Primo Piano

Dal Viminale fondi contro la dispersione scolastica in Abruzzo

In Abruzzo sono stati selezionati 8 comuni che potranno beneficiare del contributo dei 50 milioni messi a disposizione per le scuole di 292 aree del territorio nazionale per la lotta alla povertà educativa minorile e alla dispersione scolastica, attraverso un decreto interministeriale tra i ministero dell'Inerno, Istruzione e Giustizia. Gli otto comuni abruzzesi sono: Fara Filiorum Petri, Fossacesia e San Salvo in provincia di Chieti; Magliano de' Marsi, San Demetrio ne' Vestini, Castel di Sangro e Avezzano in provincia di L'Aquila e Pescara.

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Regione, Marsilio: Chiedo alla giunta di lavorare con umiltà, in sinergia e collaborazione.

"Chiedo alla giunta di lavorare con umiltà, in sinergia e collaborazione. Non è importante la tessera di partito né la vicinanza ad un territorio ma spogliamoci dell'appartenenza cittadina o provinciale per garantire sempre equilibrio territoriale".
Il presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, ha presentato ufficialmente ai giornalisti, a Palazzo Silone, nella sala stampa 'Isolina Scarsella' i componenti dell'Esecutivo regionale, riservandosi le competenze in materia di Ricostruzione, Protezione civile, Programmazione nazionale e comunitaria, Politiche europee, delegazione di Roma, Avvocatura regionale, Stampa, Affari della Giunta, Legislativo, Indirizzo e controllo AGIR, Trasporti pubblici locali, Mobilità, Lavori pubblici, Difesa del suolo, Infrastrutture. A seguire Marsilio ha presieduto un incontro tra i nominati assessori per esaminare gli aspetti tecnici e burocratici più urgenti che porteranno nei prossimi giorni la giunta regionale ad essere pienamente operativa.

Gli assessori come da decreto, firmato nella giornata di ieri, sono: Emanuele Imprudente, vicepresidente e assessore con delega all'Agricoltura, Caccia e Pesca, Parchi e Riserve naturali, Sistema idrico, Ambiente; Piero Fioretti, assessore esterno con delega a Lavoro, Formazione professionale, Istruzione Ricerca e Università, Welfare, Enti locali e Polizia locale; Nicola Campitelli, assessore con delega a Urbanistica e territorio, Demanio marittimo, Paesaggi, Energia, Rifiuti; Nicoletta Verì, assessore con delega a Salute, Famiglia e Pari opportunità; Guido Quintino Liris, assessore con delega a Bilancio, Aree interne e del Cratere, Programmazione Restart, Sport e impiantistica sportiva, Ragioneria, Patrimonio, Erp, Informatica, Sistemi territoriali della conoscenza, Personale, Partecipate; Mauro Febbo, assessore con delega a Attività produttive (Industria, Commercio, Artigianato), Turismo, Beni culturali e Spettacolo. Il Presidente ha nominato Umberto D'Annuntiis, sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale con le seguenti funzioni: Trasporti pubblici locali, Mobilità, Lavori pubblici, Infrastrutture, Difesa del Suolo.

"Un milione e 350mila abruzzesi - ha aggiunto il Presidente Marsilio - si attendono da noi risposte certe ed un cambio di passo necessario alla base del consistente successo elettorale ottenuto. Dobbiamo sentire addosso tutto il peso della responsabilità, in quanto rappresentanti di un'intera collettività regionale e 'sindacalisti' di tutto l'Abruzzo. Chiedo a tutti grande attenzione, umiltà e ascolto sul territorio, nei confronti di sindaci, associazioni, amministratori, presidenti delle Province e di tutto il reticolo di rappresentanze di cui è composta la nostra regione. Tutte le province abruzzesi devono essere ben rappresentate in questa squadra di governo". 

