Primo Piano

Colletta alimentare, raccolte 193 tonnellate di alimenti

Nel corso della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, in Abruzzo sono state donate 193 tonnellate di alimenti, raccolte da 4 mila volontari in circa 300 punti vendita di tutta la regione. Nel 2016, le tonnellate raccolte sono state 191 e, pertanto, quest’anno si è registrato un incremento dell'1 per cento. Nel dettaglio, a Pescara e provincia sono state raccolte 58 tonnellate, a Teramo 49, a Chieti 56 e a L’Aquila 30.

Sin dai prossimi giorni inizierà la distribuzione dei prodotti ai 40.701 poveri dell’Abruzzo assistiti dal Banco Alimentare mediante 200 enti convenzionati.

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Case vacanza, buone notizie per l’avvio della stagione

Il mercato delle case vacanza promette ottimi affari anche per l'inverno: secondo un'analisi di CaseVacanza.it (https://www.casevacanza.it), portale italiano leader per il settore, per i mesi freddi i turisti stranieri in arrivo nelle regioni italiane sono disposti a spendere il 25% in piu' dei nostri connazionali. E se le regioni di montagna, Trentino Alto Adige in primis, restano le piu' ambite per questi mesi dell'anno, per chi arriva dall'estero la Puglia e la Sicilia non perdono di fascino neppure in inverno e si piazzano fra le prime dieci piu' prenotate. Le mete piu' ambite per l'inverno Lo studio ha preso in considerazione le richieste di prenotazione per i mesi da novembre 2017 a febbraio 2018 e ha scoperto che dall'estero oltre una domanda su quattro si concentra sul Trentino Alto Adige (27,35%). La regione e' anche la preferita dagli italiani che la richiedono nel 21% dei casi. Segue il Veneto, e Piemonte e Valle d'Aosta a pari merito: qui si e' concentrato rispettivamente il 13,9% e il 13% del totale delle richieste di affitti brevi. 

Le due posizioni piu' basse del podio cambiano se si guarda alle preferenze degli italiani: in questo caso al secondo posto si trova la Lombardia (13,56%) e a seguire la Toscana (10,7%). Nel caso dei soggiorni richiesti dagli italiani quasi tutte e dieci le regioni della top 10 sono tipiche dei mesi invernali, avendo sui loro territorio i gruppi montuosi piu' popolari per le vacanze al freddo: in classifica si trovano infatti Valle d'Aosta, Veneto, Piemonte e Abruzzo. Distinguendo la nazione di provenienza di chi visitera' l'Italia questo inverno, si nota come gli inglesi prediligano esclusivamente le zone di montagna, mentre nella top 5 delle regioni piu' ambite dai tedeschi si trovano anche Lazio e Campania, trainate dalle case vacanza di Roma e Napoli, sempre fra le piu' richieste. Anche i francesi sembrano interessati alle montagne italiane, ma nelle prime cinque regioni piu' richieste dai cugini d'Oltralpe rientra anche il Lazio. Differenze di spesa e di gruppi Non sono solo le mete piu' richieste a differenziare la domanda di affitti brevi tra italiani e turisti stranieri. Per quanto riguarda il capitolo spesa, chi arriva dall'estero per visitare il Belpaese mette in conto budget piu' elevati del 25% rispetto a chi "gioca in casa". Per un soggiorno invernale in Italia chi proviene da altri Paesi spende in media 113,96 euro a notte, per una casa vacanza di quattro persone; mentre gli italiani si fermano a una media di 90,61 euro

 Chi resta in Italia opta quindi per affitti piu' economici e viaggia mediamente in gruppi di cinque persone per vacanze di circa quattro giorni (4,36). Gli stranieri, invece, si spostano mediamente in tre e rimangono nella casa vacanza per poco piu' di cinque giorni (5,11). A contare la permanenza piu' elevata sono i tedeschi: nel loro caso il soggiorno dura mediamente 6,11 giorni. "Il volume delle prenotazioni e i numeri rilevati sul nostro portale lasciano prevedere che questo 2017 si chiudera' ancora in positivo per il mercato degli affitti brevi - dichiara Francesco Lorenzani, Amministratore Delegato di Feries, societa' cui fa capo CaseVacanza.it - Questo anche grazie alla crescente attenzione da parte dei turisti stranieri per le mete non tipicamente invernali. L'interesse verso citta' d'arte e regioni di mare quali Puglia e Sicilia, anche nei mesi piu' freddi, consentira' ai proprietari di case vacanza di contare su una fonte di guadagno destagionalizzata e non concentrata solo in alcuni periodi dell'anno"

