Primo Piano

Coronavirus, sale il conto delle vittime in Abruzzo

Ancora decessi di persone risultate positive al Covid-19 in Abruzzo. Il bilancio dei morti, nel giro di 24 ore, raddoppia e sale a quota 14. Nuovo decesso a Castiglione Messer Raimondo  dove si contano 23 casi positivi e tre vittime su duemila abitanti, divenuto zona rossa, insieme ad altri cinque Comuni, dopo l'ordinanza del governatore Marsilio. Altri due decessi sono avvenuti all'ospedale di Pescara. Le altre persone morte e risultate positive al Covid-19 sono due uomini di Crecchio, un uomo e una donna di Ortona, un uomo di Pianella, una donna di Casoli, due uomini di Castiglione Messer Raimondo, un uomo di Chieti, un uomo di Citta' Sant'Angelo e una donna di Guglionesi, in Molise, che era ricoverata a Chieti. Al momento in Abruzzo si registrano 385 casi di Covid-19. 

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Coronavirus, gli ultimi dati dei contagiati in Abruzzo

Dai test eseguiti nel laboratorio di riferimento regionale di Pescara, sono emersi 3 nuovi casi positivi al Covid 19. Si tratta di 3 donne, di 60, 49 e 30 anni. Le prime 2 fanno riferimento alla Asl di Pescara, l'ultima alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti. Salgono cosi' a 84 i casi positivi registrati in Abruzzo dall'inizio dell'emergenza. Lo comunica il Servizio Prevenzione e Tutela della Salute della Regione.

Quarantasette pazienti sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva, 12 in terapia intensiva, mentre gli altri sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl, riferisce il Servizio Prevenzione e Tutela della Salute della Regione. Dall'inizio dell'emergenza Coronavirus, il laboratorio di Pescara ha eseguito 867 test, di cui 429 sono risultati negativi. La differenza tra il numero totale e quello degli esiti è legato al fatto che alcuni test sono stati eseguiti più volte sullo stesso paziente. Dei casi positivi, 8 si riferiscono alla Asl Avezzano-Sulmona-L'Aquila, 20 alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti, 48 alla Asl di Pescara e 8 alla Asl di Teramo. Va precisato che il numero elevato di casi registrati a Pescara è anche legato al fatto che al Santo Spirito accedono pazienti provenienti anche da altre aree della regione. 

E' stato disposto il trasferimento di sette pazienti all'ospedale di Penne perché quello di Pescara, tra le Malattie Infettive e la Rianimazione, ha raggiunto la capienza massima relativamente ai ricoveri in terapia intensiva. All'ospedale di Penne si sta quindi riattivando la Rianimazione, chiusa dopo il declassamento. Tutto cio' in attesa della riapertura della vecchia Rianimazione di Pescara, che consentira' di avere altri nove posti letto disponibili.

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Dai test eseguiti la scorsa notte nel laboratorio di riferimento regionale di Pescara, sono emersi 7 nuovi casi positivi al Covid 19. Si tratta di un 66enne di Vasto, un 64enne di Civitella Casanova, una donna di 43 anni di Citta' Sant'Angelo, un 65enne di Nocciano, un 56enne di Montesilvano e due uomini di Pescara, uno di 55 e l'altro di 80 anni. Con gli ultimi casi, sale a 81 il numero dei positivi al virus in Abruzzo. Lo comunica il Servizio Prevenzione e Tutela della Salute della Regione. 

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Coronavirus, l’aggiornamento dei dati in Abruzzo

In Abruzzo, dall'inizio dell'emergenza, sono stati registrati 74 casi positivi al Covid-19, diagnosticati dai test eseguiti nel laboratorio di riferimento regionale di Pescara. Per un conteggio errato (un doppio test era stato riferito invece a un nuovo caso), questa mattina era stato comunicato che i positivi erano 75. 49 pazienti sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva, 10 in terapia intensiva, mentre gli altri sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl. Dall'inizio dell'emergenza Coronavirus, il laboratorio di Pescara ha eseguito 401 test, di cui 327 sono risultati negativi. Dei casi positivi, 8 si riferiscono alla Asl Avezzano-Sulmona-L'Aquila, 15 alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti, 43 alla Asl di Pescara e 8 alla Asl di Teramo. Va precisato che il numero elevato di casi registrati a Pescara e' anche legato al fatto che al Santo Spirito accedono pazienti provenienti anche da altre aree della regione. Lo comunica il Servizio Prevenzione e Tutela della Salute della Regione.

