Primo Piano

Pescara, sotto sequestro tutti i centri cottura che servono le mense delle scuole

Sottoposti a sequestro, su disposizione della Procura di Pescara, tutti i centri cottura che servono le mense delle scuole cittadine, nell'ambito dell'inchiesta sulla tossinfezione alimentare che ha colpito circa 180 bambini iscritti in numerosi istituti del capoluogo adriatico. Quattro gli indagati, tra cui Chiara Nasi, presidente di CirFood, che gestisce il servizio di refezione scolastica in ati con BioRistoro Italia. I reati ipotizzati sono adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari, commercio di sostanze alimentari nocive, di natura colposa, e lesioni colpose. In particolare il decreto di sequestro riguarda i "centri cottura siti in Pescara rispettivamente in via Fonte Romana, via Lago di Borgiano, via Milano, nonché, a campione, i contenitori per acqua potabile presso i locali di refezione scolastica dei plessi relativi agli istituti comprensivi di Pescara 1, 2, 4, 5 e 8". 

"Psicosi da acqua", nelle scuole di Pescara, dopo il comunicato diffuso ieri dalla società che gestisce le mense scolastiche, in cui "tra le righe si dava la colpa all'acqua" per la tossinfezione alimentare che ha interessato circa 180 bambini iscritte in diverse scuole. Lo ha raccontato l'assessore comunale all'Istruzione, Giacomo Cuzzi, nel corso di una conferenza stampa, presente tra gli altri anche il sindaco Marco Alessandrini.

"Dopo quel comunicato e visti i titoli sui giornali - dice Cuzzi - in molte scuole, per precauzione, non è stato possibile consumare acqua". "Non vi è nessuna implicazione delle acque rispetto al fenomeno dell'intossicazione alimentare, da un lato per la natura stessa del batterio, il Campylobacter, e dall'altro anche alla luce di una serie di risultati frutto di controlli eseguiti sia dall'amministrazione che dal gestore idrico", afferma il sindaco.

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In Abruzzo il 21,7% della popolazione a rischio di povertà

 Il reddito disponibile pro capite ammonta in Abruzzo nel 2015 a € 15.608, che corrisponde all’89% del reddito medio nazionale (€ 17.826) ed è superiore al solo valore relativo al Mezzogiorno. L’Abruzzo si colloca al 13° posto della classifica delle regioni italiane, capeggiata dal Trentino con 22.188 € e chiusa dalla Calabria con 12.237 €. Rispetto all’anno precedente il reddito pro capite aumenta dell’1,8%, assai più che a livello Italia (0,9%). I dati sono forniti dal rapporto Abruzzesi di Cresa.

«La crescita del reddito disponibile non ha modificato la disuguaglianza nella sua distribuzione: nel 2015 il rapporto tra il reddito percepito dal 20% della popolazione con i redditi più alti e il 20% con quelli più bassi è pari nel 2015 a 5,0, contro una media Italia del 5,8 e Europa del 5,2. L’Abruzzo si posiziona all’11° posto della classifica delle regioni più virtuose, nell’ambito della quale la prima posizione è della Valle d’Aosta con 3,8 e l’ultima della Sicilia con 8,3. A preoccupare è l’aumento che la sperequazione nella distribuzione del reddito ha fatto registrare in regione dal 2004 al 2015: la differenza è cresciuta dello 0,8% contro un aumento medio nazionale dello 0,2% e ripartizionale dello 0,3%» si legge nel rapporto.

«La diseguaglianza nella distribuzione del reddito comporta anche un elevato rischio di povertà. Si considerano a rischio di povertà le persone con un reddito inferiore al 60% del reddito mediano. L’Abruzzo, con il 21,7% della popolazione a rischio di povertà, si colloca al di sopra della media nazionale (19,9%) e si posiziona al 13° posto della graduatoria delle regioni italiane aperta dalla Valle d’Aosta (7%) e chiusa dalla Sicilia (42,3%)» si legge ancora nel rapporto. 

