Primo Piano

Commissione Bilancio per l’apertura della settimana del Consiglio regionale

La settimana politica all’Emiciclo si apre con i lavori della Commissione Bilancio, convocata per domani, martedì 9 luglio 2019, alle ore 11, con il seguente ordine del giorno: “conferimento alle Aziende Sanitarie Locali di funzioni amministrative in materia di organizzazione del servizio farmaceutico ed in materia di indennizzi a favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione di emoderivati nonché a causa di vaccinazioni antipoliomelitiche; “contributi al Consiglio regionale d’Abruzzo e alle Sezioni Provinciali dell’Ente Nazionale Sordomuti ”; “celebrazione del centenario dell’impresa di Fiume guidata dal poeta abruzzese Gabriele D’Annunzio”; “proposta di modifica alla legge regionale recante “disposizioni finanziarie per la redazione del bilancio di previsione finanziario 2019/2021 della Regione Abruzzo (Legge di Stabilità regionale)”. Alle ore 11.30 si riunisce, in seduta straordinaria, la Commissione Sanità per l’esame dei seguenti provvedimenti: “conferimento alle Aziende Sanitarie Locali di funzioni amministrative in materia di organizzazione del servizio farmaceutico ed in materia di indennizzi a favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione di emoderivati nonché a causa di vaccinazioni antipoliomelitiche”;  “contributi al Consiglio regionale d’Abruzzo e alle Sezioni Provinciali dell’Ente Nazionale Sordomuti ”; “celebrazione del centenario dell’impresa di Fiume guidata dal poeta abruzzese Gabriele D’Annunzio”. Sempre martedì 9 luglio, alle ore 15, è in programma la seduta del Consiglio regionale nell’Aula “Sandro Spagnoli”.  Giovedì 11 luglio, alle ore 10, si riunirà la Commissione Agricoltura con il seguente ordine del giorno: “Norme per il sostegno economico alle micro e piccole imprese commerciali ed artigiane operanti nel territorio della Regione Abruzzo interessato dai cantieri per la realizzazione di opere pubbliche”;  parere n. 2/2019 di iniziativa della Giunta regionale in materia di “approvazione Programma quadro per l’attuazione dei regolamenti comunitari in materia di miglioramento della produzione e commercializzazione dei prodotti dell'apicoltura”;  risoluzione su “Misure urgenti a sostegno della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura (CCIAA) di Teramo”. 

Domani,  martedì 9 luglio, alle ore 15, nella Sala "Sandro Spagnoli" del Palazzo dell'Emiciclo è i programma la seduta del Consiglio regionale. L'ordine del giorno prevede la discussione delle seguenti interpellanze: a firma del Consigliere Pietro Smargiassi (M5S) su emergenza cinghiali; a firma del Consigliere Francesco Taglieri (M5S) su attivazione del secondo mezzo di soccorso 118 su Lanciano; a firma del Consigliere Silvio Paolucci (Pd) sul futuro dello stabilimento della CBI di Gissi e dei suoi lavoratori. Successivamente, l'Assemblea legislativa procederà all'elezione dei componenti della Commissione regionale per la realizzazione delle pari opportunità e della parità giuridica e sostanziale tra uomini e donne e del Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale.

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Nuovo piano di sviluppo per la Zes in Abruzzo

Assume sempre più una forma delineata la Zona economica speciale (Zes) della Regione Abruzzo dopo che la Giunta regionale ha approvato oggi il nuovo Piano di sviluppo strategico che era stato osservato dal governo. "E' un passo in avanti molto importante - spiega l'assessore allo Sviluppo economico Mauro Febbo - perché di fatto l'approvazione del nuovo documento elimina tutti gli ostacoli che si frapponevano alla realizzazione della Zes, in ragione del fatto che l'assessorato e gli uffici regionali hanno recepito le osservazioni allora sollevate dal governo e inserito nel Piano di sviluppo quelle modiche compatibili con il regolamento delle Zes". Il nodo centrale legato alla riserva di legge sulla fiscalità nazionale, che era stato sollevato dal governo in sede di esame del precedente Piano di sviluppo sembra essere stato superato nella parte in cui, espressamente, il Piano parla di "agevolazioni individuate tra imposte e oneri di diretta competenza delle Regioni e dei Comuni, mentre si tralasciano quelle che sono di competenza statale perché, in quanto tali, non sono disponibili da parte del governo locale". 