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Dai test eseguiti la scorsa notte nel laboratorio di riferimento regionale di Pescara, sono emersi 21 nuovi casi positivi al Covid 19. Due riguardano la Asl Avezzano-Sulmona-L'Aquila. Nella Asl Lanciano-Vasto-Chieti si registrano 4 casi e 13 in quella di Pescara. Una donna, infine, e' risultata positiva nella Asl di Teramo. Con gli ultimi positivi, salgono a 75 casi i casi di Covid 19 in Abruzzo. Lo comunica il Servizio Prevenzione e Tutela della Salute della Regione.

"Comincia un'altra giornata campale in Abruzzo, purtroppo l'onda lunga dell'epidemia e' arrivata, da quattro giorni il ritmo dei contagi e dei ricoveri raddoppia quotidianamente, siamo gia' al limite della capacita' di ricovero, con alcuni reparti chiusi o ridimensionati perche' sono stati contagiati medici e paramedici, in prima linea come sempre". Lo scrive il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio in un lungo post su Facebook in cui annuncia pure che il suo tampone e' risultato negativo al coronavirus. "La collaborazione dei cittadini e' essenziale: restate a casa! - continua - Tutti quelli che possono farlo, restino nelle loro abitazioni, evitino spostamenti e contatti non necessari, mantengano le distanze di sicurezza quando costretti a uscire e incontrare persone. Ce la faremo solo lottando tutti insieme, con senso di responsabilita'!"

I pazienti positivi al Covid-19 a Teramo sono otto. Tra questi, uno e' in isolamento domiciliare, uno e' ricoverato in rianimazione e gli altri sei sono ricoverati in Malattie Infettive. E' quanto comunica la Asl di Teramo attraverso l'odierno bollettino medico, precisando che le condizioni cliniche della paziente in rianimazione sono stabili pur nella loro criticita'. "Dei sei ricoverati in malattie infettive, quattro sono in buone condizioni di salute, mentre due hanno la polmonite senza necessita', al momento, di ventilazione assistita - spiega il bollettino - nel territorio della provincia di Teramo ci sono, ad ora, circa 50 persone sottoposte a sorveglianza attiva da parte dei medici del servizio di Igiene e sanita' pubblica, ma il numero e' destinato ad aumentare a breve, poiche' si sta procedendo alla mappatura dei contatti dei nuovi casi risultati positivi al virus".

 

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Dalle analisi concluse in serata nel laboratorio di riferimento regionale di Pescara, sono emersi 15 nuovi casi positivi al Covid 19.

2 casi fanno riferimento a positività registrate nel presidio ospedaliero di Pescara. Riguardano un uomo e una donna, posti in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte della Asl.

Un tampone è stato eseguito, sempre all’ospedale di Pescara, sul cadavere di un uomo di 68 anni deceduto improvvisamente.

Altri 6 casi fanno riferimento al caso dei giorni scorsi registrato a Penne: si tratta di 5 donne e un uomo, tutti in isolamento domiciliare.

A Teramo altri 2 positivi: si tratta di due uomini, uno ricoverato e l’altro in isolamento.

A Chieti è stato invece ricoverato un uomo di Ortona.

Gli ultimi 3 casi, presi in carico dal 118, riguardano una donna e due uomini. Sono tutti in isolamento.

Con questi casi, salgono a 54 i contagiati in Abruzzo dal Covid 19.

Ci sono anche pazienti giovani tra quelli ricoverati in terapia intensiva in Abruzzo perche' risultati positivi al Covid-19. A Pescara, ad esempio, per tre persone l'eta' va dai 38 ai 42 anni. Le localita' di provenienza, si apprende da fonti sanitarie, sono Citta' Sant'Angelo, Penne e Pianella. Tutti hanno una grave insufficienza respiratoria e sono sottoposti a ventilazione meccanica.

Nel frattempo, dall’ospedale di Pescara è stato dimesso l’uomo risultato positivo al test e ricoverato dallo scorso 29 febbraio , dopo essere rientrato da un viaggio di lavoro tra Lombardia e Veneto.

 

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I test eseguiti nel corso della notte nel laboratorio di riferimento regionale di Pescara, hanno stabilito la positività al Covid 19 per 6 pazienti. 

