Politica

Legnini: vanno bloccati i pedaggi di Strada dei Parchi

"Quello della messa in sicurezza dell'autostrada e dei pedaggi di Strada dei Parchi che vanno bloccati rappresentano problemi seri che vanno risolti per la nostra regione". Cosi' il candidato presidente del centrosinistra alle elezioni regionali del 10 febbraio in Abruzzo Giovanni Legnini, a margine della conferenza stampa per presentare l'apparentamento con la lista civica Avanti Abruzzo di Daniele Toto. Toto sulla questione dei pedaggi di Strada dei Parchi, gestita dalla Toto Holding SPA, ha aggiunto: "Sono convinto - ha detto Daniele Toto - che il concessionario debba essere messo in condizione di vedersi approvato il Piano Economico e Finanziario, e il Piano Economico e Finanziario depositato dal concessionario prevede un investimento privato di circa tre miliardi di euro che potrebbe portare nei prossimi 14 anni a decine di migliaia di posti di lavoro all'anno, e il ritardo dell'approvazione del Piano e' tutto dell'attuale Governo e del Ministro".

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Regionali, D’Orazio sostiene Legnini

Alla conferenza stampa tenuta per l'ufficializzazione dell'appoggio della lista civica Avanti Abruzzo di Daniele Toto al candidato presidente della coalizione di centrosinistra c'era anche Benigno D'Orazio, presidente dell'associazione Ambiente e/è Vita, ex consigliere regionale ed ex amministratore dell'Area Marina Protetta Torre del Cerrano, ma soprattutto politico di centrodestra e vicino a Fratelli d'Italia, e che lo scorso 31 dicembre aveva scritto una lettera al presidente di Fratelli D'Italia Giorgia Meloni, in cui chiedeva la sostituzione di Marco Marsilio come candidato presidente del centro-destra alle prossime regionali, entrando poi in rotta di collisione con il Coordinamento provinciale di Fratelli d'Italia di Teramo.  "Ho votato Salvini alle politiche e penso che lo voterò alle Europee. Sono di centrodestra e non ho nulla da rinnegare, ma questo non toglie che in Abruzzo non sia contento e soddisfatto di quello che è successo, e dopo una lunga riflessione ritengo di dover far prevalere le ragioni di questa Regione, rispetto al discorso delle appartenenze, e a fronte di una coalizione molto politicizzata che a mio avviso manca dei requisiti necessari per poter governare questa Regione, io ho scelto il presidente Giovanni Legnini che ha poi condiviso con me il progetto dell'autonomia dell'Abruzzo che poi aveva lanciato il ministro Salvini nella sua prima visita in Abruzzo. Fratelli d'Italia? Resto vicino, anche se sono molto deluso da FdI perché trattare l'Abruzzo come una colonia e imporre un candidato contro la volontà di tutto e di tutti è stata una scelta veramente infelice". 

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La senatrice Anna Maria Bernini all’Aquila

La senatrice Anna Maria Bernini, capogruppo di Forza Italia, all’Aquila per l’inaugurazione della sede elettorale della candidata Anna Lisa Di Stefano. Appuntamento mercoledì 23 gennaio alle ore 18.00 nei locali di via Verdi 5/7, per un incontro al quale prenderanno parte il senatore Nazario Pagano, coordinatore regionale del partito, e il segretario organizzativo on. Antonio Martino.

La presenza della senatrice Bernini da un lato testimonia l’attenzione con la quale viene seguita e sostenuta dai vertici azzurri la campagna elettorale per le regionali, dall’altra il forte legame tra Forza Italia e il capoluogo abruzzese, per l’impegno profuso nell’emergenza del dopo terremoto e nella rinascita della città.