«La problematicità della situazione abruzzese è confermata sia dagli indicatori di grave deprivazione materiale e ancor più abitativa. Si considerano in situazione di grave deprivazione materiale  le persone che vivono in famiglie che hanno almeno 4 dei 9 seguenti problemi: non poter sostenere spese impreviste di 800 €; non potersi permettere una settimana di ferie l’anno lontano da casa; avere arretrati di mutuo, affitto, bollette o altri debiti come ad es. gli acquisti a rate; non potersi permettere un pasto adeguato ogni due giorni, cioè con proteine della carne o del pesce (o equivalente vegetariano); non poter scaldare adeguatamente l’abitazione; non potersi permettere una lavatrice oppure un televisore a colori o un telefono o un’automobile. L’11,1% dei residenti, percentuale leggermente inferiore alla media nazionale (11,5%) e in forte aumento rispetto all’anno precedente (9,5% nel 2015 e 8,6 nel 2014) soffre di gravi carenze materiali e l’Abruzzo si posiziona al 13° posto della graduatoria delle regioni ordinate per virtuosità nell’ambito della quale primeggia il Veneto con il 3,6% ed è la Sicilia, con il 27,3%, a riportare il peggior valore.

Per quanto riguarda il sovraffollamento abitativo e la carenza di alcuni servizi essenziali nell’abitazione (problemi strutturali, mancanza di luce e/o di acqua corrente) si fa riferimento al dato del 2013 nel quale alla regione viene attribuito il valore di 7,1%, inferiore al dato medio nazionale dell’8,8%. L’Abruzzo si posiziona al 5° posto delle regioni più virtuose preceduto solo da Friuli-Venezia Giulia, Basilicata, Lombardia e Piemonte.

Per quanto riguarda la valutazione soggettiva della difficoltà economica, data dalla quota di persone in famiglia che dichiarano di arrivare a fine mese con grande difficoltà, si osserva che nel 2015 essa riguarda il 21,3% della popolazione residente in famiglia, valore che posiziona l’Abruzzo al 16° posto della classifica delle regioni italiane (1° posizione Veneto con 5,7%) seguito solo da Calabria, Puglia, Sicilia e Campania. Il dato, di per sé preoccupante, diventa ancora più allarmante se confrontato con il valore del 2004, quando solo poco più del 14% della popolazione valutava grave la propria situazione economica. A fronte di un netto peggioramento in regione nel resto del paese l’indicatore mostra nel complesso stabilità e al Centro un netto miglioramento.

Il disagio economico che caratterizza la regione sembra legato anche alla difficoltà per le famiglie e gli individui ad entrare e permanere nel mondo del lavoro.

Un’altra misura dello stato di necessità in cui le famiglie possono trovarsi è, infatti, data dalla bassa intensità lavorativa familiare. Il dato regionale mostra che l’11,8% delle persone con meno di 60 anni vive in famiglie nelle quali le persone in età lavorativa hanno lavorato per meno del 20% del loro potenziale. L’Abruzzo si colloca al 14° posto tra le regioni italiane (1° posto il Trentino-Alto Adige con 4,3%; ultimo posto la Sicilia con 28,3%), poco al di sotto della media nazionale (11,7%), in aumento rispetto al 2004 di 3,8 punti percentuali (Italia: 0,6 punti percentuali).

Alla determinazione dal livello di soddisfazione per la vita complessivamente intesa concorre una pluralità di elementi di natura materiale e immateriale: la condizione economica, la salute, ma anche aspetti relazionali e culturali. Aumenta in modo evidente la soddisfazione per la vita: nell’ambito della popolazione di 14 anni essa si stabilisce sul 43,9% (Italia: 41,0%), quella per il tempo libero del 66,1% (Italia: 66,6%). Ad esprimere i più diffusi giudizi positivi sono per entrambi gli indicatori gli uomini (per la vita: 45,4% contro 42,4% delle donne; per il tempo libero: 69,4% contro 63,0%). Insieme ad un maggiore appagamento per la propria situazione attuale viene espressa una certa cautela rispetto a quella futura. Solo il 26,7%, in netta diminuzione rispetto all’anno precedente e analogo al 26,6% medio nazionale, dei residenti di 14 anni e più prevede unmiglioramento nei prossimi 5 anni, il 15,6% prevede un peggioramento, con una netta prevalenza di una situazione di incertezza» conclude il rapporto.