Se fino a ieri in Abruzzo non si registravano pazienti in gravi condizioni per il Covid-19, ora sono nove le persone ricoverate in terapia intensiva. Diciassette, invece, quelle ricoverate in ospedale in terapia non intensiva e tredici quelle in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte della Asl. I casi complessivi sono 39. Dall'inizio dell'emergenza Coronavirus - fa sapere il Servizio Prevenzione e Tutela della Salute della Regione - il laboratorio di Pescara ha eseguito 310 test, di cui 217 sono risultati negativi. La differenza tra il numero totale e quello degli esiti e' legato al fatto che alcuni test sono stati eseguiti piu' volte sullo stesso paziente. Complessivamente, infatti, i pazienti sottoposti a test nella nostra regione sono stati 297: 37 nella Asl Avezzano-Sulmona-L'Aquila, 35 nella Asl Lanciano-Vasto-Chieti, 192 nella Asl di Pescara e 33 nella Asl di Teramo

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Si tratta di un uomo di 70 anni e di una donna di 65 di Città Sant'Angelo (ricoverati a Pescara); di una donna di 49 anni di Arielli, familiare dell'uomo deceduto a Ortona nei giorni scorsi (ricoverata a Chieti); di un uomo di 65 anni di Francavilla al Mare (ricoverato a Chieti); di una donna di 44 anni di Rosciano; di un uomo di 52 di Pescara (in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva della Asl).
Salgono a 39 i casi positivi al Covid 19 in Abruzzo.
Lo comunica il Servizio Prevenzione e Tutela della Salute della Regione.

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Coronavirus, Conte annuncia la chiusura delle attività commerciali – VIDEO

Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha annunciato le nuove misure del Governo per il contrasto e la prevenzione della diffusione del virus COVID-19.

"Vorrei cominciare ringraziando prima di tutto, ancora una volta, i medici, gli operatori sanitari, i ricercatori che mentre vi parlo stanno lavorando senza sosta negli ospedali per combattere l’emergenza sanitaria, per curare i nostri malati. 

Il mio grazie va anche a tutti voi, che state rispettando le misure che il Governo ha adottato per contrastare la diffusione del virus.

Vi ringrazio perché so che state cambiando le abitudini di vita, state compiendo dei sacrifici, so che non è facile, ma sappiate che con questa vostre rinunce – piccole o grandi – stanno offrendo grande contributo prezioso al Paese.

L'Italia, possiamo dirlo forte, con orgoglio, sta dando prova di essere una grande nazione, una grande comunità, unita e responsabile.
In questo momento tutto il mondo ci guarda: certamente ci guardano per i numeri del contagio, vedono un Paese in difficoltà. Ma ci apprezzano anche perché stiamo dando prova di grande vigore, di grande resistenza.

E io ho una profonda convinzione – e vorrei condividerla con voi – domani non solo ci guarderanno ancora, e ci ammireranno, ci prenderanno come esempio positivo di un Paese che, grazie al proprio senso di comunità è riuscito a vincere la sua battaglia contro questa pandemia.

Siamo, lo ricordo, il Paese che per primo, in Europa, è stato colpito più duramente dal coronavirus, ma siamo anche quelli che stanno reagendo con la maggior forza e con la massima precauzione, diventando giorno dopo giorno un modello anche per tutti gli altri.

Governare significa avere una visione a 360 gradi: questa sfida, ormai lo sappiamo bene,
riguarda la salute dei cittadini, è una sfida che mette a dura prova il nostro sistema sanitario nazionale, ma riguarda anche la tenuta della nostra economia, del nostro tessuto produttivo fatto di piccole e medie imprese. Nelle scelte che ho fin qui assunto abbiamo tenuto conto, insieme a tutti i ministri, di tutti gli interessi, di tutti i valori in gioco.

 

Ho fatto un patto con la mia coscienza. Al primo posto c’è e ci sarà sempre la salute degli italiani. 

Soli pochi giorni fa vi ho chiesto di cambiare le vostre radicate abitudini di vita, rimanendo a casa il più possibile, uscendo solo lo stretto necessario.

La stragrande maggioranza di voi italiani ha risposto in modo straordinario. 

Quando ho adottato queste misure – che limitano anche alcune delle nostre amate libertà - ero consapevole che si trattava di un primo passo e ragionevolmente non sarebbe stato l'ultimo.
che a breve sarebbe stato necessario un passo ulteriore. 