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Discariche, Mazzocca: ‘Commissariamento dell’Abruzzo era evitabile’ 

"Su 25 discariche da bonificare 12 sono gia' state escluse dalla procedura d'infrazione Ue; delle rimanenti 13, per 7 i lavori sono stati conclusi e si attende il contraddittorio dell'Arta ai fini dell'esclusione, nelle altre 6 i lavori sono in corso e in fase conclusiva". Lo rende noto con un comunicato il sottosegretario alla presidenza della Giunta regionale d'Abruzzo Mario Mazzocca. "Ma, nonostante cio' - dichiara - e' stato previsto il commissariamento da parte del Ministero, il che ora sta determinando ulteriori ritardi per procedure burocratiche da attivare e definire da parte della struttura commissariale, oltre all'insorgenza di contenziosi legali nei confronti dei Comuni da parte delle imprese esecutrici che attendono di essere liquidate". "Ad agosto - prosegue Mazzocca- lo stesso Commissario Vadala' aveva apprezzato l'azione della Regione Abruzzo, definendo la nostra situazione procedurale e sostanziale decisamente piu' avanzata di quella delle altre regioni interessate dalla procedura d'infrazione Ue". Allegato alla nota Mazzocca ha diffuso il cronoprogramma dei siti di discarica da bonificare, alla data del 22 novembre 2017: Capestrano (L'Aquila) Tirassegno, discarica pubblica, rifiuti non pericolosi; Capistrello (L'Aquila) Trasolero, discarica pubblica, rifiuti non pericolosi; Corfinio (L'Aquila) Cannucce , discarica privata, inerti; L'Aquila, Ponte delle Grotte, discarica privata, inerti; Castelvecchio Calvisio (L'Aquila) Termine, discarica pubblic, rifiuti non pericolosi; Campotosto (L'Aquila) Reperduso, discarica pubblica, rifiuti non pericolosi; Corfinio (L'Aquila) Case Querceto, discarica pubblica, inerti; Francavilla al Mare (Chieti) Valle Anzuca, discarica privata, rifiuti non pericolosi; Castellalto (Teramo) Colle Coccu, discarica pubblica, rifiuti non pericolosi; Sant'Omero (Teramo) Ficcadenti, discarica pubblica, rifiuti, non pericolosi; Mosciano Sant'Angelo (Teramo) Santa Assunta, discarica pubblica, rifiuti non pericolosi.

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Cisl, cig crolla ovunque tranne che in Abruzzo

Imprese in crisi in Abruzzo secondo la Cisl Abruzzo e Molise che evidenzia quella che definisce 'una tendenza anomala' della regione': l'Osservatorio Inps della cassa integrazione rivela che il ricorso alla cig, nei primi 10 mesi del 2017, e' in calo del 3% rispetto allo stesso periodo del 2016. 2Ma quella che sembra una buona notizia, in effetti, non lo e' - dice il sindacato che aggiunge: "Il nostro e' il terzo peggior risultato in Italia ! (Solo Puglia e Basilicata stanno peggio di noi). In tutto il paese, infatti, il ricorso agli ammortizzatori sociali nel corso del 2017 e' praticamente crollato (-40%). Dappertutto, tranne che da noi". "Evidentemente l'ottavo sistema manifatturiero italiano non e' ancora in grado di agganciare la strada della ripresa, sulla quale sembra invece avviarsi l'economia nazionale - dichiara Leo Malandra segretario generale Cisl. E' troppo frammentato, con migliaia di micro imprese, con pochissimi addetti". "Ma e' un sistema importante, inserito nella seconda economia industriale europea, trainato dalle migliaia di aziende di Chieti (oggi la piu' colpita) e Teramo. "Eppure una piccola ripresa e' in atto. Lo segnala anche Bankitalia, che nota il miglior andamento delle medie e grandi imprese con vocazione all'export e registra anche la buona salute di tante aziende medie e piccole, che incominciano a beneficiare della ripresa dei consumi interni. Nascono nuove aziende, sono di piu' di quelle che cessano l'attivita' (425 e' il saldo positivo nei primi 9 mesi dell'anno), anche se continuano a soffrire le imprese artigiane."Ma le crisi aziendali non si fermano. La nostra Regione e' in netta controtendenza rispetto al resto del paese - continua Malandra. Tutti gli ammortizzatori sociali aumentano. Solo la cassa integrazione ordinaria e' in lieve discesa (-5%), ma si tratta di uno spostamento minimo, la media nazionale segna un - 25%. Il dato della straordinaria e' clamoroso, siamo l'unica Regione d'Italia a registrare un aumento nei primi 10 mesi dell'anno; tutte le altre scendono in media del 40%

