Cronaca

Coronavirus, dieci ordinanze di quarantena fiduciaria a Scanno

Dieci ordinanze di quarantena fiduciaria sono state emesse dal sindaco di Scanno, Giovanni Mastrogiovanni. I provvedimenti si sono resi necessari dopo la segnalazione della Asl che ha tracciato e mappato le persone entrate in contatto, nelle scorse settimane, con un turista napoletano risultato positivo al Covid-19. L'uomo aveva trascorso un weekend a Scanno in una struttura ricettiva, per poi ripartire. Nei giorni successivi, accusando dei sintomi e sottoponendosi a tutti gli esami, e' risultato positivo al Coronavirus. Si e' attivato, quindi, il protocollo che prevede la ricostruzione di tutti i movimenti del contagiato. Per questo ora dieci persone a Scanno si trovano in quarantena domiciliare e in monitoraggio sanitario. 

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Lanciano, noto avvocato ustionato nell’incendio di una mansarda

Un incendio sviluppatosi in una mansarda posta al quinto piano ha causato delle gravi ustioni a un avvocato di 60 anni di Lanciano. L'incendio e' avvenuto prima di mezzogiorno in via Petragnani. Nel rogo sono morti anche due cani. Illeso il figlio dell'avvocato che si trovava nell'appartamento sottostante. Secondo i primi riscontri il legale, terminata la colazione, l'uomo stava rialimentando il fuoco del camino e dopo aver messo carta avrebbe utilizzato dell'alcol e subito una fiammata di ritorno l'ha investito in pieno. L'intero palazzo e' stato momentaneamente evacuato. A dare l'allarme e' stata un'amica. Sul posto vigili del fuoco e il 118 che l'ha trasferito all'ospedale di Chieti per le immediate cure. In giornata previsto un trasferimento al Centro grandi ustioni S. Eugenio di Roma. Oltre che essere stato piu' volte membro del consiglio dell'ordine degli avvocati di Lanciano, l'avvocato molto noto, e' stato impegnato anche in politica.

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Coronavirus, dimessa la famiglia di Brugherio giunta in vacanza nel Teramano

"La famiglia di Brugherio e' in buone condizioni, non ha sintomi e, nonostante i tamponi dell'uomo e di sua moglie non siano ancora negativi, si e' deciso di continuare le cure nella casa di Roseto degli Abruzzi per liberare posti preziosi vista la situazione di emergenza". Cosi' il direttore generale facente funzione della Asl di Teramo, Maurizio Di Giosia, sulle dimissioni del paziente uno in Abruzzo, un uomo della bassa provincia di Monza e della Brianza, e della sua famiglia. Il 50enne era arrivato in Abruzzo nella casa di vacanza di Roseto degli Abruzzi, per qualche giorno di risposo, e il 26 febbraio scorso per via della febbre e di problemi respiratori era stato ricoverato al reparto Malattie infettive dell'ospedale di Teramo, dove e' stato trovato positivo al test del coronavirus. La famiglia era stata messa in quarantena ma poi anche la moglie ed i due figli erano risultati positivi. "I due figli sono negativi ma l'intera famiglia sta bene e puo' raggiungere la guarigione completa a casa da dove, naturalmente, non puo' uscire. Sono seguiti dai medici che fanno controlli telefonici due volte al giorno - spiega ancora -. I sanitari mi hanno detto che marito e moglie hanno ringraziato la struttura per la qualita' delle cure e l'umanita' con sui sono stati trattati".