Oggi, è chiaro, siamo consapevoli che in un Paese grande, moderno, complesso, come il nostro, bisogna procedere gradualmente affinché tutti possano comprendere il difficile momento che stiamo vivendo e anche predisporsi per accettare i cambiamenti richiesti.

Ora, questo è il momento di compiere un passo in più. 
Quello più importante. 
L’Italia rimarrà sempre una zona unica. L’Italia protetta. 

Ma ora disponiamo anche la chiusura di tutte le attività commerciali, di vendita al dettaglio, ad eccezione dei negozi di generi alimentari, di prima necessità, delle farmacie e delle parafarmacie.

Nessuna corsa, attenzione, non è necessario fare nessuna corsa quindi per acquistare cibo nei supermercati. Chiudiamo però negozi, bar, pub, ristoranti, lasciando la possibilità di fare consegne a domicilio.

Chiudono anche parrucchieri, centri estetici, chiudono i servizi di mensa che non garantiscono la distanza di 1 metro di sicurezza.

Per quanto riguarda le attività produttive e professionali, va attuata il più possibile la modalità del lavoro agile, vanno incentivate le ferie, i congedi retribuiti per i dipendenti.

Restano chiusi i reparti aziendali non sono indispensabili per la produzione. Industrie, fabbriche, potranno ovviamente continuare a svolgere la propria attività produttive a condizione che assumano protocolli di sicurezza adeguati a proteggere i propri lavoratori al fine di evitare il contagio. Sono incentivate le fabbriche e le industrie a predisporre misure che siano adeguate per reggere questo momento. Quindi regolazione dei turni di lavoro, ferie anticipate, chiusura dei reparti non indispensabili.

Resta ovviamente garantito lo svolgimento dei servizi pubblici essenziali tra cui i trasporti, dei servizi di pubblica utilità dei servizi bancari, postali, finanziari, assicurativi nonché di tutte quelle attività necessarie, comunque accessorie, rispetto al corretto funzionamento dei settori rimasti in attività.

Saranno garantite le attività del settore agricolo, zootecnico, di trasformazione agroalimentare, comprese le filiere che offrono beni e servizi rispetto a queste attività, quindi continueranno le loro attività nel rispetto ovviamente della normativa igienico-sanitaria.

La regola madre rimane la stessa: dobbiamo limitare gli spostamenti alle attività lavorative, per motivi di salute, o per motivi di necessità come il caso di fare la spesa.

È importante essere consapevoli che abbiamo cominciato da poco a cambiare le nostre abitudini, l’effetto di questo nostro grande sforzo potremo vederlo solo tra poche settimane, un paio di settimane.

Nessuno quindi deve pensare che già domani, nei prossimi giorni, potremo misurare l'impatto di queste misure. Per avere un riscontro dovremo attendere un paio di settimane. E questo è molto importante, quindi lo voglio dire: se i numeri dovessero continueranno a crescere – cosa niente affatto improbabile - non significa che dovremo affrettarci a varare subito nuove misure. Non dobbiamo fare una corsa cieca verso il baratro, dobbiamo essere lucidi, misurati, rigorosi, responsabili.

A breve nominerò un commissario delegato per potenziare la risposta delle strutture ospedaliere a quest'emergenza sanitaria. Sarà un commissario che avrà ampi poteri di deroga, che lavorerà
per rafforzare soprattutto la produzione, la distribuzione di attrezzature per terapie intensive e sub-intensive, avrà anche il potere di creare nuovi stabilimenti, di impiantare nuovi stabilimenti per la produzione di queste attrezzature e per sopperire alle carenze fin qui riscontrate.

La persona che nominerò sarà il Dott. Domenico Arcuri, che è amministratore delegato di Invitalia, e si avverrà di questa struttura già consolidata, già esperta nel settore industriale.

Si coordinerà con il dott. Borrelli e con la struttura attuale della Protezione Civile. Permettetemi di aprire una parentesi e di ringraziare tutte le donne e gli uomini della Protezione Civile, il dott. Borrelli per l'incredibile lavoro che stanno fin qui facendo.

E voglio dirvi un’ultima cosa: se saremo tutti a rispettare queste regole, usciremo più in fretta da questa emergenza.