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Zelli (Azione Politica): giunta, imboscata contro di noi. Marsilio? Non cambierà l’Abruzzo in meglio

“Ieri sera si è riunito il coordinamento regionale di Azione Politica e, a seguire il gruppo dei candidati alle scorse elezioni. In quel contesto ho rassegnato le mie dimissioni da coordinatore regionale del movimento. Le redini di Azione Politica saranno tenute, in questa fase, da Angelo D’Ottavio”. A parlare è Gianluca Zelli, ideatore e fondatore del movimento civico Azione Politica, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta stamani a Pescara. Zelli era affiancato dai coordinatori provinciali Pierluigi Panunzi, Berardino Fiorilli, Luca Maccione, e Rudy Di Stefano, e da Angelo D’Ottavio. 
“In qualità di leader di questo movimento - spiega Zelli - ho definito la linea politica, dal percorso avviato con il raggruppamento di Civiche per l’Abruzzo, di cui non abbiamo condiviso l’impostazione personalistica. Da qui, la decisione di contribuire al mantenimento di un centrodestra unito. Ho incontrato Marco Marsilio e Pierluigi Biondi a Stiffe per discutere di programmi e rappresentanza: dell’istituzione di un nuovo assessorato regionale multidisciplinare allo Sviluppo economico, di riforma della sanità e manutenzione e potenziamento delle infrastrutture stradali. In quell’occasione abbiamo chiesto una rappresentanza esterna nella Giunta che potesse bilanciare l’elezione di un singolo consigliere, così da equilibrare costa-aree interne. Questo accordo è stato ribadito in campagna elettorale e dallo stesso presidente Marsilio martedì 12 febbraio nella sede della mia azienda”, sottolinea ancora Zelli.
“Da quel giorno non ho più sentito o visto Marsilio. A garantire l’accordo programmatico, su specifica richiesta di Marsilio, Pierluigi Biondi e Angelo D’Ottavio. Ho rivisto Marco il giorno del passaggio di testimone con Giovanni Lolli, quando ci siamo confermati quello che ci eravamo detti. Ieri mattina - aggiunge il fondatore di AzP - siamo stati vittime di un’imboscata: l’accordo era stato già raggiunto da Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia. Nel corso dell’incontro, nonostante il palese passo indietro della Lega che avrebbe rinunciato all’assessorato esterno - a due condizioni: avere quattro assessori e che l’esterno fossi io (e specifico che nessuno mai ha chiesto un esterno per me, ma per Azione Politica) - e nonostante Forza Italia si fosse resa disponibile a valutare l’assessore e la presidenza del Consiglio, Marsilio ha deciso di chiudere la conversazione assegnando quattro assessori alla Lega, uno a Forza Italia e uno a Fratelli d’Italia. Alla richiesta di spiegazione - e tengo a precisare che tutti i partiti seduti al tavolo sono venuti a conoscenza dell’accordo tra AzP e Marsilio solo negli ultimi dieci giorni di campagna - Marsilio ha risposto che, nelle altre Regioni, FdI era stata penalizzata e che in Abruzzo avrebbe potuto rivalersi, rilanciando persino con il sottosegretario a Forza Italia. A quel punto, visto che la discussione si sarebbe spostata sull’assegnazione delle deleghe, e non avendo AzP parola in Giunta, ho deciso di andare via, senza intenti polemici. Ne ho preso atto, fino al momento in cui, ieri sera, addirittura, il “corretto” presidente ha telefonato al consigliere regionale Santangelo per offrire direttamente a lui la vicepresidenza del Consiglio. Santangelo ha fatto presente che la linea l’avrei dettata io, in qualità di coordinatore del movimento. Così ho ricevuto, ormai a giochi fatti, una chiamata e una proposta dal presidente che ho rifiutato. 
Non abbiamo bisogno di poltrone. Non sono d’accordo sull’ipotesi di allargamento della Giunta, anche perché in questo momento è l’ultimo dei problemi. Il movimento nasce, e sopratutto io faccio politica, per cambiare questa regione e ritengo che Marsilio sia l’ultima persona che possa cambiarla. Non solo abbiamo dovuto accettare supinamente un candidato indicato da Roma, ma dobbiamo anche far pagare all’Abruzzo questioni accadute in Friuli o in Molise. 
La mia è una posizione personale e non sono più disposto a trattare con questi individui: da qui le mie dimissioni. 
Ero sereno ieri e sono sereno oggi. Azione Politica - ricorda Zelli - continua a esistere, ha ottenuto 20mila preferenze, e ieri sera ho chiesto il sacrificio ad Angelo D’Ottavio di diventarne commissario. Le liste civiche sono servite, ancora una volta, a prendere voti, ma il sistema dei partiti ritiene che non debbano avere voce o essere rappresentate. Faccio un grande in bocca al lupo a consiglieri e giunta. Resto in attesa di vedere le competenze degli assessori, soprattutto quelle dell’esterno. Questo pomeriggio, D’Ottavio si riunirà con i coordinatori provinciali e con il consigliere Santangelo per definire la posizione di Azione Politica nell’assise regionale. La mia linea non è quella del movimento, s’intende. La linea che gli avevo impresso, infatti, non ha portato a un risultato e per questo, da oggi, decideranno commissario e coordinamenti regionale e provinciale”, conclude Zelli. 

