Primo Piano

Colletta alimentare, in Abruzzo donate 201 tonnellate di cibo

Il risultato è di quelli importanti: 201 tonnellate di prodotti sono state donate sabato scorso nel corso della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare che si è svolta in circa 400 punti vendita della nostra regione, grazie al coinvolgimento di 4 mila volontari. Rispetto al 2018, dunque, sono state donate 2 tonnellate in più, e la gratitudine è tanta per quanti hanno voluto accogliere per il ventitreesimo anno consecutivo l’invito a fare una spesa “più ampia”, a vantaggio di chi non può permettersela. Nel dettaglio, a Pescara e provincia sono state 61 le tonnellate donate, 52 a Chieti, 52 a Teramo e 36 a L’Aquila. Se si considerano anche le 33 tonnellate donate in Molise, regione dove è presente il Banco Alimentare dell’Abruzzo, si arriva al bel risultato di 234 tonnellate totali. A livello nazionale, la cifra raggiunge quota 8.100 tonnellate.

“Ma la Colletta Alimentare va ben oltre i numeri – commenta Antonio Dionisio, presidente del Banco Alimentare dell’Abruzzo – perché quello che è accaduto sotto i nostri occhi sabato scorso è uno spettacolo che non passa inosservato: volontari e militari, associazioni e parrocchie, cittadini e istituzioni, famiglie e amici, persone più o meno abbienti, tutti insieme hanno reso questa giornata un evento di popolo, sicuramente il più grande evento solidale in Italia e nella nostra regione. L’immensa gratitudine mia e del Banco Alimentare è per quanti hanno reso possibile tutto questo e per quanti hanno donato senza risparmiarsi, in una fase storica dove tantissimi fanno fatica a far quadrare i bilanci familiari. A tutti indistintamente il nostro grazie: noi siamo già al lavoro per distribuire immediatamente ai 29.732 bisognosi assistiti in Abruzzo da 177 enti convenzionati con il Banco Alimentare quanto donato dalla carità del popolo”.

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L’84% degli italiani risparmia parte dello stipendio ogni mese

Gli italiani sono 'formiche' nella gestione del denaro: l'84% risparmia parte dello stipendio ogni mese, a fronte di una media europea del 75%. Non sono pero' altrettanto fiduciosi (40% e' pessimista) su un futuro con una pensione dignitosa. Come primi maestri di educazione finanziaria hanno i genitori (53%) e tra le priorita' dei costi affrontare il pagamento delle bollette di luce e gas (83%) e sanita' (60%). Risparmiare e' una scelta fatta soprattutto per le spese inattese (71%) e in classifica mettono prima Internet e la banda larga (56%) dell'affitto (27%).

I dati emergono dalla settima edizione dell'European Payment Consumer Report (Ecpr) di Intrum basato sulle risposte di oltre 24.000 consumatori di 24 Paesi europei (oltre 1.000 in Italia). L'indagine, che punta a ottenere informazioni sulla vita quotidiana, evidenzia che chi non paga le bollette in tempo e' perche' non ha la disponibilita' economica immediata, in linea con il trend europeo. Il 69% afferma di avere pagato tutte le bollette in tempo negli ultimi 12 mesi (77% media europea). Dopo le spese inattese, le buone ragioni per risparmiare sono i consumi (47%). Acquisto di casa (17%) ed educazione (17%) sono i fanalini di coda. Il 26% mette da parte meno del 5% dello stipendio mensile (come in Europa), mentre il 27% mette da parte fra il 5% e il 10%. Il 16% degli italiani non mette da parte soldi mensilmente (25% media europea).

Il 20% afferma di non essere preoccupato di non riuscire a permettersi in futuro l'acquisto di una casa e il 39% non sa se preferirebbe spendere il proprio denaro per godersi il presente oppure per il futuro. Fermo restando che negli ultimi sei mesi il 78% degli intervistati (83% nel 2018) non ha richiesto un prestito e il 60% non ne avrebbe bisogno nemmeno per fare fronte a spese improvvise, tra chi invece l'ha chiesto l'ammontare va dal 10% al 25% dello stipendio mensile. Se si parla di economia familiare pero' negli ultimi 6 mesi, il 51% (20% nel 2018) ha chiesto almeno una volta un prestito o ha aumentato il limite della propria carta di credito per fare acquisti per i propri figli. Quanto a modalita' di pagamento il 68% preferisce i contanti e il 48% paga comunque con la carta di credito. In tutta Europa invece il 52% preferisce il bancomat. Il 56% del campione italiano e' d'accordo pero' nell'affermare che la tecnologia ha semplificato la gestione delle proprie finanze. In campo entra il tema sostenibilita': il 53% degli intervistati riferisce di essere piu' propenso ad acquistare prodotti di natura etica. La sostenibilita' d'altra parte sembra un freno per gli acquisti: per il 38% ha causato una limitazione delle spese

