L’Osservatorio

Aumentano le donne impegnate in ricerca e sviluppo

Aumentano le donne impegnate complessivamente nelle attività di R&S, ma meno degli uomini. Nel 2017, rileva l'Istat, le donne impegnate in attività di R&S ammontano a 156.044 (pari al 32% del totale), in crescita del 7,2% rispetto al 2016. Tuttavia, il personale maschile cresce di più: +12,7%. In particolare, le ricercatrici risultano pari a 67.131 (+2,6% rispetto all'anno precedente). "Nonostante l'aumento generale della componente femminile nella R&S, aumenta il gap di genere: nel 2017 le donne rappresentano circa un terzo degli addetti complessivamente impegnati nella R&S (sia in unità che in Etp), con una caduta di un punto percentuale rispetto al 2016. La quota di ricercatrici sul totale dei ricercatori (espressa sia in unità sia in Etp) è leggermente più alta rispetto alla quota del personale femminile addetto alla R&S, ma anch'essa è in lieve flessione (-0,9 punti percentuali) rispetto all'anno precedente", segnala l'Istat. Nel 2017 il totale del personale impegnato in attività di R&S è salito a 482.703 unità, in forte aumento rispetto al 2016 (+10,9%). Il totale dei ricercatori è aumentato del 5,2% a 195.560. 

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Coldiretti: industria alimentare in controtendenza fa segnare +3,2%

In forte controtendenza rispetto all’andamento generale, l’alimentare fa segnare un aumento del 3,2% della produzione, che attenua il flop su base annuale registrato dall’industria in generale (-0,7%). È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi alla produzione industriale nel mese di luglio dalla quale si evidenzia che l’alimentare è tra settori che crescono di più. In un quadro incerto per l’economia generale si tratta – sottolinea la Coldiretti – di un segnale importante per un settore trainante del made in Italy che continua a crescere a livello nazionale e nelle esportazioni. Il cibo – conclude la Coldiretti  – è la principale voce del budget delle famiglie dopo l’abitazione con un importo complessivo di 244 miliardi ed è quindi un sensore sensibile dello stato di salute dell’economia

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Dal Nord arriva quasi la meta’ del pil, delle tasse

Dal Nord arriva quasi la meta' del pil, delle tasse, degli occupati e degli investimenti. Lo sottolinea la Cgia di Mestre che rileva "il rischio concreto che il profondo Nord finisca ai margini dell'azione del nuovo Governo Conte". Le sei regioni attualmente presiedute da Governatori di centrodestra (Liguria, Piemonte, Lombardia, Trentino A.A., Veneto e Friuli V.G.), rischiano, secondo la Cgia, di non avere molta voce in capitolo sulle decisioni importanti che saranno prese dal nuovo Esecutivo: e questo nonostante esprimano un peso economico e occupazionale estremamente significativo per la stabilita' e la crescita del Paese. "Ovviamente - sottolinea la Cgia - " qualsiasi giudizio e' prematuro. Cio' che contera' saranno le misure concrete che il governo giallorosso prendera' nei prossimi mesi". Oltre al taglio delle tasse e a una ripresa degli investimenti infrastrutturali, "il Nord guarda con particolare attenzione anche al tema dell'autonomia differenziata. Dalle prime dichiarazioni rilasciate dal nuovo ministro agli Affari Regionali, Francesco Boccia, si rileva una apertura di credito per certi versi inaspettata: l'auspicio e' che si gettino definitivamente alle spalle le incomprensioni esplose negli ultimi mesi tra una parte del precedente esecutivo e i Governatori di Lombardia e Veneto". Dagli ultimi dati disponibili, emerge che le sei regioni del Nord prese in esame producono complessivamente poco piu' di 721 miliardi di euro di valore aggiunto, pari al 46,6% del totale nazionale. Le imprese private, invece, sono poco meno di due milioni (38,1% del totale Italia) e occupano poco piu' di otto milioni di lavoratori (48% del totale). L'export ammonta a quasi 336 miliardi di euro (il 58,2% del totale) e gli investimenti fissi lordi realizzati sono stati poco piu' di 142 miliardi (49% del dato nazionale)

