6% del quarto trimestre del 2018. Lo rende noto l'ISTAT. Questi andamenti si manifestano in un contesto di crescita persistente dei volumi di compravendita (+8,8% l'incremento tendenziale registrato per il primo trimestre del 2019 dall'Osservatorio del Mercato Immobiliare dell'Agenzia delle Entrate per il settore residenziale). Su base congiunturale la lieve diminuzione dell'IPAB (-0,5%) è dovuta sia ai prezzi delle abitazioni nuove sia a quelli delle abitazioni esistenti che diminuiscono rispettivamente dello 0,5% e dello 0,6%. Rispetto alla media del 2010, primo anno per il quale è disponibile la serie storica dell'IPAB, nel primo trimestre 2019 i prezzi delle abitazioni sono diminuiti del 17,2%, a causa esclusivamente delle abitazioni esistenti i cui prezzi sono diminuiti del 23,7% mentre per quelli delle abitazioni nuove si registra complessivamente un aumento, seppur debole (+0,8%)

Con i dati del primo trimestre 2019 sono stati aggiornati, come di consueto, i pesi utilizzati per la sintesi degli indici delle abitazioni nuove e di quelle esistenti. In particolare, il peso delle abitazioni nuove continua a diminuire ed è pari a 16,6% (era quasi il 35% nel 2010) contro l'83,4% delle abitazioni esistenti. Il tasso di variazione acquisito dell'IPAB per il 2019 è negativo e pari a -0,8%. "I prezzi delle abitazioni avevano chiuso il 2018 in flessione in Italia (unico Paese della zona euro, dove invece sono cresciuti di più di quattro punti) e i primi dati del 2019 ne confermano la debolezza, registrando una nuova contrazione su base annua - si legge nella nota di commento -. Ciò a fronte di una crescita delle compravendite di abitazioni che persiste dal 2014 confermando, così, la vischiosità dei prezzi rispetto all'andamento della domanda. In questo quadro un segnale di ripresa viene dai prezzi delle abitazioni nuove, che crescono su base annua per il sesto trimestre consecutivo, ma il cui peso nel determinare gli andamenti complessivi del mercato immobiliare residenziale si va sempre più riducendo".

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Chieti, approvato il bilancio ma Di Primio lascia Forza Italia

Con 11 voti a favore e 10 contrari, assente l'intero gruppo di Forza Italia che non ha partecipato alla seduta, ma nella maggioranza di centrodestra si sono registrate anche anche altre defezioni, il Consiglio comunale di Chieti dopo oltre cinque ore di discussione ha approvato il bilancio di previsione e il Dup, il documento unico di programmazione. Il sindaco Umberto Di Primio, che ha annunciato l'uscita da Forza Italia, manterra' in piedi fino al prossimo 7 luglio, quando scadranno i termini che le rendono efficaci, le dimissioni rassegnate nei giorni scorsi dopo l'estenuante braccio di ferro con il gruppo consiliare di Forza Italia.

''Il dato politico dice che io non ho piu' una maggioranza come uscita dalle urne, ma grazie al senso di responsabilita' straordinario di chi e' stato seduto in Consiglio comunale senza farmi ricatti fino all'ultimo momento - ha detto Di Primio - e soprattutto grazie a coloro che non avevano l'obbligo di stare in aula che sono quelli della minoranza che ci hanno consentito di andare avanti, oggi Chieti ha un bilancio che ha 40 milioni di lavori, che ci consente di dire che da settembre partiranno i servizi di scuolabus come gli asili, ha un bilancio che ci consente di fare lavori e manutenzioni per la citta' che ad oggi sono mancate".