 

 

 

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Malori dei bimbi a Pescara, la colpa è di un batterio della carne

Sarebbe stato individuato il germe responsabile della tossinfezione alimentare che ha interessato oltre 180 persone, principalmente bambini delle scuole dell'infanzia e elementari di Pescara: si tratta, secondo le prime informazioni, del batterio Campylobacter, tra le malattie batteriche gastrointestinali più diffuse al mondo e che da 10 anni ha registrato un incremento. Circa 150 sono arrivate al pronto soccorso di Pescara; 23 i bambini al momento ricoverati nel reparto di Pediatria. Ventitré le persone che si sono recate all'ospedale di Chieti (4 i bimbi ancora ricoverati) e una decina in quello di Atri, in provincia di Teramo. Tutti i casi sono stati sottoposti a terapia reidratativa e antibiotica. Anche per coloro che hanno scelto strutture sanitarie diverse dall'ospedale di Pescara è stato seguito il protocollo terapeutico stilato dall'azienda sanitaria del capoluogo adriatico, che ha gestito l'emergenza.

Rispetto delle procedure previste nel sistema Haccp, accurata sanificazione ambientale straordinaria, reprocessing straordinario delle attrezzature e delle stoviglie, interventi di disinfestazione, accurata igiene degli operatori addetti. Sono le indicazioni che il Dipartimento di Prevenzione della Asl di Pescara fornisce al Comune per l'eventuale riapertura delle mense scolastiche che, però, al momento, restano chiuse. Il sindaco, Marco Alessandrini, destinatario della lettera della Asl, ha inoltrato il documento al dirigente Risorse umane e Pubblica istruzione del Comune, Fabio Zuccarini, invitandolo a procedere alle operazioni richieste dal Dipartimento Prevenzione sulle mense. "In base a quanto richiede la Asl il Comune si prepara a porre in essere le operazioni richieste", fanno sapere da Palazzo di Città. 

Esclusa, quindi - stando a quanto si è appreso - l' ipotesi salmonella. La trasmissione nell'uomo, generalmente, è dovuta a derrate alimentari contaminate e, in particolare, carne. Il batterio è stato individuato con le analisi di laboratorio eseguite sui campioni prelevati sui primi bambini arrivati in ospedale venerdì scorso. Stamani riunione operativa alla Asl per fare il punto della situazione. La terapia eseguita sui bimbi è efficace contro il tipo di batterio individuato

Delle 17 coprocolture in corso nel laboratorio della Asl di Pescara sui campioni prelevati sui primi bambini arrivati in ospedale, 13 hanno già dato esito positivo al Campylobacter. I dati parziali, spiegano alla Asl, sono "già significativi". I prelievi sono stati eseguiti su tutti i pazienti e le analisi, che richiedono tempo, sono tuttora in corso. La trasmissione del Campylobacter può avvenire per via orofecale e anche per via orale: liquidi, alimenti e, soprattutto, carne. L'analisi dei campioni prelevati sui pazienti e i risultati degli accertamenti in corso da parte dell'Istituto Zooprofilattico sul cibo sequestrato da Asl e Carabinieri del Nas nel centro di cottura che serve le mense scolastiche cittadine dovrebbero consentire di ricostruire la filiera alimentare e accertare l'origine della contaminazione. All'attenzione degli investigatori - coordina le indagini la Procura di Pescara (pm Anna Benigni) - c'è il cibo distribuito ai bimbi nei giorni precedenti ai malori. La scorsa settimana nelle mense scolastiche sono stati serviti, tra l'altro, ortaggi e verdure, formaggi, uova, carne di bovino e di tacchino e tonno.