 

Il passaggio, dunque, dovrebbe garantire il via libera del governo che aprirebbe nuovi scenari per l'economia regionale. A cominciare dai 37 comuni che andranno a far parte della Zes. "Ed è qui che si gioca una partita importante - aggiunge Febbo - perché saremmo chiamati ad avviare un confronto con tutti per capire su quali settori puntare per generare sviluppo. In questo modo diamo ai territori un altro strumento di crescita che permetterà di pianificare e programmare investimenti e quindi occupazione.A dire il vero - aggiunge l'assessore allo Sviluppo economico - stiamo lavorando avendo questa visione complessiva in sede di rielaborazione del Piano di sviluppo strategico frutto di confronto con i territori e tutti i portatori di interesse (dai comuni agli enti portuali, dalle organizzazioni datoriali a quelle sindacali, dalle università agli enti camerali ecc...)". "Da questi incontri - spiega - sono emerse istanze e proposte che sono servite ad integrare la progettualità e a far capire agli interlocutori sul territorio la forza di attrattività che può esprimere la Zes non solo in termini di agevolazioni economiche. Ora, in attesa del sì definitivo, possiamo dare il via alla riperimetrazione, richiesta a gran voce, che meglio interpreta ed indirizza quelle che sono le reali necessità di sviluppo e crescita delle aziende. Ci aspetta un gran lavoro a cui sicuramente non ci sottrarremo". Dal punto di vista amministrativo, la delibera di Giunta che approva il nuovo Piano strategico verrà inviata al ministero dell'Economia per l'approvazione e con la stessa si può passare alla successiva costituzione della Zes. 

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Voucher da 40 mila euro per gli imprenditori

Voucher alle imprese a partire da 40.000 euro: Federmanager Abruzzo e Molise è già al lavoro sull’albo degli Innovation Manager, che consentirà alle imprese di far crescere il proprio patrimonio tecnologico. La figura è stata introdotta dalla manovra di Bilancio 2019 per sostenere i processi di trasformazione tecnologica e digitale attraverso le tecnologie abilitanti previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0 e di ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi dell’impresa, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali. Il decreto istitutivo del 7 maggio 2019, a cui Federmanager ha dato un grande contributo, è da qualche giorno in Gazzetta Ufficiale, la categoria lavora alla certificazione delle proprie professionalità perché siano nell’albo in via di costituzione da parte del MISE, opportunità che l’associazione rilancia fortemente anche a livello territoriale.

I voucher partono da 40.000 euro per le micro e piccole imprese nel limite del 50% della spesa; 25.000 euro per le medie imprese nel limite del 30% della spesa; 80.000 euro per le reti d’impresa nel limite del 50% delle spese sostenute. In tutto saranno 25 i milioni di euro disponibili ogni anno per far crescere l’impresa 4.0. 

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Cgia, tasse al 48% per l’aumento delle tariffe e del sommerso

Secondo la Cgia i contribuenti italiani che versano fino all'ultimo centesimo tutte le tasse, le imposte e i contributi previdenziali chiesti dall'Amministrazione pubblica, subiscono una pressione fiscale reale del 48%. Si tratta di quasi 6 punti in piu' rispetto al dato ufficiale, che nel 2018 si e' attestato al 42,1%. Per la Cgia ci sono meno tasse, ma sono aumentate le tariffe. "Sebbene negli ultimi anni il peso complessivo delle tasse risulti leggermente in calo - afferma il coordinatore dell'Ufficio studi Paolo Zabeo - molti non se ne sono accorti, poiche' allo stesso tempo sono cresciute le tariffe della luce, dell'acqua, del gas, i pedaggi autostradali, i servizi postali, i trasporti urbani, etc. Dal punto di vista contabile, queste voci non rientrano nella pressione fiscale. Tuttavia, hanno avuto e continuano ad avere degli effetti molto negativi sui bilanci di famiglie e imprese, in particolar modo per quelle fedeli al fisco". 