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Coronavirus, morta una 91enne all’ospedale di Chieti

Una donna di 91 anni positiva al coronavirus e' morta questa sera nel reparto malattie infettive dell'ospedale di Chieti. La donna era stata trasferita a Chieti dal reparto di Ortopedia dell'ospedale di Lanciano dove era ricoverata per la frattura del femore. Prima di essere operata ne era stato disposto il trasferimento a Chieti una volta accertata la positivita' al virus. Il tampone era stato effettuato subito dopo la comparsa dei primi sintomi

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Da Roma in Puglia via Pescara, controlli in stazione

Da Roma in Puglia, via Pescara, in treno. Proseguono i controlli nelle stazioni ferroviarie abruzzesi da parte degli agenti della Polfer e degli uomini della Protezione Civile, e alla Stazione di Pescara Centrale ieri sera, dal convoglio proveniente dalla Capitale, sono scesi una cinquantina di passeggeri - tanti rispetto alla norma del periodo - poi saliti su un treno diretto in Puglia. Nessuna problematica particolare si e' registrata per i treni provenienti dal Nord. Nella piu' grande stazione ferroviaria abruzzese la situazione nelle ultime ore non ha poi registrato grossi problemi, con i controlli a campione sui viaggiatori, obbligati a esibire la dichiarazione sui motivi dello spostamento dopo l'entrata in vigore del DPCM

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Coronavirus, due denunciati per i rincari sulle mascherine a Montesilvano

 Ben 710 mascherine di vari genere e prezzo e 20 flaconi da un litro di gel mani igienizzante sono stati sequestrati nel corso di controlli effettuati dal Gruppo della Guardia di Finanza nell'ambito dell'emergenza coronavirus. Una pattuglia, composta da militari specializzati Anti Terrorismo Pronto Impiego, è stata allertata da una pattuglia della polizia locale di Montesilvano ed ha effettuato un controllo in un punto vendita cinese a Montesilvano sulla via Vestina. E' stata riscontrata la presenza di pacchi di mascherine e gel disinfettante mani venduti a prezzi spropositati rispetto al costo di acquisto. Esaminata sul posto la documentazione amministrativa e contabile, le Fiamme Gialle di Pescara ha riscontrato un ricarico di oltre il 120% e fino al 380%. Sono state quindi sequestrate le 710 mascherine e i 20 flaconi di gel mani igienizzante. Due cinesi sono stati denunciati

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Coronavirus, al termine la quarantena di una donna nel Chietino

Termina oggi i 14 giorni sotto osservazione la prima chietina andata in quarantena. Si tratta di una ventisettenne che aveva viaggiato sull'autobus al fianco della sorella del professore di Lanciano residente a Chieti e positiva al COVID19 come il fratello "Quando il 29 febbraio la ragazza si e' rivolta a me in quanto mia paziente - racconta Bruno Di Iorio, medico di base teatino- aveva il forte dubbio di essere stata contagiata. Immediatamente ho segnalato il caso attivando il protocollo SIEPS, -servizio igiene epidemiologia pubblica salute- il primo marzo. Il secondo e terzo caso di teatini andati in quarantena sono stati sempre pazienti del dottor Di Iorio. Si trattava del cugino - e sua moglie- dell'uomo di Manoppello risultato positivo al test Covid19 successivamente ricoverato il 7 marzo in isolamento all'ospedale di Pescara con una sindrome respiratoria. "Il 8 marzo sono stati messi in quarantena due coniugi di Chieti su mia segnalazione: non appena mi hanno contattato il 7 sera raccontandomi di aver pranzato una settimana prima a casa dell'uomo di Manoppello risultato il positivo al coronavirus, ho attivato anche per loro il protocollo SIEPS perche' noi medici possiamo solo segnalare, ma non mettere noi in quarantena i casi sospetti ". Ad oggi i primi tre teatini andati in quarantena non hanno sviluppato sintomi e per questo motivo non si e' reso necessario fare il tampone.