 

immagine di repertorio

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Sale ancora il numero di bimbi colpiti da tossinfezione alimentare a Pescara

Sarebbero almeno 130, di cui 126 bambini iscritti in numerose scuole della città, le persone arrivate in pronto soccorso, a Pescara, da venerdì ad oggi, in seguito a malori con sintomi da intossicazione alimentare. Al momento pare escluso che si tratti di una forma virale, poiché i primi accertamenti parlano di un'infezione di origine batterica, ma un quadro più chiaro si potrà avere domani mattina. Intanto la Procura di Pescara ha aperto un fascicolo contro ignoti per fare chiarezza sulla vicenda. L'ipotesi di reato è relativa a quanto previsto dalla normativa in materia di alimenti Al centro dell'attenzione il centro cottura che serve le mense scolastiche della città. Il sindaco Marco Alessandrini con apposita ordinanza ha deciso lo stop delle mense scolastiche.

"I campioni sottoposti a coltura non hanno dato finora esito di positività", ha sottolineato nel corso di una conferenza stampa il direttore generale della Asl di Pescara, Armando Mancini, il quale, spiegando che "la trasmissione avviene per via oro-fecale", ha affermato che "non è una patologia contagiosa", invitando comunque a rispettare la massima igiene, "che è fondamentale, e a lavarsi spesso le mani". Nel reparto di Pediatria continua il lavoro per i ricoveri e per il trattamento dei bambini che ancora stanno arrivando in pronto soccorso. Da oggi è anche attivo un ambulatorio ad hoc per il controllo dei pazienti già dimessi. Del totale, 70 bimbi sono stati sottoposti a terapia reidratativa e dimessi. Trenta bambini hanno avuto un periodo di degenza più prolungato (uno o due giorni) ed alcuni sono stati trattenuti a scopo cautelativo e preventivo nei confronti di altri bambini presenti in casa. Venti bambini sono in attesa di valutazione in pronto soccorso, mentre sei hanno rifiutato il ricovero. "Il problema clinico - sottolineano all'azienda sanitaria - è sotto controllo e nessun paziente ha avuto complicazioni". Visti i tanti arrivi, in ospedale è stata potenziata l'assistenza infermieristica e sono stati reclutati letti aggiuntivi. Accertamenti sono in corso per individuare l'origine del problema. 

Mentre prosegue l'indagine epidemiologica disposta dalla Asl, stamani, dopo quella di sabato, nuova ispezione dell'azienda sanitaria e dei Carabinieri del Nas nel centro cottura che serve le mense cittadine: eseguiti sequestri e vincoli sanitari di alimenti e campioni completi di tutte le matrici alimentari presenti. E' in corso l'analisi del materiale da parte dell'Istituto Zooprofilattico. 

 

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Sarebbe salito a circa 120 il numero delle persone, principalmente bambini, che da venerdì ad oggi hanno avvertito malori con sintomi da tossinfezione alimentare e si sono presentate in pronto soccorso all'ospedale di Pescara. Tra loro anche sei insegnanti. Si tratta di bimbi, alcuni dei quali sono stati ricoverati, iscritti in almeno sei o sette scuole della città e residenti in zone diverse del capoluogo adriatico. Intanto sono attesi per oggi i primi risultati dell'indagine epidemiologica disposta dalla Asl di Pescara. L'istituto zooprofilattico si sta invece occupando di analizzare i campioni prelevati dai Carabinieri del Nas nel centro di cottura che serve le mense delle scuole cittadine. Dalla Direzione sanitaria della Asl ribadiscono che, vista la tipologia dei sintomi non si tratta di un'emergenza; gli unici effetti, considerati i numeri, sono tempi di attesa più lunghi. Il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, con apposita ordinanza, ha sospeso, a partire da oggi, il servizio di mensa nelle scuole comunali, fino a chiarimenti

La Procura di Pescara ha aperto un fascicolo contro ignoti sulla vicenda dei malori tra i bimbi colpiti da una presunta tossinfezione alimentare. L'ipotesi di reato è relativa a quanto previsto dalla normativa in materia di alimenti. Titolare del fascicolo, che non presenta al momento indagati, è il sostituto procuratore Anna Benigni.