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Rapporto Bankitalia, in Abruzzo ripresa costante ma occupazione ancora bassa

Costante ripresa ma occupazione ancora bassa. Tasso di disoccupazione in aumento nei primi sei mesi del 2017, rimanendo superiore al dato medio nazionale; in diminuzione gli occupati a causa del forte calo nel comparto agricolo, su cui ha pesato il maltempo dello scorso inverno. Migliora invece il turismo, dopo le difficolta' a inizio anno; tiene l'export, soprattutto nei trasporti seguito dal made in Italy, e si registra una ripresa anche nelle imprese di minore dimensione rispetto alle grandi imprese internazionalizzate. "Debole" il settore dell'edilizia in tutta la regione, se si esclude l'area del post sisma aquilano. Salgono gli acquisti delle auto le cui immatricolazioni hanno registrato un +2,2%. Questa la fotografia scattata da Bankitalia nel rapporto sull'aggiornamento congiunturale dell'economia dell'Abruzzo presentato a Teramo. In particolare, nei primi nove mesi del 2017 - si legge nella sintesi del rapporto - si e' consolidato il recupero dei livelli di attivita' nel settore industriale, dopo la marcata caduta registrata all'apice della crisi. Nell'export le vendite sono cresciute sia nella Ue, la principale area di sbocco, sia nei paesi extra Ue. La propensione a investire appare in miglioramento, anche per effetto dell'utilizzo delle forme di incentivazione fiscale. E' ulteriormente cresciuto il numero di imprese attive nei servizi di alloggio e ristorazione, mentre si e' registrato ancora un calo nel commercio. Il ricorso agli ammortizzatori sociali ha continuato nel complesso a ridimensionarsi. Inoltre, nel primo semestre del 2017 il credito in regione e' lievemente cresciuto, trainato principalmente dall' incremento dei finanziamenti alle famiglie, a sostegno della spesa per l'acquisto di beni di consumo durevoli e di abitazioni. Nel settore delle imprese sono aumentati i prestiti alle aziende medio-grandi, mentre e' proseguita la contrazione dei finanziamenti a quelle di minore dimensione. Il deterioramento del credito si e' ulteriormente attenuato, ma rimane piu' elevato nel confronto con la media del Paese. E' proseguita la ricomposizione della ricchezza finanziaria delle famiglie abruzzesi verso gli strumenti del risparmio gestito, a scapito dei depositi e delle obbligazioni bancarie. Ecco nel dettaglio due dei capitoli dell'indagine Bankitalia: - INDUSTRIA: A settembre e ottobre le filiali della Banca d' Italia hanno condotto il consueto sondaggio presso un campione di circa 110 imprese industriali della regione con almeno 20 addetti. Sulla base dei risultati dell'indagine, nei primi nove mesi dell'anno circa il 40% delle aziende ha fatto registrare una crescita del fatturato rispetto allo stesso periodo del 2016, a fronte del 20% che ha segnalato una diminuzione. Rispetto al sondaggio dell'anno precedente, e' significativamente aumentato il grado di diffusione della crescita tra le imprese di minore dimensione (tra i 20 e i 49 addetti), che hanno beneficiato del miglioramento della domanda interna a livello nazionale. Circa le previsioni per i prossimi sei mesi, nel sondaggio prevalgono le aspettative di un consolidamento della ripresa, anche tra le aziende orientate prevalentemente verso il mercato interno. Gli ordini sono previsti in crescita da circa la meta' delle imprese, mentre meno del 5% ha indicato un calo. - MERCATO DEL LAVORO: Nel primo semestre del 2017, in base alla Rilevazione sulle forze di lavoro dell'Istat, in Abruzzoil numero degli occupati e' mediamente diminuito del 2,8 per cento rispetto allo stesso periodo del 2016. Per circa 2%, il calo del numero di occupati ha riflesso la marcata contrazione registrata nel comparto agricolo per via del maltempo. Nella media del primo semestre dell'anno, il tasso di occupazione e' sceso al 55% (dal 56% del corrispondente periodo del 2016). Il numero di persone in cerca di occupazione e' aumentato del 2,7% per cento e il tasso di disoccupazione e' salito dal 12,1 al 12,7 per cento, rimanendo superiore al dato medio nazionale (11,5%). E' diminuita la partecipazione complessiva al mercato del lavoro (-2,2 per cento). 