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Regione: nominata la nuova giunta

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Il presidente della Giunta regionale, Marco MARSILIO, con proprio decreto, ha affidato le deleghe ai seguenti componenti l'esecutivo regionale, riservandosi le competenze in materia di ricostruzione, protezione civile, programmazione nazionale e comunitaria, politiche europee, delegazione di Roma, avvocatura regionale, stampa, affari della giunta, legislativo, indirizzo e controllo AGIR, trasporti pubblici locali, mobilita', lavori pubblici, difesa del suolo, infrastrutture. Emanuele Imprudente, vicepresidente e assessore con delega all'agricoltura, caccia e pesca, parchi e riserve naturali, sistema idrico, ambiente; Piero Fioretti, assessore esterno con delega a lavoro, formazione professionale, istruzione ricerca e universita', welfare, enti locali e polizia locale; Nicola Campitelli, assessore con delega a urbanistica e territorio, demanio marittimo, paesaggi, energia, rifiuti; Nicoletta Veri', assessore con delega a salute, famiglia e pari opportunita'; Guido Quintino Liris, assessore con delega a bilancio, aree interne e del cratere, programmazione restart, sport e impiantistica sportiva, ragioneria, patrimonio, erp, informatica, sistemi territoriali della conoscenza, personale, partecipate; Mauro Febbo, assessore con delega a attivita' produttive (industria, commercio, artigianato), turismo, beni culturali e spettacolo. Con successivo decreto il presidente ha nominato Umberto D'Annuntiis, sottosegretario alla presidenza della giunta regionale con le seguenti funzioni: trasporti pubblici locali, mobilita', lavori pubblici, infrastrutture, difesa del suolo.

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Pil, nel quarto trimestre crescono leggermente i consumi

Nel quarto trimestre del 2018 crescono su base congiunturale sia i consumi (+0,1%) che gli investimenti fissi lordi (+0,3%) e ancora meglio fanno le esportazioni (+1,3%). Lo rileva l'Istat, spiegando che quindi la domanda nazionale al netto delle scorte ha contribuito positivamente, per +0,1 punti alla variazione del Pil. Invece, sottolinea, "la variazione delle scorte ha contribuito negativamente sottraendo 0,4 punti percentuali alla variazione del Pil". Sopra lo zero anche l'apporto della domanda estera netta (+0,2 punti). A  pesare sul Pil del quarto trimestre sono state le scorte: si è preferito attingere dai magazzini piuttosto che dare il via a nuove produzioni. Le altre componenti che si riflettono sul Prodotto interno lordo pur restando sopra la soglia dello zero nella maggior parte dei casi mostrano dei rallentamenti rispetto al passato. Lo stesso Istat parla di "una dinamica positiva molto moderata" per investimenti e consumi e di un "effetto negativo" derivante dalla contrazione delle scorte

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Regione: accordo sulla nuova giunta