"La Regione c'è e sta seguendo e monitorando con la massima attenzione tramite la Asl di Pescara e tramite l'Istituto Zooprofilattico, che rispondono all'assessorato alla Sanità" ha dichiarato l'assessore alla Sanità della Regione Abruzzo, Silvio Paolucci, a proposito della vicenda dei malori tra i bimbi di Pescara colpiti da una presunta tossinfezione alimentare. "Entro la serata - aggiunge - avremo più informazioni, perché dovrebbero arrivare oggi i risultati dei primi accertamenti eseguiti". 

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Pescara, stop al servizio mensa per precauzione

E' salito a circa 80, al momento, il numero delle persone arrivate all'ospedale di Pescara a causa di malori con sintomi da tossinfezione alimentare. Si tratta principalmente di bambini, alcuni dei quali ricoverati nel reparto di pediatria, ma oggi sono arrivati in pronto soccorso anche sei insegnanti. Alcune persone hanno raggiunto autonomamente gli ospedali vicini e, quindi, il bilancio complessivo, seppur provvisorio, potrebbe essere più alto. Almeno sei o sette, secondo le prime informazioni, le scuole di appartenenza delle persone finite in ospedale, residenti in zone diverse della città. Mentre sono in corso gli accertamenti dei Carabinieri del Nas di Pescara sui campionamenti effettuati nel centro di cottura che serve le mense scolastiche, la Asl già ieri aveva disposto un'indagine epidemiologica: i primi risultati potrebbero arrivare domattina qualora si tratti di salmonella o nel pomeriggio in caso di altre patologie. Dalla Direzione sanitaria della Asl sottolineano che, al momento, vista la tipologia dei sintomi - febbre, vomito, diarrea e conseguente disidratazione - non si tratta di un'emergenza. Gli unici effetti, considerato il numero elevato di accessi, sono sui tempi di attesa, leggermente più lunghi 

Il Comune di Pescara sospende il servizio mensa

In attesa di conoscere i risultati delle analisi sulle cause dei malori che nei giorni scorsi hanno colpito decine di bambini a Pescara, una ventina almeno ricoverati in ospedale con sintomi da tossinfezione alimentare, il sindaco, Marco Alessandrini, ha stabilito la sospensione del servizio mensa nelle scuole per le classi delle elementari e medie di Pescara da domani, lunedì 4, finché non sarà chiarita la natura delle infezioni. "E' una precauzione a tutela dei bambini, in attesa degli accertamenti della Asl sui campioni di cibo somministrato nelle mense scolastiche comunali" dichiarano il sindaco e l'assessore all'Istruzione e Mense, Giacomo Cuzzi. Molti sono anche i bambini che, pur non essendo ricoverati, sono a casa con febbre alta e disturbi intestinali. "Per le scuole dell'infanzia e materne - fa sapere il sindaco - stiamo lavorando affinché l'attività didattica possa continuare per quanti vorranno ricondurre i bambini a scuola, ma solo dopo aver fatto consumare loro il pasto a casa".

Il Comune fa sapere che per i nidi si potrà scegliere fra il tempo ridotto, fino alle 12 o 12.30, e il rientro a scuola solo dopo aver consumato il pasto a casa. "Ovviamente - informano sindaco e assessore - adotteremo formule compensative per le rette sul tempo pieno, che verrà ripristinato una volta accertato che il cibo non ha determinato la situazione creatasi. Siamo sicuri che questa scelta provocherà disagi organizzativi alle famiglie, alle quali chiediamo collaborazione e confermiamo vicinanza e tutela, ma riteniamo che la salute dei bambini sia la priorità, come prioritario è fornire un servizio di qualità. Per questo abbiamo attivato sul cibo somministrato dal gestore del servizio la rigorosa filiera dei controlli prevista dall'appalto e in piena sinergia con Nas e Asl che stanno provvedendo agli accertamenti".

Controlli dei Carabinieri del Nas

Ispezionato il centro di cottura che serve le mense delle scuole di Pescara. Il controllo, andato avanti fino alla tarda serata di ieri, è stato eseguito dal personale della Asl e dai Carabinieri del Nas di Pescara. In particolare, sono state campionate numerose matrici alimentari e rinvenuti i pasti test, regolarmente detenuti, che saranno sottoposti ad analisi da parte dell'Istituto zooprofilattico. Intanto prosegue l'indagine epidemiologica disposta dalla Asl. Sono una trentina i bambini arrivati in pronto soccorso e per circa venti è stato disposto il ricovero in ospedale; nessuno di loro è in gravi condizioni. Tutti hanno i classici sintomi da tossinfezione alimentare. 