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Mons. Forte lancia un appello a promuovere un’Europa dei popoli, solidale e partecipativa

Un appello "all'Unione Europea perché si lavori a promuovere un'Europa dei popoli, solidale e partecipativa nel gestire il flusso epocale delle migrazioni" e un "sì" all'impegno prioritario "da parte di chi sarà eletto, nei confronti dell'emergere e dell'allargarsi delle povertà, del fondamentale problema del lavoro dei giovani, fra cui si diffonde la paura del futuro data l'insicurezza delle possibilità che si aprono per loro, e della situazione di emergenza del post-terremoto, che esige una sollecitudine da incentivare con determinazione". Così scrive l'arcivescovo diChieti-Vasto, Bruno Forte, nella nota diffusa in vista delle elezioni regionali in Abruzzo. Tra i sì della nota di Forte anche quelli in tema di sanità. "Pur convenendo sull'urgenza e l'opportunità del riassetto della rete ospedaliera", l'arcivescovo richiama la necessità di una sanità che tenga conto dei bisogni "della gente sul territorio, perché essi appaiono a volte sottovalutati a favore di una logica aziendale, che non si addice ai doveri di un servizio pubblico". Si sofferma poi su tutela e promozione dell'ambiente, "dovere primario di ogni amministratore" e sollecita attenzione sull'emergenza rifiuti, "che esige soluzioni su vasta scala e lungimiranti, mentre l'urgenza dell'intervento su distribuzione e certificazione della qualità dell'acqua è improcrastinabile". Forte ricorda, infine, che la Conferenza Episcopale ha istituito un Osservatorio territoriale sulla promozione del bene comune nella vita sociale e politica, "che avrà il compito di monitorare urgenze e problemi presenti sul territorio e di incoraggiare approfondimenti e proposte per affrontarli nel modo più adeguato possibile"

No "anzitutto ad ogni logica di esclusione, come ad ogni esasperato atteggiamento identitario e a qualsivoglia rifiuto pregiudiziale del diverso": lo dice l'arcivescovo di Chieti-Vasto, Bruno Forte, nella nota diffusa oggi e rivolta a elettori e a quanti saranno eletti, in vista del voto per le regionali in Abruzzo. Tra i 'no' elencati anche il rifiuto di "ogni atteggiamento di rinuncia al cambiamento e all'audacia imprenditoriale", come ad ogni "operazione di delocalizzazione rivolta unicamente al maggior profitto: il nostro territorio - sottolinea Forte - ha più che mai bisogno di partecipazione attiva e responsabile e di coraggio e fiducia nell'avviare nuove possibilità di impresa e di lavoro". "Anche in questi ambiti - aggiunge Forte - si esprime la speranza della fede, nella concretezza di iniziative imprenditoriali avviate con responsabilità e creatività personale, ma non di meno con generosità e cura del bene comune".

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Bellachioma: ogni nostra iniziativa riscuote successo, consenso, partecipazione, la gente ci segue

"Mi danno estremamente fastidio le voci, che si stanno allargando, di un desistenza della Lega alle elezioni regionali, un fatto non vero che manca di rispetto al partito, a Salvini, ma soprattutto ai candidati che ci stanno mettendo faccia e cuore". Così il deputato e coordinatore abruzzese della Lega, Giuseppe Bellachioma, sulle polemiche innescate dall'intervento del deputato di Rivoluzione Cristiana eletto in Forza Italia Gianfranco Rotondi di un accordo tra salviniani e Movimento cinque stelle per favorire questi ultimi alle regionali. "Abbiamo cominciato la campagna elettorale un mese prima degli altri, Salvini alla fine della campagna sarà venuto in Abruzzo almeno cinque volte. Negli ultimi quindici giorni scenderemo in campo con la nostra potenza di fuoco di ministri, sottosegretari e parlamentari, verrà anche Giancarlo Giorgetti, Non c'è posto dell'Abruzzo che non stiamo battendo - ha continuato - Queste voci segnano una mancanza di rispetto verso la Lega, Salvini, ma soprattutto nei confonti dei nostri candidati che si stanno mettendo faccia e cuore. Si vede ovunque, anche senza Salvini, che ogni nostra iniziativa riscuote successo, consenso, partecipazione, la gente ci segue. Vinceremo lo stesso ma considero scorretto questo modo di fare politica che ci costringe a combattere non solo la battaglia politica contro il Movimento cinque stelle e il Pd ma anche contro chi dovrebbe stare con noi - ha spiegato ancora Bellachioma per il quale "inoltre, si forniscono assist agli avversari che così possono gettarla in polemica e non sui contenuti che ci vedono favoriti".