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Crollo hotel Rigopiano, 23 persone iscritte nel registro degli indagati

Nuova ondata di indagati legata alla tragedia dell'Hotel Rigopiano: la procura di Pescara ha fatto partire 23 nuovi avvisi di garanzia a carico di altrettante persone ritenute coinvolte nella vicenda.Le accusa a carico degli indagati vanno dall'abuso d'ufficio, falso, e abusi edilizi, fino al disastro e omicidio colposi. Tra gli iscritti nel fascicolo c'è anche l'ex prefetto di Pescara, Francesco Provolo

Nell'elenco dei 23 indagati per la tragedia nella quale morirono 29 persone, figurano le sei persone già precedentemente iscritte, tra le quali il sindaco di Farindola Ilario Lacchetta, il presidente della Provincia, Antonio di Marco, e il direttore del resort Bruno Di Tommaso.Tra i nuovi indagati ci sono due ex sindaci di Farindola, Antonio De Vico e Massimiliano Giancaterino.

Indagati anche cinque funzionari della Regione Abruzzo responsabili della prevenzione rischi e della cosiddetta 'carta valanghe' che avrebbe forse evitato la tragedia ma non fu mai realizzata nonostante fosse prevista dalla legge.Solo dopo il disastro parti' in Regione l'iter che portò, con lo stanziamento di fondi, alla gara d'appalto per la realizzazione della carta.

 L'ex prefetto di Pescara Francesco Provolo, e gli altri due funzionari Ida De Cesaris e Leonardo Bianco, sono indagati dalla Procura di Pescara perche' ''pur nella consapevolezza che quanto meno dal 16 gennaio la provincia di Pescaraera in stato d'emergenza'', in quanto la stessa Prefettura aveva inviato nota alla Presidenza del Consiglio e al Miistero degli Interni, ''soltanto all'esito della riunione in Prefettura del comitato dell'ordine pubblico alla ore 10,00 del 18 gennaio, invitava gli operatori della Prefettura a scendere nella sala della protezione civile determinando non prima delle ore 12.00 la reale operativita' del Centro Coordinamento Soccorsi in forza della effettiva apertura della sala operativa della Sala Provinciale prima non funzionante''. Nell'ordinanza della Procura quindi si legge che ''ormai troppo tardi, solo alle ore 18.28 del 18 gennaio'', il prefetto si attivava ''nel chiedere l'intervento di personale e attrezzature dell'Esercito Italiano per lo sgombero della neve nei paesi montani della provincia di Pescara'' e altre turbine alla Regione Abruzzo. La valanga che ha travolto il resort di Rigopiano e' arrivata poco prima delle ore 17,00, ma questo ritardo nell'attivare i soccorsi ha fatto si che fossero determinate ''le condizioni per cui la strada provinciale dell'hotel fosse impercorribile per ingombro neve, di fatto rendendo impossibile a tutti i presenti in detto albergo di allontanarsi, tanto piu' allarmati dalle scosse di terremoto della giornata''. La Procura ha disposto l'interrogatorio di Provolo per il prossimo 12 dicembre a Pescara.