"Il risultato di questo consiglio comunale ha due valori, uno opposto all'altro - ha aggiunto Di Primio: la fine di un centro destra cosi' come era stato immaginato alle urne nel 2015, e poi c'e' il discorso positivissimo di un bilancio che da' la possibilita' a Chieti di avere milioni di investimenti, servizi che ripartiranno e un parere positivo che nessuno avrebbe potuto sperare visto che il primo bilancio del 2015 aveva tutt'altro segno". Quanto al rapporto con Forza Italia, Di Primo ha annunciato una lettera a Berlusconi per annunciare l'uscita dal partito: "Credo che a questo punto non debba piu' essere io ad avere rapporti con i singoli - ha sottolineato il primo cittadino a proposito dei rapporti a livello locale - si e' oggi mostrata una maggioranza diversa, si dovra' decidere cosa fare. Non ho idea in questo momento di quali possano ancora essere i rapporti con Forza Italia, certo posso affermare che quella lettera che avevo preparato da tempo la spediro' oggi a Berlusconi perche' Forza Italia non e' piu' il mio partito". 

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Inchiesta Pescaraporto, il Pm chiede la condanna per D’Alfonso e altri 4

E' stata chiesta al gup del tribunale di Pescara, Gianluca Sarandrea, la condanna per tutti i cinque imputati nel procedimento, con rito abbreviato, relativo all'inchiesta sulla vicenda Pescaraporto, il complesso edilizio in costruzione dal 2012 lungo la riviera di Porta Nuova tra il ponte del Mare e il porto turistico. In particolare, il procuratore capo, Massimiliano Serpi, e il procuratore aggiunto, Anna Rita Mantini, hanno chiesto condanne a 10 mesi per l'ex governatore Luciano D'Alfonso, per l'avvocato Giuliano Milia e per il dirigente del Genio civile Vittorio Di Biase, e a 6 mesi per l'ex segretario dell'ufficio di presidenza Claudio Ruffini e per il dirigente comunale Guido Dezio. I cinque imputati sono accusati di abuso di ufficio e falso in atto pubblico. Nel corso della requisitoria, il procuratore Serpi ha parlato di "un intervento pesantissimo di D'Alfonso su Di Biase", che avrebbe contribuito a determinare il radicale cambio di orientamento del dirigente del Genio civile, il quale, nel 2016, nell'ambito dell'iter riguardante il permesso a costruire, prima firmo' una nota recante parere contrario sulla compatibilita' geomorfologica dell'opera e neanche un mese dopo diede il via libera. Si torna in aula il prossimo 10 luglio per le arringhe difensive e la sentenza del gup. 

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L’Inps avvia l’assunzione di 3.507 consulenti, 44 in Abruzzo

Pronti i contratti di lavoro per i primi 3.009 consulenti della protezione sociale, selezionati in base al concorso pubblico, per titoli ed esami, nei ruoli del personale dell'Inps area C - posizione economica C1, che ha visto circa 66.000 domande di partecipazione.
Alla prova preselettiva si sono presentati oltre 18.000 candidati, di cui circa 9.200 sono stati ammessi alle prove scritte; sono stati ammessi agli orali circa 4.000 candidati e 3.507 candidati hanno superato le prove orali.
Nella regione Abruzzo sono 44 i consulenti della protezione sociale che hanno preso servizio. 
L'Istituto potrà procedere già dal primo luglio all'assunzione di 3.009 funzionari grazie alle risorse finanziarie straordinarie previste, in aggiunta alle ordinarie possibilità assunzionali, da specifiche normative: la Legge 232 del 2016, come rifinanziata dalla Legge 205 del 2017, la Legge 245 del 2018 e, da ultimo, il Decreto Legge 4 del 2019 che ha autorizzato la spesa di 50 milioni di euro annui per l'assunzione di personale (oltre mille unità) da assegnare alle strutture dell'Inps al fine di dare piena attuazione al programma del Reddito di cittadinanza.
L'Istituto inoltre, utilizzando le facoltà assunzionali ordinarie calcolate sui risparmi derivanti dalle cessazioni 2017 e 2018, potrà procedere entro il 2019 all'assunzione a tempo indeterminato dei rimanenti 498 candidati idonei (che nel frattempo saranno assunti a tempo determinato ai sensi dell'art. 36 D. lgs. 165 del 2001).

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