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La Lega ingrossa le sue fila in Abruzzo con nuove adesioni

La Lega in Abruzzo ufficializza un pacchetto di nuovi ingressi all'interno del movimento e annunciando l'iniziativa che vedrà iscritti e volontari impegnati nelle piazze. Dodici i nuovi ingressi presentati. Si tratta Filippo Di Nucci, consigliere comunale di Paglieta; Enzo Pellegrini, consigliere comunale di Atessa; Giacinta Braccia, consigliera comunale di Altino; Vincenzo D'Incecco, consigliere comunale di Pescara; Armando Foschi, Pescara; Aurelio Cilli e Stefano Di Blasio, consiglieri comunali Montesilvano; Elisabetta De Blasis, consigliera comunale L'Aquila; Antonio Morgante, già consigliere comunale di Magliano dei Marsi; Ercole Di Filippo, vicesindaco di Basciano; Davide Peluzzi, consigliere comunale di Crognaleto; Luca Di Pietrantonio, consigliere comunale Pineto.

"Abbiamo tante richieste di adesioni che arrivano da centri grandi e piccoli del territorio - ha sottolineato il coordinatore regionale del partito, onorevole Giuseppe Bellachioma - su alcune stavamo lavorando da tempo, già da prima delle elezioni che hanno visto la Lega conquistare un ruolo decisivo nel panorama politico nazionale e locale. La nostra però è e sarà una selezione rigida e severa, per arginare la consuetudine, tipica di altri partiti, di salire sempre sul carro del vincitore. In prima linea ci sono uomini e donne che nel corso degli anni si sono impegnati nelle amministrazione e che hanno scelto di essere parte della nostra 'rivoluzione del buonsenso'". "Con il nuovo Governo - ha aggiunto Bellachioma - la Lega ha acquisito un ruolo importante e preminente negli assetti politici italiani. Ora ci stiamo preparando, con i cittadini, a una nuova battaglia, quella per la riforma che deve portare all'elezione diretta del Presidente della Repubblica: per questo chiediamo anche agli abruzzesi di venire ai banchetti che domani e domenica apriremo nelle piazze per sottoscrivere la nostra proposta". Nel corso dell'incontro con i giornalisti è stata annunciata la possibilità che il vicepremier e ministro degli Interni Matteo Salvini mercoledì 6 giugno possa essere in Abruzzo: alle 9:30 a Silvi Marina e alle 11:30 a Teramo

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Fisco, Cgia: all’erario oltre 53 miliardi a giugno