Raggiunta l'intesa nel centrodestra per la formazione della nuova Giunta regionale d'Abruzzo, un parto non indolore per l'abbandono della riunione da parte del coordinatore della civica Azione Politica, il patron di Humangest, Gianluca Zelli, contrariato per l'esclusione dall'esecutivo: all'Aquila, a palazzo Silone, sede della Regione, al termine di un summit durato oltre tre ore, tra il presidente, Marco Marsilio, ed i coordinatori dei partiti della coalizione, è stata trovata la quadra annunciata dallo stesso governatore di Fratelli d'Italia. L'assetto è di 4 assessori, tra cui il vice presidente e il posto di esterno, alla Lega, che con il suo 27,5 per cento e 10 consiglieri regionali eletti, avrà la maggioranza anche in Giunta, come chiesto senza tentennamenti dai vertici regionali e nazionali, tra cui lo stesso Matteo Salvini; un assessorato a ciascuno a Forza Italia (9,07 per cento e tre consiglieri), che avrà anche la presidenza del Consiglio regionale e il sottosegretario alla presidenza della Giunta, e uno a Fratelli d'Italia, che ha già il presidente. Si tratta quindi, come prevedibile, di una Giunta a trazione leghista, visto che i salviniani, alla luce delle elezioni del 10 febbraio scorso, sono da considerare gli azionisti di maggioranza della coalizione di centrodestra. Nella prossime ore saranno resi noti nomi e deleghe, domani Marsilio terrà una conferenza stampa. Fuori Azione politica (3,47 per cento e un consigliere) che aveva chiesto l'assessorato tecnico.

"Segnalo che la Regione ha solo sei assessori e lo considero un problema di funzionalità dell'ente". Così il presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, di Fratelli d'Italia, parlando dell'insufficienza del numero degli assessori, sei, dopo aver trovato l'intesa con i partiti per la formazione della nuova giunta dopo la netta vittoria del centrodestra alle elezioni dello scorso 10 febbraio. "Una normale città ha nove o dieci, a volte, dodici assessori, le Regioni hanno un patrimonio sterminato di deleghe e competenze di un lavoro enorme da fare sul territorio vasto e nel rapporto con Roma dove quasi tutte le settimane gli assessori sono chiamati a presidiare i ministeri - ha spiegato ancora - Credo che a sole sei persone questo compito immane sia alla radice di tante disfunzionalità, quindi porrò questa riflessione al Consiglio alla prima seduta", ha concluso Marsilio.

"Abbiamo determinato la nuova giunta che darà all'Abruzzo il futuro che merita", ha annunciato il presidente Marsilio al termine della riunione alla quale hanno partecipato i deputati Giuseppe Bellachioma e Luigi D'Eramo, rispettivamente coordinatore e vice coordinatore regionale del Carroccio, il senatore Nazario Pagano, coordinatore regionale di Forza Italia, Etelwardo Sigismondi, coordinatore dei meloniani, e Zelli, che ha lasciato l'incontro un'ora prima senza rilasciare dichiarazioni e scuro in volto per l'estromissione dall'esecutivo. "Ora dobbiamo solo determinare i dettagli su nomi e rispettive deleghe - ha aggiunto Marsilio - ma l'intesa politica c'è, la maggioranza c'è quindi abbiamo svolto un lavoro costruttivo, sereno e nelle prossime ore daremo anche i dettagli e vi farò sapere di una conferenza stampa, domani, in cui presenterò la giunta". "L'esecutivo sarà composto dal vice presidente della Lega più tre assessori, un assessore di Forza Italia e un assessore di Fratelli d'Italia, Forza Italia esprimerà il presidente del Consiglio e il sottosegretario alla presidenza e con questo pensiamo di aver trovato una giusta misura tra il rispetto degli equilibri sanciti dagli elettori e l'indirizzo politico che dobbiamo determinare con la nostra nuova giunta". A questo punto saranno sei i subentri tra i consiglieri regionali.

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Elezioni amministrative, in Abruzzo al voto 99 comuni

Dopo le Regionali del 10 febbraio scorso l'Abruzzo si prepara ad un nuovo appuntamento elettorale. Il prossimo 26 maggio, in concomitanza con le elezioni europee, ben 99 comuni, su un totale di 305 andranno al voto per eleggere i nuovi Consigli comunali. In Provincia dell'Aquila saranno 7 i Comuni che  al voto; 51 in provincia di Chieti, 19 in provincia di Pescara e 22 in Provincia di Teramo. Tre i centri interessati al doppio turno: Pescara e Montesilvano in provincia di Pescara, Giulianova in Provincia di Teramo attualmente gestita da un Commissario. L'eventuale turno di ballottaggio è in programma per il 9 giugno. A Pescara, dove si concentrano le attenzioni maggiori degli osservatori politici, il sindaco uscente è Marco Alessandrini del Pd che dovrebbe essere nuovamente ricandidato anche se si discute proprio in questi giorni se per l'occasione possa arrivarsi ad un'unica candidatura dell'intera area di centrosinistra. A Montesilvano  invece situazione più confusa. Il sindaco uscente Francesco Maragno, di area Forza Italia, potrebbe far posto ad un rappresentante della Lega. A Giulianova, invece, si arriva al voto anticipato dopo le dimissioni del sindaco Francesco Mastromauro che a fine ottobre scorso aveva rassegnato le dimissioni per candidarsi alle regionali. 