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Due morti in un incidente in montagna sulla Majella

I due escursionisti precipitati durante un'escursione in montagna, sulla Maiella, nel Pescarese, sono morti. Le vittime sono: Giampiero Brasile, 58 anni, dermatologo di Lanciano, residente a Pescara, e Antonio Muscendere, 55, di Sora. A constatare il decesso e' stato il medico del 118, intervenuto sul posto con l'elicottero. Il Soccorso alpino (Cnsas) e i vigili del fuoco sono al momento impegnati nel recupero dei corpi. Presenti anche i carabinieri. Feriti gli altri due compagni di escursione che hanno lanciato l'allarme e sono stati trasportati all'ospedale di Pescara.

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L’Italia si colloca al penultimo posto nell’UE per gli Investimenti Diretti Esteri

L'Italia si colloca al penultimo posto nell'Unione Europea per gli Investimenti Diretti Esteri (Ide). Nel 2018, infatti, questi ultimi ammontavano al 20,5% del pil, pari a 361,1 miliardi di euro (contro 21,7% nel 2017). Tra i paesi dell'Ue monitorati dall'Ocse, solo la Grecia registra un risultato peggiore del nostro. E' quanto emerge da un'analisi effettuata dalla CGIA di Mestre evidenziando che l'Italia non è un Paese attrattivo per gli investitori stranieri. "Purtroppo, le tante problematiche a cui sono sottoposti quotidianamente i nostri imprenditori hanno innalzato nel tempo una ipotetica barriera d'ingresso che 'dirotta' altrove gli interessi degli investitori esteri", sottolinea la CGIA. "D'altronde, con tante tasse, una burocrazia asfissiante, poca certezza del diritto, una giustizia civile lenta e poco efficiente, tempi di pagamento della nostra Pubblica Amministrazione tra i più elevati d'Europa e un deficit infrastrutturale spaventoso, non c'è da meravigliarsi se l'Italia si colloca al penultimo posto nell'Unione Europea per gli Investimenti Diretti Esteri", aggiunge la CGIA. "Premesso che, ad esempio, ArcelorMittal, Embraco, Whirlpool e molte altre multinazionali non sono certo delle onlus, ma delle realtà fortemente determinate a perseguire i propri interessi spesso in barba agli accordi preventivamente sottoscritti con le parti sociali, è altrettanto evidente che le responsabilità di un loro possibile addio vanno ricercate anche in un clima generale di avversione nei confronti delle aziende presenti nel nostro Paese", sottolinea il coordinatore dell'Ufficio studi della CGIA, Paolo Zabeo. 

Secondo gli ultimi dati Istat disponibili (anno 2017), le multinazionali, ovvero le imprese a controllo estero residenti in Italia, sfiorano le 15.000 unità, danno lavoro a poco più di 1.350.000 addetti e producono 572,3 miliardi di euro di fatturato all'anno. Dei 372,1 miliardi di euro di Ide presenti nel nostro paese nel 2017, il 27,8 per cento circa (pari a 103,4 miliardi di euro) ha interessato il settore manifatturiero (in particolar modo alimentari/bevande, autoveicoli, metalli e prodotti di metallo, etc.). Seguono la attività professionali, scientifiche e tecniche, in parte ascrivibili a consulenze aziendali di vario tipo, che incidono per il 21,4% (79,5 miliardi di euro) e il commercio e l'autoriparazione con il 10,8% (40 miliardi di euro). Gli ambiti dove la presenza pubblica è più significativa sono anche quelli dove si registrano i livelli più bassi di investimenti diretti esteri. E' il caso del settore artistico con 742 milioni, di quello riferito all'acqua, reti fognarie e rifiuti con 401 milioni e nella sanità/assistenza sociale con 110 milioni di euro

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Sondaggio Swg, Zaia e Bonaccini i governatori piu’ apprezzati

Il governatore del Veneto Luca Zaia in testa, subito seguito da Stefano Bonaccini in Emilia Romagna: l'efficacia dell'operato dei presidenti delle Regioni fotografata dall'Swg su un campione di 10.800 maggiorenni residenti in Italia - ad esclusione di Umbria, Molise, Valle d'Aosta e Trentino-Alto Adige - mette sul podio due governatori di Regioni del Nord. Al terzo posto pari merito troviamo il presidente della Liguria, Giovanni Toti, e della Lombardia Attilio Fontana, seguiti da quello del Friuli Venezia Giulia, Fedriga. Enrico Rossi, governatore della Toscana, si piazza quinto, subito seguito da Nicola Zingaretti, presidente del Lazio. 