Il fisco a giugno comincia a presentare il conto ai contribuenti italiani. Entro il 30, infatti - tra le ritenute Irpef dei dipendenti e dei collaboratori, la Tasi/Imu, l'Iva, l'Ires, l'Irpef riconducibile alle partite Iva, l'Irap, la Tari e tutta una serie di altre imposte minori - le famiglie, le imprese e i lavoratori autonomi dovranno versare 53,3 miliardi di euro di tasse. Un fisco, dsecondo la Cgia, ancora troppo oppressivo e ingiustificatamente pretenzioso.Dall'analisi dei risultati emersi da questa elaborazione, la Cgia segnala che in questo mese di giugno l'impegno economico piu' gravoso lo dovranno sostenere le imprese; tra il pagamento delle ritenute Irpef dei dipendenti e dei collaboratori verseranno all'erario 11,4 miliardi di euro. Con l'abolizione della Tasi sulla prima casa avvenuta nel 2016, quest'anno lo sforzo economico piu' rilevante per le famiglie italiane sara' il pagamento della prima rata dell'Imu-Tasi sulle seconde/terze case. Dei 9,8 miliardi di euro di gettito previsti dal pagamento della prima rata di queste due imposte gravanti su tutti gli immobili presenti nel Paese, quelli ascrivibili alle famiglie ammonteranno a circa 5 miliardi di euro. Per i contribuenti con scadenza mensile (imprese e lavoratori autonomi), il versamento dell'Iva relativo al mese di maggio si attestera' sui 9,4 miliardi di euro. Su questa imposta la Cgia torna a ribadire un concetto gia' espresso piu' volte nelle ultime settimane.Se l'Iva dovesse salire ai livelli record previsti, per le botteghe artigiane e i piccoli commercianti sarebbe una iattura, visto che la stragrande maggioranza dei rispettivi fatturati e' attribuibile alla domanda interna". Altrettanto oneroso sara' il pagamento del saldo 2017 e dell'acconto 2018 relativo all'Ires (Imposta sui redditi delle societa' di capitali). Le imprese saranno chiamate a versare 9,1 miliardi di euro. L'Irpef in capo a tutti i lavoratori indipendenti (partite Iva) e agli altri percettori di reddito (da fitti, altri proventi, etc.), pesera' per circa 4,3 miliardi. Il saldo 2017 e l'acconto 2018 dell'Irap, invece, costeranno alle attivita' produttive 3,2 miliardi. L'Ufficio studi della Cgia fa notare che il gettito di ciascuna imposta riportata in questa elaborazione e' stato stimato sulla base dell'andamento registrato negli ultimi anni. Oltre a cio', si e' tenuto conto degli effetti economici dovuti alle modifiche legislative intervenute nell'ultimo periodo. Sebbene sia stata eliminata la Tasi sull'abitazione principale, si ricorda che a giugno i contribuenti saranno comunque chiamati al versamento della prima rata della Tasi e dell'Imu sui seguenti immobili: seconde case a disposizione, quelle locate, gli immobili strumentali (alberghi, capannoni, negozi, uffici, botteghe artigiane, etc.) e le abitazioni di lusso. La Cgia tiene infine a precisare che nei pagamenti che verranno effettuati a giugno non sono stati inclusi i contributi previdenziali. Si ricorda, inoltre, che le scadenze del versamento della Tari (tassa rifiuti) sono stabilite dai Comuni che devono prevedere almeno due rate all'anno. In questa elaborazione e' stato ipotizzato che il tributo venga versato in 4 rate e che una di queste scada nel mese di giugno. Dall'analisi dei bilanci consolidati dei Comuni elaborati dall'Istat, si e' stimato che il gettito complessivo della Tari per l'anno in corso sia di almeno 8,4 miliardi di euro: pertanto, dividendo questo importo per 4, ci consente di stimare il gettito medio della Tari di ciascuna rata di circa 2,1 miliardi di euro.

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D’Alfonso conferma: le mie dimissioni arriveranno dopo la convalida dell’elezione a senatore

"Le mie dimissioni arriveranno non appena si definirà la mia natura giuridica di senatore. In termini giuridici, l'ordinamento mi precisa che se non interviene la convalida io sono 'sub iudice'. La mia votazione può essere invalidata. Voglio avere certezza di questa condizione giuridica e dopodiché realizzo quella che ho anticipato come la scelta di opzione". Così, all'indomani dell'ufficializzazione del Governo, a margine di una conferenza stampa, il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, eletto senatore con il Pd alle elezioni dello scorso 4 marzo. "Adesso - aggiunge - si devono insediare le commissioni parlamentari. La commissione per quanto riguarda la verifica dei poteri dovrebbe toccare all'opposizione. Io farò in modo che sia il primo punto all'ordine del giorno, lavorerò affinché sia il primo caso ad essere esaminato". 

"Non penso che il presidente Conte sia uno della 'lista Beautiful', penso che sia un professionista importante e che possa dare anche un contributo di moderazione e di prevalenza dei temi urgenti del Paese". Così il senatore Pd e presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, commenta il nuovo Governo. "Ho molta fiducia nel lavoro che farà Giorgetti - dice D'Alfonso - perché è stimato da tutti. Ritengo che si stia facendo strada anche qualche altro ministro. Stimo molto e smisuratamente Moavero Milanesi che è un punto di certezza per tutto quello che occorrerà non solo all'Italia, ma anche all'Europa per fare di più l'Europa. Poi ho sentito parlare anche di altre figure, come il professore Tria, di cui mi parlano molto bene".

