Primo Piano

Cnel, costo dei servizi pubblici locali di 350 euro a cittadino

Nel 2018 il costo a carico di ogni cittadino per i servizi pubblici locali e' stato di 350 euro. E' questo uno dei dati che emerge dalla "Relazione 2019 al Parlamento e al Governo sui livelli e la qualita' dei servizi offerti dalle Pubbliche amministrazioni centrali e locali a imprese e cittadini", realizzata dal Cnel. La cifra e' la somma dei costi per i servizi amministrativi (205 euro con un aumento del +0,6%), la polizia locale (37,50), territorio e ambiente (32), i servizi sociali (77), gli unici che registrano un calo (-1%). A questi vanno aggiunti servizi che e' difficile contabilizzare pro-capite come quelli di istruzione che impegnano mediamente 681 euro per ciascun residente tra 3 e 14 anni; la viabilita' (640 euro per km di strada comunale anche se con differenze notevoli fra i vari territori e il servizio rifiuti che costa 337 euro per tonnellata di rifiuto raccolto e smaltito, in contrazione del -4,4%, ma a fronte di un aumento della raccolta differenziata del +11,3%, giunta mediamente (media semplice) al 55,6%.

Sul fronte della salute, nel 2017 sono state 150 milioni le prestazioni sanitarie pagate di tasca propria dagli italiani nel per una spesa complessiva di 39,7 miliardi di euro, e con un aumento tra il 2013 ed il 2017 del 9,6% (RBM-Salute - Censis). Il fenomeno riguarda oltre 44,1 milioni di persone (2 italiani su 3) con un esborso medio di circa 655 euro per cittadino per anno. La spesa privata per la sanita' interessa tutte le fasce di reddito, ivi compresi i redditi inferiori a 15.000 (Istat). I servizi amministrativi delle 8.000 amministrazioni comunali sono con 205 euro pro-capite medi i costi maggiori sostenuti dai cittadini e dalle imprese, con punte di 305 euro in Liguria e valori minimi in Puglia, con 137 euro con un aumento dello 0,6%. I Comuni di piccole dimensioni territoriali sono generalmente molto piu' costosi, fenomeno che dovrebbe portare a realizzare con urgenza unioni di comuni. L'indice di spesa pro capite, che in prima battuta approssima l'efficienza degli enti sui servizi amministrativi, pone Puglia, Veneto ed Emilia-Romagna a livelli elevati, mentre Liguria e Abruzzo ai livelli peggiori; i comuni di piccole dimensioni si confermano quelli maggiormente esosi, con quote pari a circa il doppio dei comuni medi e piu' del doppio rispetto a quelli grandi.

"Tutte le rilevazioni - ha affermato il presidente Cnel Tiziano Treu - hanno dimostrato come nel corso dell'ultimo decennio il blocco del turn over abbia determinato un abbassamento della forza lavoro disponibile, un innalzamento dell'eta' media anche a discapito delle nuove competenze che occorrerebbero. A questa situazione si sommano gli effetti di quota 100 Una situazione che ha messo in grave difficolta' anzitutto gli enti di prossimita', i Comuni, che hanno dovuto fronteggiare, negli anni della crisi, un impoverimento di risorse umane con conseguenze inevitabili anche in termini di servizi erogati ai cittadini. Per questo consideriamo indispensabile, come annunciato dal Ministro Dadone, la ripresa di una fase assunzionale nella Pa, che avvenga in modo mirato sulla base dei reali fabbisogni come previsto dalla normativa ormai vigente. Oltre a cio' sarebbe importante accompagnare un piano di investimenti nella formazione e nell'aggiornamento delle competenze del personale in servizio che supporti, lo dico al Ministro ben conoscendo le difficolta' in tal senso perche' la coperta e' sempre corta e gli faccio in tal senso i miei in bocca al lupo". "La Relazione del Cnel e' foriera di spunti importanti per il mio mandato e per l'azione di tutto il Governo che tiene molto alla valorizzazione delle pubbliche amministrazioni - ha dichiarato la ministra Dadone - Stiamo lavorando con l'obiettivo primario di sfruttare al meglio la stagione di rilancio concorsuale che abbiamo avviato. Recluteremo giovani e daremo spazio a profili innovativi che possano accompagnare gli uffici pubblici sul cammino ormai imprescindibile della digitalizzazione. Semplificazione vera e formazione continua sono due stelle polari della nostra azione per aprire davvero la macchina dello Stato alla societa' civile e rendere piu' efficienti, con piu' valore aggiunto, i servizi in favore della collettivita'".