Nella graduatoria del gradimento dei governatori, seguono poi il presidente della Regione Piemonte Cirio (Piemonte), seguito da Nicola Zingaretti nel Lazio, Vincenzo De Luca che guida la Regione Campania, il presidente della Basilicata Bardi e Luca Ceriscioli nelle Marche che ha lo stesso gradimento di Marco Marsilio, presidente dell'Abruzzo. In undicesima posizione si piazza Michele Emiliano, governatore della Puglia, seguito da Solinas, presidente della Sardegna e dal governatore della Regione Siciliana Musumeci. Chiude questa 'classifica' stilata da Swg Mario Oliverio, presidente della Calabria dove si tornera' alle urne all'inizio del prossimo anno.

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Femminicidio a Torino di Sangro, marito uccide la moglie con una pietra

Una violenta lite in macchina culminata con un omicidio. Stavano rientrando a casa marito e moglie quando al termine di un acceso diverbio il marito, dopo esser sceso dalla macchina prende da terra un ramo d'albero e colpisce ripetutamente alla testa la moglie, lasciandola esanime in mezzo all'erba, tra gli alberi. Poi chiama il 118. Cosi' a Torino di Sangro Domenico Giannicchi, 67 anni, ex operaio della Denso di San Salvo, ha ucciso  la moglie, Luisa Ciarelli, 65enne. I due erano da poco usciti dalla loro casa in contrada Montesecco, forse per recarsi in paese, distante poco piu' di un chilometro. Quando l'uomo si e' reso conto di quello che aveva fatto ha chiamato il 118 per chiedere l'intervento dei sanitari; al telefono ha detto di avere colpito e forse ucciso la moglie. Poi ha chiamato un parente. Sono arrivati i carabinieri della locale stazione, coordinati dal comandante, luogotenente Michele Cefaratti, al quale l'uomo ha sommariamente riferito l'accaduto prima di essere accompagnato in caserma. L'uomo e' stato poi accompagnato al Pronto Soccorso per alcune escoriazione al viso, segno probabile di una colluttazione, ed e' stato successivamente rinchiuso nel carcere di Vasto. Tra i primi a giungere sul luogo dell'omicidio il sindaco di Torino di Sangro, Nino Di Fonso, visibilmente scosso. "Siamo sgomenti. Non e' mai capitata una cosa del genere. Fino a ieri mattina ho incontrato Domenico con il quale era un piacere parlare. Era una famiglia spettacolare e per bene, hanno due figli, un maschio e una femmina, e due nipoti". Per i primi e fondamentali rilievi e' giunto da Ortona il comandante della Compagnia Carabinieri, Roberto Ragucci. "Stiamo raccogliendo elementi utili per ricostruire la vicenda - dice l'ufficiale - in attesa che il medico legale capisca l'esatta dinamica dell'omicidio". Le indagini sono coordinate da Gabriella De Lucia, sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Vasto. Per i rilievi scientifici al lavoro i Carabinieri del Ris. Sul posto e' stato ritrovato un ramo d'albero spezzato con tracce ematiche: secondo gli investigatori dovrebbe trattarsi dell'arma del delitto. 

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Industria 4.0, il Sud resta indietro

 Innovazione 'moderata', con vendite online ancora poco diffuse, Milano e Torino sugli scudi e una netta spaccatura tra Nord e Sud: e' la fotografia a luci e ombre dell'industria 4.0 nelle regioni italiane scattata dal programma di ricerca europeo Espon. Lo studio e' stato presentato a Helsinki alla conferenza 'Stato del territorio Ue: l'innovazione digitale apre la strada alla coesione territoriale'. Nella speciale graduatoria sulla trasformazione industriale che attraversa l'Ue, l'Italia e le sue regioni si inseriscono tra gli Stati membri con un tasso d'innovazione 'moderato', insieme alla Spagna, all'Europa centrale e ai Paesi Baltici. Campioni di innovazione sono Svezia, Germania e Finlandia, seguite da Francia e Regno Unito. Molte, invece, le difficolta' nei territori dell'Europa orientale. Restringendo la lente sull'industria 4.0 italiana, lo studio mette in luce come a fare da traino siano le regioni del Nord e il Lazio. "Oltre il 40% delle regioni europee", tra cui Abruzzo, Marche, Basilicata, Molise, Calabria, Sicilia e Sardegna, "e' escluso da qualsiasi sforzo creativo nella realizzazione di tecnologie 4.0", notano i ricercatori. Infine, sul fronte della gig economy e dei nuovi servizi digitali, tra cui le vendite online, le regioni italiane, insieme alle greche e ad alcune francesi, rincorrono ancora il resto d'Europa.