Il Paese ha bisogno della responsabilità di ciascuno di noi, della responsabilità  di 60 milioni di italiani che quotidianamente compiono piccoli grandi sacrifici. Per tutta la durata di questa emergenza. Siamo parte di una medesima comunità.

Ogni individuo si sta giovando dei propri ma anche degli altrui sacrifici. Questa è la forza del nostro Paese, una "comunità  di individui" come direbbe Norbert Elias.

Rimaniamo distanti oggi per abbracciarci con più calore, per correre più veloci domani. Tutti insieme ce la faremo".

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Coronavirus, nuovi casi in Abruzzo

Il laboratorio di riferimento regionale di Pescara ha diagnosticato questa sera altri 3 nuovi casi positivi al Covid 19. Si tratta di 3 donne: una di un centro della provincia di Teramo, che si trova ricoverata nel reparto di malattie infettive di Teramo. Le altre 2 sono di Pescara e sono ricoverate nel reparto di malattie infettive dell'ospedale Santo Spirito. Salgono a 33 i casi positivi nella regione, di cui 16 registrati nella giornata di oggi.

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In Abruzzo, dall'inizio dell'emergenza, sono stati registrati 30 casi positivi al Covid 19, diagnosticati dai test eseguiti nel laboratorio di riferimento regionale di Pescara. Sono 24 i pazienti ricoverati in ospedale, non in terapia intensiva, mentre gli altri sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva delle Asl. Dall'inizio dell'emergenza coronavirus, il laboratorio di Pescara ha eseguito 237 test, di cui 179 sono risultati negativi. La differenza tra il numero totale e quello degli esiti dipende dal fatto che alcuni test sono stati eseguiti piu' volte sullo stesso paziente. Complessivamente, infatti, i pazienti sottoposti a test in Abruzzo sono stati 227: trenta nella Asl Avezzano-Sulmona-L'Aquila, 25 nella Asl Lanciano-Vasto-Chieti, 144 nella Asl di Pescara e 28 nella Asl di Teramo. Lo comunica il Servizio prevenzione e tutela della salute della Regione.

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Dalle analisi eseguite nelle scorse ore nel laboratorio di riferimento regionale di Pescara, sono emersi altri 5 nuovi casi positivi al Covid 19, che si aggiungono ai 7 gia' comunicati questa mattina. I primi due riguardano 2 uomini di Ortona, entrati in contatto con l'uomo deceduto la scorsa settimana. Uno si trova in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte della Asl, l'altro e' ricoverato nel reparto di malattie infettive del policlinico di Chieti. Altri 3 casi riguardano altrettante donne entrate in contatto con l'uomo ricoverato all'ospedale di Penne (Pescara) e risultato positivo. Due sono ricoverate, mentre una e' in isolamento domiciliare. E' risultato invece negativo il tampone eseguito sull'uomo deceduto sabato pomeriggio all'ospedale di Penne. Con gli ultimi casi, sale a 29 il numero dei pazienti positivi al virus in Abruzzo, di cui 12 accertati nella giornata di oggi. Lo comunica il Servizio Prevenzione e Tutela della Salute della Regione.

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Dalle analisi eseguite la scorsa notte nel laboratorio di riferimento regionale di Pescara, sono emersi 7 nuovi casi positivi al Covid-19. Tutti si trovano in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte della Asl. I primi due casi riguardano due medici in servizio all'ospedale di Penne. C'e' poi un medico dell'ospedale di Pescara e un altro in servizio al punto di primo intervento del presidio di Pescina, che attualmente e' chiuso per la sanificazione dei locali. All'Aquila e' risultato positivo un uomo entrato in contatto con un altro paziente risultato positivo nei giorni scorsi al test. Positivi al test pure due familiari dell'uomo di Ortona deceduto la scorsa settimana. Con gli ultimi casi, sale a 24 il numero dei pazienti positivi al virus in Abruzzo. Lo comunica il Servizio Prevenzione e Tutela della Salute della Regione.

Positivo il sindaco di Penne Mario Semproni e due medici dell'ospedale del centro pescarese S.Massimo: e' questo il risultato dei tamponi effettuati nei giorni scorsi nel nosocomio dopo che un anziano paziente ricoverato era stato trovato affetto da coronavirus. Con Semproni e' positivo anche l'altro medico del reparto di geriatria. Nei giorni scorsi l'intera ala del S.Massimo che contiene il reparto di medicina generale e geriatria e il pronto soccorso erano state isolate. Intanto dalle analisi eseguite la scorsa notte nel laboratorio di riferimento regionale di Pescara, sono emersi in totale 7 nuovi casi positivi al Covid 19.  All'Aquila e' risultato positivo un uomo entrato in contatto con un altro paziente risultato positivo nei giorni scorsi al test. 