Leggi Tutto »

Autostrada A14, già presentato il piano emergenza del viadotto del Cerrano

Parere favorevole al ripristino della circolazione dei mezzi pesanti sul viadotto Cerrano dell'autostrada A14. Questo il contenuto della relazione dell'Ufficio Ispettivo territoriale, UIT, del ministero Infrastrutture e Trasporti al concessionario Autostrade per l'Italia che ne ha fatto richiesta. La riapertura del ponte, in ogni caso, dovra' essere autorizzata dall'autorita' giudiziaria, recita una nota del Mit. Dalle verifiche svolte dall'Istituto nazionale delle saldature e dalla "modellazione" della frana, eseguita dall'Universita' di Roma "La Sapienza", il Mit - prosegue la nota - ritiene necessario un sistema di monitoraggio "dinamico della frana" sulle parti sensibili delle fondazioni e delle sottofondazioni del viadotto, in modo continuativo, attraverso sensori e rilievi topografici dei pali maggiormente sollecitati.

Autostrade per l'Italia - prosegue la nota del Mit - dovra' poi definire un piano adeguato di gestione delle emergenze da attivare oltre determinate soglie di allerta, essenziali per l'uso in sicurezza dell'infrastruttura che, se superate, comporteranno la chiusura del viadotto. In conclusione, il Mit esprime parere favorevole al transito dei Tir, purche' vengano rispettati l'obbligo di interdistanza non inferiore ai 100 metri, il limite di velocita' a 60Km/h e il divieto di sorpasso.

La Direzione di tronco di Pescara di Autostrade per l'Italia ha già presentato al ministero delle infrastrutture "un piano di emergenza in essere sul viadotto Cerrano". Lo afferma Aspi, sottolineando che, "preso atto del parere favorevole del ministero alla riapertura del viadotto Cerrano ai mezzi pesanti, ha inviato un pronto riscontro allo stesso dicastero per informarlo che è già in essere una procedura interna di gestione delle eventuali emergenze". Questa procedura "deriva dal sistema di monitoraggio tramite sensori già attivo sul viadotto, che prevede l'acquisizione continuativa h24 di dati, trasmessi da estensimetri, clinometri e sonde fisse installati sulla struttura. Il piano di emergenza viene attivato al superamento di determinate soglie di attenzione, validate dalla società specializzata Speri". La Direzione di tronco, come richiesto dal ministero, "darà immediato avvio alla condivisione della procedura con gli enti territoriali interessati rendendosi disponibile a eventuali modifiche o integrazioni". Nella lettera la Direzione di tronco "informa inoltre di aver dato avvio a una ulteriore campagna di indagine con lo scopo di installare gli ulteriori strumenti di misura dei movimenti del terreno richiesti dal ministero e già indicati nelle analisi tecniche svolte dai professionisti incaricati". "Sulla base delle evidenze condivise - aggiunge Aspi - la Direzione di tronco presenterà a stretto giro nuova istanza all'autorità giudiziaria per la rimozione del divieto di transito al traffico pesante sul viadotto, ferme restando le altre limitazioni in atto"

 Un Tir intanto ha percorso contromano la rampa di uscita, rischiando un incidente. E' quanto accaduto al casello di Atri Pineto, dove i veicoli con peso superiore a 35 tonnellate sono costretti a entrare o a uscire. Fortunatamente non ci sono state conseguenze: il mezzo e' stato subito notato dalla Polizia Stradale e prontamente bloccato. Il camionista, nell'entrare in A14, forse per distrazione, stava per percorrere la rampa di uscita dall'autostrada. Una volta intercettato dalla Polizia stradale della sottosezione autostradale di Pescara Nord e' stato identificato e multato.

Rimborsi

Gli automobilisti che nelle giornate del 20, 21, 22 e 23 dicembre 2019 sono transitati sull'autostrada A14, subendo significativi ritardi nei tempi di percorrenza, potranno richiedere il rimborso del pedaggio. In particolare, e' possibile presentare la richiesta per i transiti avvenuti tra le ore 12.00 di venerdi' 20 dicembre e le 24:00 di lunedi' 23 dicembre 2019. Si tratta di una estensione della misura gia' adottata da Autostrade per l'Italia per i transiti nei giorni del contro-esodo natalizio. Il rimborso sara' riferito al pedaggio corrisposto per la porzione di tratta percorsa tra Loreto e Val di Sangro verso Pescara e pari al 100% dell'importo se il transito e' avvenuto nelle fasce orarie in cui la velocita' media registrata dai sensori presenti su strada e' stata inferiore ai 50 km/h o del 50% se inferiore a 60 km/h. Tali soglie sono state fissate in considerazione delle velocita' medie registrate nei giorni omologhi di anni precedenti in assenza di restringimenti per lavori, risultate pari a circa 70 km/h. 