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Lavoro, prosegue la fase di moderazione per l’occupazione

Le prospettive dell'occupazione per i prossimi mesi indicano un proseguimento della fase di moderazione. Nel secondo trimestre, il tasso di posti vacanti, che misura le ricerche di personale da parte delle imprese, è rimasto stabile rispetto al trimestre precedente. Ad agosto i giudizi degli imprenditori riferiti alle attese di occupazione hanno mostrato un lieve peggioramento. E' quanto emerge dalla nota mensile sull'andamento dell'economia italiana a cura dell'Istat. Nel secondo trimestre , la fase di sostanziale stagnazione del Pil si è riflessa anche sull'input di lavoro, determinando una interruzione della fase di crescita che aveva caratterizzato il periodo precedente. Le unità di lavoro si sono mantenute sui livelli del trimestre precedente mentre le ore lavorate hanno segnato una lieve diminuzione (-0,1%). I segnali di rallentamento del mercato del lavoro si sono estesi anche a luglio quando il numero di occupati è risultato in lieve calo rispetto al mese precedente (-0,1%). Nello stesso periodo, la disoccupazione ha mostrato un aumento modesto che ha determinato un rialzo del tasso di disoccupazione (9,9%, +0,1 punti percentuali rispetto a giugno). La crescita tendenziale dei redditi da lavoro dipendente pro-capite, nel secondo trimestre, ha mostrato la stessa intensità di quella del deflatore implicito dei consumi delle famiglie e delle Isp (+0,8%).

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Xylella, Coldiretti: scaricabarile sono costati 1,2 miliardi

 Gli errori, le incertezze e gli scaricabarile che hanno favorito l'avanzare del contagio della Xylella hanno provocato danni per 1,2 miliardi di euro con effetti disastrosi sul piano ambientale, economico ed occupazionale. E' quanto afferma la Coldiretti, in riferimento alla condanna della Corte di Giustizia Ue, che ha accolto il ricorso della Commissione Ue contro ritardi e mancanze nelle ispezioni e nell'abbattimento delle piante infette da parte delle autorita' nazionali. Sotto accusa pero', sottolinea la Coldiretti, ci sono anche le responsabilita' comunitarie a partire dal sistema di controllo dell'Unione Europea con frontiere colabrodo, che hanno lasciato passare materiale vegetale infetto. "Serve una strategia condivisa tra enti regionali, nazionali e comunitari per fermare la malattia e ridare speranza di futuro ai territori che hanno perso l'intero patrimonio olivicolo e paesaggistico", afferma il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, nel sottolineare che per effetto dei cambiamenti climatici e della globalizzazione si moltiplica l'arrivo di materiale vegetale infetto e parassiti che hanno provocato stragi nelle coltivazioni. (ANSA). Y49-NAN 

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Ultime settimane per il Censimento permanente delle imprese