Secondo la Cgia poi sull'economia italiana c'e' il peso del "nero" con questa "ricchezza", riconducibile alle attivita' irregolari e illegali che, per sua natura, ha dimensioni importanti, non da' alcun contributo all'incremento delle entrate fiscali. Altro punto dolente per la Cgia il fatto che per abbassare le tasse nel 2020 si debbano recuperare almeno 33 miliardi. Per questo molto probabilmente nel 2019 la pressione fiscale e' destinata a salire. E se negli ultimi anni la questa ha conosciuto una leggera diminuzione, non e' da escludere per la Cgia che nel 2019 torni a salire. Per la Cgia, alla luce di questi elementi, la pressione fiscale reale e' al 48%. Secondo l'Istat, nel 2016 (ultimo dato disponibile) l'economia non osservata ammontava a 209,8 miliardi di euro (pari al 12,4 per cento del Pil): di questi, 191,8 miliardi erano attribuibili al sommerso economico e altri 17,9 alle attivita' illegali. In questa analisi, la Cgia ha ipotizzato prudenzialmente che l'incidenza dell'economia sommersa e delle attivita' illegali sul Pil nel biennio 2017-2018 non abbia subito alcuna variazione rispetto al dato 2016. La pressione fiscale ufficiale e' data dal rapporto tra le entrate fiscali ed il Pil prodotto in un anno (nel 2018 si e' attestata al 42,1%). Se, pero', dalla ricchezza del Paese (Pil) sottraiamo la quota riconducibile al sommerso economico e alle attivita' illegali che, non producono alcun gettito per le casse dello Stato, il prodotto interno lordo diminuisce (quindi si "contrae" il valore del denominatore) facendo aumentare il risultato che emerge dal rapporto tra il gettito fiscale e il Pil (48%)

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Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in Abruzzo

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accolto dal primo cittadino di Tagliacozzo, Vincenzo Giovagnorio, ha assistito alla cerimonia di inaugurazione -in Piazza Dante Alighieri- della statua dedicata al poeta, realizzata dall’amministrazione comunale. Presenti gli amministratori comunali e i rappresentanti istituzionali del territorio, in primis il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, e il presidente della provincia dell’Aquila, Angelo Caruso. Mattarella, e con lui gli alunni delle scuole primarie e secondarie del posto, ha sollevato il drappo che nasconde la statua in onore del poeta che raccontò della battaglia citandola in una terzina della Divina Commedia. Al presidente sono state, inoltre, consegnate in dono le chiavi della città artigianalmente realizzate da Ivan Morgante, orafo locale. 

"Superando la contrapposizione tra angioini e imperiali rievocata in questa giornata la sollecitazione che emerge e' l'esigenza di unita', di percorso comune e di crescita insieme dei nostri concittadini in questa grande avventura che e' l'integrazione europea". Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella al Teatro dei Marsi di Avezzano di fronte alla platea dei rappresentanti istituzionali della Marsica e dell'Abruzzo in occasione del 750/o anniversario della battaglia di Tagliacozzo avvenuta il 23 agosto 1268 tra Corradino di Svevia e Carlo I d'Angio'.

"L'aspetto che vorrei riprendere - ha aggiunto il presidente - e' l'importanza di tutto il territorio del nostro Paese in particolare quello delle aree interne; il nostro e' un Paese ricco di comunita', di storie particolari e di apporti artistici e culturali straordinari che vengono da ogni suo piccolo elemento territoriale, questa e' la ricchezza dell'Italia non a caso apprezzata in tutto il mondo per il suo immenso patrimonio storico artistico e culturale ed e' compito delle istituzioni difendere questa articolazione", ha detto ancora il Presidente Mattarella nella prima visita istituzionale nella Marsica, accolto dal presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, dal sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi, dal Prefetto Giuseppe Linardi e dal sindaco di Tagliacozzo Vincenzo Giovagnorio. Presente anche Gianni Letta che ha patrocinato l'organizzazione dell'evento

"La visita del Presudente della Repubblica Sergio Mattarella è un onore per l'Abruzzo" è quanto dichiara il Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri che ha partecipato al Teatro dei Marsi di Avezzano alla commemorazione della Battaglia di Tagliacozzo tra Corradino di Svevia e Carlo D'Angiò. "Ho avuto il piacere di stringere la mano al Presidente della Repubblica a nome di tutti gli abruzzesi - ha detto Sospiri - E' stata una grande emozione vederlo e poterlo ascoltare. Ho condiviso e apprezzato la parte del discorso in cui il Capo dello Stato ha ricordato l'importanza dell'intero territorio del nostro Paese, particolarmente delle sue aree interne che vanno difese e tutelate. E' quello che stiamo cercando di fare sia come Consiglio regionale che come Regione Abruzzo - aggiunge Sospiri - L'Abruzzo, in particolare, è una regione dove le aree interne rappresentano valori storici, culturali, architettonici,ambientali di una straordinaria importanza. Non abbandonare le aree interne - conclude il Presidente dell'Assemblea regionale - vuol dire difendere l'unitarietà dell'Abruzzo". 