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Marcozzi: In Abruzzo la Lega non governera’ un bel niente

 "In Abruzzo la Lega non governera' un bel niente, perche' ha scelto di correre nella maxi coalizione di centro-destra a braccetto con Berlusconi e sostenendo Marsilio, un romano catapultato dalla Meloni per venire a commissariare l'Abruzzo. Matteo Salvini non venga qui a prendere in giro gli abruzzesi perche' la Lega in Abruzzo ha scelto Forza Italia, Fratelli d'Italia e Udc, tutto il vecchio Carroccio che ha gia' massacrato il Paese e l'Abruzzo". Non usa mezze parole la candidata presidente del Movimento 5 Stelle, Sara Marcozzi.

"Il Movimento 5 Stelle - dice ancora Marcozzi - ha le idee ben chiare su cosa e' meglio per l'Abruzzo, certo non si puo' dire lo stesso della Lega che nelle piazze porta avanti i soliti vecchi slogan sull'immigrazione senza parlare dei problemi reali dell'Abruzzo e di come intende risolverli. Cosa vogliono fare per il lavoro, la sicurezza delle strade, la sanita'. Cosa vogliono fare per l'Ambiente? Matteo Salvini si e' dichiarato favorevole alle trivellazioni e agli inceneritori. Siamo ancora in attesa che la Lega abruzzese ci faccia sapere, assieme a tutto il centro destra, da che parte stanno: sono pro o contro alle trivellazioni nel nostro mare? Pro o contro gli inceneritori accanto alle nostre case? Pro o contro tutte quelle opere per cui i nostri concittadini hanno gia' combattuto per anni?". "Gli abruzzesi - sottolinea - hanno il diritto di sapere se una delle forze politiche in campo per le elezioni regionali sia disposta a far trivellare il nostro mare. Visto che i leghisti d'Abruzzo si sono gia' fatti imporre il nome del candidato presidente da Roma, non vedo perche' non dovrebbero fare altrettanto con i temi e le scelte politiche. L'unica alternativa credibile - conclude - l'unico voto utile per il nostro territorio e' quello per il M5S". 

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Legnini: Di Dalmazio nella mia squadra di governo dell’Abruzzo

"Ho chiesto a Mauro Di Dalmazio di voler essere componente della nuova squadra di governo al mio fianco. Voglio indirizzare la mia scelta verso un politico capace. Il ruolo e le funzioni e gli incarichi li stabiliremo dopo che sarò eletto, se gli abruzzesi mi vorranno presidente". Lo ha detto a Pescara il candidato presidente del centrosinistra alla elezioni regionali del 10 febbraio, Giovanni Legnini, presentando l'appoggio alla sua candidatura di Mauro Di Dalmazio, dal 2008 al 2014 assessore al Turismo della Giunta di centrodestra guidata da Gianni Chiodi, nel 2014 in Consiglio regionale all'opposizione con 'Abruzzo Futuro', nella coalizione di centrodestra. "La prima sorpresa positiva - ha aggiunto Legnini - riguarda il fatto di essere riusciti a definire un progetto politico nuovo e una coalizione ampia che vede anche al mio fianco persone provenienti dal centrodestra e dal civismo"

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Marsilio: la Lega sta dando un contributo determinante per la vittoria del centrodestra

"Sottoscrivo ogni singola parola pronunciata oggi dal segretario regionale della Lega, on. Giuseppe Bellachioma. Sono i fatti che parlano: la Lega sta dando un contributo determinante e decisivo per la vittoria del centrodestra in Abruzzo. Sono onorato del suo sostegno e ringrazio tutti, da Salvini all'ultimo dei militanti, passando per i candidati, per il lavoro eccezionale che stanno facendo". Così il candidato del centrodestra Marco Marsilio

