Primo Piano

Marsilio punta su sviluppo delle infrastrutture ed efficienza della logistica

Il nuovo presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio intende puntare buona parte delle sue carte sullo sviluppo delle infrastrutture, sull'efficienza della logistica, come volano per l'attrazione delle imprese, il lavoro, il turismo. Nel corso di un forum con l'agenzia Il Sole 24 Ore Radiocor, il Presidente della Regione Abruzzo chiede, per incominciare, al Governo di rinegoziare le reti Ten-T con l'Unione Europea, prevedendo il coinvolgimento dell'Abruzzo. Per Marsilio e' necessario prolungare, infatti, "il corridoio Adriatico e collegare Ancona e Bari, mentre invece oggi l'alta velocita' che arriva da Venezia non passa per Pescara ma per Roma e Napoli'. 'Ci sono 600 milioni di investimenti Anas sulla Regione, di cui solo una piccola parte e' stata impegnata - ha aggiungo Marsilio - mentre Ferrovie ha circa un miliardo di investimenti programmati, che siamo ancora lontani dal vedere realizzati'. 'Se il governo ci desse 200 milioni di euro riusciremmo a mettere il sistema portuale abruzzese in condizione di servire per davvero le nostre aziende, che invece sono costrette a utilizzare altri porti come Salerno, Bari, Ancona o Napoli', ha affermato il presidente della Regione Abruzzo, riferendosi alla necessita' di potenziare i tre scali abruzzesi di Vasto, Ortona e Pescara. La Regione, ha riferito Marsilio ha gia' alcune decine di milioni di euro, soprattutto di fondi Fas, destinati a opere portuali, principalmente a Pescara e Ortona, ma che insieme ai fondi che potrebbero arrivare dallo Stato potrebbero potenziare la funzione logistica e commerciale degli scali. 'Con un sistema portuale adeguato - ha detto - saremmo in grado di far risparmiare soldi alle aziende dei distretti industriali abruzzesi, rendendole piu' competitive'. A Pescara, ha riferito il presidente dell'Abruzzo, sta per mandare in appalto il primo lotto di opere per la nuova diga foranea. 

Per quel che riguarda le autostrade A24 e A25, dice Marsilio 'la mia speranza e' che si esca dagli incontri di questi giorni non solo con una ulteriore proroga o una soluzione tampone che rinvia il tema, ma che il ministero e Strada dei Parchi sciolgano il nodo del nuovo Piano economico e finanziario e si capisca qual e' il futuro di questa infrastruttura e della sua gestione. Un'autostrada cosi' costosa e' un dazio che pagano imprese e cittadini'. Il 30 giugno prossimo scade il 'congelamento' dell'aumento tariffario stabilito dal ministero lo scorso 31 dicembre nelle more del perfezionamento del nuovo Piano finanziario della concessionaria. Marsilio non nasconde la propria delusione per il provvedimento sblocca cantieri: "E' molto meno delle aspettative che il governo aveva alimentato a partire dal lavoro iniziato molti mesi fa con il sottosegretario Vito Crimi'. Il presidente della Regione Abruzzo cita alcuni esempi di norme condivise, promesse e poi disattese, sia in fase di stesura del Dl sia in fase di presentazione degli emendamenti. 'Crimi - ha ricordato Marsilio - aveva promesso 350 tecnici in piu' per assistere i comuni e gli uffici speciali, invece ce ne hanno dati 200. Sulla ricostruzione privata avevamo chiesto di eliminare, anche nei comuni fuori del cratere, l'impedimento del contributo in caso di lieve difformita' edilizia, che invece e' stata eliminata ai comuni dentro il cratere. Con il risultato che abbiamo intere frazioni - che sono fuori dai 139 comuni del cratere - dove la ricostruzione non puo' partire a causa della lieve difformita' edilizia che pero' non e' sanabile. Con il paradosso che abbiamo aziende di costruzioni che falliscono e con l'enorme cantiere della ricostruzione che e' ferma'. Per quel che riguarda il Gran Sasso, 'la verita' e' che nessuno puo' sapere quanto costa questo intervento, perche' non sono mai stati fatti progetti veri', ha detto Marsilio rispondendo a una domanda sul costo necessario per la messa in sicurezza del sistema idrico. 'Il piano esigenziale - ha ricordato - si regge su stime sommarie e il lavoro di messa in sicurezza durera' diversi anni. Se, dopo aver fatto il progetto, serviranno altre risorse confido nel fatto che il governo le trovera' come le ha trovate adesso, comprendendo l'urgenza della questione'. 'La cosa importante - ha sottolineato Marsilio - e' l'aver concesso la possibilita' di una deroga alle norme ambientali, perche' con le norme vigenti non sarebbe stato possibile mettere in regola il sistema acquifero del Gran Sasso'. Quanto al ruolo di commissario Marsilio ha escluso il suo coinvolgimento. 'Sono gia' vicecommissario per la ricostruzione, commissario per il dissesto idrogeologico e capo della protezione civile - ha spiegato -. L'impegno richiesto al commissario del Gran Sasso esige che politica faccia un passo di lato, lasciando lavorare le persone che hanno le competenze tecniche'. 'Con il ministro Toninelli - ha aggiunto - individueremo una persona piu' adatta'. 