Leggi Tutto »

Istat, nel 2018 numero beneficiari di pensione a 16 milioni

Nel 2018 sono stati spesi 293 miliardi di euro in prestazioni pensionistiche. Lo ha fatto sapere l'Istat nel suo report relativo alle condizioni di vita dei pensionati negli anni 2017-2018. Nel 2018 il numero di beneficiari resta stabile a 16 milioni rispetto al 2017. Ampia la disuguaglianza di reddito tra i pensionati: al quinto con redditi pensionistici piu' alti va il 42,4% della spesa complessiva. Un pensionato su quattro percepisce un reddito lordo da pensione sopra i 2.000 euro. Oltre un terzo dei pensionati vive in coppia senza figli (35,5%),poco piu' di un quarto da solo(27,4%). Per quasi 7 milioni e 400mila famiglie con pensionati i trasferimenti pensionistici rappresentano piu' dei tre quarti del reddito familiare disponibile. In calo i pensionati da lavoro che dichiarano di essere occupati (-21,3% rispetto al 2011). 60,6% il rapporto tra pensionati da lavoro e occupati nel 2018. -0,7 punti percentuali rispetto al 2017. 16,6% il rapporto tra spesa pensionistica e Pil, valore appena piu' alto rispetto al 2017. 15,9% il rischio di poverta' delle famiglie con pensionati. Piu' contenuto rispetto a quello di altre tipologie familiari

Leggi Tutto »

Barriere Autostrada A14, Marsilio: le relazioni di ASPI presentate al Gip

“Dopo il parere positivo del Ministero alle relazioni presentate da Autostrade per l’Italia,  la stessa ASPI mi ha garantito che oggi stesso le presenterà al Gip di Avellino per richiedere quantomeno il dissequestro del viadotto del Cerrano, quello che sta producendo maggiori disagi”: lo ha dichiarato il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, rispondendo alle domande dei giornalisti ai margini dei lavori della Conferenza delle Regioni. “Nel rispetto delle sue prerogative, vorrei sollecitare la procura di Avellino perché credo sia urgente far sentire alla procura quali sono le conseguenze delle loro decisioni in Abruzzo.” In merito all’ipotesi di revoca delle concessioni autostradali, Marsilio ha dichiarato che: “saremo pronti nel caso ci fosse una decisone del Governo di revocare queste concessioni. Siamo pronti anche a partecipare a una fase nuova di confronto su come debbano essere meglio gestite le autostrade, anche per rendere maggiormente protagonisti i territori sulla gestione di infrastrutture che hanno delle ricadute enormi sui Comuni e sulle aziende. Faccio presente che, nella attuali condizioni, sia la Regione che i Comuni subiscono la frustrazione di una sostanziale impotenza di fronte a decisioni che vengono prese sempre altrove e delle quali noi paghiamo le conseguenze in termini di costi, aggravio di traffico e sicurezza. Penso quindi che, per il futuro, un diverso coinvolgimento e un maggior ruolo delle Regioni sia assolutamente necessario.”

Leggi Tutto »

Commercialisti, tasse per le famiglie al 17,8% del Pil

 Il 'peso' delle tasse sulle famiglie italiane e' pari al 17,82% del Pil, e sebbene risulti sostanzialmente stabile (+0,04%) nell'ultimo anno, "non ha ancora assorbito lo shock fiscale del 2012", perche' "permangono ancora 1,63 punti da recuperare, rispetto all'incremento dovuto alla crisi del debito verificatasi nel 2011", e da allora "il recupero e' stato solo di 0,18 punti". Il dato emerge dall'Osservatorio economico del Consiglio e della Fondazione nazionale dei commercialisti che ha rielaborato la pressione fiscale delle famiglie, sulla base di dati Istat di contabilita' nazionale e del Mef sulle entrate tributarie mensili. Le famiglie rispetto agli altri settori, in particolare imprese e Istituzioni finanziarie, scrivono i professionisti hanno subito "quasi interamente sulle proprie spalle il gravame dell'aggiustamento fiscale dell'inizio dello scorso decennio"

Leggi Tutto »