"Non conosco - prosegue - quello che potrà fare Toninelli alle Infrastrutture. Ho visto questa giovane parlamentare che va al Mezzogiorno, spero che abbia la consistenza che hanno dimostrato De Vincenti, Barca o Trigilia. Ho molto fiducia nel lavoro che farà Giulia Bongiorno, non solo perché ho simpatia per i penalisti, che sono operatori di libertà, ma perché non ha in odio lo studio delle carte". "Quando vedo persone che hanno la curvatura di studiare le carte - conclude D'Alfonso - ho fiducia, quando vedo le espressioni della 'lista Beautiful' ho un po' di perplessità". 

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Istat, ad aprile +64.000 occupati

 Ad aprile gli occupati sono aumentati dello 0,3% rispetto a marzo, pari a +64 mila. Lo riferisce l'Istat, sottolineando che "la stima degli occupati continua a mostrare una tendenza alla crescita". Il tasso di occupazione si attesta al 58,4%, con un rialzo dello 0,1% rispetto al mese precedente. Prosegue la ripresa degli indipendenti (+60 mila) e dei dipendenti a termine (+41 mila), mentre diminuiscono i permanenti (-37 mila). La crescita congiunturale dell'occupazione interessa tutte le classi di eta' ad eccezione dei 25-34enni. L'aumento maggiore ad aprile si stima per le donne (+52 mila) e per le persone di 35 anni o piu' (+77 mila). Nel periodo febbraio-aprile 2018 l'Istat stima una crescita degli occupati dello 0,3% rispetto al trimestre precedente (+67 mila). L'aumento interessa entrambe le componenti di genere e tutte le classi di eta' ad eccezione dei 35-49enni. Crescono i dipendenti a termine (+59 mila) e in misura piu' lieve gli indipendenti (+14 mila), mentre restano sostanzialmente stabili i dipendenti a tempo indeterminato.

Su base annua - riferisce l'Istat - gli occupati sono 215 mila in piu', pari a +0,9%. La crescita interessa donne e uomini e si concentra tra i lavoratori a termine (+329 mila), mentre diminuiscono i permanenti (-112 mila) e gli indipendenti rimangono stabili. Crescono soprattutto gli occupati ultracinquantenni (+328 mila) e i giovani 15-24enni (+78 mila) mentre calano gli occupati tra i 25 e i 49 anni (-191 mila). Nei dodici mesi aumenta il numero di disoccupati (+0,8%, +24 mila) mentre cala fortemente quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-2,4%, -318 mila). 

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Verso il Governo, spunta l’ipotesi dell’abruzzese Ciocca all’economia

Matteo Salvini ha annullato il lungo programma di comizi in agenda oggi in Lombardia, in vista delle amministrative del 10 giugno. Il segretario leghista, che difficilmente cancella appuntamenti elettorali, e' atteso a Roma dove gia' si trova il suo vice Giancarlo Giorgetti, a cui nelle scorse ore ha affidato la trattativa con il Movimento 5 stelle. In programma in giornata un incontro con Luigi Di Maio: i due leader puntano a chiudere la quadra sui ministri e a presentare un accordo al Colle. Si sta lavorando innanzitutto a uno spostamento di Paolo Savona dal Tesoro, come chiesto da Di Maio. E l'ipotesi potrebbe essere di indicare l'economista alle Politiche europee. Poi si lavora anche all'allargamento della maggioranza con l'innesto di Fratelli d'Italia e quindi la Difesa potrebbe andare a Giorgia Meloni o Guido Crosetto. Ancora da sciogliere il nodo dell'Economia: ieri circolava il nome dell'ex direttore generale di Bankitalia Pierluigi Ciocca. Ma rimane in pista anche Giorgetti (anche se quest'ultimo preferirebbe l'incarico di sottosegretario alla presidenza del Consiglio; incarico che comunque la Lega vorrebbe mantenere per se' in caso di 'trasloco' di Giorgetti).

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