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Coronavirus, sale il bilancio dei contagiati in Abruzzo

Salgono a 16 i casi di Coronavirus in Abruzzo, dopo i risultati dei test eseguitioggi nel laboratorio di riferimento regionale di Pescara. Lo rende noto il Servizio Prevenzione e Tutela della Salute della Regione. Cinque i nuovi casi. Il primo un uomo di Manoppello, ricoverato in isolamento all'ospedale di Pescara con una sindrome respiratoria. Ci sono poi marito e moglie di Pescara, posti invece in isolamento domiciliare con sorveglianza sanitaria attiva da parte della Asl, perche' pressoche' asintomatici. Hanno raccontato di essere appena rientrati da una vacanza nel Nord Italia. Il quarto paziente positivo e' un uomo ricoverato all'ospedale di Penne con patologia respiratoria.

Parte dell'ospedale 'San Massimo' di Penne è stata isolata, dopo che un pensionato sulla settantina ricoverato in Medicina e' risultato positivo al Covid-19. L'anziano, residente nel Pescarese, colpito da polmonite e' stato sottoposto a tampone, risultando positivo al Coronavirus. Al momento non si conosce l'origine del contagio. Anche la moglie dell'uomo e' in ospedale. Gli operatori sanitari, tra cui il sindaco di Penne, Mario Semproni, medico nella struttura ospedaliera del suo comune, sono in quarantena, in attesa di accertamenti e di essere eventualmente sottoposti a test.

Il sindacato Fials in una nota interviene sul caso dell'Ospedale di Penne e spiega che bisogna chiedere "con forza di compiere tutti gli atti previsti dai Decreti emanati per salvaguardare il personale, tutto il personale, indipendentemente dalle qualifiche e funzioni svolte. Personale gia' numericamente sotto organico ma, a causa dell'epidemia di Coronavirus, sottoposto a turni stressanti e, spesso, approntati a ridosso degli stessi per colmare i vuoti". La Fials prosegue: "Chiediamo l'immediata riattivazione del reparto di Rianimazione di Penne. Il reparto esiste ed e' gia' dotato di attrezzature nuove, ma viene aperto solo in alcune occasioni post intervento; che la Regione e la ASL si attivino per l'immediata copertura dei posti previsti in organico e per l'immediata immissione di Medici, infermieri e personale parasanitario per fronteggiare l'epidemia. Questa epidemia ha messo in luce come gli organici carenti - che da anni denunciamo e combattiamo - ed il taglio indiscriminato di posti e reparti sia nella nostra regione, come in molte altre, e' una scelta che mina la sanita' pubblica e che priva i cittadini di una adeguata assistenza".

L'ultimo e' un 60enne residente a Roma, che si trovava in Abruzzo per un breve soggiorno. Ricoverato nel reparto di malattie infettive dell'ospedale di Avezzano, sara' ora trasferito al policlinico Gemelli di Roma. Ha riferito di essere stato in vacanza sulle Alpi e di aver avuto contatti con dei cittadini olandesi, risultati poi positivi al contagio. Per tutti sono scattate le misure di sicurezza sanitaria nei confronti dei familiari e si procedera' alla ricostruzione dei contatti avuti negli ultimi giorni. Per 7 dei 16 casi abruzzesi il risultato e' stato confermato dalle controanalisi eseguite dall'Istituto Superiore di Sanita' e dallo Spallanzani di Roma.