I funzionari della Regione Abruzzo sono indagati perche' ''sebbene incombesse su di loro'' la responsabilita' di realizzare la Carta delle valanghe per l'intero Abruzzo ''non si attivavano in alcun modo nemmeno predisponendo apposite, doverose, richieste di necessari fondi da stanziare nel bilancio regionale'', per realizzare la Carta. Se presente quindi la localita' di Rigopiano sarebbe stata riconosciuta come ''esposta a tale pericolo di valanghe''. Questa assenza, si legge nell'ordinanza della Procura di iscrizione sul registro degli indagati di 23 persone, ''ha fatto si' che le opere gia' realizzate dell'hotel in seguito ai permessi di costruzione del Comune di Farindola non siano state segnalate dal sindaco'' alla Regione. Se cosi' fosse stato il Comitato tecnico regionale per lo studio della neve e valanghe avrebbe deciso ''l'immediata sospensione di ogni utilizzo in stagione invernale dell'albergo, fino alla realizzazione di interventi di difesa antivalanghiva della struttura, dighe di deviazione, reti, deflettori da vento, ombrelli da neve''

"Prendiamo atto con soddisfazione che il campo d'indagine sulle responsabilita' per la tragedia sia stato esteso ai vertici della Regione Abruzzo". Cosi' gli avvocati Cristiana Valentini, Goffredo Tatozzi e Massimo Manieri, che assistono Ilario Lacchetta, sindaco di Farindola, Enrico Colangeli, tecnico comunale, e il Comune di Farindola, coinvolti nell'indagine sul disastro dell'Hotel Rigopiano, commentano gli ultimi sviluppi dell'inchiesta, che ha visto salire a 23 il numero degli indagati. "Siamo certi - aggiungono i tre legali - che questo contribuira' in maniera significativa alla scoperta della verità". 

Nell'ordinanza vengono messe in luce anche le vicende urbanistiche dell'hotel con l'iscrizione anche dei due sindaci che hanno preceduto Ilario Lacchetta, ossia Massimiliano Giancaterino e Antonio De Vico, e che insieme ai dirigenti comunali e al geologo Luciano Sbaraglia hanno permesso la costruzione della struttura, oltre che della proprieta' del resort. Gli esponenti del comune sono indagati, nonostante le molte relazioni storiche su valanghe, per non aver mai preso in esame di ''adottare un nuovo Piano Regolatore Generale, che laddove emanato avrebbe di necessita' individuato a Rigopiano un sito esposto a forte pericolo di valanghe sia per ragioni morfologiche che storiche''. Se cosi' fosse stato il comune non avrebbe potuto rilasciare i permessi per la ristrutturazione dell'hotel ''permessi che in presenza di un corretto Prg e di parimenti corretto Piano Emergenza comunale non sarebbe stato possibile rilasciare con conseguente impossibilita' edificatoria''.

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Mazzocca: alleanza globale sul clima per la crescita pulita 

Il sottosegretario regionale dell'Abruzzo con delega all'ambiente Mario Mazzocca è intervenuto sulla nascita dell'Alleanza Globale, sancita anche dall'Italia, a conclusione della Cop23, la Conferenza Internazionale sul Clima che quest'anno si è tenuta a Bonn. Nel corso della Cop23 sono state definite le procedure necessarie all'aggiornamento dei target nazionali di decarbonizzazione che permetteranno, dopo l'Accordo di Parigi nella Cop21 di mantenere il riscaldamento globale entro i 2 gradi dai livelli pre-industriali o possibilmente entro 1,5 gradi, di raggiungere quantomeno l'obiettivo minimo nel 2020, quando l'accordo entrerà in vigore. "Infatti, al momento - dichiara Mario Mazzocca, anche in qualità di Vice Presidente Fedarene (Federazione Europea delle Agenzie e Regioni per Energia ed Ambiente) con delega al cambiamento climatico - la traiettoria attuale ci porterebbe a +2,7 gradi. Stima considerata ottimistica poichè a più riprese è stato evidenziato come si potrebbero superare facilmente perfino i 3 gradi. Dopo le linee guida di Parigi, quindi, occorre adesso imprimere un'accelerazione. Nel corso della Cop23 a Bonn, è nata la 'Global Alliance to Power Past Coal' (in italiano ribattezzata 'Alleanza globale per l'elettricità oltre il carbone'): un'alleanza di 25 Paesi (tra cui l'Italia), guidata dal Regno Unito, che si prefigge l'obiettivo di accelerare la crescita pulita e la protezione del clima attraverso la rapida eliminazione del carbone, fonte da cui proviene il 40% di emissioni gas serra causando 1 milione di morti l'anno. Anche su questo si lavorerà alacremente in vista della prossima Conferenza Onu sul Clima, la Cop 24 di Katowice (Polonia) nel novembre 2018". 