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Nasce il Silver Economy Network per gli over 65

Nasce il Silver Economy Network (SEN), la prima rete italiana di imprese costituita con il duplice obiettivo di rispondere in maniera efficace ai bisogni della popolazione over 65 e di valorizzare le eccellenze che operano nella filiera. Il Network, nato su iniziativa della Filiera Life Sciences di Assolombarda, opera in un settore che nei prossimi anni vedra' crescere la sua importanza. Secondo le stime della Word Bank, nel 2050 il 35,1% di italiani sara' costituito da anziani, mentre attualmente sono il 23%. La silver economy e' ormai riconosciuta per essere la terza economia del mondo. Basti pensare che secondo i dati Istat la spesa annua della popolazione over 65 e' di circa 185 miliardi di euro, che corrisponde al 25% della spesa totale delle famiglie italiane. "Una societa' che invecchia rappresenta da un lato una sfida e dall'altra una grande opportunita' che l'Italia deve cogliere - ha dichiarato Mariuccia Rossini, Presidente del Silver Economy Network e coordinatrice della Filiera Life Sciences di Assolombarda - Molti over 65 sono ancora inseriti in ambito lavorativo, sono persone autonome e con molti progetti, vogliono viaggiare e sfruttano la tecnologia. L'invecchiamento attivo e' alla base di un'elevata qualita' della vita ed e' la strada da percorrere per rendere sostenibili ed efficienti nel lungo periodo i sistemi sociosanitari e assistenziali. E' quindi di importanza strategica, economica e sociale creare in Italia una filiera della silver economy, cosi' da rispondere in maniera efficace al cambiamento dei bisogni della popolazione. E' con questo obiettivo che abbiamo costituito il Silver Economy Network, la prima rete di aziende italiane che offre prodotti e servizi di qualita' per gli over 65". Il secondo appuntamento del SEN e' in programma dal 16 al 18 ottobre 2019 con la sesta edizione di "Meet in Italy for Life Sciences" a Trieste, dove sara' possibile prenotare un incontro B2B con i referenti del Network.

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Export, sale al centro Italia ma scende a Nord e Sud

Flessione delle esportazioni per quasi tutte le ripartizioni territoriali nel primo trimestre 2019 rispetto ai tre mesi precedenti: -2,4% per il Sud e Isole, -1% sia per il Nord-est sia per il Nord-ovest, mentre per il Centro si registra un ampio aumento delle vendite (+7%). Lo rileva l'Istat, precisando che nello stesso periodo l’export mostra una crescita annua molto sostenuta per il Centro (+15,1%), superiore alla media nazionale per il Sud (+2,5%) e il Nord-est (+2,4%), mentre il Nord-ovest registra una diminuzione (-2,0%) e le Isole una marcata contrazione delle vendite (-17,6%).

Tra le regioni più dinamiche all’export nel confronto con il primo trimestre 2018, si segnalano Molise (+59,1%), Lazio (+21%), Toscana (+16,1%) e Puglia (+9,7%). Diversamente, si registrano ampi segnali negativi per Sardegna (-17,7%), Sicilia (-17,5%), Basilicata (-16,3%) e Calabria (-14,7%). Nel primo trimestre, aggiunge ancora l'istituto statistico, le vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici dal Lazio e di articoli in pelle, escluso abbigliamento, e simili e di metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti, dalla Toscana contribuiscono alla crescita tendenziale dell'export nazionale per 1,6 punti percentuali. Su base annua un impulso positivo alla crescita dell’export nazionale proviene dalle vendite della Toscana verso Svizzera (+84,2%) e Regno Unito (+34,7%), del Lazio verso gli Stati Uniti (+113,7%) e dell’Emilia Romagna verso il Regno Unito (+19,6%). Nell’analisi provinciale dell’export, si segnalano le performance positive di Firenze, Latina, Frosinone, Bologna e Arezzo.