"Ultime settimane per la prima edizione del Censimento permanente delle imprese, che chiudera' i battenti lunedi' 16 settembre". Lo ha fatto sapere l'Istat in una nota diffusa oggi. "A differenza dei censimenti tradizionali - ha proseguito l'Istituto di statistica - il nuovo Censimento e' di tipo campionario, mentre la restituzione dei dati ottenuti sara' di tipo censuario. Le circa 280 mila imprese con 3 e piu' addetti selezionate nel campione stanno continuando a compilare il questionario on line, al quale si accede attraverso il portale 'Statistica e imprese' utilizzando le credenziali ricevute dall'Istat. E' previsto l'obbligo di risposta mentre, come sempre, i dati acquisiti attraverso la rilevazione saranno coperti dal segreto d'ufficio e dal segreto statistico. La partnership con le associazioni di categoria a supporto della rilevazione si sta rivelando particolarmente efficace per moltiplicare l'attenzione attorno al Censimento permanente delle imprese, in aggiunta alla campagna multimediale radio, web e social media, e garantire la partecipazione delle imprese interessate. Le informazioni sulla struttura imprenditoriale e occupazionale del Paese e sui comportamenti e le strategie delle imprese che verranno restituite dalla rilevazione in corso saranno non solo piu' tempestive ma anche piu' dettagliate, rilevanti e approfondite e metteranno in luce, ad esempio, i profili di impresa con maggiori performance, i fattori di successo e le leve di sviluppo, le criticita' e gli ostacoli a una maggiore competitivita' e crescita economica". "Informazioni - ha concluso l'Istat - necessarie per gli imprenditori e fondamentali per le decisioni di politica economica e per la governance del Paese". In merito il presidente dell'Istat Gian Carlo Blangiardo ha aggiunto: "I cambiamenti strutturali che sta sperimentando il nostro sistema produttivo riguardano sia aspetti tecnologici, organizzativi, di mercato e di impiego di capitale umano, sia sfide su responsabilita' ambientale, sociale e per lo sviluppo locale"

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Vino, Assoenologi: vendemmia 2019 sotto i 50 milioni di ettolitri

 Meno produzione ma una qualità anche superiore al 2018. Il presidente di Assoenologi Riccardo Cotarelli, in un incontro a Verona spiega l'andamento della vendemmia 2019 e lancia un allarme sul clima. In particolare Cotarelli sottolinea che per il 2019 "siamo in negativo a doppia cifra". Solo una regione che è andata molto male lo scorso anno quest'anno va in positivo. "Dovremmo scendere abbondantemente sotto i 50 milioni di ettolitri", aggiunge. Ancora sul clima Cotarelli ha detto che alcuni vini come il Barbera soffrono molto. Il Montepulciano d'Abruzzoprima si vendemmiava fino al 20 novembre. Oggi entro il 15-20 ottobre. "Ormai il clima è talmente eterogeneo da condizionare i risultati", ha concluso.

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In calo i prezzi degli immobili ad uso turistico

Nella prima parte del 2019, i prezzi degli immobili ad uso turistico sono ancora in diminuzione rispetto al semestre precedente: -0,3% nelle località di mare, -1,9% in quelle di montagna e -0,2% in quelle di lago. A dirlo l'Ufficio studi del gruppo Tecnocasa. Sul fronte mare, nei primi sei mesi dell'anno, le performance migliori sul fronte delle quotazioni immobiliari spettano all'Emilia Romagna (+2,3%) e alla Sardegna (+0,3%). La Puglia mette a segno un -1,6%, la Sicilia -1,4%. Si conferma la presenza di acquirenti stranieri, in particolare in Liguria, in Sicilia ed in Campania. Per gli immobili dei laghi le località sul lago di Garda sono sostanzialmente stabili (+0,4%): la sponda bresciana chiude con prezzi invariati, mentre il versante veronese registra un +0,9%. Per le tipologie ubicate sul lago di Garda si conferma l'interesse all'acquisto da parte dei turisti tedeschi. Cresce l'attenzione degli stranieri anche per il lago di Iseo, che chiude i primi sei mesi dell'anno con una diminuzione dei valori dell'1,7%. 

Diminuiscono dell'1,9 % i prezzi delle abitazioni nelle zone montane. La contrazione più forte si è avuta in Abruzzo (-6,3%), a seguire la Valle d'Aosta con -2,4%, mentre è il Piemonte la regione che ha avuto la contrazione dell'1,0% attribuibile sostanzialmente alle località minori. Stabili i prezzi delle località del Trentino Alto Adige. L'Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa ha analizzato anche le compravendite intermediate dalle reti Tecnocasa e Tecnorete nel primo semestre del 2019, aventi ad oggetto la casa vacanza, e ha tracciato il profilo dell'acquirente tipo e il taglio preferito. La tipologia preferita da chi compra la casa vacanza è il trilocale con il 35,0% delle transazioni, seguita dalle soluzioni indipendenti e semindipendenti con il 25,9% delle scelte. Bene anche il bilocale che rappresenta il 25,3%. Anche un anno fa, nel primo semestre del 2018, erano state rilevate percentuali simili. Ad acquistare la casa vacanza sono soprattutto persone d'età compresa tra 45 e 54 anni (29,5%), a seguire chi ha tra 55 e 64 anni (27,7%) e tra 35 e 44 anni (20,1%)