Microimprese, contrazione del credito di 73 milioni di euro

Lo studio realizzato da Cna Abruzzo da Aldo Ronci, su dati Bankitalia, conferma che il credito è diventato ormai un miraggio per alcune categorie produttive. A settembre il credito alle micro imprese ha subito, rispetto ai 12 mesi precedenti, una contrazione di 73 milioni di euro. Una diminuzione in aperta controtendenza sia rispetto alle imprese medio-grandi, per cui e' cresciuto di 85 milioni, sia soprattutto per le "famiglie consumatrici", accreditate di 215 milioni di incremento. In valore percentuale, le differenze si notano in maniera ancora piu' netta: cosi', se il credito al mondo delle micro imprese in Abruzzo e' diminuito del 2,7%, contro il 2,3% nazionale, quello erogato alle imprese medio-grandi risulta addirittura di segno opposto con l'aumento registrato in Abruzzo (un punto percentuale in piu') che risulta in netta controtendenza rispetto alla media nazionale (-0,7%). Complessivamente a fine settembre del 2019 il barometro del credito ha segnato in Abruzzo una consistenza (ovvero il valore complessivo del totale degli impieghi effettuati dal sistema bancario a favore di imprese e famiglie, ndr) di 20 miliardi e 727 milioni di euro, registrando, sui 12 mesi precedenti, al netto delle cessioni delle sofferenze, un incremento di 227 milioni. Quanto ai depositi e al risparmio postale, infine, lo stesso periodo registra, rispetto al 2018, un aumento di 394 milioni di euro: 27 miliardi e 121 milioni, contro 26 miliardi e 727 milioni. "La differenza macroscopica tra raccolta del risparmio e impieghi - esordisce il presidente regionale di Cna, Savino Saraceni - fotografa fedelmente l'andamento di una terra che destina altrove una parte consistente dei suoi risparmi, in un momento in cui al contrario l'economia regionale, e soprattutto le imprese di minori dimensioni, avrebbero assoluto bisogno di liquidita'. Lo studio dimostra inoltre, come abbiamo piu' volte denunciato - aggiunge - che le regole che governano il mondo bancario, dominato dagli algoritmi, impatti in modo negativo sul sistema delle piccole imprese, anello debole della catena. Sono loro a pagare in termini di minor concessione di credito i danni prodotti alle banche dall'ammontare enorme di sofferenze prodotte dalla grande clientela piu' strutturata". "Cosi' - conclude Saraceni - diventa impossibile non contare sul sostegno pubblico della Regione nell'accesso al credito, tramite il sistema dei confidi. E in questo contesto diventa impossibile non parlare della difficile situazione che sta vivendo un grande gruppo, come la Banca Popolare di Bari, che in Abruzzo ha acquisito due Casse di Risparmio, con 800 dipendenti, oltre 100 sportelli e impieghi miliardari: gli esiti di questa vicenda, in termini di contrazione nell'erogazione del credito, saranno ancor piu' visibili a breve tempo. Riteniamo giusta dunque l'alleanza tra istituzioni, imprese e sindacati per salvaguardare un patrimonio costruito dagli abruzzesi in decenni di lavoro". 

Leggi Tutto »

Conferenza dei Capigruppo e Commissione Bilancio al centro della settimana del Consiglio regionale

Domani, martedì 14 gennaio, alle ore 12, è in programma la seduta della Conferenza dei Capigruppo convocata dal Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri per organizzare i lavori consiliari. All’ordine del giorno anche il regolamento recante la definizione delle disposizioni regionali in materia degli impianti termici. Sempre domani, con inizio alle ore 15, è convocata la Commissione Bilancio, in seduta straordinaria e congiunta con la Commissione Sanità, per l’esame del provvedimento, di iniziativa della Giunta Regionale, recante “Norme per l’estinzione della fondazione CIAPI”.

Leggi Tutto »

Commercio, Istat: a novembre vendite al dettaglio -0,2%

A novembre 2019 si stima, per le vendite al dettaglio, un calo congiunturale dello 0,2% in valore e dello 0,3% in volume. La diminuzione riguarda i beni non alimentari (-0,3% in valore e -0,4% in volume) mentre le vendite dei beni alimentari calano in volume (-0,2%) ma restano invariate in valore. Lo comunica l'Istat. Su base tendenziale a novembre si registra una crescita complessiva dello 0,9% in valore e dello 0,7% in volume. Aumentano le vendite dei beni alimentari (+2,2% in valore e +1,4% in volume) mentre le vendite dei beni non alimentari sono stazionarie in valore e in lieve aumento in volume (+0,1%).