 

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Coronavirus, gli ultimi aggiornamenti

Si registrano in Abruzzo i primi casi di contagi da Covid-19 la cui origine al momento non e' chiara e che potrebbero indicare una diffusione del Coronavirus sul territorio. Nello specifico si tratta della coppia di Citta' Sant'Angelo, prima ricoverata all'ospedale di Penne e poi trasferita a Pescara. I due sono coltivatori diretti che, in base ai primi accertamenti, non hanno avuto nessuna relazione epidemiologica con l'esterno. L'uomo, 70 anni, era ricoverato nel reparto di Medicina dell'ospedale del capoluogo vestino per altre patologie. Sottoposto a tampone, e' risultato positivi al Coronavirus. Una parte dell'ospedale di Penne e' stata isolata con il personale all'interno, tra cui il sindaco, Mario Semproni, medico nella struttura sanitaria del suo comune. La coppia e' stata trasferita Pescara, dove nella notte e' stato eseguito in urgenza il test sulla moglie, che e' risultata positiva. I due sono ricoverati in Malattie infettive e hanno entrambi la polmonite

Complessivamente sono una ventina gli operatori sanitari entrati in contatto con l'uomo e in questi momenti vengono sottoposti a tampone. Le autorita' sanitarie si stanno occupando del tracciamento dei contatti della coppia. Allo stato, sarebbe poco chiara anche l'origine del contagio di un uomo di Manoppello, anche lui positivo al Coronavirus. Il giovane era stato per poche ore in Emilia Romagna e, stando alle prime informazioni, pare che non abbia avuto contatti a rischio. Pertanto, non e' escluso, di conseguenza, che il contagio sia avvenuto in Abruzzo. 

In Abruzzo, stando ai dati forniti dal Servizio Prevenzione e Tutela della Salute della Regione, sono stati registrati dall'inizio dell'emergenza 17 casi positivi al Covid 19, diagnosticati dai test eseguiti nel laboratorio di riferimento regionale di Pescara; 13 pazienti sono ricoverati in ospedale, non in terapia intensiva, mentre altri 3 sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl. L'ultimo caso positivo e' riferito all'uomo deceduto a Ortona, per il quale non e' stato pero' ancora stabilito il nesso causale tra morte e contagio da Covid 19. Dall'inizio dell'emergenza Coronavirus, il laboratorio di Pescara ha eseguito 163 test. Di questi 128 sono risultati negativi, mentre altri 10 sono attualmente in corso. La differenza tra il numero totale e quello degli esiti e' legato al fatto che alcuni test sono stati eseguiti piu' volte sullo stesso paziente. Complessivamente, infatti, i pazienti sottoposti a test nella nostra regione sono stati 153: 26 nella Asl Avezzano-Sulmona-L'Aquila, 18 nella Asl Lanciano-Vasto-Chieti, 83 nella Asl di Pescara e 26 nella Asl di Teramo.

Continuano a migliorare le condizioni della giovane dottoressa originaria di Brescia che ha studiato all'Aquila dove era tornata per l'esame di abilitazione, ricoverata al reparto Malattie infettive. La giovane, unico caso positivo nell'ospedale aquilano, aveva avvertito sintomi tipici del Covid 19 dopo essersi vista con il fidanzato un collega di Bergamo, anche lui positivo. Potrebbe essere dimessa nei prossimi giorni: visto che e' asintomatica, lunedi' potrebbe essere sottoposta al test, qualora dovesse risultare negativo, se ne effettuera' un altro dopo due giorni e, qualora venisse confermato, potrebbe tornare a casa. Al reparto di malattie infettive diretto dal dottor Alessandro Grimaldi, sono disponibili 10 stanze a pressione negativa: inoltre ne e' in funzione un'altra dotata di macchinari per la respirazione articolare, come quelle in rianimazione, alla quale domani se une aggiungera' un'altra e, via via, altre nei prossimi giorni.

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Coronavirus, istituita in Abruzzo unità di crisi per l’emergenza