"Nel momento politico delicato quale è quello che stiamo vivendo, la sua presenza quale nostro graditissimo ospite, signor Presidente, assume una particolare valenza e ci predispone ad affrontare tutti insieme, con serenità e con determinazione, le sfide che ci attendono". Con queste parole il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha salutato questa mattina il Presidente della Repubblica, Sergio Matterella. 

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Crescono le ‘Bandiere del gusto’ Made in Italy, in Abruzzo sono 148

Salgono al numero record di 5155 nel 2019 le 'Bandiere del gusto' Made in Italy a tavola con la Campania che si piazza in testa alla classifica delle regioni con più specialità tipiche, ben 531, davanti a Toscana (461) e Lazio (428). E’ quanto emerge dal nuovo censimento 2019 delle specialità che sono ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni, presentato dalla Coldiretti all’apertura del Villaggio contadino della Coldiretti a Milano al Castello Sforzesco, da Piazza del Cannone a Piazza Castello con oltre diecimila agricoltori, mercati contadini, agrichef con le ricette storiche ed esposizioni ad hoc per far conoscere e salvare i tesori nascosti del Made in Italy. A seguire - sottolinea la Coldiretti - si posizionano l’Emilia-Romagna (396) e il Veneto (374), davanti al Piemonte con 342 specialità e alla Liguria che può contare su 299 prodotti. A ruota tutte le altre Regioni: la Puglia con 285 prodotti tipici censiti, la Calabria (269), la Lombardia (249), la Sicilia (244), la Sardegna (205), il Trentino Alto Adige (195), il Friuli-Venezia Giulia (177), il Molise (159), le Marche (153), l’Abruzzo(148), la Basilicata con 135, la provincia autonoma di Trento con 105, l’Alto Adige con 90, l’Umbria con 69 e la Val d’Aosta con 36.

 

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Cna, nove punti per rilanciare il turismo

Nove punti programmatici per aiutare il turismo abruzzese a risalire la china. Sono quelli fissati nell'agenda di Cna turismo e commercio Abruzzo, che ha riunito gli operatori associati per mettere a punto una strategia di rilancio del settore, puntando su novità, innovazione, ma anche rilancio di slogan fortunati messi forse troppo frettolosamente in soffitta. Il responsabile del settore, Gabriele Marchese, parla del piano e dei punti "contribuire alla costruzione di una campagna di promozione dell'Abruzzo sui mercati nazionali e internazionali; rilanciare il brand 'Abruzzo Regione verde d'Europa'; costruire percorsi formativi per una maggiore qualificazione del settore; chiedere il riconoscimento professionale per categorie turistiche che ora ne sono prive, come le guide ciclo-turistiche, e ambientali-escursionistiche; individuare e presentare progetti per l'utilizzo dei fondi comunitari; censire e recuperare le tante strutture turistiche pubbliche inutilizzate; recuperare percorsi e strade secondari; costruire una rete di operatori in grado di interagire tra loro connettendo i vari comparti". Capitolo a parte, cui Cna turismo promette di dare nelle prossime settimane sostanza, l'accordo sottoscritto tra la stessa confederazione artigiana e Airbnb, il network specializzato in affitti, sul turismo esperienziale: "Dobbiamo individuare imprese e percorsi da inserire dentro il contenitore: penso alla Costa dei trabocchi, a percorsi eno-gastronomici e turistico-religiosi, di cui l'Abruzzo è ricchissimo"

Un forte attivismo, ancora, il movimento di imprese turistiche che fa capo a Cna, e che vede al vertice nazionale l'abruzzese Cristiano Tomei, lo promette sul fronte della partecipazione a eventi, sul rilancio del confronto con la Regione sulle principali scelte politiche del settore, sull'avvio di un proficuo confronto con movimenti e associazioni che operano sul territorio regionale. Che l'Abruzzo del turismo debba risalire la china, anche in ragione dei danno patiti negli anni passati soprattutto dai territori interni in ragione di terremoti e maltempo, lo conferma con le valutazione degli operatori, anche la freddezza della cifre. "Secondo una elaborazione di Aldo Ronci - sottolinea Marchese - tra 2014 e 2017 l'Abruzzo ha perso per strada l'1,4% delle presenze, a fronte di un incremento nazionale superiore all'11%. Peggio di noi solo Marche e Umbria, ovvero proprio le regioni più colpite dal sisma. E d'altra parte, il buon andamento delle presenze nella stagione balneare risulta sostenuto quasi esclusivamente dalle performance della costa teramana, capace da sola di raccogliere la stragrande maggioranza di quelle presenze turistiche che valgono oltre il 76% del totale delle presenze turistiche regionali". 