Nel dettaglio nel trimestre settembre-novembre 2019, rispetto al trimestre precedente, le vendite al dettaglio diminuiscono dello 0,1% sia in valore sia in volume. Sono in calo le vendite dei beni non alimentari (-0,1% in valore e -0,2% in volume) e le vendite in volume dei beni alimentari (-0,1%) mentre per quelle in valore non si registrano variazioni.Per quanto riguarda i beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali eterogenee tra i gruppi di prodotti. Gli aumenti maggiori riguardano prodotti di profumeria, cura della persona (+3,8%) e mobili, articoli tessili, arredamento (+2,2%). Le flessioni più marcate si evidenziano, invece, per i prodotti farmaceutici (-2,7%) e Foto-ottica e pellicole, supporti magnetici, strumenti musicali (-1,2%).Rispetto a novembre 2018, il valore delle vendite al dettaglio aumenta del 3,3% per la grande distribuzione e diminuisce dell’1,4% per le imprese operanti su piccole superfici. In aumento il commercio elettronico (+4,1%)

"A novembre - commenta l'Istat - prosegue la dinamica tendenziale positiva per il commercio al dettaglio, con il sesto mese consecutivo di crescita. L'andamento positivo, peraltro, è limitato al commercio elettronico e alla grande distribuzione, settori per i quali si amplia la divergenza rispetto alla distribuzione tradizionale; quest'ultima, infatti, contrariamente agli altri canali distributivi, continua a mostrare flessioni. L'incremento delle vendite on-line, più modesto rispetto a quanto registrato lo scorso anno, risente probabilmente della stabilizzazione delle vendite legate al cosidetto Black Friday, ormai divenuto un appuntamento fisso per il mese di novembre".

Leggi Tutto »

Barriere dell’autostrada A14, le criticità emerse dalla relazione dei magistrati

Il Mit ha eseguito, fin dal 2018, tre visite ispettive sul viadotto Cerrano dell'A14, tra i caselli di Pescara Nord e Pineto, accertando "criticità" in materia di sicurezza. E' quanto emerge dal provvedimento - i cui passaggi salienti sono stati diffusi dall'agenzia di stampa Ansa - con il quale il gip del Tribunale di Avellino ha imposto il divieto assoluto ai mezzi pesanti di transitare nel tratto autostradale in questione. Il primo sopralluogo e' stato effettuato il 19/9/2018, gli altri due il 5 luglio e il 25 novembre scorsi; alle visite ha fatto seguito una riunione del 26 novembre. Intanto oggi Aspi doveva consegnare al Mit una nuova relazione sulla struttura, ai fini dell'eventuale riapertura ai mezzi pesanti su sollecitazione dei territori e della Regione Abruzzo, visto il caos che si e' creato sulla viabilita' ordinaria. Nel provvedimento il giudice, citando una nota dell'Ufficio ispettivo territoriale di Roma del Mit, sottolinea che "non e' ancora pervenuta all'Uit, 'sebbene gia' richiesta nel 2018, la necessaria documentazione che dimostri il raggiungimento di adeguati standard di sicurezza in relazione alle criticita' segnalate nel corso delle visite eseguite".

"In particolare - scrive il gip - erano stati 'riscontrati ammaloramenti avanzati, costituiti da ossidazione delle parti metalliche e deformazione di singoli componenti delle cerniere di taglio', mentre il progetto di risanamento presentato da Autostrade per l'Italia al competente Ufficio del Genio civile per la prescritta autorizzazione sismica, era stato 'oggetto di osservazioni e richiesta di chiarimenti che di fatto hanno sospeso l'iter autorizzativo in parola. Di conseguenza, anche gli interventi provvisionali ipotizzati dalla societa' concessionaria 'per il tempo strettamente necessario alla disinstallazione e conseguente manutenzione delle cerniere presenti, non possono ritenersi adeguati almeno sino a quando non sara' acquisito il richiamato parere antisismico'". 