E' stata formalmente istituita in Regione Abruzzo (la delibera di giunta è la numero 125 del 4 marzo scorso), secondo quanto disposto dagli indirizzi operativi del Presidente del Consiglio dei ministri, l'Uità di crisi per l'emergenza legata al Coronavirus. Dell'organismo, che ha sede nella Sala operativa della Protezione civile regionale, fanno parte specifiche figure professionali individuate tra i dipendenti regionali, coordinate dalla stessa Protezione civile e dal Dipartimento Sanità della Regione. Responsabile dell'unità di crisi, che ha anche il ruolo di soggetto attuatore delle misure legate all'emergenza, è stato nominato (con decreto del presidente della Regione) Silvio Liberatore, dirigente del Servizio Emergenza e Protezione civile della Regione. Questa mattina a Pescara c'è stato un vertice, convocato dal presidente della Regione Marco Marsilio e dall'assessore Nicoletta Verì, a cui hanno partecipato - oltre a Liberatore - il referente regionale sanitario Alberto Albani, i direttori generali delle Asl e i delegati delle aziende sanitarie coinvolte nella gestione dell'emergenza. Al centro dell'incontro c'è stata l'implementazione del Piano di emergenza regionale, alla luce delle nuove indicazioni introdotte dall'ultimo decreto e dalle emergenze in atto nel nord Italia. Particolare attenzione è stata dedicata alla necessità di potenziare la capacità delle strutture ospedaliere, così da fronteggiare un eventuale e improvviso aumento dei casi legati al contagio. Albani ha chiesto a tutte le aziende sanitarie di organizzare, in ogni presidio ospedaliero, percorsi dedicati per accogliere e ricoverare in sicurezza pazienti contagiati, in modo da non pregiudicare l'attività ordinaria dei presidi che, è bene ricordare, va avanti anche in questi giorni di emergenza. Le stesse Asl dovranno comunicare alla Protezione civile quelle che sono le necessità finanziarie per eseguire eventuali lavori di adeguamento delle strutture, anche sotto il profilo impiantistico.

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Coronavirus, in isolamento volontario anche il presidente Marsilio e il suo staff

Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, si sottopone ad isolamento volontario domiciliare, in via precauzionale, perche' martedi' ha incontrato il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, risultato positivo al Covid-19. Lo fa sapere, in una nota, lo staff del presidente, sottolineando che il governatore "non ha alcun sintomo e al momento gode di ottima salute" ed aggiungendo che continuera' "a seguire l'attivita' della Giunta regionale in contatto telefonico e telematico con assessori, dirigenti e collaboratori". "Appresa la notizia della positivita' del presidente Zingaretti, al quale vanno gli auguri di pronta guarigione - si legge - il presidente Marsilio ha immediatamente chiamato i sanitari, seguendo il protocollo previsto, descrivendo loro la circostanza che martedi' pomeriggio scorso e' stato in contatto ravvicinato con lo stesso in occasione della firma del protocollo d'intesa sulla velocizzazione della ferrovia Roma-Pescara"

 "Al presidente Marsilio, che non ha alcun sintomo e al momento gode di ottima salute - prosegue il comunicato - e' stato consigliato di rimanere in isolamento domiciliare volontario, monitorando la temperatura corporea due volte al giorno, per alcuni giorni, prima di effettuare un tampone (indicativamente nella giornata di martedi'). Infatti, come spiegano i medici, il risultato di un tampone non sarebbe significativo prima di 7/8 giorni dal contatto con un soggetto positivo. Il presidente Marsilio continuera' a seguire l'attivita' della Giunta regionale in contatto telefonico e telematico con assessori, dirigenti e collaboratori". 

Oltre al presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, si sono sottoposti ad isolamento domiciliare volontario, in via precauzionale, anche tre componenti dello staff del governatore, che hanno partecipato con lui, martedi' pomeriggio, ad un incontro con Nicola Zingaretti, risultato positivo al Covid-19. Alla riunione, finalizzata a sottoscrivere un protocollo per la costituzione di un gruppo di lavoro per il potenziamento della linea ferroviaria Roma-PESCARA, nella sede del ministero dei Trasporti, a Roma, erano presenti anche il ministro Paola De Micheli e l'amministratore delegato di Rfi, Maurizio Gentile.

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Coronavirus, un altro caso in Abruzzo

Sale a nove il numero delle persone contagiate dal Coronavirus in Abruzzo. Un uomo di 32 anni, residente in provincia di Chieti, e' risultato positivo al Covid-19 nel test di secondo livello eseguito all'Istituto Spallanzani di Roma. Il primo test, effettuato nel laboratorio di riferimento regionale di Pescara, aveva dato esito dubbio. Lo comunica il Servizio Prevenzione e Tutela della Salute della Regione. Il paziente, che si trova ricoverato nel reparto di malattie infettive dell'ospedale di Chieti, ha riferito di essere rientrato da Reggio Emilia, dove aveva partecipato a un corso di formazione. Gia' durante il viaggio di ritorno aveva accusato sintomi influenzali, che lo avevano spinto a restare in casa. Alla comparsa di problemi respiratori si e' recato all'ospedale di Chieti da solo e con la propria auto.  In Abruzzo i casi confermati sono dunque nove, due dei quali in attesa di validazione da parte dell'Istituto Superiore di Sanita'. 

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