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Coldiretti, deflazione nei campi con un calo del 30% dei prezzi della frutta

 In controtendenza all’aumento del carrello della spesa, è deflazione nei campi, dove gli agricoltori si vedono oggi pagare la frutta, dalle albicocche alle pesche, fino alle susine, pochi centesimi, circa il 30% in meno rispetto allo scorso anno e al di sotto dei costi di produzione, per colpa delle distorsioni lungo la filiera e delle importazioni selvagge di prodotto straniero di bassa qualità spacciato per italiano che invade il mercato provocando squilibri. E’ quanto denuncia la Coldiretti nel commentare i nuovi dati Istat sull’inflazione ad agosto. "Gli agricoltori - sottolinea la Coldiretti - per potersi permettere un caffè devono vendere tre chili di frutta sulla quale pesano quest’anno i drammatici attacchi della cimice asiatica, che nelle regioni del Nord ha distrutto i raccolti in numerose aziende. Una emergenza sulla quale deve intervenire il nuovo governo con un adeguato finanziamento del fondo di solidarietà nazionale sulle calamità e una sburocratizzazione del sistema che consenta interventi più rapidi in caso di queste emergenze". 

Per ottimizzare la spesa, ottenere il miglior rapporto prezzi-qualità e aiutare il proprio territorio e l’occupazione in questo momento di difficoltà, l'indicazione della Coldiretti è quello di acquistare frutta verificandone l’origine nazionale, acquistare prodotti locali che non devono subire grandi spostamenti, comprare direttamente dagli agricoltori nei mercati o in fattoria. 

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Sondaggio Ipsos cala del 15% il gradimento di Salvini

Da una parte la fiducia dei cittadini verso il capo dello Stato, che raggiunge un indice del 57%, dall'altra il leader della Lega Matteo Salvini, protagonista della crisi di governo, che vede calare l'indice di fiducia al 36%, perdendo 15 punti rispetto a luglio quando toccava il 51%. Il premier uscente Conte riscuote un indice di fiducia del 52%. Emerge dal SondaggioIpsos sui protagonisti della crisi proposto dal Corriere della Sera il cui esito segnala che la maggioranza degli intervistati non vuole le elezioni subito. Nel dettaglio, il 21% vuole un governo M5s-Pd 'fino alla fine della legislatura'; l'11% una riedizione del governo gialloverde 'con un premier diverso', un altro 11% e' a favore di un governo istituzionale che faccia la manovra economica per andare poi al voto 'nei primi mesi del prossimo anno'. Interpellata su come pensa si concludera' la crisi di governo, la maggior parte degli intervistati pensa che l'alleanza giallorossa alla fine nascera' per durare tutta la legislatura (26%); segue chi ritiene ci saranno le elezioni al piu' presto (21%) o tra qualche mese, dopo un governo istituzionale (17%). Chiaro il giudizio degli intervistati sull'operato dei protagonisti. In testa sempre il presidente della Repubblica, con il 65% di valutazioni positive, seguito da Conte (52%), Salvini (29%), Zingaretti (26%), Di Maio (25%), Renzi (16%). A fronte del calo di fiducia verso il leader del Carroccio, il 36% degli intervistati ritiene comunque che, se ci fossero nuove elezioni, vincerebbe la Lega (a luglio la percentuale era il 52%). Il 10% pensa che prevarrebbe il M5s, il 7% punta sul Pd

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