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Turismo, l’Abruzzo conosciuto dal 10 per cento dei viaggiatori

 Alla domanda "Se vincesse una vacanza premio all'estero, dove vorrebbe andare?" il 37% della popolazione mondiale risponde "In Italia" (41% tra i ceti elevati), il 32% gli Stati Uniti, il 31% l'Australia. Inoltre, l'Italia e' anche il primo Paese al mondo che viene associato a qualita' della vita, creativita' e inventiva, davanti a Canada, Australia, Cina e Stati Uniti. I dati emergono dall'indagine "Be-Italy" commissionata da ENIT Agenzia Nazionale del Turismo all'istituto di ricerca IPSOS, che ha indagato la percezione e l'immagine dell'Italia in 18 Paesi stranieri con una survey di 500 interviste online per paese, di cui 200 a ceti elevati. Il nostro Paese, si legge ancora nella ricerca, e' il terzo piu' conosciuto al Mondo (45% sul totale della popolazione mondiale) dopo USA (49%) e UK (47%). I ceti elevati hanno maggiore conoscenza dell'Italia (65%). La Germania fa registrare il piu' alto tasso di conoscenza della Penisola (21%), superando Francia (18%), Regno Unito (16%), Usa (16%) e India (15%). Ha dichiarato Giovanni Bastianelli, Direttore esecutivo di ENIT commentando i risultati della ricerca di IPSOS/ENIT: "Un dato sicuramente positivo e' quello del consolidamento della domanda da parte dei mercati maturi e dell'elevato potenziale di sviluppo che si sta esprimendo a livello di prospect. Nello stesso tempo stiamo assistendo a un'evoluzione strutturale dell'industria turistica e della modalita' di fruizione del Paese Italia. Il profilo del Brand Italia - ha sottolineato Bastianelli - viene valorizzato grazie all'associazione a nuovi valori che si vogliono vivere soggiornando nel Bel Paese: il radicamento identitario, la forza inclusiva, il territorio, l'italian way of life, il food, la dimensione slow. Occorre dunque proseguire nella direzione di fare fronte ad una nuova tipologia di domanda, la differenziazione dell'offerta, e l'accelerazione della leva della commercializzazione. Solo cosi' l'Italia puo' mantenere e accrescere il ruolo di main player a livello globale". Il maggior flusso di visitatori si registra dall'Europa. L'11% del totale intervistati ha visitato l'Italia 3 volte o piu', la percentuale sale al 26% tra i ceti elevati. Fatto 100 coloro che sono gia' stati in Italia, il 57% ha visitato il nostro paese negli ultimi 6 anni. 