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Pescara, Antonelli auspica il completamento della Giunta

Marcello Antonelli auspica il completamento della Giunta entro pochi giorni, e rispondendo al centrosinistra che nei giorni scorsi aveva parlato del dualismo Masci-Antonelli fra le cause della ritardata composizione della Giunta. "Il Presidente del Consiglio Comunale puo' solo esprimere un auspicio in quanto io sono soggetto terzo, e poi il Consiglio Comunale come noto e' una istituzione a se stante rispetto alla Giunta, ma l'auspicio e' che si arrivi molto velocemente al completamento dell'organo esecutivo e fiducioso che il buon senso e il senso di responsabilita' prevarranno perche' Pescara ha bisogno di risposte e quindi tutti abbiamo bisogno di metterci al lavoro. Il Consiglio Comunale deve fare la sua parte, la Giunta anche deve operare al meglio e' nell'interesse della sua composizione e delle sue funzioni". "Sono fiducioso che nel giro di qualche giorno Pescara avra' un assetto completo sia per quanto riguarda l'organo di governo, sia per quanto riguarda il Consiglio Comunale che - spiega Antonelli - e' gia' operativo visto che abbiamo calendarizzato un Consiglio Comunale per la prossima settimana e un altro piu' avanti probabilmente a sessione aperta per i fatti accaduti in Piazza Santa Caterina, e dunque al lavoro da subito per risolvere i problemi della città".

 

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Record negativo di nascite in Italia

Dal 2015 sono oltre 400 mila i residenti in Italia in meno e nel 2018 si e' registrato un livello minimo di nascite, il piu' basso dall'Unita' d'Italia (1861). A cio' si deve aggiungere l'aumento dell'emigrazione di cittadini italiani all'estero (+1,9%). E' questo il quadro della popolazione italiana, presentato oggi dall'Istat nel bilancio demografico del 2018. Nell'ultimo anno, la popolazione residente ammonta a 60.359.546, oltre 124 mila in meno rispetto il 2017 (-0,2%) e oltre 400 mila in meno rispetto a quattro anni prima. Il calo - secondo l'Istat - e' interamente attribuibile alla popolazione italiana, che scende, al 31 dicembre, a 55 milioni 104 mila unita', 235 mila in meno rispetto il 2017 (-0,4%). Se si parte dal 2014, la perdita di cittadini italiani (residenti) e' pari alla scomparsa di una citta' grande come Palermo (-677 mila). Si consideri, inoltre, che negli ultimi quattro anni i nuovi cittadini per acquisizione della cittadinanza sono stati oltre 638 mila. Senza questo apporto, il calo degli italiani sarebbe stato intorno a 1 milione e 300 mila unita'. Nel quadriennio, quindi, l'aumento di oltre 241 mila unita' di cittadini stranieri ha permesso di contenere la perdita complessiva di residenti. I cittadini stranieri iscritti in anagrafe sono 5.255.503, aumentati, rispetto al 2017, di 111 mila (+2,2%) arrivando a costituire l'8,7% del totale della popolazione residente. Il 2018 si caratterizza, dal punto di vista demografico, anche per il record negativo delle nascite. La diminuzione e' di 18 mila unita', -4% rispetto al 2017. Nell'ultimo anno sono stati iscritti all'anagrafe solo 439.747 bambini. Il calo e' in atto dal 2008, ma nel 2015 il numero e' sceso sotto il mezzo milione. Da un punto di vista geografico, la diminuzione e' piu' accentuata al Centro (-5,1% rispetto al 2017). 