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Aumento pedaggi autostradali, centrosinistra chiede un Consiglio regionale straordinario

I capigruppo della coalizione di centrosinistra, Silvio Paolucci (Pd), Americo Di Benedetto (Legnini Presidente) e Sandro Mariani (Abruzzo in Comune) chiedono la convocazione straordinaria del Consiglio regionale per affrontare il tema dei rincari dei pedaggi autostradali su A24 e A25. “Riteniamo indispensabile – dichiarano i tre consiglieri – che la Giunta regionale si faccia portavoce delle richieste dei nostri territori chiedendo al Governo nazionale di accogliere l’istanza sottoscritta dai sindaci abruzzesi il 6 giugno 2019, provvedendo a sospendere gli aumenti fino al 31 dicembre 2019 e in attesa dell’approvazione del nuovo piano economico e finanziario della concessione”.“In base a quanto stabilito con Decreto interministeriale del 31 dicembre 2018 - sottolineano Paolucci, Di Benedetto e Mariani - l’aggiornamento tariffario è sospeso sino al 30 giugno 2019. Perciò dal 1° luglio 2019 sarà applicabile un incremento dei pedaggi pari al 19,20% (ovvero l’aumento del 12,89% già previsto per il 2018, e bloccato da settembre 2018; a cui si aggiungerebbe, in modo incrementale, l’ulteriore aumento del 5,59% per il 2019)”. “Nulla è dato sapere in merito al procedimento di esame e approvazione, sia in sede governativa sia comunitaria, del nuovo Piano economico e finanziario – dichiarano i tre capigruppo - che dovrà necessariamente contenere anche la previsione di investimenti per la messa in sicurezza dell’autostrada”. I consiglieri del centrosinistra chiedono quindi “l’intervento urgente della Regione affinché venga assunta ogni iniziativa presso il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e gli organi comunitari competenti per ottenere il rapido ed urgente esame ed approvazione del piano (pef), che contempli una nuova regolazione del sistema tariffario e che dovrà prevedere, come previsto dalla normativa vigente, tariffe sostenibili per l’utenza”. “I pedaggi sulle autostrade A24 e A25 sono eccessivamente onerosi per l’utenza nonostante siano interessate da una serie di ammaloramenti e manutenzioni urgenti. Non bisogna dimenticare che a queste infrastrutture viene riconosciuto un valore strategico nazionale, anche di protezione civile. Lo Stato – concludono Paolucci, Di Benedetto e Mariani - non può non investire risorse finanziarie per garantire la sicurezza sulle nostre autostrade, e l’investimento pubblico è l’unico modo per calmierare le tariffe”. I tre consiglieri chiedono, inoltre, che alla seduta consiliare straordinaria sia invitato il ministro alle infrastrutture e dei trasporti, Danilo Toninelli insieme a tutti i sindaci della Regione Abruzzo, allo scopo di dare maggiore forza alle istanze delle amministrazioni e dei cittadini. 

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Autostrade A24 e A25, possibile aumento dei pedaggi dal 1° luglio

Strada Parchi, gestore A24/A25 fa sapere che ''Nove mesi fa decidemmo di congelare le tariffe, aumento previsto per legge su tutte le autostrade d'Italia. Da allora, nonostante i ripetuti tentativi da parte della Concessionaria, il Mit non e' riuscito ad offrire una interlocuzione stabile per poter affrontare il tema che tanto preoccupa gli automobilisti non solo abruzzesi e laziali''. Quindi ''Se la situazione dovesse rimanere questa'', dal 1 luglio gli aumenti potrebbero scattare.