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Coronavirus, Coldiretti denuncia possibili speculazioni sul latte

'Con l'emergenza c'è chi come in guerra approfitta della situazione di difficoltà e arriva addirittura a speculare sui generi alimentari di prima necessità come il latte'. E' quanto denuncia Coldiretti nel segnalare "insostenibili richieste di riduzione del prezzo pagato agli allevatori proprio mentre i supermercati vengono presi d'assalto e nelle stalle si continua a mungere per garantire le produzioni e i rifornimenti nelle dispense degli italiani". Una situazione preoccupante che riguarda tutta la Penisola e sta generando preoccupazione anche in Abruzzo in cui si contano circa 4mila allevamenti bovini di cui oltre 500 specializzati nella produzione di latte. Con i cittadini in fila proprio per acquistare gli alimenti base della dieta, il pretesto della chiusura di bar e ristoranti per disdire al ribasso unilateralmente i contratti è inaccettabile in un momento in cui il Paese - sottolinea la Coldiretti - ha bisogno del latte italiano. Un ricatto per lucrare sulle difficoltà proprio nel momento in cui - precisa la Coldiretti - si moltiplicano le adesioni alla mobilitazione #MangioItaliano" per invitare alla responsabilità e a sostenere la produzione nazionale privilegiando negli approvvigionamenti delle industrie e della distribuzione commerciale il Made in Italy, preferendo le mozzarelle con il latte italiano al posto di quelle ottenute da cagliate straniere. Occorre evitare che i comportamenti scorretti di pochi compromettono il lavoro della maggiorana degli operatori della filiera ai quali va il plauso della Coldiretti

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Coronavirus, una palazzina del progetto Case per medici e infermieri

Una palazzina del Progetto Case della frazione aquilana di Roio 1 sara' messa a disposizione dell'Asl Avezzano-Sulmona-L'Aquila per gli operatori sanitari. E' quanto prevede una disposizione firmata stamani dal sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi. In particolare, all'azienda saranno concessi 24 alloggi realizzati nel post sisma 2009, che la stessa provvedera' ad assegnare al personale sanitario che individuera'. La richiesta era stata effettuata ieri dai vertici della Asl. Sono in corso gli interventi d'urgenza per la sistemazione - laddove necessario - degli appartamenti, allo scopo di renderli perfettamente fruibili in tempi rapidissimi."Abbiamo dato seguito a una richiesta del direttore generale della nostra Asl e dell'Opi, l'ordine delle professioni infermieristiche - ha spiegato Biondi - medici e infermieri sono sottoposti, in questo periodo, a dei turni terribili e spesso hanno poco tempo per una pausa e per riprendere la loro attivita'. E' indispensabile fornire loro un punto di appoggio, affinche' evitino possibili lunghi spostamenti". "Il ringraziamento al personale sanitario, per i sacrifici e lo straordinario lavoro che sta svolgendo qui come altrove, e' immenso - ha concluso Biondi - e tutti noi, a cominciare dalle istituzioni, dobbiamo offrire loro la massima collaborazione. In questo senso, non abbiamo avuto alcun tentennamento per dare seguito a una legittima esigenza, che va nella direzione di aiutare il piu' possibile chi sta profondendo un impegno encomiabile per garantire la nostra salute".

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Coronavirus, D’Alberto chiede la chiusura dell’area della Valfino

 "Chiudere immediatamente, senza alcuna ulteriore esitazione, l'area territoriale dei comuni della Vallata del Fino, confinanti con quella pescarese". E' tornato a chiederlo il sindaco di Teramo, Gianguido D'Alberto, quale presidente del Comitato ristretto dei sindaci della Asl di Teramo. D'Alberto e' tornato a farsi portavoce dell'esigenza dei colleghi di Castiglione Messer Raimondo, Montefino, Castilenti, Arsita e Bisenti, che gia' tre giorni fa avevano richiesto misure drastiche e totali di isolamento dal resto della regione. Alla base delle preoccupazioni c'e' il dato, definito 'anomalo' rispetto al numero degli abitanti, di diffusione del contagio, con quattro casi di positivita' al virus (due a Castiglione, uno a Montefino e uno a Silvi) sui 9 totali della provincia di Teramo. I sindaci hanno scritto di nuovo al presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, al prefetto di Teramo, Graziella Patrizi, e alle altre forze istituzionali, affinche' si provveda alla chiusura anche delle attivita' produttive della zona. 

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