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Turismo, accordo tra Cna Abruzzo e il portale Airbnb

Una grande piattaforma internazionale su cui scommettere per lanciare anche in Abruzzo il turismo esperienziale. E' l'obiettivo dell'accordo sottoscritto dalla Cna Abruzzo con il portale Airbnb.it, colosso mondiale dell'offerta turistica. E domani un primo gruppo di operatori fortemente specializzati in questo nuovo filone dell'offerta turistica, fondato soprattutto sui gusti e le passioni dei turisti (sport, cultura, arte, eco-gastronomia, archeologia, natura, solo per citare alcuni esempi) e sulle offerte loro riservate, proverà a mettere a punto alcuni primi tasselli di questo percorso. Un settore, quello del ''turismo esperienziale'', che prende sempre più piede nel nostro Paese, ed è destinato non solo ad attirare nuove fette di visitatori, ma anche ad allargare le occasioni di business del mondo delle imprese. I contenuti dell'accordo e le ricadute potenziali sull'Abruzzo saranno illustrati, nel corso di una conferenza stampa in programma domani a Pescara alle ore 10,30 nella sede regionale di Cna Abruzzo, in via Cetteo Ciglia 8. All'incontro prenderanno parte, con il presidente e il direttore regionale della confederazione artigiana, Savino Saraceni e Graziano Di Costanzo, il responsabile nazionale di Cna Turismo, Cristiano Tomei, il presidente e il coordinatore regionale Cna Turismo, Claudio Di Dionisio e Gabriele Marchese. Nel pomeriggio, invece, una cinquantina di operatori saranno protagonisti, sempre nella sede di Cna Abruzzo, di un momento formativo, dedicato appunto all'individuazione di percorsi e proposte: vi prenderà parte il market manager experiences Airbnb, Marco Marini. 

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Resto al sud, gli incentivi validi anche per gli italiani all’estero

 Come annunciato dal ministro per il sud, Giuseppe Provenzano, "è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto su "resto al sud", misura di incentivazione rivolta a tutti i meridionali, fino a 45 anni, che vogliono aprire un'attività imprenditoriale nel Mezzogiorno": Misura che riguarda anche gli italiani residenti all'estero: chi vorrà prendere residenza in una delle regioni del sud in modo da avviare un'impresa e godere degli incentivi, avrà a disposizione 120 giorni di tempo dalla comunicazione del positivo esito dell'istruttoria (per chi vive in Italia i giorni utili sono 60). L'entrata in vigore del decreto ministeriale n. 134/2019 modifica il regolamento relativo alla misura: in particolare, dall'8 dicembre le richieste di agevolazioni possono essere presentate da persone di età tra 18 e 45 anni; possono partecipare anche i soggetti che svolgono attività libero-professionale quindi soggetti iscritti in ordini o collegi professionali nonché gli esercenti professioni non organizzate in ordini o collegi.

"È una misura che ha funzionato - ha detto il ministro Provenzano - fin qui ha sostenuto l'avvio di oltre 4.000 attività. Le nuove generazioni devono essere libere di andare, ma devono avere anche l'opportunità di tornare o di restare nel proprio territorio". Prima la misura era destinata soggetti con età massima di 35 anni, adesso possono aderire soggetti tra i 18 e 45 anni che, al momento della presentazione della domanda: siano residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia o vi trasferiscano la residenza e che non siano già titolari di attività di impresa in quanti svolgono attività libero-professionale, ovvero soggetti iscritti in ordini o collegi professionali nonché gli esercenti professioni non organizzate in ordini o collegi disciplinate dalla legge n. 4/2013, n. 4.

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Torna sabato la Colletta alimentare

 Sono circa 400 i punti vendita in Abruzzo che aderiscono alla Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, l'iniziativa promossa dalla Fondazione Banco Alimentare Onlus che torna sabato prossimo, 30 novembre. Il cibo raccolto sara' distribuito nelle settimane successive alle 29.732 persone bisognose assistite dal Banco Alimentare dell'Abruzzo mediante 177 enti convenzionati, come mense dei poveri, associazioni di volontariato, Caritas, parrocchie. Come sempre, ad accogliere i clienti che si recheranno a fare la spesa, 4 mila volontari, riconoscibili dalla pettorina gialla, che inviteranno ad acquistare e donare alimenti per l'infanzia, tonno in scatola, riso, olio, legumi, sughi e pelati, biscotti.Quest'anno, in Abruzzo e in Umbria la Colletta Alimentare avra' anche un 'seguito' domenica 1 dicembre: Perugia e Pescara, infatti, scenderanno in campo con il logo del Banco Alimentare sulle maglie che successivamente, grazie all'Associazione Massimo Oddo Onlus, saranno messe all'asta. Il ricavato sara' donato proprio ai Banchi Alimentari di Abruzzo e Umbria. Nel 2018 sono state donate 199 tonnellate di prodotti, che hanno contribuito alle 1.540 tonnellate complessivamente raccolte durante tutto l'anno dalla struttura del Banco Alimentare dell'Abruzzo da industria agroalimentare, grande distribuzione organizzata e fondi europei di sostegno alla poverta'. 

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