''Nonostante questo, la Concessionaria in questi nove mesi non e' rimasta ferma - prosegue la nota - Ha provato in tutti i modi ed a piu' riprese ad avviare una trattativa con il MIT per affrontare il tema dei pedaggi e quello della messa in sicurezza sismica dell'A24/A25. Temi legati a filo doppio e che dovevano portare alla firma di un Piano Economico Finanziario, che dovra' regolare le due cose, con la rimodulazione di una politica tariffaria piu' contenuta. Piano economico (PEF) che su A24/A25 manca da 5 anni, il precedente e' scaduto nel 2014. Sono passati stagioni e governi inutilmente, ma ora la situazione e' letteralmente precipitata. Rischia di ripetersi cosi' quanto gia' successo alla fine del 2018. Con il MIT che e' intervenuto solo il 27 dicembre scorso, all'ultimo momento quindi, con un provvedimento che ricalcava quello gia' adottato dalla Concessionaria ad ottobre. Tutto e' rimasto fermo e cristallizzato dunque a quel solo intervento del MIT, fatto a poche ore dalla scadenza dello sconto promosso da SdP e dall'adozione delle nuove tariffe che comprendono un aumento che sfiora il 20%. Da allora e' calato il silenzio, nonostante l'Unione Europea si sia dichiarata disponibile a valutare positivamente e abbia dato il suo assenso per gli interventi antisismici su A24 e A25 e nonostante il piano della messa in sicurezza in sede sia pronto da anni. Se la situazione dovesse rimanere questa, Strada dei Parchi, che ritiene vi sia la soluzione per evitarlo, non potra' che applicare gli incrementi tariffari gia' riconosciuti dai decreti ministeriali del 2018 e del 2019 firmati dei ministri Del Rio e Toninelli'', conclude la Concessionaria

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Conferenza dei Capigruppo per l’avvio dei lavori del Consiglio regionale

La settimana politica all’Emiciclo si apre con la convocazione della conferenza dei Capigruppo che si riunirà domani, martedì 11 giugno 2019, alle ore 12, nella Sala Silone, per discutere l’ordine del giorno del prossimo Consiglio regionale, del regolamento per la gestione faunistica – venatoria degli ungulati e della manifestazione dedicata agli Ambasciatori d’Abruzzo. Giovedì 13 giugno 2019, alle 12, si riunirà, in seduta straordinaria, la Commissione di Vigilanza. Il primo punto dell’ordine del giorno riguarda l’Arap (Azienda regionale attività produttive) e in particolare delle dimissioni del presidente Giampiero Leombroni e della vendita dell'immobile facente parte dell’ex compendio immobiliare Villeroy & Boch di Teramo; il relatore sarà il presidente della Commissione Pietro Smargiassi, sarà audito l’assessore regionale alle Attività produttive, Mauro Febbo. L’altro punto dell’odg, riguarda il Tavolo di monitoraggio per la verifica degli adempimenti regionali con il Comitato permanente per la verifica dei livelli essenziali di assistenza (Lea). Relatore: il consigliere regionale Silvio Paolucci; audizioni: l’assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì e il Direttore del Dipartimento per la Salute e il Welfare, Angelo Muraglia. Sempre giovedì 13 giugno, alle ore 15.30, è convocata la Commissione Bilancio in seduta congiunta con la Commissione Territorio per l’esame del provvedimento relativo a “Interventi di sfalcio erba sulle banchine e sulle scarpate delle Strade Provinciali per la prevenzione di incendi e per il miglioramento della sicurezza viaria e ripristino quota risorse ai Geni Civili regionali per gli interventi di primo soccorso derivanti da calamità naturali”. Successivamente la Commissione Bilancio esaminerà il progetto di legge su “Riconoscimento della legittimità del debito fuori bilancio per il ripiano delle perdite e la ricapitalizzazione di Abruzzo Sviluppo S.p.A.”, mentre la Commissione Territorio si occuperà del provvedimento amministrativo riguardante il piano regolatore esecutivo del Comune di Cortino

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Cgil, Cisl e Uil consegnano 20 mila firme per togliere il super ticket

Cgil, Cisl e Uil insieme alle federazioni del pubblico impiego Fp Cgil, Fp Cisl e Fpl Uil e dei pensionati Spi, Fnp, Uilp dell’Abruzzo consegneranno nei prossimi giorni alla Regione Abruzzo le 20 mila firme di lavoratrici, lavoratori, pensionate, pensionati e i cittadini abruzzesi che hanno sottoscritto sin dal 2018 la petizione popolare per l’eliminazione del super ticket, la riduzione delle liste d’attesa, un programma di investimenti per le attività territoriali e l’introduzione di specifici protocolli per la medicina di genere.

L’iniziativa è stata presentata a Pescara in conferenza stampa dai segretari regionali Carmine Ranieri (Cgil), Leo Malandra (Cisl) e Michele Lombardo (Uil), che hanno ricordato che “molti cittadini sono costretti a rinunciare a curarsi. Il pagamento del super ticket di 10 euro, oltre ad essere una tassa odiosa sulle malattie dei cittadini, contribuisce ad avvantaggiare le strutture private. Le liste di attesa si allungano e molti cittadini sono costretti a rivolgersi alle strutture private perché tra tempi di attesa, costo della prestazione e pagamento del ticket di 10 euro si rende più conveniente rivolgersi al privato; oppure, molto semplicemente rinunciano a curarsi. Dopo la chiusura dei piccoli ospedali non c’è stato nessun piano per il potenziamento delle strutture territoriali. La razionalizzazione ha comportato solo un ridimensionamento del pubblico. I protocolli della medicina di genere non sono mai sati adottati. Vogliamo dunque una sanità che garantisca il diritto universale alla salute”.