Ancora Tir incolonnati e nove chilometri di coda, sull'autostrada A14, in direzione Nord, in uscita al casello di Citta' Sant'Angelo - Pescara Nord a causa dell'interdizione ai mezzi pesanti del tratto compreso tra Pescara Nord e Atri Pineto, su disposizione del gip del Tribunale di Avellino. Traffico anche sulla strada statale 16 tra Citta' Sant'Angelo e Pineto. Sempre come conseguenza dei provvedimenti dell'autorita' giudiziaria resta chiusa la stazione di Roseto degli Abruzzi in uscita per chi proviene da nord e in entrata per chi e' diretto verso Nord. Il casello e' bloccato dal 7 dicembre scorso. Monitora la situazione viabilita' il Centro operativo autostradale (Coa) di Citta' Sant'Angelo

Il transito dei tir sulla statale 16 Adriatica ha creato e sta creando danni al manto stradale nel territorio comunale di Silvi. Lo ha detto il sindaco del Comune costiero, Andrea Scordella. "Come Comune siamo nell'impossibilita' di gestire, con le risorse economiche che abbiamo, una manutenzione della SS 16 di questo livello che ha carattere straordinario, e per questo chiederemo i danni. Abbiamo chiesto ad Autostrade l'apertura di una polizza fideiussoria per i danni subiti". Diversi pozzetti della statale Adriatica sono stati danneggiati e nel weekend appena trascorso il Comune di Silvi ha gia' speso oltre diecimila euro per lavori stradali. Intanto si attende il pronunciamento del ministero Infrastrutture e Trasporti e dell'Autorita' giudiziaria sull'eventuale riapertura dell'A14 al traffico pesante nel tratto attualmente interdetto, tra i caselli Citta' Sant'Angelo-Pescara Nord e Atri-Pineto

Leggi Tutto »

Servizi pubblici, Cnel: costi elevati e aumenta il divario nord-sud

 I servizi delle pubbliche amministrazioni centrali e locali a cittadini e imprese hanno un elevato peso economico rispetto alla qualità delle prestazioni erogate. Il divario Nord-Sud, tranne poche eccezioni, è sempre più accentuato. Il costo maggiore che pesa su cittadini e imprese riguarda i servizi amministrativi (205 euro pro capite, con un aumento del +0,6%), i servizi legati all'istruzione impegnano mediamente 681 euro per ciascun residente sui bilanci degli enti comunali, i servizi del sociale costano 77 euro pro capite (-1%). Sono alcuni dei dati che emergono dalla Relazione 2019 al Parlamento e al Governo sui livelli e la qualità dei servizi offerti dalle Pubbliche amministrazioni centrali e locali a imprese e cittadini, realizzata dal Cnel. Il dato più critico è rappresentato è rappresentato dagli asili nido, che, tranne pochi casi virtuosi, sono ancora sottodimensionati rispetto alle reali esigenze delle famiglie e vedono diminuire gli investimenti, rappresentando anche uno dei maggiori ostacoli alla conciliazione dei tempi di vita e lavoro delle donne

Lo studio verrà presentato mercoledì 15 gennaio 2020 (ore 10), a Roma, al Cnel, apriranno i lavori Tiziano Treu, presidente del Cnel e Fabiana Dadone, ministra per la Pubblica Amministrazione, insieme ai vicepresidenti Gianna Fracassi ed Elio Catania. Il quadro complessivo che emerge è sempre quello di un'amministrazione "in movimento" soprattutto grazie al graduale diffondersi dei processi di digitalizzazione all'interno dell'amministrazione pubblica che risulta però ancora troppo appesantita, come continuano a segnalare gli indicatori della Banca Mondiale da una eccessiva complessità di regole e di percorsi procedurali che si traducono non solo in meri aspetti di inefficienza della gestione amministrativa ma, soprattutto, in oneri significativi sulla vita delle imprese e dei cittadini. Sul fronte sanitario, si legge, l'Italia si colloca tra i Paesi più virtuosi anche se i risultati ottenuti in termini di salute e di efficienza sanitaria sono inficiati nel loro valore dal peso delle disparità che si registrano nell'offerta di servizi, nei tempi di attesa e nelle differenze territoriali. Per la propria salute i cittadini spendono mediamente 655 euro all'anno. L'Italia è il Paese europeo con le più grandi differenze tra regioni

 - Il nostro Paese non eccelle neanche in termini di innovazione tecnologica. Il livello di digitalizzazione è medio-basso che pone l'Italia tra gli stati non-consolidated eGov, cioè coloro che non sfruttano appieno le opportunità fornite dalle tecnologie digitali. Situazione opposta per le amministrazioni centrali dello Stato ch hanno raggiunto punte di eccellenza e consentono la gestione online della quasi totalità dei procedimenti amministrativi di propria pertinenza: come nel caso dell'Agenzia delle Entrate, l'Inps e l'Agenzia delle Dogane che rappresentano esempi concreti di un'efficace interazione con cittadini e imprese attraverso i propri siti web. 

Leggi Tutto »