Secondo l'Istat, i motivi sono di natura strutturale. La progressiva riduzione delle potenziali madri e' dovuta, da un lato, all'uscita dall'eta' riproduttiva delle generazioni molto numerose nate all'epoca del baby-boom, dall'altro, all'ingresso di contingenti meno numerosi a causa della prolungata diminuzione delle nascite osservata a partire dalla meta' degli anni Settanta. L'incremento delle nascite, registrato fino al 2008, era dovuto principalmente alle donne straniere, ma negli ultimi anni ha iniziato progressivamente a ridursi anche il numero di stranieri nati in Italia, pari a 65.444 nel 2018 (il 14,9% del totale dei nati). Tra le cause del calo: la diminuzione dei flussi femminili in entrata nel nostro Paese; il progressivo invecchiamento della popolazione straniera; nonche' l'acquisizione della cittadinanza italiana da parte di molte donne straniere. Le nascite di bambini stranieri si concentrano principalmente nel Nord-ovest (21,0%) e nel Nord-est (20,7%). L'Emilia-Romagna ha la percentuale piu' alta (24,3%), la Sardegna la piu' bassa (4,5%). L'Istat rileva infine che nell'ultimo anno e' calato del 23% il numero di coloro che acquisiscono la cittadinanza italiana. Una diminuzione gia' osservata nel 2017, ma diventata piu' evidente nei mesi successivi. Il 1 gennaio 2018 gli italiani per acquisizione di cittadinanza erano in totale oltre 1 milione e 340 mila nella popolazione residente. Sommando questa popolazione a quella dei cittadini stranieri si ottiene un contingente di quasi 6,5 milioni.

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Casa, dal 2010 prezzi giu’ del 17,2%

Secondo le stime preliminari, nel primo trimestre 2019 l'indice dei prezzi delle abitazioni (IPAB) acquistate dalle famiglie, per fini abitativi o per investimento, diminuisce dello 0,5% rispetto al trimestre precedente e dello 0,8% nei confronti dello stesso periodo del 2018 (era -0,5% nel quarto trimestre 2018). La flessione tendenziale dell'IPAB è da attribuire unicamente ai prezzi delle abitazioni esistenti che registrano una variazione negativa pari a -1,3% (era -0,7% nel trimestre precedente). I prezzi delle abitazioni nuove, invece, aumentano su base tendenziale dell'1,7% mostrando un'accelerazione rispetto al +0,6% del quarto trimestre del 2018. Lo rende noto l'ISTAT. Questi andamenti si manifestano in un contesto di crescita persistente dei volumi di compravendita (+8,8% l'incremento tendenziale registrato per il primo trimestre del 2019 dall'Osservatorio del Mercato Immobiliare dell'Agenzia delle Entrate per il settore residenziale). Su base congiunturale la lieve diminuzione dell'IPAB (-0,5%) è dovuta sia ai prezzi delle abitazioni nuove sia a quelli delle abitazioni esistenti che diminuiscono rispettivamente dello 0,5% e dello 0,6%. Rispetto alla media del 2010, primo anno per il quale è disponibile la serie storica dell'IPAB, nel primo trimestre 2019 i prezzi delle abitazioni sono diminuiti del 17,2%, a causa esclusivamente delle abitazioni esistenti i cui prezzi sono diminuiti del 23,7% mentre per quelli delle abitazioni nuove si registra complessivamente un aumento, seppur debole (+0,8%)

Con i dati del primo trimestre 2019 sono stati aggiornati, come di consueto, i pesi utilizzati per la sintesi degli indici delle abitazioni nuove e di quelle esistenti. In particolare, il peso delle abitazioni nuove continua a diminuire ed è pari a 16,6% (era quasi il 35% nel 2010) contro l'83,4% delle abitazioni esistenti. Il tasso di variazione acquisito dell'IPAB per il 2019 è negativo e pari a -0,8%. "I prezzi delle abitazioni avevano chiuso il 2018 in flessione in Italia (unico Paese della zona euro, dove invece sono cresciuti di più di quattro punti) e i primi dati del 2019 ne confermano la debolezza, registrando una nuova contrazione su base annua - si legge nella nota di commento -. Ciò a fronte di una crescita delle compravendite di abitazioni che persiste dal 2014 confermando, così, la vischiosità dei prezzi rispetto all'andamento della domanda. In questo quadro un segnale di ripresa viene dai prezzi delle abitazioni nuove, che crescono su base annua per il sesto trimestre consecutivo, ma il cui peso nel determinare gli andamenti complessivi del mercato immobiliare residenziale si va sempre più riducendo".

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