Riassumendo, sono queste le richieste dei sindacati: l’abolizione del super ticket di 10 euro; la diminuzione dei tempi delle liste d’attesa e il potenziamento delle attività e dei servizi, anche attraverso l’assunzione di nuovo personale; un piano di investimenti per potenziare la medicina territoriale e domiciliare: case della salute, centri per anziani non autosufficienti, ospedali di comunità, potenziamento dei distretti e dell’adi; l’inserimento in tutti gli atti di programmazione sanitaria di uno specifico protocollo a garanzia e rispetto della medicina di genere.

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L’economia sommersa nel Mezzogiorno ammonta a 112 miliardi di euro

L'economia sommersa nel Mezzogiorno ammonta a 112 miliardi di euro, circa il 30 per cento del Pil. E' quanto emerge dal nuovo numero della rivista internazionale di economia e territorio, Rassegna economica curata dal Centro studi Srm (collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo), dedicato al tema della legalita' e della trasparenza, presentato alla sede di Intesa Sanpaolo di Napoli. Legalita' e sviluppo sostenibile sono fenomeni correlati per la crescita del territorio. In questo senso, le Zone economiche apeciali possono rappresentare un volano di crescita e lo strumento per mettere a sistema l'industria e la logistica portuale in un'area agendo su export, traffico marittimo e fondi pubblici per lo sviluppo. Per questo l'economia sommersa rappresenta un grosso limite allo sviluppo. Pur essendosi ridotto il suo peso sull'economia, i valori restano ancora molto elevati finendo per gravare sulla competitivita' del Paese e in particolare del Sud. 

Sarebbe importante valorizzare la relazione tra legalita', trasparenza, sicurezza e giustizia per favorire la crescita del territorio. Inoltre, un miglioramento della sostenibilita' dei processi produttivi attraverso l'investimento in innovazione e formazione accresce la domanda di trasparenza e legalita'. Accanto a questo, si legge nella sintesi dello studio, c'e' un Sud che produce ma che necessita di alcuni fattori per supportare lo sviluppo endogeno quali l'imprenditorialita', la formazione, i processi innovativi, la qualita' del capitale umano.

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Fondi per la promozione dell’Abruzzo all’estero

Raddoppiano e arrivano a 900mila euro i fondi investiti dalla Regione Abruzzo per la promozione turistica all'estero del territorio. Ad annunciarlo il capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Pietro Quaresimale. Si tratta di investimenti frutto di finanziamenti europei destinati "a campagne di promozione via social e tv Rai e Mediaset, spot e panel interattivi in aeroporti e metropolitane. L'obiettivo e' di attirare nel nostro territorio turisti e investimenti - spiega il capogruppo -. I soldi utilizzati dalla Regione per questa iniziativa, sono certo, frutteranno in termini di visibilita' e presenza turistica e moltiplicheranno il proprio valore andando a ricadere soprattutto nelle casse delle piccole e medie imprese che operano con qualita' e professionalita' nel comparto turistico". "L'Abruzzo e' pronto a rispondere a questa ulteriore sfida - aggiunge - e gli operatori del settore non si faranno trovare impreparati per la stagione estiva. Questa iniziativa insieme all'ultima legge per regolare utilizzo e fruizione dei trabocchi, rappresentano i primi segnali di un governo che intende fare dell'Abruzzo la vetrina dell'Adriatico. Una buona politica - prosegue - ha il compito di fare da stimolo alle aziende, semplificare la burocrazia e promuovere un territorio capace di regalare un'offerta turistica a 360 gradi. Le risorse naturali, i beni culturali, la gastronomia e l'eccezionale accoglienza dei nostri borghi sapranno conquistare i nostri visitatori e fare da volano per un risorgimento culturale ed economico della nostra Regione. Quante volte - conclude - ci siamo lamentati perche' l'Abruzzo non si pubblicizza abbastanza? Bene, la Regione ha raddoppiato i fondi investiti per promuovere all'esterno le bellezze paesaggistiche, la cultura e l'arte della nostra terra". 