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Primarie, il Pd sceglie il nuovo segretario

Sono stati circa un milione e mezzo gli elettori che hanno votato alle primarie del Pd. Lo ha annunciato il presidente della Commissione congresso, Gianni Dal Moro nella sede nazionale del Pd. Dal Moro ha affermato che "l'affluenza è stata omogenea in tutto il territorio nazionale, senza sacche di difficoltà e con un leggero picco al centro-sud, in particolare nel Lazio e in Campania". Dal Moro ha anche detto che intorno alle 23 dovrebbero essere diffusi dati relativi al 30% dei votanti, in grado di indicare una proiezione attendibile.

“L'ottimo dato sull'affluenza, nazionale e locale, dimostra che il Partito Democratico ha ancora molto da dire e da dare all'Italia e all'Abruzzo”. Con queste parole il Segretario regionale del Pd Abruzzo Renzo Di Sabatino interviene per commentare le primarie che si sono svolte nella giornata di oggi.

“Il popolo Dem ha risposto al nostro appello con decisione e fermezza, ribadendo, se ce ne fosse bisogno, che il Pd è ancora in grado di incarnare quei valori e quei principi in cui si riconosce il centrosinistra – ha aggiunto Di Sabatino -. Questa partecipazione mostra che, quelle di oggi, non erano solo votazioni per eleggere un Segretario, ma era un voto per il futuro della nostra regione e del nostro Paese. Ringrazio tutti i volontari e gli attivisti che si sono impegnati per garantire che questa festa della democrazia si svolgesse nel migliore dei modi, in totale correttezza, e tutte le persone che si sono recate nei seggi, dando un nuovo stimolo e un più forte impulso alla nostra azione politica”.

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Pd, Nicola Zingaretti è il nuovo segretario

Nicola Zingaretti é il nuovo segretario del Pd grazie al grande risultato conquistato nel voto popolare delle primarie: con un'affluenza oltre il milione e settecentomila votanti, il governatore del Lazio ha ottenuto circa il 70 per cento, oltre un milione di preferenze, largamente al di sopra della maggioranza necessaria del 50% più uno. "Un risultato straordinario, più votanti delle ultime primarie - esulta Zingaretti -. Viva la democrazia italiana!". Primarie per l'Italia, le aveva ribattezzate. "Non sarò un capo, ma il leader di una comunità - dice nel primo discorso in mezzo alla festa dei suoi a Roma -. Grazie all'Italia che non si piega e che vuole arginare un governo illiberale e pericoloso". Zingaretti dedica la vittoria a Greta, la ragazza svedese che lotta contro i cambiamenti climatici, ai poveri e ai giovani disoccupati. Promette un Pd inclusivo, "aperto a una nuova alleanza" di centrosinistra. "I delusi sono tornati e torneranno", assicura, "stavolta non possiamo deluderli". La sua leadership viene riconosciuta da tutti i big del partito, a iniziare dagli altri candidati. Roberto Giachetti, terzo con il 12% ufficioso, chiama Zingaretti e si complimenta. "Altro che macerie", dice sottolineando l'alta partecipazione. "Buon lavoro Segretario!- twitta Maurizio Martina, intorno al 18% -. Da oggi sempre più #fiancoafianco nel PD per l'Italia". "Quella di Nicola Zingaretti è una vittoria bella e netta. Adesso basta col fuoco amico - lo saluta Matteo Renzi, il convitato di pietra -: gli avversari politici non sono in casa ma al Governo". L'ultima volta, per la rielezione di Renzi, avevano partecipato alle primarie circa 1,8 milioni di persone, ma era un altro Pd e l'affluenza di oggi non era scontata. I maggiorenti del partito hanno votato nelle rispettive città: tra i candidati, Zingaretti e Giachetti a Roma, Martina a Bergamo. Renzi, ultimo a essere eletto, ha votato a Firenze andando al seggio in vespa. A Roma ha votato Paolo Gentiloni, che con Zingaretti potrebbe diventare presidente del Pd e forse anche candidato premier. 