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Di Giuseppantonio (Udc) a Marsilio: Pronti al dialogo

"Apprendo con piacere le dichiarazioni del candidato presidente Marco Marsilio, soprattutto laddove egli riconosce l'utilità che nella coalizione siano rappresentati i principi cristiani e liberali e che i candidati della lista Udc-Dc-Idea siano messi al più presto nelle normali condizioni di correre con il proprio simbolo. In Abruzzo abbiamo dato vita ad un gruppo unitario dei moderati, fondato particolarmente sul valore cristiano della solidarietà , che affonda le radici nell’area cattolica e laica ispirata all’esperienza del Partito Popolare Europeo”.
E’ la risposta del Segretario regionale dell’UDC, Enrico Di Giuseppantonio, al candidato presidente per il centrodestra, Marco Marsilio, che sabato ha affermato la propria disponibilità a riaprire il dialogo con l’Udc. “Spero vivamente che queste dichiarazioni siano il preludio a una definizione tombale della controversia. Mi adopererò affinché nei prossimi giorni, in un incontro col presidente Marsilio tutto ciò possa essere ufficialmente sancito". Un chiarimento che, per Di Giuseppantonio, potrebbe esserci all’inizio della settimana.

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Di Maio: Assumeremo subito 10 mila navigator

"In Abruzzo prima di tutto dobbiamo mandare a casa quelli che per anni hanno utilizzato questa regione e i suoi servizi come bancomat". Sono le parole del vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro dello sviluppo economico e delle politiche sociali, Luigi Di Maio, ad Avezzano nell'ambito di un incontro con i candidati alle elezioni regionali abruzzesi previste per il 10 febbraio prossimo.

"Fateci andare al governo in questa regione e taglieremo fino all'ultimo soldo di quello che non serve e li mettiamo dove serve - ha specificato il Ministro - a Roma abbiamo recuperato i soldi per quota 100 e il reddito di cittadinanza tagliando mezzo miliardo alla spesa militare, aumentando le tasse al gioco d'azzardo, alle banche e alle assicurazioni e riducendoli all'imprese, facendo così noi riusciremo a rilanciare anche i settori industriali e aziendali; per quanto riguarda l'agricoltura credo che la tutela della made in Italy deve essere al centro e a riguardo in questa settimana approveremo una norma che obbliga tutti i prodotti agricoli ad essere etichettati per provenienza che vuol dire che nessuna multinazionale potrà più venire a vendere il falso made in Italy"

"Assumeremo subito 10 mila navigator, che sono i tutor del reddito di cittadinanza. Li assumeremo subito, faremo dei colloqui, con l'impegno di stabilizzarli con un contratto che riguarda la collaborazione con l'agenzia nazionale per le politiche attive per il lavoro "(Anpal). Lo ha detto il vicepremier e ministro dello Sviluppo economico e delle politiche sociali, Luigi Di Maio, ad Avezzano nell'ambito di un incontro con i candidati alle elezioni regionali abruzzesi previste per il 10 febbraio prossimo.

"Le banche e la politica sono sempre andate a braccetto, una banca in teoria non dovrebbe fallire mai ma se invece in questi anni i partiti politici si sono impossessati delle banche e prestavano soldi ai De Benedetti di turno e ai Tronchetti Provera di turno e quelli non li restituivano è logico trovare dei buchi". Lo ha dichiarato il vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro dello sviluppo economico e delle politiche sociali, Luigi Di Maio, ad Avezzano nell'ambito di un incontro con i candidati alle elezioni regionali abruzzesi previste per il 10 febbraio prossimo. "Prima di colmare i buchi - ha spiegato - dobbiamo sospendere il 30% dello stipendio dei banchieri che hanno ridotto così le banche e dividere le banche di speculazione dalle banche che investono nell'economia reale"

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