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Cgia: tra giugno e luglio previste quasi 934mila assunzioni

Tra giugno e luglio dovremmo registrare quasi 934 mila nuovi ingressi nel mercato del lavoro, secondo le previsioni di assunzione programmate dagli imprenditori italiani. Tra questi, 2 su 3 (il 66 per cento) troveranno lavoro in una piccola impresa con meno di 50 dipendenti. E a grande sorpresa, tra le 4 ripartizioni geografiche presenti nel nostro Paese, il Sud farà segnare il maggior numero di neo assunti: 258.200, pari al 27,6 per cento del totale. A dirlo è l'Ufficio studi della Cgia che ha elaborato i risultati emersi dalla periodica indagine condotta sugli imprenditori italiani nelle settimane scorse dall'Unioncamere-Anpal, Sistema informativo excelsior. Il 72,5 per cento del totale dei lavoratori in entrata, inoltre, sarà occupato nel settore dei servizi (677.550 addetti), il 20 per cento nell'industria (186.580 unità) e, infine, il rimanente 7,5 per cento nelle costruzioni (69.890 lavoratori). "Ancora una volta sono le piccole aziende a dare una risposta importante a chi aspira a trovare un posto di lavoro - ha detto il coordinatore dell'Ufficio studi Paolo Zabeo - nei prossimi mesi lo faranno soprattutto quelle presenti nel Mezzogiorno. In Calabria, ad esempio, l'85,1 per cento dei nuovi ingressi sarà garantito da queste realtà produttive, in Puglia dal 77,6 per cento e in Sicilia e in Campania dal 75,4 per cento. Risultati straordinari che dimostrano che anche nelle regioni maggiormente in difficoltà economica, la stragrande maggioranza dei piccoli imprenditori sono in grado di offrire una chance soprattutto ai giovani". A livello regionale sarà la Lombardia a assicurare le maggiori opportunità di impiego (165.400). A seguire scorgiamo il Lazio (88.190) e il Veneto (87.950). Tra le province, invece, svetta Milano (70.240) e subito dopo individuiamo Roma (69.590) e Napoli (32.340)

Tornando ai dati dell'indagine, nell'industria, invece, troveranno una nuova occupazione 186.580 addetti (pari al 20 per cento del totale dei nuovi assunti). Le regioni dove l'offerta sarà più elevata sono le Marche (33,2 per cento del totale assunzioni previste), il Friuli Venezia Giulia (29,7 per cento) e il Veneto (28,9 per cento). A livello provinciale, il 90,9 per cento dei nuovi assunti a Vibo Valentia troverà un'occupazione in una piccola impresa con meno di 50 dipendenti. In nessun altra provincia italiana l'incidenza percentuale sarà così elevata. A Nuoro, che si colloca al secondo posto a livello nazionale, la soglia si attesta all'87,2 per cento e a Cosenza all'86,8 per cento. Sempre a livello provinciale, la prima realtà territoriale per nuovi ingressi nel settore dei servizi sarà Sassari (90,1 per cento sul totale assunzioni), seguono Aosta (88,5 per cento), Rimini e Roma (entrambe con l'88,3 per cento). Per quanto concerne le assunzioni nell'industria, le più interessate saranno Pordenone (54, 9 per cento delle assunzioni totali) Prato (54,4 per cento) e Vicenza (47,9 per cento). Per quanto concerne il comparto delle costruzioni, svettano le province del Sud. Al primo posto scorgiamo Caltanisetta (21,1 per cento del totale), di seguito Potenza (17,5 per cento), Enna e L'Aquila (entrambe al 16,8 per cento) (vedi Tab. 4). La Cgia, infine, segnala che in riferimento agli ultimi dati disponibili [2], in Italia le imprese con meno di 50 addetti sono il 99,4 per cento del totale (quasi 4,3 milioni), ci lavora il 66,3 per cento degli addetti (10,6 milioni di persone), sono occupati il 52,3 per cento dei dipendenti (5,9 milioni), producono il 47,8 per cento del fatturato totale nazionale ed il 50,4 per cento del valore aggiunto del Paese. In altre parole, le piccole imprese sono la quasi totalità delle attività imprenditoriali, danno lavoro alla maggioranza degli italiani, producono 1.411,8 miliardi di euro di fatturato e 378,5 miliardi di valore aggiunto all'anno. Numeri che, di fatto, parlano da soli e ci delineano un Paese che dal punto di vista economico ed occupazionale è sostenuto dalle realtà produttive di piccola dimensione.

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