 

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Cresce l’attesa agli sportelli pubblici

L'attesa agli sportelli pubblici continua ad aumentare, sebbene da qualche anno informazioni, chiarimenti, tanti moduli e altrettanti certificati possono essere esaminati o scaricati da casa o dall'ufficio utilizzando il cellulare o il computer. E a livello territoriale le situazioni piu' difficili si registrano nel Centro-Sud. E' quanto sottolinea la Cgia, evidenziando che rispetto a 20 anni fa, nel 2017 (ultimo dato disponibile) la coda davanti agli sportelli delle Asl e' idealmente aumentata di 19 persone, mentre quella che ipoteticamente ci troviamo di fronte all'ufficio anagrafe del nostro Comune di residenza e' cresciuta di 13. L'elaborazione, eseguita dall'Ufficio studi della Cgia su dati Istat, e' stata possibile grazie alla periodica indagine condotta dall'Istituto di statistica su persone maggiorenni che si sono recate agli sportelli della nostra Pubblica amministrazione e hanno atteso piu' di 20 minuti. 

I risultati, sottolinea la Cgia, sono "impietosi" e dimostrano inequivocabilmente che la velocita' di risposta di alcuni front office pubblici e' lentissima. Nel 2017 su 100 intervistati 52,7 hanno dichiarato di aver atteso oltre 20 minuti davanti allo sportello di una Asl, il 56 per cento in piu' rispetto a quanti si erano trovati nella stessa situazione nel 1997. Sono 23,8 su 100, invece, gli intervistati due anni fa dall'Istat rimasti in lunga attesa di fronte allo sportello di un ufficio anagrafe; il 126,7 per cento in piu' di 20 anni prima. A livello territoriale le situazioni piu' difficili si registrano nel Centro-Sud: presso gli sportelli delle Asl i tempi d'attesa piu' lunghi si sono verificati in Calabria, in Basilicata e in Puglia. Le attese in coda agli uffici anagrafe, invece, si sono fatte sentire in particolar modo nei Comuni ubicati nel Lazio, in Sicilia e in Puglia. Tra le realta' regionali piu' virtuose notiamo, in entrambi i casi, Friuli Venezia Giulia, Veneto e Valle d'Aosta. La regione piu' efficiente d'Italia e' il Trentino Alto Adige. I ritardi e le inefficienze della Pubblica amministrazione, comunque, non sono ascrivibili solo alla cattiva organizzazione della stessa. 

Se la situazione delle famiglie e dei lavoratori autonomi e' decisamente peggiorata, le cose non vanno meglio nemmeno per le imprese, in particolar modo per quelle di piccole dimensioni che pagano piu' delle altre i costi dell'inefficienza della nostra macchina pubblica. Sempre da una elaborazione dell'Ufficio studi della Cgia su dati della Banca Mondiale (Doing Business 2019), emerge che nel nostro Paese sono necessari 228 giorni per ottenere tutti i permessi/certificati/pratiche necessari per costruire un fabbricato ad uso produttivo, contro i 186 della media dell'Area euro. In buona sostanza in Italia sono necessari mediamente 42 giorni in piu'. Per pagare le tasse, invece, gli imprenditori italiani "perdono" 238 ore, ovvero quasi un mese di lavoro. Nei paesi dell'Area euro occorrono "solo" 147 ore all'anno, praticamente 11 giorni in meno che da noi. La situazione piu' "pesante", infine, si verifica quando un imprenditore e' costretto a rivolgersi al tribunale per la risoluzione di una disputa commerciale. Se il tribunale di Roma impiega 1.120 giorni (poco piu' di 3 anni) per definire la controversia, la media riferita ai tribunali delle capitali europee e' di 661 giorni, ben 459 in meno.

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