 All'interno dell'Europa, i maggiori arrivi si registrano dalla Germania (un terzo dei tedeschi e' stato in Italia 3 o piu' volte). Nello stesso tempo la ricerca Ipsos prende in considerazione l'immagine dell'Italia all'estero. Sulla base del totale intervistati, il giudizio "molto positivo" sull'Italia si riscontra nel 29% del campione, un dato allineato a quello ottenuto da Germania, Gran Bretagna e Francia. L'apprezzamento per l'Italia sale al 42% tra i ceti elevati. Sommando il giudizio molto e abbastanza positivo l'Italia raggiunge l'84% e il 91% tra le fasce ad alto reddito (Germania 90% totale ,92% ceti elevati; Gran Bretagna 87%, 88%; Francia 87%, 88%). Il 23% del totale intervistati riconosce nell'Italia il Paese della buona cucina, il 16% quello dei monumenti e della moda, il 15% della pittura/scultura, il 7% del design, il 5% della musica e del teatro. Solo il 3% associa lo sport all'Italia. Attrattivita' turistica Il 29% (45% fasce di reddito alto) della popolazione mondiale dichiara di avere pianificato un viaggio in Italia entro 5 anni. Il dato rilevato tra i soli Paesi prospect-ceti elevati e' pari al 54%. Per quanto riguarda la tipologia del turismo, la maggior parte degli intervistati menziona come primo polo di attrattivita' quello delle grandi citta' storiche. Ampi margini di crescita si rilevano per il turismo "diverso ", diffuso e sostenibile (borghi, paesaggi, percorsi eno-gastronomici, ecc.), obiettivo che ENIT persegue anche in funzione del contrasto di fenomeni di overtourism. Il 77% menziona tra le citta' "Top of mind" Roma, seguita da Venezia (59%) e Milano (48%, soprattutto citata da Giappone, Cina, Brasile e Africa). Seguono Firenze (35%), Napoli (23%), Torino (8%), Verona (7%). Se si vanno a considerare le regioni, le piu' conosciute sono la Sicilia (54%), la Toscana (50%) e la Sardegna (37%), prima di Lombardia (22%), Veneto (20%) Calabria (18%), Lazio (18%), Piemonte (18%), Umbria (14%), Abruzzo (10%), Campania, Emilia R., Liguria, Puglia (10%), Trentino A.A. (9%), Valle d'Aosta (8%), Friuli V.G. (7%), Basilicata (6%), Marche (4%), Molise (3%). La Torre di Pisa, tra le attrazioni turistiche, e' conosciuta dal 57% degli intervistati, il Colosseo dal 56%, la Basilica di San Pietro dal 54%. Vengono poi, tra le prime 10, Scavi di Pompei (46%), Cenacolo di Leonardo (39%), Piazza San Marco (39%), Vesuvio (38%), Alpi (34%), Etna (34%), Duomo di Milano (33%). Focalizzando l'attenzione sulle istituzioni artistico culturali, la piu' nota e' quella dei Musei Vaticani (51%), prima del Festival del Cinema di Venezia (49%) e del Carnevale di Venezia (42%). I dati si alzano se ad esprimersi sono i ceti elevati (rispettivamente 61%, 56%, 51%). Seguono La Scala di Milano (35%), Il Festival di Sanremo (20%), La Biennale di Venezia (19%), Gli Uffizi di Firenze (19%), La Fenice a Venezia (13%), Il Piccolo Teatro a Milano (11%), L'Orchestra di S. Cecilia di Roma (6%). Occorre infine tenere conto che gli elementi di attrattivita' stanno cambiando. Dall'arte e dalla cultura si sta passando alla moda, al lusso allo shopping e all'orientamento verso valorialita' di esperienze sul territorio. 

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Art bonus, poche le donazioni in Abruzzo

Una classifica particolare nel quale il primato spetta alla Lombardia, storicamente terra di aziende e mecenati, dove dal 2014 ad oggi le facilitazioni fiscali previste dall'Art Bonus hanno permesso di raccogliere quasi 73 milioni di euro (72.859.443). Un primato inseguito a buona distanza dal Veneto, con 30,3 milioni, e poi dal Piemonte, con 28,1. Ma tutto il resto dell'Italia e' decisamente indietro, a cominciare dal Sud, che stando ai dati messi in fila dagli uffici del Mibact appare drammaticamente a corto di mecenati. Il caso piu' emblematico e' quello della Basilicata, che a quattro anni dall'avvio della campagna di sensibilizzazione non ha raccolto neppure un solo intervento. Ma non va molto meglio al Molise, (600 euro), alla Calabria (5.200) o alla Sicilia (171.925). Giusto un gradino piu' su la Campania, che pure sta vivendo una stagione di rinascita di molti dei suoi attrattori culturali, da Pompei alla Reggia di Caserta, da Paestum al Museo archeologico nazionale di Napoli o la Reggia di Capodimonte: qui il ricorso all'Art Bonus ha totalizzato dal 2014 a oggi una cifra complessiva di poco superiore al milione di euro (1.154.534). Piu' o meno sullo stesso livello gli interventi raccolti in Puglia (1.251.837) e in Sardegna (1.279.615). Non va certo meglio al grande nord, dove la Valle D'Aosta e il Trentino Alto Adige sono tra le regioni piu' povere in termini di mecenati (solo 500 euro per la Valle d'Aosta e 81.200 per il Trentino). E se il Sud piange il centro non ride, con le regioni sconvolte da terremoto che rimangono particolarmente a corto di interventi di mecenatismo, a partire dall'Abruzzo (34.600) per arrivare a Umbria (649.259) e Marche (1.631.660). Anche il Lazio, pure cosi' ricco di beni culturali e artistici da aiutare, e' molto indietro rispetto alle grandi regioni del nord: qui il ricorso all'ArtBonus ha totalizzato in tutto 8.433.686 euro. Molto meglio e' andata invece alla Toscana con 23,9 milioni. E all'Emilia Romagna con 24 milioni. Cifre molto piu' contenute, infine, in Liguria (3,7 milioni) e in Friuli Venezia Giulia (2,2)

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Il Pescara batte la Pro Vercelli 3-1

Torna Zemanlandia e il Pescara ritrova la vittoria. Nel primo tempo la squadra del boemo interpreta al meglio il suo credo calcistico e schiaccia per tutti i 45' la Pro Vercelli nella sua area di rigore. Dall'altro canto la squadra di Grassadonia non riesce ad uscire dal pressing asfissiante dei pescaresi che centrano subito una traversa con Pettinari dopo appena 3' di gioco. La Pro Vercelli ci prova con un timido tentativo di Germano dalla distanza senza impensierire Fiorillo. Il Pescara spinge con decisione ed e' in pianta stabile nell'area avversaria; Capone ci prova con un bel tiro a giro al 22' ma la sfera termina di poco alta sulla trversa. L'unica vera palla gol degli ospiti porta la firma di Castiglia, molto bravo ad anticipare tutti di testa su uno schema da calcio di punizione di Firenze. Provvidenziale Fiorillo che salva il risultato con un intervento magistrale. Sul finire di frazione il Pescara trova il meritato vantaggio con Pettinari, con un bel colpo di testa assistito da Crescenzi sull'out di destra. La ripresa viaggia sulla stessa riga del primo tempo e i biancazzurri trovano il raddoppio ancora una volta con Pettinari, questa volta in combinazione con Brugman si porta in avanti il pallone con il tacco e trafigge Marcone con un leggero colpo sotto. Passano 5' e arriva anche il tris con Capone, che sfrutta l'altruismo di Mancuso che all'interno dell'area piccola cede un pallone facile per l'attaccante scuola Atalanta che appoggia in rete aiutato anche da un rimpallo. In un momento di flessione dei pescaresi, arriva la rete della Pro Vercelli con Morra, abile ad infilarsi tra le maglie biancazzurre e bruciare Fiorillo dopo aver evitato con una sterzata il suo diretto avversario. La gara scivola via fino al 90' senza emozioni, con il Pescara che torna a riassaporare la vittoria dopo ben quattro gare. 

PESCARA (4-3-3): Fiorillo 6.5; Crescenzi 6.5, Fornasier 6, Perrotta 6, Mazzotta 6.5; Palazzi 6 (25'st Valzania 6), Carraro 6.5, Brugman 6.5; Mancuso 6 (34'st Del Sole sv), Pettinari 7.5, Capone 6.5. In panchina: Pigliacelli, Kanoute', Ganz, Benali, Zampano, Coda, Elizalde, Cappelluzzo, Coulibaly, Baez. Allenatore: Zeman 6.5 PRO VERCELLI (4-3-3): Marcone 5; Berra 5, Legati 5, Bergamelli 5.5, Barlocco 5.5 (24'st Ghiglione 5.5); Germano 5.5 (21'st Rocca 5.5), Castiglia 6, Altobelli 5.5; Firenze 6, Raicevic 5, Vajushi 6 (16'st Morra 6). In panchina: Nobile, Konate, Bifulco, Gilardi, Pugliese, Grossi, Della Morte, Polidori, Bruno. Allenatore: Grassadonia 5 ARBITRO: Piscopo di Imperia 6 RETI: 38'pt e 10'st Pettinari, 15'st Capone, 20'st Morra. NOTE: spettatori 6.546. Ammoniti Perrotta. Angoli 2-2. Recupero: 0'; 3'st.

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